<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il futuro delle sportive by Honda | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Il futuro delle sportive by Honda

elancia75 ha scritto:
Vorrei fare un'osservazione...

...purtroppo, anche per ragioni di età, non ho posseduto le gloriose auto succitate, tanto decantate e, credo, giustamente considerate le bandiere e i vanti della casa.
Tuttavia, da possessore di Civic 8, per giunta col motore 2.2 i-Ctdi, mi sento di affermare che la sportività del marchio si sente e come, avendo guidato anche altre auto medie attuali.
La schifosa monovolume spaziale, alta, con dei merdosi ammortizzatori, con un naftone che nulla a a che fare col bla bla bla... INVECE ha delle caratteristiche di handling ottime, un motore che pur essendo diesel allunga alla grande, quasi non sottosterza, ha una posizione di guida sportiva.
Fare un'auto compatta da 20.000 euro con queste caratteristiche di sportività MA comoda, versatile, capiente, ergonomica... ...questa è la filosofia Honda che si ritrova anche in modelli "normali".

quoto.
 
elancia75 ha scritto:
Vorrei fare un'osservazione...

...purtroppo, anche per ragioni di età, non ho posseduto le gloriose auto succitate, tanto decantate e, credo, giustamente considerate le bandiere e i vanti della casa.
Tuttavia, da possessore di Civic 8, per giunta col motore 2.2 i-Ctdi, mi sento di affermare che la sportività del marchio si sente e come, avendo guidato anche altre auto medie attuali.
La schifosa monovolume spaziale, alta, con dei merdosi ammortizzatori, con un naftone che nulla a a che fare col bla bla bla... INVECE ha delle caratteristiche di handling ottime, un motore che pur essendo diesel allunga alla grande, quasi non sottosterza, ha una posizione di guida sportiva.
Fare un'auto compatta da 20.000 euro con queste caratteristiche di sportività MA comoda, versatile, capiente, ergonomica... ...questa è la filosofia Honda che si ritrova anche in modelli "normali".

La Civic 2.2 Dtci la conosco bene: l'ho fatta comprare a mio padre e l'ho guidata a lungo. Ha sospensioni posteriori che assorbono molto male le sconnessioni, ma finché l'asfalto è liscio ha una tenuta di strada eccellente, unita a uno sterzo assai diretto (anche se poco comunicativo) e - semplicemente - il miglior motore diesel che ci sia per fluidità e linearità di erogazione. Per me è una Grande Auto. E come dici tu è la più spaziosa del segmento. Solo che non mi sogno neanche di farne una bandiera della sportività del marchio.

Non è la capacità di Honda di fare Grandi Auto e di farle innovative il centro del discorso: che le sappia fare e le faccia è fuori discussione (anche se la CR-Z non mi sembra poi così innovativa, quanto piuttosto una versione semplificata ed economica del concetto Prius), ma del fatto che, come ha ricordato Alkiap, Honda sembra voler ridefinire i contorni della sua sportività. Se così non sarà, sarò il primo ad applaudire. ;)
 
retroviseur ha scritto:
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Mi pregio di entrare nel merito della questione, per motivi sostanzialmente ascrivibili a criteri di affinità, se non concettuale, almeno inerenti la lunga frequentazione come possessore di vetture del marchio ed anche appassionato automobilista, anche se, ultimamente, un po' abbacchiato....
Mi associo, senza riserva, a quanti non ravvisano gli estremi per effettuare un qualsiasi tipo di raffronto con le vere sportive del marchio, dal momento che ritengo non sia, nella maniera più assoluta, nelle corde di Cr-Z.
Giusto, invece, evidenziare che si tratta della prima coupè (almeno negli stilemi generali della linea) ibrida, che sia la prima con il cambio manuale e così via, in un meritevole florilegio di scelte che allontana, almeno negli intenti, l'immagine della vettura ibrida dalla percezione di "strumento di trasporto persone che avviene inquinando meno", senza indulgere in alcun modo al piacere di guida, alla percezione stradale, all'immagine di guida nell'ambito della quale ci si possa anche divertire, laddove possibile.
Ritengo, invece, quantomeno avventato ritenere che una eventuale discendente di NSX, quale quella riportata poco sopra in figura, non farebbe rimpiangere l'illustre antenata; più con più se tale discrimine sia effettuato, come forse troppo superficialmente viene presentato, sul fronte della potenza erogata.
La vettura in questione, infatti, si distingue non tanto per il mero valore di targa, quanto per l'estrema raffinatezza di tutti gli aspetti proposti, cristalllizzati in un'abile alchimia che non esito a definire più unica che rara. La rispota dello sterzo, del comparto smorzante e sospensivo, la pastosità, la rotondità, la prontezza del motore, l'incredibile souplesse con cui ti permette di sfoderare tutta la potenza disponibile e di sfruttarla convenientemente ed in maniera efficace; la precisione, dolcezza e velocità degli innesti del cambio, caratteristiche proprie di una realizzazione che trascende gli espedienti tecnici e che assurge ad un contesto più consono ad un alto capolavoro artigianale, anzi, una vera e propria opera d'arte che l'attuale mentalità posta alla base dei dettami produttivi e progettuali delle odierne vetture non può certo non solo replicare, ma nemmeno lontanamente approssimare se non con l'ausilio di servomeccanismi che allontanano inesorabilmente l'Uomo che guida dalla Macchina.
Un eventuale discendente di NSX potrebbe certamente essere una vettura dotata di altissima potenza, come ve ne sono molte, estremamente veloce, come ce ne sono tante, ma non potrà in alcun modo tradurre l'afflato, ormai sublimato nell'eterno, trasmesso da chi l'ha voluta e da chi l'ha messa a punto, così come è successo per la prima NSX.
 
suiller ha scritto:
non avete capito una maxxa (come al solito)

il mondo cambia strada e voi state dietro ancora a delle mode assurde che faccio fatica a ricordare...

spiegatemi che caxxo serve oggi avere sotto le chiaxxe 300cv per fare lo 0-100 in 6 secondi... a meno che non avete soldi da buttare dalla finestra ma non penso altrimenti stasera sareste con una bella gnoxxa anzichè scrivere su questo strambo forum

ma non vi pare più logico fare lo 0-100 in 10" facendo i 20 con 1 litro?? sportività non vuol dire fare un "launch" ad ogni semaforo, magari basta un pò di brio quando volete divertirvi o sentire l'auto che spinge un pò quando si fa richiesta, ma senza dover aprire un conto alla Q8

ricordatevi un detto d'oro... "se la merda avesse un valore i poveri nascerebbero senza buco del cuxo"

io adoro questo genere di sportività, la potenza quando serve 8)

Concordo su una cosa: di solito quando migliaia di persone sembrano essere dei cretini agli occhi di qualcuno, certamente c'e' un cretino in giro.
 
retroviseur ha scritto:
Mi pare che qualcuno non abbia capito bene il posizionamento di questa macchina nel mercato, e le sue caratteristiche tecniche.

Prima di tutto non è una macchina sportiva nel senso proprio del termine, ma una piccola coupé sportiveggiante.

Per intenderci, è una macchina del segmento della Mini-Mito-500 Abarth etc.

Non scomodiamo l'NSX che non c'entra niente.

La piattaforma e la meccanica derivano da quella della Insight.

Quindi, non è una macchina con ambizioni di vera sportività, ma è una piccola coupé sbarazzina destinata ad un pubblico giovane.

I tecnici Honda dichiarano che comunque l'handling è stato tenuto in grande considerazione, e dichiarano di avere preso come benchmark (naturalmente con la normale enfasi pubblicitaria) per quest'aspetto Mini, Scirocco, addirittura l'Elise:

http://www.youtube.com/watch?v=1VUkPT9zfJs

Ricordo che:

- è la prima coupé ibrida prodotta nella storia;

- è la prima automobile ibrida con cambio manuale prodotta nella storia;

- è la prima automobile ibrida prodotta orientata al piacere di guida.

E fin qui, nulla da dire.
Non avevo notato il dato di peso, e a fronte di quello devo rivedere il mio giudizio.
Anzi, 120 cv a fronte di 1100 kg veri (ossia col pieno e conducente) non sono affatto male. L'alfetta ne aveva appena di piu', con lo stesso peso in ordine di marcia, e penso che nessuno direbbe che andava piano, o che non fosse un'auto sportiva.
PERO'
La linea e' veramente ributtante, anche se ammetto che de gustibus...
E bisogna vedere come se la cava il motore quanto a spinta ed erogazione.
Il concetto stesso di "sportiva ibrida" oggi come oggi e' semplicemente ridicolo, per il concetto di base che ci sta dietro, ossia "consumare meno" invece che "migliorare le prestazioni".
La Honda fa bene e merita piena approvazione sotto il profilo della MASSA, ma sul motore ho comunque parecchie riserve, che sciogliero' solo dopo aver recuperato almeno qualche grafico d'erogazione.
Certo e' che mi domando che auto si sarebbe potuta fare liberandosi delle batterie, del motore elettrico e mettendo sotto il cofano magari un bel 4 cilindri turbo nel piu' classico stile giapponese.
In questo senso la trovo uno spreco. Uno spreco di potenzialita'.
Diverso discorso sarebbe invece un'ibrida come dicevo. Ritengo che avrebbe potenzialita' ENORMI, e tanto alte da far perdonare l'assenza di rombo del motore a scoppio.
Certo, devo concedere che da qualche parte si deve pur cominciare e a fronte della massa devo ricredermi: la Honda inizia bene.

Vi ricordo anche il dato del peso dichiarato, che è notevolmente contenuto, considerando la presenza del pacco batterie e del motore elettrico.

Per ora, i roboanti coupé ibridi iper-prestazionali presentati da altre case, sono ancora allo stato di prototipo da salone. La piccola CR-Z è una realtà, già venduta in Giappone, e tra qualche settimana disponibile anche in Italia.

La prima Honda ibrida (la prima generazione dell'Insight) è del 1998, presentata sul mercato poco dopo la prima Prius, e attualmente Honda produce l'unica macchina di serie alimentata da fuel cells a idrogeno, la FCX Clarity, commercializzata in Giappone e USA: al solito avanti di anni rispetto alla concorrenza, forse troppo.

Ecco, la Clarity invece e' una bufala bella e buona.
Ho visto il servizio di Top Gear (che la lodava molto) e ho letto vari articoli online ma... resta sempre il fatto che l'idrogeno e' un modo complicato e costoso per sprecare il doppio dell'energia.

E chiaro che in seguito, se non completamente impazziti in Honda, arriveranno (si spera) le sportive ibride vere, quindi automobili paragonabili per esempio alla S2000 sul piano prestazionale. Si vocifera da tempo di una discendente ibrida della S2000, con motore termico da 250 cv + elettrico da 50cv.

Gli stessi portavoce Honda dichiarano che, come ovvio, la CR-Z è semplicemente "il primo passo".

La stessa CR-Z , che attualmente dispone di 125 CV complessivi (che per un peso di 1150 kg sono ampiamente abbondanti per divertirsi e guidare in scioltezza) sarà affiancata da una versione Type-R, probabilmente da 200 cv.

In definitiva, io la trovo un'auto molto interessante: leggera, con una potenza più che sufficiente per divertirsi, ma con emissioni e consumi ridottissimi. Tecnologicamente, al solito - storicamente- per Honda, è su un altro livello di innovazione rispetto alle concorrenti. Le Type-R che arriverà in futuro sarà anche cattiva.

Aspettiamo le prove per avere conferma di tutto ciò e per vedere come va su strada.

Se dovessi acquistare una piccola sportivetta, e se questa CR-Z confermasse le premesse, penso che non avrei dubbi ;) : è realmente innovativa nella tecnica, la trovo intelligente, originale, così diversa dalle altre piccole pepate alla moda, e in più la qualità costruttiva e l'affidabilità delle Honda non si discutono. E rimanda, pur avendo linee assolutamente contemporanee, alle CRX di una ventina d'anni fa, cosa che per i cultori del marchio è sicuramente piacevole.

honda%20CR-Z.jpg

Hanno sperimentato le potenzialita' dei 4 motori elettrici sulla Mitsubishi MIEV, una EVO con 4 motori che azionano ciascuno una singola ruota, con un sistema di gestione della trazione che legge la disponibilita' d'aderenza di ogni singola ruota.
Invece di agire solo sull'ABS, e di attuare il super AYC (un sistema proattivo che aziona il differenziale autobloccante a controllo elettronico per trasferire coppia alla ruota piu' esterna, producendo un momento imbardante che spinge l'auto a chiudere la traiettoria in caso di sottosterzo) il sistema agisce direttamente sui motori elettrici.
Niente complessi, delicati, costosi e PESANTI differenziali autobloccanti, niente impianti idraulici per il loro pilotaggio, niente dispersioni nella trasmissione. Semplicemente una centralina che pilota i singoli motori.
Il risultato? Un'auto che pur con parecchi cavalli in meno regge appieno il confronto con la Evo a benzina. Il che vuol dire che, con una cavalleria equivalente, la straccerebbe senza speranza.
E questo non e' affatto male.
Ora, la MIEV e' un test-bed elettrico puro, per studiare il concetto di motricita'.
Ma potrebbe essere realizzata efficacemente come ibrida serie.
E il bello e' che, a regime della produzione, viste le semplificazioni che turbina+elettrico offre, potrebbero costare anche meno delle auto a benzina.
 
lsdiff ha scritto:
per ora ciò che vedo è il tentativo di vendere patate per tartufi.
Patate buonissime, magari, ma sempre patate.

retroviseur ha scritto:
Una sola condiderazione però: da questi 3D si vede quanta passione ci sia per le sportive Honda, credo che, purtroppo, non sappiano valorizzare come si deve sia le loro enormi potenzialità tecniche, sia tutto il capitale di appassionati che hanno nel mondo.

La cosa sulla quale hanno tantissimo da imparare, è il marketing. Ma forse tutto il male non viene per nuocere.

Purtroppo, a quello che vedo, c'e' una tendenza praticamente universale a rinunciare a costruire auto di carattere e improntate al vero piacere di guida a fronte di auto politicamente corrette, o di compromesso, o fatte per "rendere accessibile la grande auto a tutti, anche a quelli che non san guidare".
E questo ci porta a ibride "sportive", a case di tradizioni sportive e di classe che si mettono a costruire station wagon o suv (Jaguar e Porsche), a case che abbandonano design caratteristici e iconografici di grande successo per cedere a look da berlina di famiglia bulgara (Subaru), a case che cercano di rendere disponibili auto dalla guida eccezionale a chiunque, col risultato di costruire auto castrate e anestetizzate che a quelle che l'hanno preceduta non portano nemmeno le ciabatte (Mitsubishi), e via discorrendo.
OSSIA: una tendenza sempre maggiore a vendere sempre piu' fumo e sempre meno arrosto.

Ma domandiamoci una cosa: e' davvero colpa delle case costruttrici? Le case non fanno beneficienza, ne' hanno come missione tenere alta la bandiera della passione per l'auto. Hanno come missione vendere e fare profitto. E vendono quello che NOI compriamo.
Dunque, se ci vendono sempre piu' auto basate sul politicamente corretto, sull'apparire, sul non distinguersi troppo dal resto della minestra, e' colpa loro che le fanno, o NOSTRA che le compriamo?

Viviamo in un mondo dove il potere ci vuole sempre piu' tutti uguali, ordinati, intenti principalmente a non disturbare troppo e a stare allineati e coperti.
Omologarci o meno dipende solo da noi.
Tra il vestito girigio e lo sguardo ben fisso sulla punta delle scarpe mentre ci predicano come dobbiamo uniformarci, o tirare una bella scoreggia nel bel mezzo della predica e saltellare in giro, indovinate cosa preferisco?
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:D :D :D
 
meipso ha scritto:
retroviseur ha scritto:
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Mi pregio di entrare nel merito della questione, per motivi sostanzialmente ascrivibili a criteri di affinità, se non concettuale, almeno inerenti la lunga frequentazione come possessore di vetture del marchio ed anche appassionato automobilista, anche se, ultimamente, un po' abbacchiato....
Mi associo, senza riserva, a quanti non ravvisano gli estremi per effettuare un qualsiasi tipo di raffronto con le vere sportive del marchio, dal momento che ritengo non sia, nella maniera più assoluta, nelle corde di Cr-Z.
Giusto, invece, evidenziare che si tratta della prima coupè (almeno negli stilemi generali della linea) ibrida, che sia la prima con il cambio manuale e così via, in un meritevole florilegio di scelte che allontana, almeno negli intenti, l'immagine della vettura ibrida dalla percezione di "strumento di trasporto persone che avviene inquinando meno", senza indulgere in alcun modo al piacere di guida, alla percezione stradale, all'immagine di guida nell'ambito della quale ci si possa anche divertire, laddove possibile.
Ritengo, invece, quantomeno avventato ritenere che una eventuale discendente di NSX, quale quella riportata poco sopra in figura, non farebbe rimpiangere l'illustre antenata; più con più se tale discrimine sia effettuato, come forse troppo superficialmente viene presentato, sul fronte della potenza erogata.
La vettura in questione, infatti, si distingue non tanto per il mero valore di targa, quanto per l'estrema raffinatezza di tutti gli aspetti proposti, cristalllizzati in un'abile alchimia che non esito a definire più unica che rara. La rispota dello sterzo, del comparto smorzante e sospensivo, la pastosità, la rotondità, la prontezza del motore, l'incredibile souplesse con cui ti permette di sfoderare tutta la potenza disponibile e di sfruttarla convenientemente ed in maniera efficace; la precisione, dolcezza e velocità degli innesti del cambio, caratteristiche proprie di una realizzazione che trascende gli espedienti tecnici e che assurge ad un contesto più consono ad un alto capolavoro artigianale, anzi, una vera e propria opera d'arte che l'attuale mentalità posta alla base dei dettami produttivi e progettuali delle odierne vetture non può certo non solo replicare, ma nemmeno lontanamente approssimare se non con l'ausilio di servomeccanismi che allontanano inesorabilmente l'Uomo che guida dalla Macchina.
Un eventuale discendente di NSX potrebbe certamente essere una vettura dotata di altissima potenza, come ve ne sono molte, estremamente veloce, come ce ne sono tante, ma non potrà in alcun modo tradurre l'afflato, ormai sublimato nell'eterno, trasmesso da chi l'ha voluta e da chi l'ha messa a punto, così come è successo per la prima NSX.

Caro Meipso, mi sorprende notare che tu non ti sia accorto che la mia era una grossa semplificazione voluta, nel parlare della nuova, per ora abortita, NSX.

A propositi semplicistici, avevo risposto in modo semplicistico: anche per non andare OT (una discussione approfindita sul progetto della sostituta della NSX vs. l'originale mi sembrava fuori luogo in questo contesto); d'altra parte credo che sia difficile parlare di "dati di targa" quando anche questi semplicemente non esistono, perché si tratta di un progetto di cui i dati non sono neanche stati resi noti.

Credo di essere qualcuno che ai "dati di targa" dà un'importanza davvero molto relativa, come avevo già avuto, mi pare, occasione di dirti: mi pare che anche in questo stesso 3d quando parlo della filosofia Honda, e anche dell'uso tedesco di procedere per evoluzioni "additive" (che innalzano sempre i dati di potenza e prestazionali teorici ad ogni aggiornamento di modello, soprattutto per una questione di marketing) penso di aver fatto capire il mio pensiero in merito.

Nella mia ahimé ormai lunga "carriera" automobilistica ho guidato un po' di tutto, ma grandissimo divertimento l'ho provato non con le macchine più potenti o più veloci sulla carta, ma su quelle che - spesso ampiamente sotto i 100 cv, a volte addirittura con potenze oggi ritenute "ridicole", come una Mini da 40 cv ma velocissima sul misto stretto- mi hanno trasmesso emozioni per il loro equilibrio particolare, per la loro efficacia, per le sfumature del loro comportamento. In questo Honda è maestra, per tutta una serie di caratteristiche a cui tu hai accennato, che si trovano sulla NSX, ma anche, in misura diversa naturalmente, e in relazione alla tipologia di vettura, su una Civic degli anni '90.

Sarebbe interessante parlare di questo carattere Honda, se volete possiamo approfondire la discussione in questo senso, sarebbe interessante.

Volevo chiarire il mio pensiero.

Per quanto riguarda la NSX, sono un fan sfegatato dei capolavori di Shigeru Uehara (NSX e la S2000) è molto probabile che prima o poi (sono anni che ho questa voglia) ne entri finalmente una in garage, condivido quanto da te detto sulla NSX che è stata un'auto sublime, ma allo stesso tempo credo che il passato, quando così glorioso, sia un punto fermo da cui partire, a cui magari ispirarsi filosoficamente, ma che non debba diventare una sorta di rifugio nostalgico o di punto d'arrivo, da tentare magari di riproporre.

Se le poche immagini dei prototipi dell'erede della NSX in marcia lasciavano trasparire limitate informazioni, quelle della HSV010GT mi parlano di un'auto da corsa fantastica, contemporanea, all'avanguardia, che se dovesse vedere la luce in versione stradale sarebbe molto probabilmente al top della tecnica e delle prestazioni (non intese come dati di targa...eh, ma per l'impostazione da autentico purosangue di razza), e in questo senso non farebbe rimpiangere la NSX. Perché con molta probabilità interpreterebbe in modo contemporaneo quella filosofia Honda che alla fine degli anni '80 fece partorire la NSX.

E questo senza nulla togliere alla gloria dell'antenata, di cui però tentare di riproporre le caratteristiche sarebbe, secondo me, in un certo senso patetico.

Da grande appassionato di auto d'epoca, mi appassionano allo stesso modo l'innovazione e la contemporaneità, perché questi sono gli unici elementi che poi faranno passare un'auto alla storia, non la nostalgia.
E mi appassiona il progetto, il creare il futuro, tenendo naturalmente sempre presente l'insegnamento del passato.

Credo che sia possibile al giorno d'oggi costruire ancora auto sublimi, in cui la potenza e le prestazioni sono quasi un valore secondario rispetto alla bellezza delle soluzioni utilizzate e all'idea complessiva: una certa Lexus LFA, che fra l'altro ricorda vagamente anche HSV 010GT e nuova NSX nella filosofia, penso che ne sia la dimostrazione.
 
retroviseur ha scritto:
meipso ha scritto:
retroviseur ha scritto:
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Mi pregio di entrare nel merito della questione, per motivi sostanzialmente ascrivibili a criteri di affinità, se non concettuale, almeno inerenti la lunga frequentazione come possessore di vetture del marchio ed anche appassionato automobilista, anche se, ultimamente, un po' abbacchiato....
Mi associo, senza riserva, a quanti non ravvisano gli estremi per effettuare un qualsiasi tipo di raffronto con le vere sportive del marchio, dal momento che ritengo non sia, nella maniera più assoluta, nelle corde di Cr-Z.
Giusto, invece, evidenziare che si tratta della prima coupè (almeno negli stilemi generali della linea) ibrida, che sia la prima con il cambio manuale e così via, in un meritevole florilegio di scelte che allontana, almeno negli intenti, l'immagine della vettura ibrida dalla percezione di "strumento di trasporto persone che avviene inquinando meno", senza indulgere in alcun modo al piacere di guida, alla percezione stradale, all'immagine di guida nell'ambito della quale ci si possa anche divertire, laddove possibile.
Ritengo, invece, quantomeno avventato ritenere che una eventuale discendente di NSX, quale quella riportata poco sopra in figura, non farebbe rimpiangere l'illustre antenata; più con più se tale discrimine sia effettuato, come forse troppo superficialmente viene presentato, sul fronte della potenza erogata.
La vettura in questione, infatti, si distingue non tanto per il mero valore di targa, quanto per l'estrema raffinatezza di tutti gli aspetti proposti, cristalllizzati in un'abile alchimia che non esito a definire più unica che rara. La rispota dello sterzo, del comparto smorzante e sospensivo, la pastosità, la rotondità, la prontezza del motore, l'incredibile souplesse con cui ti permette di sfoderare tutta la potenza disponibile e di sfruttarla convenientemente ed in maniera efficace; la precisione, dolcezza e velocità degli innesti del cambio, caratteristiche proprie di una realizzazione che trascende gli espedienti tecnici e che assurge ad un contesto più consono ad un alto capolavoro artigianale, anzi, una vera e propria opera d'arte che l'attuale mentalità posta alla base dei dettami produttivi e progettuali delle odierne vetture non può certo non solo replicare, ma nemmeno lontanamente approssimare se non con l'ausilio di servomeccanismi che allontanano inesorabilmente l'Uomo che guida dalla Macchina.
Un eventuale discendente di NSX potrebbe certamente essere una vettura dotata di altissima potenza, come ve ne sono molte, estremamente veloce, come ce ne sono tante, ma non potrà in alcun modo tradurre l'afflato, ormai sublimato nell'eterno, trasmesso da chi l'ha voluta e da chi l'ha messa a punto, così come è successo per la prima NSX.

Caro Meipso, mi sorprende notare che tu non ti sia accorto che la mia era una grossa semplificazione voluta, nel parlare della nuova, per ora abortita, NSX.

A propositi semplicistici, avevo risposto in modo semplicistico: anche per non andare OT (una discussione approfindita sul progetto della sostituta della NSX vs. l'originale mi sembrava fuori luogo in questo contesto); d'altra parte credo che sia difficile parlare di "dati di targa" quando anche questi semplicemente non esistono, perché si tratta di un progetto di cui i dati non sono neanche stati resi noti.

Credo di essere qualcuno che ai "dati di targa" dà un'importanza davvero molto relativa, come avevo già avuto, mi pare, occasione di dirti: mi pare che anche in questo stesso 3d quando parlo della filosofia Honda, e anche dell'uso tedesco di procedere per evoluzioni "additive" (che innalzano sempre i dati di potenza e prestazionali teorici ad ogni aggiornamento di modello, soprattutto per una questione di marketing) penso di aver fatto capire il mio pensiero in merito.

Nella mia ahimé ormai lunga "carriera" automobilistica ho guidato un po' di tutto, ma grandissimo divertimento l'ho provato non con le macchine più potenti o più veloci sulla carta, ma su quelle che - spesso ampiamente sotto i 100 cv, a volte addirittura con potenze oggi ritenute "ridicole", come una Mini da 40 cv ma velocissima sul misto stretto- mi hanno trasmesso emozioni per il loro equilibrio particolare, per la loro efficacia, per le sfumature del loro comportamento. In questo Honda è maestra, per tutta una serie di caratteristiche a cui tu hai accennato, che si trovano sulla NSX, ma anche, in misura diversa naturalmente, e in relazione alla tipologia di vettura, su una Civic degli anni '90.

Sarebbe interessante parlare di questo carattere Honda, se volete possiamo approfondire la discussione in questo senso, sarebbe interessante.

Volevo chiarire il mio pensiero.

Per quanto riguarda la NSX, sono un fan sfegatato dei capolavori di Shigeru Uehara (NSX e la S2000) è molto probabile che prima o poi (sono anni che ho questa voglia) ne entri finalmente una in garage, condivido quanto da te detto sulla NSX che è stata un'auto sublime, ma allo stesso tempo credo che il passato, quando così glorioso, sia un punto fermo da cui partire, a cui magari ispirarsi filosoficamente, ma che non debba diventare una sorta di rifugio nostalgico o di punto d'arrivo, da tentare magari di riproporre.

Se le poche immagini dei prototipi dell'erede della NSX in marcia lasciavano trasparire limitate informazioni, quelle della HSV010GT mi parlano di un'auto da corsa fantastica, contemporanea, all'avanguardia, che se dovesse vedere la luce in versione stradale sarebbe molto probabilmente al top della tecnica e delle prestazioni (non intese come dati di targa...eh, ma per l'impostazione da autentico purosangue di razza), e in questo senso non farebbe rimpiangere la NSX. Perché con molta probabilità interpreterebbe in modo contemporaneo quella filosofia Honda che alla fine degli anni '80 fece partorire la NSX.

E questo senza nulla togliere alla gloria dell'antenata, di cui però tentare di riproporre le caratteristiche sarebbe, secondo me, in un certo senso patetico.

Da grande appassionato di auto d'epoca, mi appassionano allo stesso modo l'innovazione e la contemporaneità, perché questi sono gli unici elementi che poi faranno passare un'auto alla storia, non la nostalgia.
E mi appassiona il progetto, il creare il futuro, tenendo naturalmente sempre presente l'insegnamento del passato.

Credo che sia possibile al giorno d'oggi costruire ancora auto sublimi, in cui la potenza e le prestazioni sono quasi un valore secondario rispetto alla bellezza delle soluzioni utilizzate e all'idea complessiva: una certa Lexus LFA, che fra l'altro ricorda vagamente anche HSV 010GT e nuova NSX nella filosofia, penso che ne sia la dimostrazione.

Sicuramente, oggi è possibile, purché lo si voglia, costruire auto "sublimi". Ma non credo davvero che, attualmente, vi sia lo spirito, il sano movente, che permetterebbe di "interpretare in modo contemporaneo quella filosofia Honda che alla fine degli anni '80 fece partorire la NSX". Spero, ovviamente, di sbagliarmi ma ritengo che ciò sia diametralmente opposto agli intenti che oggigiorno presiedono al concepimento ed alla realizzazione di qualsiasi autovettura; il che, peraltro, stride fortemente proprio con quegli insegnamenti del passato che giustamente citi. E' cambiato il modo di vedere, di vederne il fine, l'approccio inteso in senso integrale. Il passato non ritorna; sarebbe bene, però, che quanto di buono sia stato conformato in passato, non diventasse tale ma rimanesse come una sorta di "binario ideologico", senza essere, quindi, esautorato in maniera del tutto opinabile e rarissimamente positiva. Ecco, quindi, che il concetto di "nostalgia", così come quello, più esteso, di "passato" non avrebbe ragion d'essere. Sarebbe piuttosto una continua integrazione, una costante miglioria che si attuerebbe nei comparti veramente importanti, meno visibili nell'ambito del marketing ma certamente più di sostanza.
 
lsdiff ha scritto:
La nuova Honda è una macchinetta simpatica, ma per pietà non chiamatela sportiva! L'unica auto che riesce a essere sportiva con 120 cavalli e spicci è l'elise e pesa mezza tonnellata in meno!

Credimi, la sto usando da ieri e ci ho già fatto quasi 500 km.

E' un go-kart!

Se non la provi non puoi apprezzarla
 
ILOVEHONHDA ha scritto:
lsdiff ha scritto:
La nuova Honda è una macchinetta simpatica, ma per pietà non chiamatela sportiva! L'unica auto che riesce a essere sportiva con 120 cavalli e spicci è l'elise e pesa mezza tonnellata in meno!

Credimi, la sto usando da ieri e ci ho già fatto quasi 500 km.

E' un go-kart!

Se non la provi non puoi apprezzarla

Mah... cercherò di farci un giro, ma per ora resto scettico ho avuto il privilegio di guidare per parecchio tempo la Integra Type R, la Civic Type R serie VII e, da ormai 8 anni, la S2000 e non mi pare che la CR-Z abbia i numeri per potersi chiamare sportiva.

Intendiamoci, una sportiva la fanno l'handling e il rapporto peso/potenza e se sull'handling - mi dici - siamo a buoni livelli, il rapporto peso/potenza mi pare miserello.
 
Vedremo se Il progetto CR-Z avrà veramente raggiunto l'obiettivo con la Type-R in arrivo nel 2012... per ora è solo (e non è poco) un esperimento di portare l'ibrido su un'auto normale con pretese sportiveggianti.
Se l'unità elettrica darà la coppia che manca ai bassi e la farà consumare poco con andatura ECON, allora la Type-R si potrà definire una vera ibrida sportiva. Con 200 Cv però.
 
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