<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il bisogno di ripresa | Il Forum di Quattroruote

Il bisogno di ripresa

Eccomi alle prese con una nuovo aspetto delle auto di oggi che fatico a comprendere.
La ripresa, o meglio, l?importanza della ripresa.
Perché un prodotto continui ad essere sostituito, anche quando non serve come l?auto, bisogna investirlo di significati sempre diversi.
Comprati quest?auto, è veloce.
Tu te la compri ed ecco la doccia gelata: ?Ma che ci fai con quell?auto così veloce, non sai che ora è importante la sicurezza????
Vabbé, ti prendi l?auto con l?airbag e l?EBS e ti senti dire: ?Accidenti che egoista, per sicurezza intendevamo quella dell?ambiente, non la tua!!?
Amen, ti tocca buttarti sull?Euro 5 ma sbrigati, sta arrivando l?Euro 6.
Ecco, nella mia estremizzazione credo ci siano elementi di verità, i bisogni spesso sono indotti, e non è detto che siano necessariamente negativi.
Un piccolo bisogno indotto che però mi diverte alquanto è il bisogno di ripresa.
Fatta fuori l?accelerazione, troppo tamarra, detto addio alla velocità, tremendamente politically scorrect,, e soprattutto impossibilitati a trovare del fascino nei consumi ridotti, i venditori di auto e il loro mondo hanno fatto della ripresa un must.
Ora la ripresa consiste nell?accelerare da 70 a 120 km/h senza scalare.
Perché senza scalare, direte voi?
Non lo so, forse perché sennò si richiama accelerazione.
Il fascino della ripresa fa dei Newton metri un valore fondamentale, oggi la Focus ha una coppia che 10 anni fa non ce l?aveva una Mustang, e se non hai coppia sei out, e leggi sulle prove che la ripresa è estremamente lenta e che sei costretto a mettere spesso mano al cambio, anche se i rapporti lunghi tengono bassi i consumi e le emissioni.
Cosa c?è di male a mettere mano al cambio, e soprattutto quanto spesso dobbiamo mettere mano al cambio per andare da 70 a 120?
Siamo smanettoni turbo dotati che schiacciamo a fondo e freniamo ripetutamente per dare senso alla nostra coppia?
O più umanamente passiamo da 70 a 120 nella speranza di restarci per un po?, a 120?
Mi sembra alto il prezzo da pagare per una ripresa possente ma soprattutto mi sembra divertente il concetto che tu puoi schiacciare rimanendo in sesta con 350 N-m ma se arrivo da dietro io con la mia Yaris automatica mi devi dare strada, e la devi dare temo anche a una 500 1.2 con dentro un simpatico smanettone che scala in terza, affonda e si strugge a cambiare a 5.800 giri in quarta e in quinta.
In poche parole, ma a che serve davvero la ripresa se non a riempire le strade urbane di vetture che stanno a 100 all?ora in troppo pochi secondi?
Grazie dell?attenzione.
Claudio
 
Infatti godo come un ricco quando a 7200 giri svernicio i vari 1.5 fino ai 2.0 turbodiesel.. Per non parlare poi nelle curve :D :D :D
 
Che le case debbano inventarsi sempre qualcosa di nuovo, coadiuvati in questo anche dai vari governi, è risaputo: il mercato è saturo da almeno quindici anni, quando hanno capito che se l'auto durava troppo non ci stavano più coi conti, governi vari hanno iniziato con la tiritera delle normative e ovviamente i costruttori si ci sono buttati a pesce, il DPF è solo l'ultima aberrante manifestazione di ciò (la prima che io ricordi è stata l'EGR). Il fatto che con un mezzo di trasporto definito individuale non si sia più liberi nemmeno di scegliere il percorso e quando poter spegnere il motore la dice lunga sulla follia di tutto ciò. Nel contempo l'aria che respiriamo è la stessa di vent'anni fa, cioè inquinata, quando non sia addirittura peggiorata.
Detto questo, non credo però che l'aspetto da te citato entri molto col discorso, quanto piuttosto sia una diretta conseguenza di motori più efficienti, che nel contempo debbono far muovere masse molto più rilevanti di un tempo (lievitate solo in minima parte per aspetti riguardanti sicurezza e normative), basti pensare che anche le auto che oggi sotto l'aspetto della ripresa e dell'accelerazione siano definite scarse, son pur sempre dei fulmini rispetto alle pari categoria di anche solo quindici anni fa. All'epoca ad esempio il tempo medio di accelerazione di un utilitaria da 0 a 100 si attestava sui 16 secondi, oggi siamo mediamente tra i 12 e i 13, per le vetture più grandi il divario è ancora più consistente, per non parlare della ripresa, che grazie ai nuovi motori diesel ha raggiunto risultati che un guidatore anche solo del 1996 definirebbe semplicemente fantascientifici.
Sulla questione dell'utilità specifica della ripresa però in effetti non avevo mai riflettuto, in effetti anche in autostrada riuscire a mantenere velocità costanti nell'ordine dei 130 km/h è divenuta impresa ardua, pretendere di accelerare poi non cambiando marcia è ancora meno utile, visto che causa congestione i sorpassi quando non materialmente impossibili sono ormai vietati un pò ovunque e visto anche il costante diffondersi delle trasmissioni automatiche. In ogni caso però non credo sia tutto da buttare: in un paese come il nostro, morfologicamente irregolare, in salita la coppia serve eccome, a prescindere dai tempi puri.
 
E' il mio dilemma da una vita.
Ogni volta che sento parlare di auto la gente subito, discute di cavalli e potenza!
Sotto i 130 cv non sei nessuno e praticamente anche l'auto serve solo per fare due spese al tabacchino.
Avevo una Audi A3 Young Edition, 90 cv, mbè non l'ho venduta subito perchè aveva appunto "pochi cavalli".
Io ero stato il pirla che l'aveva comprata.
Quando me l'hanno pagata, mi disse l'acquirente: Si la prendo perchè è bella ma con quel motore, che ci faccio?

Ed allora io mi intorciglio da solo in questi ragionamenti, perchè avendo 50 anni e venendo da una storia di auto trentennale, ho visto muoversi famiglie sulla Uno 45, la Uno60, Mercedes da 80 cv, Alfa Giulia Super da 90 cv (era una saetta e considerata troppo potente all'epoca); la prima Golf nasceva con 50 cv ...insomma quelle che oggi sono considerate auto fiacche erano il desiderio degli italiani.

Io vedo tanta follia in questo mutamento, cambiamento inutile e segno dei tempi.
I tempi che oggi ci hanno sbattuto in faccia il fatto che siamo cresciuti solo nei vizi e nella presunzione di chissà che cosa.

Oggi avere una CLASSE B 160 con 95 cv, motore all'altezza del compito di spostare stazza dell'auto e persone all'interno, sa di miserabile.
Avere uan GOLF sotto 120 cv, sa di povertà, avere un BMW sotto 130 cv sei un fallito.

Follia e nulla più!
 
La ripresa è più che utile. Più ne hai e meno stai nell'altra corsia mentre sorpassi.
Non facciamo gli alfieri delle decrescita felice, quando poi magari usiamo con soddisfazione ad es. lavatrici e lavastoviglie; le auto non sono solo elettrodomestici, sono anche passione. E se la tecnologia permette di avere auto più potenti che consumano meno e sono più confortevoli di quelle addietro perchè non averle?

Chi invece non trova passione nella guida e in un'auto è liberissimo di sceglierne una che costa poco, va piano e consuma ancora meno; fregandosene di eventuali buzzurri che lo considerano "nessuno".
 
A meno di non essere ai giri giusti, riprendere senza scalare non fa tanto bene né al motore, che lavora sottocoppia, né al portafogli (perché in questi casi si consumerebbe di meno ad un regime superiore)
Tra l'altro, con i rapporti estremamente lunghi che si tende ad avere, è ancor più importante non esitare a scalare quando serve
 
ilopan ha scritto:
E' il mio dilemma da una vita.
Ogni volta che sento parlare di auto la gente subito, discute di cavalli e potenza!
Sotto i 130 cv non sei nessuno e praticamente anche l'auto serve solo per fare due spese al tabacchino.
Avevo una Audi A3 Young Edition, 90 cv, mbè non l'ho venduta subito perchè aveva appunto "pochi cavalli".
Io ero stato il pirla che l'aveva comprata.
Quando me l'hanno pagata, mi disse l'acquirente: Si la prendo perchè è bella ma con quel motore, che ci faccio?

Ed allora io mi intorciglio da solo in questi ragionamenti, perchè avendo 50 anni e venendo da una storia di auto trentennale, ho visto muoversi famiglie sulla Uno 45, la Uno60, Mercedes da 80 cv, Alfa Giulia Super da 90 cv (era una saetta e considerata troppo potente all'epoca); la prima Golf nasceva con 50 cv ...insomma quelle che oggi sono considerate auto fiacche erano il desiderio degli italiani.

Io vedo tanta follia in questo mutamento, cambiamento inutile e segno dei tempi.
I tempi che oggi ci hanno sbattuto in faccia il fatto che siamo cresciuti solo nei vizi e nella presunzione di chissà che cosa.

Oggi avere una CLASSE B 160 con 95 cv, motore all'altezza del compito di spostare stazza dell'auto e persone all'interno, sa di miserabile.
Avere uan GOLF sotto 120 cv, sa di povertà, avere un BMW sotto 130 cv sei un fallito.

Follia e nulla più!
LA mia con nemmeno 100CV ti fa divertire di piu di alcune che ne hanno 200... I CV non sono tutto!
 
Fermo restando che non c'è nulla di male nello scalare marcia per passare da 70 a 120 km/h :) , una buona dose di coppia motrice rende sicuramente più piacevole un sorpasso, una salita, etc. ;)
 
ilopan ha scritto:
Ed allora io mi intorciglio da solo in questi ragionamenti, perchè avendo 50 anni e venendo da una storia di auto trentennale, ho visto muoversi famiglie sulla Uno 45, la Uno60, Mercedes da 80 cv, Alfa Giulia Super da 90 cv (era una saetta e considerata troppo potente all'epoca); la prima Golf nasceva con 50 cv ...insomma quelle che oggi sono considerate auto fiacche erano il desiderio degli italiani.
Condivido buona parte del tuo discorso, ma non si possono paragonare le auto "di una volta" (come quelle che hai citato) con le attuali : la prima Golf, ad esempio, era più piccola (e ben più leggera) delle segmento B attuali. Poteva "permettersi" di essere tirata, più che dignitosamente, da 50 cv .
 
simo1988 ha scritto:
Infatti godo come un ricco quando a 7200 giri svernicio i vari 1.5 fino ai 2.0 turbodiesel.. Per non parlare poi nelle curve :D :D :D
Con tutto il rispetto per la tua auto, mi piacerebbe che tu citassi (dati alla mano ! ) quali sono i 2.0 turbodiesel da te "sverniciabili" in accelerazione (tralasciamo la ripresa, per carità...) ...
 
ilopan ha scritto:
Ed allora io mi intorciglio da solo in questi ragionamenti, perchè avendo 50 anni e venendo da una storia di auto trentennale, ho visto muoversi famiglie sulla Uno 45, la Uno60, Mercedes da 80 cv, Alfa Giulia Super da 90 cv (era una saetta e considerata troppo potente all'epoca); la prima Golf nasceva con 50 cv ...insomma quelle che oggi sono considerate auto fiacche erano il desiderio degli italiani.
Vero. Chissà a cosa servirà tutta sta potenza oggi che il traffico è raddoppiato e i limiti di velocità sono sempre quelli?
Anche se è vero che adesso c'è anche il rovescio della medaglia, diversi stanno scegliendo auto a metano...magari le prestazioni dei benzina di una volta...
 
Nevermore80 ha scritto:
ilopan ha scritto:
Ed allora io mi intorciglio da solo in questi ragionamenti, perchè avendo 50 anni e venendo da una storia di auto trentennale, ho visto muoversi famiglie sulla Uno 45, la Uno60, Mercedes da 80 cv, Alfa Giulia Super da 90 cv (era una saetta e considerata troppo potente all'epoca); la prima Golf nasceva con 50 cv ...insomma quelle che oggi sono considerate auto fiacche erano il desiderio degli italiani.
Condivido buona parte del tuo discorso, ma non si possono paragonare le auto "di una volta" (come quelle che hai citato) con le attuali : la prima Golf, ad esempio, era più piccola (e ben più leggera) delle segmento B attuali. Poteva "permettersi" di essere tirata, più che dignitosamente, da 50 cv .
Basta che guardi il dato da 0 a 100.
Le auto di una volta mediamente erano più lente di quelle attuali.
Una volta una Ritmo 105 tc era un'auto sportiva, per non parlare dell 130 tc...
 
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