Torno direttamente al tema posto dall'opener. Chi compra una plugin ma viaggia in elettrico per meno della metà dei chilometri secondo me ha sbagliato auto, salvo che la plugin gli dia qualche agevolazione locale tipo accesso a ztl al pari delle elettriche pure o parcheggi gratis su strisce blu. Una plugin dovrebbe viaggiare in elettrico per la maggior parte dei chilometri altrimenti tanto vale prendere una full hybrid stile Toyota che costa alcune migliaia di euro in meno."Gli ibridi plug-in utilizzati dai privati risultano infatti guidati prevalentemente in elettrico solo per circa il 45-49% del loro chilometraggio, e per le auto aziendali la quota scende all'11%-15%."
https://www.quattroruote.it/news/ec...ale_e_almeno_tre_volte_quello_ufficiale_.html
Distinzione tra auto private e aziendali: abbiamo scoperto l'acqua calda. Il privato ha interesse a viaggiare il più possibile in elettrico per risparmiare quindi di norma ricarica la notte in box. Però può avere fatto male i conti sui propri chilometraggi giornalieri abituali, inoltre c'è il solito problema della autonomia dichiarata in elettrico che spesso è ottimistica o comunque realizzabile a velocità medie troppo basse. Per capirci: uno fa 50 km al giorno a/r casa-lavoro, compra una plugin con autonomia elettrica di 50 km ed è convinto di essere a posto. Poi scopre che in realtà la sua auto ne fa 40 d'estate e 30 d'inverno, in più ci sono i giri nel weekend, le vacanze, ecc, ed ecco che i chilometri in elettrico scendono ben sotto la metà.
Chi ha l'auto aziendale semplicemente non ha interesse economico a ricaricare per viaggiare in elettrico, tanto la benzina non la paga lui. A prescindere che abbia il box o no, che abbia la card per le colonnine, ecc. Chi ricarica l'auto aziendale lo fa per coscienza ecologica o perché ha la presa elettrica a disposizione nel parcheggio dell'azienda e quindi "deve" ricaricarvi l'auto altrimenti i responsabili si accorgono se non lo fa. Tutto qui.