<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ibride falso progresso! in verità andiamo indietro | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

ibride falso progresso! in verità andiamo indietro

Come dicevo (e come qualcuno ha giustamente sottolineato), l'ibrido seriale con motore diesel sarebbe da progettare con una mentalità diversa da quella che attualmente va per la maggiore (anche tra i compratori di auto).
Le batterie non dovrebbero garantire chissà quale autonomia: quelle delle attuali ibride potrebbe andare benissimo.
Montando due (o quattro...) motori direttamente sulle ruote si potrebbero eliminare numerosi componenti meccanici (cambio, frizione, trasmissione...) il cui peso certamente non è irrisorio, i quali inoltre in seguito, essendo assenti, non avrebbero bisogno di alcuna manutenzione o riparazione.
Mediante opportune centraline di controllo, tecnologicamente non più complesse e costose (speculazioni a parte) di una qualunque scheda madre per PC, i motori elettrici potrebbero essere azionati nelle più fantasiose maniere, di fatto inglobando moltissimi più o meno utili e sfiziosi "dispositivi": controllo della trazione, 4x4, controllo antislittamento e chi più ne ha più ne metta.
Il motore diesel (ma non solo) potrebbe essere progettato ed ottimizzato appositamente per fare quello specifico mestiere, lavorando costantemente o quasi in regime di coppia massima (pochi giri), senza bisogno di scatti o spinte o grinte di sorta. Ciò renderebbe oltre tutto assai più agevole ridurre le emissioni, anche sonore. Oltre, ovviamente, ad aumentare nettamente robustezza, affidabilità e longevità del motore, riducendo nel contempo la frequenza e la complessità degli interventi di manutenzione.
Certo, si otterrebbe un veicolo dalle prestazioni modeste, per lo meno secondo la mentalità odierna, che considera "prestazioni" soltanto il numero dei cavalli e le sgommate e mette in secondo o terzo o quarto piano i bassi costi di esercizio, la silenziosità, l'affidabilità, la semplicità costruttiva. Insomma, con ogni probabilità un simile veicolo si venderebbe assai poco, al momento; ragion per cui chi di dovere non vede motivo, comprensibilmente, di investire denari in quella direzione. Si vede che i carburanti costano ancora troppo poco e che nonostante la crisi si continua a considerare "normale" devolvere all'automobile una fetta sostanziale delle finanze familiari, comprese quelle non ancora guadagnate.
 
Back
Alto