hpx ha scritto:
Quando si parla di ecologia in genere si fa sempre un gran minestrone. Comunque in Italia con le rinnovabili siamo circa al 30% come potenza nominale, ma come capita negli ultimi anni con la riduzione dei consumi e a seconda della stagione possono arrivare al 50% (giugno 2013).
Questo perché con l'abbassamento dei consumi si tende a spegnere le centrali più onerose come quelle termiche, ove è geograficamente possibile ovviamente, diminuendo le emissioni.
Quindi se fai un contratto con una società certificata acquistando energia solo da fonti rinnovabili contribuirai a far aumentare e investire nella produzione da fonti rinnovabili. Questo perché : anche se tu nonostante abbia quel contratto ma per evidente posizione geografica e ambientale utilizzi l'energia della vicina centrale che magari va carbone, la società è obbligata ha immettere sulla rete energia da fonti rinnovabili pari al controvalore del tuo utilizzo anche se poi l'energia da fonti rinnovabili materialmente la usa un altro. Quindi più richieste di questo tipo ci sono più le società devono immettere sulla rete energia di pari valore da fonti rinnovabili, allora vien da se che più richieste ci sono più le società devono investire nella costruzione di centrali "verdi" se non riescono a bilanciare con le strutture esistenti.
Guardati questo sito, molto completo e serissimo per tutte le energie.
http://www.qualenergia.it
a me sembra che al solito in italia si faccia della gran demagogia , qua stiamo parlando di convertire una valanga di auto e mezzi a 4 ruote , non so quante al mondo, al plug in
Se vogliamo raccontarci di un mondo che consuma un fottio di energia elettrica senza inquinare possiamo raccontarcela, per intanto la patria dell'ibrido ha fior di centrali nucleari e mostra i muscoli e le armi per un'isoletta nel pacifico sotto cui guarda caso c'è un mare di petrolio., i francesi che pure loro hanno energia nucleare da sbattere via guarda caso hanno una renault che si lancia di brutto sull'elettrico
io non dico che si debbano abbandonare le energie rinnovabili ,anzi il contrario , vanno implementate al massimo , però attenzione che un totale passaggio al plug in , ammesso che sia tecnicamente possibile anche dal punto di vista produttivo,produrrebbe un picco di energia spaventoso, senza contare i costi e le guerre per le ricerche dei metalli preziosi contenuti nelle terre rare
Ti sei mai chiesto ad esempio quanta energia si perderebbe per strada nel fornire i punti di rifornimento elettrico per le auto ? oppure i costi per implementare la rete di distribuzione ? o per accumularla ? oppure le file per ricaricare la vettura plug-in ?
Onde evitare facili entusiasmi, ti consiglio di leggere questi dati , resto sempre + convinto che piuttosto che correre dietro a nuove fonti senza cercare di abbassare i consumi, si debba percorrere una strada che porti ad un modello di società diversa
La possibilità di far fronte al fabbisogno energetico mondiale utilizzando soltanto le fonti rinnovabili appare un traguardo lontano, secondo uno studio condotto dall'IEA, l'Agenzia Internazionale dell'Energia, secondo la quale le fonti rinnovabili forniscono oggi soltanto l'1% dell'energia usata dal pianeta. Ma non solo: secondo lo stesso studio, nel 2030, nonostante una loro crescita invocata da più parti, l'incremento del ricorso a fonti rinnovabili saliberebbe soltanto al 2%.[38] Il Giappone, per esempio, ritenuta la "patria "delle rinnovabili, prevede di attuare per il 2015 una produzione di energia rinnovabile che passerebbe dall'1,3% attuale a soltanto l'1,9%.[39] Anche in Italia, del resto, tali fonti potranno fornire un apporto davvero molto basso:
« Le nuove rinnovabili possono dare un contributo rispettabile [...] e infatti vanno sviluppate al massimo. [...] Però, secondo gli esperti, non si devono creare illusioni che, con queste fonti rinnovabili, si possa interamente risolvere il problema della dipendenza energetica italiana. »
(Piero Angela e Alberto Pinna, La sfida del secolo, pag. 121 ISBN 88-04-56071-1)
È stato calcolato che per sostituire in gran parte l'uso dei combustibili fossili occorrerebbe ad esempio costruire celle fotovoltaiche su una superficie grande quanto l'Umbria (circa 7000 km²) senza però contare corridoi e piazzole per la manutenzione, accumulatori e centrali per compensare la discontinuità del solare, ecc., celle che inoltre resterebbero comunque inattive durante la notte. Dato che anche le altre fonti rinnovabili sono discontinue e poco sfruttabili, emerge come il contributo delle rinnovabili italiane è troppo piccolo, e non potrà mai sostituire i combustibili fossili.[40]