<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ibrida o Gasolio? | Page 58 | Il Forum di Quattroruote

Ibrida o Gasolio?

Ma2 ha scritto:
renexx ha scritto:
Ma2 ha scritto:
Quindi alcuni di voi stanno dicendo che il motore diesel inquina meno di un motore a benzina?
Quindi secondo voi, tutte quelle case automobilistiche che stanno investendo sulla tecnologia ibrida a benzina (Toyota in primis) perché sostengono che sarà il futuro, non capiscono niente?

Basterebbe cercare di capire. TRALASCIANDO l'ibrido, che ho indicato come seria alternativa, il diesel emette meno CO2, che non fa male se ne respiri un po', ma se prodotta in grandi quantità è responsabile di sconvolgimenti climatici planetari, il che è un po' diverso. In più, consumando meno rispetto alla BENZINA ( di nuovo non sto parlano di ibrido), diminuisce la sudditanza dal petrolio.

E il particolato e gli ossidi dei diesel non lo consideri?

Sta infatti per entrare in vigore la normativa euro 6, alla quale ottempereranno senza problemi tutti i Costruttori (già ora sono disponibili diversi modelli), mentre il limite di CO2 del 2020 sta mandando in panico un po' tutti.
La vera sfida per il surriscaldamento e lo sconvolgimento climatico del pianeta sta nell'abbattimento della CO2, ergo, per l'auto, le soluzioni pratiche ed immediate sono ibrido e diesel.
 
hpx ha scritto:
Se sei intelligente ti affidi a società, come Enel per Enel Drive ma cene sono altre, che certificano che l'energia è prodotta e che acquisti per la tua elettrica arriva solo da fonti rinnovabili.
ma quali energie rinnovabili ? ma per cortesia, ancora con queste barzellette , ma pensi davvero che un paese come l'italia con 60 mil. di abitanti possa permettersi di passare alla mobilità plug-in solo con le rinnovabili ?
Attenzione poi anche ai carburanti bio o al discorso delle coltivazioni atte a produrre per le centrali, ti consiglio di guardarti sul sito del corriere il servizio della gabanelli riguardo ai danni di certe politiche agricole pseudo ambientali
hpx ha scritto:
Quello che non si è ancora capito è che non esiste una ricetta unica per "combattere" l'inquinamento. Ognuno deve fare la sua parte a seconda dell'ambiente e delle condizioni in cui ci si trova.
E' inutile incentivare i mezzi pubblici se poi in periferia si inquina, come è inutile incentivare le elettriche se in città tutti usano l'auto. Non viviamo in compartimenti stagni quindi in città chi ha la fortuna di raggiungere il posto di lavoro con i mezzi pubblici si incentivano quelli, chi invece non può fare a meno dell'auto per evidenti ragioni si incentivano le stesse. Qui in Monza e Brianza la mobilità individuale è fondamentale per sostenere la produttività, cosa facciamo stiamo tutti a casa a fare i mantenuti ? Non penso, quindi se proprio è indispensabile cerchiamo di limitare i danni, come quelli nelle città cercano di limitare i loro.
A Monza Brianza qualcuno meriterebbe delle frustate perchè hanno affossato ai tempi la metro 1 che venne fermata a Sesto, ohibò temevano l'invasione dei Milanesi , risultato ? un inquinamento pazzesco e cmq i Milanesi sono arrivati lo stesso visto che Monza oramai è la terza città della Lombardia :p
Questa di Monza e del metro è la tipica lungimiranza Italica.
Poi ovvio che devi scendere a compromessi anche perchè la mobilità collettiva non riesce ad arrivare ovunque, ma devi anche premiare chi inquina meno ! che in questa categoria virtuosa ci stiano gli ibridi mi sta benissimo ma non tutti gli ibridi ! un yaris ibrida merita un grande premio , un suv lexus ibrido no , quello merita una penalità rispetto a un piccolo motore
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hpx ha scritto:
Qui non è questione di forza o non forza ma di consapevolezza e in italia non c'è, gli interessi prima di tutto e lo dimostriamo essendo fanalino di coda in qualsiasi classifica sull'argomento. Sono stato in paesi che rispetto a noi non hanno ne di più ne di meno ma la gente ha la consapevolezza del rispetto ambientale e lo vedi dalle più piccole cose. Raccolta differenziata, consumo di acqua, divieto di fumo neanche al di fuori di edifici pubblici, strade prive di "discariche" abusive con abbandono di rifiuti, ecc.ecc.
Se non c'è la consapevolezza come puoi credere che chi ti governa possa concepire un simile disegno.
Hai ragione, un signore che ammiro molto e che si chiamava Adriano Olivetti parlava sempre della responsabilità sociale delle aziende, io credo che da questo punto di vista la spinta propulsiva debbe partire dai vari corpi sociali, in primo luogo dalla scuola, ma mi fermo perchè stiamo andando ot
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renexx ha scritto:
La vera sfida per il surriscaldamento e lo sconvolgimento climatico del pianeta sta nell'abbattimento della CO2, ergo, per l'auto, le soluzioni pratiche ed immediate sono ibrido e diesel.
temo che sia una battaglia persa in partenza, anche perchè poi chi accede alla motorizzazione di massa accede poi anche ai consumi elettrici di massa
 
franco58pv ha scritto:
renexx ha scritto:
La vera sfida per il surriscaldamento e lo sconvolgimento climatico del pianeta sta nell'abbattimento della CO2, ergo, per l'auto, le soluzioni pratiche ed immediate sono ibrido e diesel.
temo che sia una battaglia persa in partenza, anche perchè poi chi accede alla motorizzazione di massa accede poi anche ai consumi elettrici di massa

Non si è in grado ancora di poter prevedere un futuro diverso alla mobilità personale che prescinda dall'auto, almeno nel nostro Paese (ma non solo).
Di potenziare il trasporto pubblico se ne parla da cinquant'anni ed intanto le Aziende di trasporti sono al tracollo.
Inoltre, si sta uccidendo il piccolo commercio, rendendo più lungo il tragitto delle auto stesse non solo per lavoro, ma anche per andare in centri commerciali ed outlet vari. Anche le vendite on-line alla fine sono controproducenti per l'inquinamento, in quanto moltiplicano a dismisura i km percorsi dai furgoni dei corrieri per le consegne door to door.
Il 2020, in termini industriali, è vicinissimo. Le auto elettriche (ed in parte anche le plug-in) sono lontane dall'essere una soluzione per i costi, le batterie, i problemi della produzione di energia elettrica necessaria. Per contenere la CO2 bisogna per forza di cose ricorrere ad ibride, diesel con annesso downsizing, mentre il motore a benzina, senza "aiuti", rimane in lizza solo ed esclusivamente per utilitarie solo in virtù di un prezzo d'acquisto inferiore (finchè dura).
 
renexx ha scritto:
Non si è in grado ancora di poter prevedere un futuro diverso alla mobilità personale che prescinda dall'auto, almeno nel nostro Paese (ma non solo).
Di potenziare il trasporto pubblico se ne parla da cinquant'anni ed intanto le Aziende di trasporti sono al tracollo.
Inoltre, si sta uccidendo il piccolo commercio, rendendo più lungo il tragitto delle auto stesse non solo per lavoro, ma anche per andare in centri commerciali ed outlet vari. Anche le vendite on-line alla fine sono controproducenti per l'inquinamento, in quanto moltiplicano a dismisura i km percorsi dai furgoni dei corrieri per le consegne door to door.
Il 2020, in termini industriali, è vicinissimo. Le auto elettriche (ed in parte anche le plug-in) sono lontane dall'essere una soluzione per i costi, le batterie, i problemi della produzione di energia elettrica necessaria. Per contenere la CO2 bisogna per forza di cose ricorrere ad ibride, diesel con annesso downsizing, mentre il motore a benzina, senza "aiuti", rimane in lizza solo ed esclusivamente per utilitarie solo in virtù di un prezzo d'acquisto inferiore (finchè dura).
ovvio che la mobilità individuale è insopprimibile, ci mancherebbe altro, e cmq l'inquinamento non è dovuto solo al traffico , cmq le nuove tecnologie potrebbero aiutare : pensa a quanta strada inutile si fa per andare a fare pratiche che potrebbero essere svolte con un pc, oppure all'opzione telelavoro
Però siamo seri, parlare di politica per la mobilità collettiva in Italia è roba da zelig, non hanno mai fatto un c... per il trasporto pubblico !
Io cmq non sottovaluterei il metano , la panda turbo metano emette il 30% in meno di co2 rispetto all'equivalente a benzina , sarebbe interessante vedere i risultati dell'ibrido su autobus e camion , ma la toyota non ha una divisione produttiva di mezzi pesanti ?
 
franco58pv ha scritto:
Io cmq non sottovaluterei il metano , la panda turbo metano emette il 30% in meno di co2 rispetto all'equivalente a benzina ,
Solo che il motore alimentato a metano emette molto più ossido di azoto, molto più difficile da catalizzare allo scarico. Dipende sempre cosa si misura quando si va a vedere cosa emette un motore termico, o meglio quali inquinanti misurare per stabilire la normativa da rispettare nei vari stati-continenti.
 
franco58pv ha scritto:
ma quali energie rinnovabili ? ma per cortesia, ancora con queste barzellette , ma pensi davvero che un paese come l'italia con 60 mil. di abitanti possa permettersi di passare alla mobilità plug-in solo con le rinnovabili ?
Quando si parla di ecologia in genere si fa sempre un gran minestrone. Comunque in Italia con le rinnovabili siamo circa al 30% come potenza nominale, ma come capita negli ultimi anni con la riduzione dei consumi e a seconda della stagione possono arrivare al 50% (giugno 2013).
Questo perché con l'abbassamento dei consumi si tende a spegnere le centrali più onerose come quelle termiche, ove è geograficamente possibile ovviamente, diminuendo le emissioni.
Quindi se fai un contratto con una società certificata acquistando energia solo da fonti rinnovabili contribuirai a far aumentare e investire nella produzione da fonti rinnovabili. Questo perché : anche se tu nonostante abbia quel contratto ma per evidente posizione geografica e ambientale utilizzi l'energia della vicina centrale che magari va carbone, la società è obbligata ha immettere sulla rete energia da fonti rinnovabili pari al controvalore del tuo utilizzo anche se poi l'energia da fonti rinnovabili materialmente la usa un altro. Quindi più richieste di questo tipo ci sono più le società devono immettere sulla rete energia di pari valore da fonti rinnovabili, allora vien da se che più richieste ci sono più le società devono investire nella costruzione di centrali "verdi" se non riescono a bilanciare con le strutture esistenti.
Guardati questo sito, molto completo e serissimo per tutte le energie.

http://www.qualenergia.it

franco58pv ha scritto:
Attenzione poi anche ai carburanti bio o al discorso delle coltivazioni atte a produrre per le centrali, ti consiglio di guardarti sul sito del corriere il servizio della gabanelli riguardo ai danni di certe politiche agricole pseudo ambientali
Come ti ha già detto a ogni ambiente diverso, diversa sarà la ricetta. I bio carburanti funzionano dove vengono prodotti da "scarti di lavorazione". Tipo in Brasile dove l'alcol prodotto dalle immense coltivazioni di canna da zucchero viene reimpiegato per la trazione. Pensare ai bio carburanti come soluzione totale è da pazzi, non basterebbero neanche tutte le terre coltivate per soddisfare la domanda e poi come che se magna?
 
hpx ha scritto:
Quando si parla di ecologia in genere si fa sempre un gran minestrone. Comunque in Italia con le rinnovabili siamo circa al 30% come potenza nominale, ma come capita negli ultimi anni con la riduzione dei consumi e a seconda della stagione possono arrivare al 50% (giugno 2013).
Questo perché con l'abbassamento dei consumi si tende a spegnere le centrali più onerose come quelle termiche, ove è geograficamente possibile ovviamente, diminuendo le emissioni.
Quindi se fai un contratto con una società certificata acquistando energia solo da fonti rinnovabili contribuirai a far aumentare e investire nella produzione da fonti rinnovabili. Questo perché : anche se tu nonostante abbia quel contratto ma per evidente posizione geografica e ambientale utilizzi l'energia della vicina centrale che magari va carbone, la società è obbligata ha immettere sulla rete energia da fonti rinnovabili pari al controvalore del tuo utilizzo anche se poi l'energia da fonti rinnovabili materialmente la usa un altro. Quindi più richieste di questo tipo ci sono più le società devono immettere sulla rete energia di pari valore da fonti rinnovabili, allora vien da se che più richieste ci sono più le società devono investire nella costruzione di centrali "verdi" se non riescono a bilanciare con le strutture esistenti.
Guardati questo sito, molto completo e serissimo per tutte le energie.

http://www.qualenergia.it
a me sembra che al solito in italia si faccia della gran demagogia , qua stiamo parlando di convertire una valanga di auto e mezzi a 4 ruote , non so quante al mondo, al plug in
Se vogliamo raccontarci di un mondo che consuma un fottio di energia elettrica senza inquinare possiamo raccontarcela, per intanto la patria dell'ibrido ha fior di centrali nucleari e mostra i muscoli e le armi per un'isoletta nel pacifico sotto cui guarda caso c'è un mare di petrolio., i francesi che pure loro hanno energia nucleare da sbattere via guarda caso hanno una renault che si lancia di brutto sull'elettrico
io non dico che si debbano abbandonare le energie rinnovabili ,anzi il contrario , vanno implementate al massimo , però attenzione che un totale passaggio al plug in , ammesso che sia tecnicamente possibile anche dal punto di vista produttivo,produrrebbe un picco di energia spaventoso, senza contare i costi e le guerre per le ricerche dei metalli preziosi contenuti nelle terre rare
Ti sei mai chiesto ad esempio quanta energia si perderebbe per strada nel fornire i punti di rifornimento elettrico per le auto ? oppure i costi per implementare la rete di distribuzione ? o per accumularla ? oppure le file per ricaricare la vettura plug-in ?
Onde evitare facili entusiasmi, ti consiglio di leggere questi dati , resto sempre + convinto che piuttosto che correre dietro a nuove fonti senza cercare di abbassare i consumi, si debba percorrere una strada che porti ad un modello di società diversa

La possibilità di far fronte al fabbisogno energetico mondiale utilizzando soltanto le fonti rinnovabili appare un traguardo lontano, secondo uno studio condotto dall'IEA, l'Agenzia Internazionale dell'Energia, secondo la quale le fonti rinnovabili forniscono oggi soltanto l'1% dell'energia usata dal pianeta. Ma non solo: secondo lo stesso studio, nel 2030, nonostante una loro crescita invocata da più parti, l'incremento del ricorso a fonti rinnovabili saliberebbe soltanto al 2%.[38] Il Giappone, per esempio, ritenuta la "patria "delle rinnovabili, prevede di attuare per il 2015 una produzione di energia rinnovabile che passerebbe dall'1,3% attuale a soltanto l'1,9%.[39] Anche in Italia, del resto, tali fonti potranno fornire un apporto davvero molto basso:

« Le nuove rinnovabili possono dare un contributo rispettabile [...] e infatti vanno sviluppate al massimo. [...] Però, secondo gli esperti, non si devono creare illusioni che, con queste fonti rinnovabili, si possa interamente risolvere il problema della dipendenza energetica italiana. »
(Piero Angela e Alberto Pinna, La sfida del secolo, pag. 121 ISBN 88-04-56071-1)
È stato calcolato che per sostituire in gran parte l'uso dei combustibili fossili occorrerebbe ad esempio costruire celle fotovoltaiche su una superficie grande quanto l'Umbria (circa 7000 km²) senza però contare corridoi e piazzole per la manutenzione, accumulatori e centrali per compensare la discontinuità del solare, ecc., celle che inoltre resterebbero comunque inattive durante la notte. Dato che anche le altre fonti rinnovabili sono discontinue e poco sfruttabili, emerge come il contributo delle rinnovabili italiane è troppo piccolo, e non potrà mai sostituire i combustibili fossili.[40]
 
@ franco: non sto a quotare tutto perchè sarebbe troppo lungo, ed anche molto fuori tema ma già che ci siamo.... Le rinnovabili se consideriamo il fotovoltaico ( e l'eolico che tu non menzioni ) fanno molto più dell'1 % . In certi periodi dalla primavera all'autunno dove il fotovoltaico da molto il suo apporto raggiunge anche il 40% della fornitura italiana, ma certi dati vengono molto manipolati. Molte centrali termiche, una che faceva da sola il 7 % della produzione italiana da sola e c'è l'ho vicino casa, sono attualmente spente e nemmeno si sognano di aggiornarle e rimetterle in moto, causa surplus di produzione, al contrario di che si pensi. Pensa che in certe zone le pale eoliche vengono tenute ferme a turno per surplus di produzione. L'idroelettrico e le centrali termiche vengono avviate prima del mattino per compensare la richiesta che avverrà di li a poco, e poi vengono spente a giornata avviata, ma spiegare la procedura dettagliata ci perderemo troppe pagine. Comunque non credere a tutti dati che ci dicono.
Altro discorso la ricarica delle pluig-in. Basta volerlo e si fa domani, subito. Esiste un progetto, italiano, di,dotare ogni lampione, che ha già la sua conduttura elettrica, di una centralina di ricarica. Questo progetto è dotato anche del wi-fi. Due piccioni con una fava. Basterebbe che chi di dovere lo volesse ed esisterrebbero milioni di punti di ricarica.
 
MilanFilippo ha scritto:
@ franco: non sto a quotare tutto perchè sarebbe troppo lungo, ed anche molto fuori tema ma già che ci siamo.... Le rinnovabili se consideriamo il fotovoltaico ( e l'eolico che tu non menzioni ) fanno molto più dell'1 % . In certi periodi dalla primavera all'autunno dove il fotovoltaico da molto il suo apporto raggiunge anche il 40% della fornitura italiana, ma certi dati vengono molto manipolati. Molte centrali termiche, una che faceva da sola il 7 % della produzione italiana da sola e c'è l'ho vicino casa, sono attualmente spente e nemmeno si sognano di aggiornarle e rimetterle in moto, causa surplus di produzione, al contrario di che si pensi. Pensa che in certe zone le pale eoliche vengono tenute ferme a turno per surplus di produzione. L'idroelettrico e le centrali termiche vengono avviate prima del mattino per compensare la richiesta che avverrà di li a poco, e poi vengono spente a giornata avviata, ma spiegare la procedura dettagliata ci perderemo troppe pagine. Comunque non credere a tutti dati che ci dicono.
Altro discorso la ricarica delle pluig-in. Basta volerlo e si fa domani, subito. Esiste un progetto, italiano, di,dotare ogni lampione, che ha già la sua conduttura elettrica, di una centralina di ricarica. Questo progetto è dotato anche del wi-fi. Due piccioni con una fava. Basterebbe che chi di dovere lo volesse ed esisterrebbero milioni di punti di ricarica.
nemmeno io voglio andare fuori tema , però non mi si è risposto ne riguardo alle problematiche temporali e logistiche del rifornimento di un numero spropositato di auto, nemmeno riguardo al problema dei minerali rari di difficile reperibilità anche perchè spesso si trovano nel territorio cinese e quindi ci siamo già capiti al volo senza entrare nella geo politica.
Mi pare che si dia per scontato che le energie verdi o rinnovabili siano easy e prive di condizionamenti di ogni tipo, purtroppo non è così , almeno lo fosse, vi consiglio di leggere questo articolo molto interessante, alla fine anche un sito "verde" non fa altro che sostenere quello che affermo da tempo e cioè che sia indispensabile cambiare il modello di sviluppo, non pensare di continuare a consumare uguale cambiando solo il metodo per produrre energia, anche se questo è un metodo meno impattante

http://www.greenreport.it/news/consumi/green-economy-terre-rare-e-minerali-i-limiti-del-pianeta-valgono-per-tutti/
 
E nel frattempo magari applicare le conoscenze e i trucchi noti e da affinare per ridurre al minimo il consumo delle auto a motore termico......che già non è poco.
 
MilanFilippo ha scritto:
Esiste un progetto, italiano, di,dotare ogni lampione, che ha già la sua conduttura elettrica, di una centralina di ricarica. .

Per una ricarica non dico rapida ma almeno decente la cablatura dei lampioni non basta. Ci vogliono colonnine da almeno 15-20 kW e connettori dedicati. Non è così semplice.
 
a_gricolo ha scritto:
MilanFilippo ha scritto:
Esiste un progetto, italiano, di,dotare ogni lampione, che ha già la sua conduttura elettrica, di una centralina di ricarica. .

Per una ricarica non dico rapida ma almeno decente la cablatura dei lampioni non basta. Ci vogliono colonnine da almeno 15-20 kW e connettori dedicati. Non è così semplice.
Quel progetto usa la rete dei lampioni, deille sue condutture già esistenti in cui un nuovo cavo passa senza nessuna demolizione o scavo aggiuntivo, è tutto semplice. Se si vuole si fa.
 
franco58pv ha scritto:
nemmeno io voglio andare fuori tema , però non mi si è risposto ne riguardo alle problematiche temporali e logistiche del rifornimento di un numero spropositato di auto, nemmeno riguardo al problema dei minerali rari di difficile reperibilità anche perchè spesso si trovano nel territorio cinese e quindi ci siamo già capiti al volo senza entrare nella geo politica.
Diciamo che la dipendenza si sposta da chi ci fornisce il petrolio a chi ci dà la materia prima per le batterie, progresso permettendo.
 
franco58pv ha scritto:
nemmeno io voglio andare fuori tema , però non mi si è risposto ne riguardo alle problematiche temporali e logistiche del rifornimento di un numero spropositato di auto
Qua ti risponde in modo chiaro l'ingegner Caleno di Enel
http://qualenergia.it/articoli/20130301-auto-elettriche-e-la-proposta-enel-la-ricarica
E poi pensa un attimo, sono 15 anni che ci sono le ibride e siamo arrivati oggi al 1,03%, e tu sei convito che se incentivano l'elettrico la comprano tutti ?

franco58pv ha scritto:
nemmeno riguardo al problema dei minerali rari di difficile reperibilità anche perchè spesso si trovano nel territorio cinese e quindi ci siamo già capiti al volo senza entrare nella geo politica.
E questa fresca fresca per le tue terre rare.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-11/sorpresa-italia-piu-grandi-giacimenti-terre-rare-130206.shtml
C'è un detto che dice : Volere è Potere
 
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