<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> "I problemi delle auto elettriche" e futuro auto elettrica in generale | Page 39 | Il Forum di Quattroruote

"I problemi delle auto elettriche" e futuro auto elettrica in generale

Appunto, anche secondo me. Per me se arriva al 10% è già tanto. Anche perchè ci scommetterei uno spritz che tanti di quelli che sostengono il car sharing, una volta che lo provano cambiano idea più veloce dei cambi d'abito di Arturo Brachetti.....


Comincia a togliere buona parte dei componenti
delle 3 coppie antagoniste che riporto....( Post 567 )
E, a quel 10, ci si va vicino
 
Piccolo dettaglio: maneggi e dressage sono passatempi per piendeschei, un po' come se domani scomparissero le segmento B e C, soppiantate da minivan semipubblici, e rimanessero in vita solo sportive da 500 cavalli. Oggi chiunque può «godersi» un giretto sui colli, anche se guida una Fiesta, domani? Tutti a noleggiare supercar al costo di un rene per fare un giro in pista una volta l'anno?

Perché le auto non erano cosa da (veri) ricchi quando hanno soppiantato i cavalli?

Così come tutte le tecnologie di consumo nuove sul mercato... uno smartphone entry level di oggi ha tecnologie che qualche anno fa erano appannaggio di smartphone che costavano uno stipendio... il cellulare stesso era una cosa da ricchi... grosso come un mattone era uno status symbol. L'aria condizionata 40 anni fa non la montavano di serie molte auto alto di gamma, 50 anni fa neanche quelle di lusso in Europa, oggi è presente anche sulle citycar... lABS, il frigorifero, la lavastoviglie, pure la televisione... all'inizio erano tutte cose da ricchi
 
Quoto il tuo messaggio che rispondeva ad un altro che parlava di "morte della passione". Un secolo fa, il barocciaio non conduceva il baroccio per passione, ma per necessità... oggi ci sono tanti bei maneggi e dressage dove il cavallo è passione, mentre è venuta meno la dimensione utilitaristica.
Un'auto media turbodiesel, che è il grosso di ciò che circola e ciò che piano piano sparirà, rappresenta per caso la passione automobilistica?

Non so se su questo di Topic ma si era fatto riferimento alle percorrenze della nuova classe C rimpiangendo quanto si andava a perdere , avendo la rivista tra le mani poche pagine prima ho letto la prova della Arkana e-tech che ha altrettanti ottimi riscontri , e parliamo di una tecnologia che la Renault sviluppa da una manciata di anni contro una tecnologia da decenni sviluppata e diventata negli ultimi 30 anni quella su cui si era investito di più sotto tutti i fronti. Per dire che il futuro ci potrà riservare Tecnicamente grandi sorprese
 
Non so se su questo di Topic ma si era fatto riferimento alle percorrenze della nuova classe C rimpiangendo quanto si andava a perdere , avendo la rivista tra le mani poche pagine prima ho letto la prova della Arkana e-tech che ha altrettanti ottimi riscontri , e parliamo di una tecnologia che la Renault sviluppa da una manciata di anni contro una tecnologia da decenni sviluppata e diventata negli ultimi 30 anni quella su cui si era investito di più sotto tutti i fronti. Per dire che il futuro ci potrà riservare Tecnicamente grandi sorprese

Esatto, tecnicamente grandi sorprese. Ma da qui a vedere un enorme parco auto condiviso ce ne passa. Andrà a pile a idrogeno a uova sbattute ma anche e se vuoi puoi fare una tessera e ne prendi una al bisogno. Ma anche e se vuoi.
 
Perché le auto non erano cosa da (veri) ricchi quando hanno soppiantato i cavalli?

Così come tutte le tecnologie di consumo nuove sul mercato... uno smartphone entry level di oggi ha tecnologie che qualche anno fa erano appannaggio di smartphone che costavano uno stipendio... il cellulare stesso era una cosa da ricchi... grosso come un mattone era uno status symbol. L'aria condizionata 40 anni fa non la montavano di serie molte auto alto di gamma, 50 anni fa neanche quelle di lusso in Europa, oggi è presente anche sulle citycar... lABS, il frigorifero, la lavastoviglie, pure la televisione... all'inizio erano tutte cose da ricchi

....e quindi, perchè dovrebbe sparire l'auto privata, se diventerà alla portata di tutti come è avvenuto per l'endotermica? Se uno si può permettere la sua macchinetta, chi glielo fa fare di andarsi a infognare con la condivisione?
 
Certo che quello che deve venire nessuno lo ricorda, però ragionando sui numeri è improbabile che l'intero parco auto privato possa diventare condiviso. E costi fissi, accise e parcheggi ci saranno anche per le auto in car sharing, solo che si pagheranno con il canone. In pratica, vale sempre la mia firma.......
Ci saranno incentivi e disincentivi? Bolli, esenzioni e superbolli? Prezzi calmierati o accise punitive? Chissà
Un secolo fa, il barocciaio non conduceva il baroccio per passione, ma per necessità...

?
 
....e quindi, perchè dovrebbe sparire l'auto privata, se diventerà alla portata di tutti come è avvenuto per l'endotermica? Se uno si può permettere la sua macchinetta, chi glielo fa fare di andarsi a infognare con la condivisione?

Per altri lo sbattimento invece è avere un auto privata con tutti i costi che comporta , mettiti nei panni di un giovane che deve acquistare la sua prima vettura ,probabilmente trova più allettante ed economicamente parlando conveniente accedere ad altre formule di utilizzo della vettura.
 
Per altri lo sbattimento invece è avere un auto privata con tutti i costi che comporta , mettiti nei panni di un giovane che deve acquistare la sua prima vettura ,probabilmente trova più allettante ed economicamente parlando conveniente accedere ad altre formule di utilizzo della vettura.
Economicamente conveniente non significa automaticamente anche allettante.....
 
Economicamente conveniente non significa automaticamente anche allettante.....

Ho capito ma non è che tutti possono destinare palanche di soldi per le auto, se devo far quadrare le spese mensili avere magari il 40% che mi parte tra la rata della auto, l'assicurazione e tanto altro il tutto allora comincia a pesare e la scelta di altre formule allora diventa allettante .
 
G20 a Venezia
Franco: "Azione sul clima non è più rinviabile" "Per raggiungere davvero l'obiettivo di emissioni nette zero servono azioni immediate e concrete". Lo ha detto il ministro dell'Economia Daniele Franco aprendo i lavori della Conferenza internazionale sul cambiamento climatico a chiusura del G20 di Venezia. Franco ha spiegato che i problemi del cambiamento climatico -ben rappresentati dalla bellezza vulnerabile di Venezia -rappresentano "una minaccia alle persone, al pianeta e alla prosperità" sono in grado di generare shock e rischi per la stabilità finanziaria. "Possiamo guidare la ripresa e prendere misure decise per sostenere una giusta transizione" - ha detto -"spingendo la produttività e promuovendo una prosperità condivisa": per farlo - per avere una giusta transizione nella quale "nessuno è lasciato indietro" - occorre "una strategia complessiva". -

Se il fisco era il 'piatto forte' del meeting, c'era anche il clima in cima all'agenda della due giorni di meeting all'Arsenale. "Abbiamo una 'road map' pluriennale sulla finanza sostenibile per affrontare il cambiamento climatico, ma anche oltre, se pensiamo alla sostenibilità delle nostre economie", dice il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco sottolineando il ritorno della cooperazione globale. E uno dei passaggi rilevanti del 'communiqué' del summit veneto è che ministri e Governatori si sono accordati per "l'uso, se appropriato, di meccanismo di fissazione del prezzo delle emissioni di Co2 e incentivi": da tempo il Fmi sottolinea che il Co2, per incentivare fonti alternative, dovrebbe costare 75 dollari a tonnellata contro i tre di oggi. Un punto a favore dell'Ue, che la prossima settimana tirerà dritto con il suo piano 'Fit for 55' che punta a più che dimezzare le emissioni al 2030 e solleva il nodo critico del 'carbon border adjustment mechanism', agendo sul prezzo del Co2 importato.

Lagarde: Bce agirà contro cambiamento climatico La Bce "agirà all'interno del proprio mandato per mitigare e scongiurare il cambiamento climatico". A dirlo, al G20 di Venezia, la presidente Christine Lagarde. "La revisione della strategia ci ha fornito un quadro per valutare come l'attuazione della nostra politica potrebbe evolvere per incorporare ulteriormente le considerazioni sul clima, senza pregiudicare il nostro mandato principale", ha detto Lagarde. "La BCE continuerà in futuro a valutare tutte le opzioni rispetto a questo quadro e, man mano che le condizioni si sviluppano, più opzioni potrebbero diventare realizzabili in futuro", ha aggiunto, sottolineando che "le sfide che il mondo già affronta a causa del cambiamento climatico aumenteranno solo nel tempo". Pertanto, conclude Lagarde, "nell'ambito del nostro mandato, continueremo ad analizzare i rischi legati al clima, a fornire consulenza alle parti interessate e, soprattutto, ad agire". - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/ar...ana-134c0737-daf8-4588-8785-52117125eaa0.html
 
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