Mi tiro fuori da questa discussione che irrimediabilmente deriverà in politica.
Io semplicemente non credo alle favole.
Io semplicemente non credo alle favole.
Per questo bisognerebbe iniziare ad accorciare le infinite catene di logistica e di rivendita perché il prezzo di chi lavora nei campi è una inezia rispetto al prezzo sul banco e in mezzo ci sono mille passaggi dove tutti, anche facendo nulla, guadagnano solo per aver fascicolato una bolla di trasporto.Ma se al supermercato trovassimo la verdura a partire da 10 euro al kg,ipotizzo un prezzo che potrebbe fare in modo che non ci sia sfruttamento,non la compreremmo.
Bisognerebbe fare in modo che il lavoro venga pagato il giusto senza però far andare fuori mercato interi settori e filiere,imho non è così semplice.
tendenzialmente si va per zone, tipo piccoli e medi paesi , via gran parte del commercio , asili & scuole, poste, banche, municipi che aprono con orario ridotto o 0, aziende multiservizi che decurtano personale ( se lo trovano), perche' no c'e' "fatturato" o meglio "ricavi di un certo tipo".E quali settori chiudiamo?
Se fossero servizi indispensabili per la collettività?
nin so....tolti i piccoli commercianti che veramente boccheggiano....e mi viene male pensare che carico hanno sulla loro attività.Per questo bisognerebbe iniziare ad accorciare le infinite catene di logistica e di rivendita perché il prezzo di chi lavora nei campi è una inezia rispetto al prezzo sul banco e in mezzo ci sono mille passaggi dove tutti, anche facendo nulla, guadagnano solo per aver fascicolato una bolla di trasporto.
Una volta accorciata la filiera del commercio iniziamo a dire che il va a chi lavora e non a chi specula.
Rendere la speculazione aggredibile dal fisco al fini di limitarla.
Senza dubbio, ogni opinione è lecita. Il busillis è che nessuno detiene il verbo, ma abbiamo risorse sempre più limitate, ma esigenze in espansione. E questi dati, quantificabili, numerici, strutturali, sono in controversione reciproca. O tagli qualcosa o trovi più investimenti, se privati, o gettitose pubblici. Il celeberrimo teorema della coperta corta.ma tutto e' opinabile
Se mi paghi poco, valgo poco e rendo poco e tu lavori poco... così si chiude...Se un'azienda deve offrire stipendi bassi per rimanere competitiva c'è qualcosa che non va e non andrebbe assolutamente giustificata.
Devi contare i passaggi dal campo al banco. Vero che la distribuzione è in mano a pochi ma prima di arrivarci ci sono tanti intermediari che puppano tutti. Così da pochi cent nel campo di finisce agli euro sul banco.nin so....tolti i piccoli commercianti che veramente boccheggiano....e mi viene male pensare che carico hanno sulla loro attività.
nel resto se parliamo di GDO 10 gruppi distributivi hanno quasi il 83% delle vendite....percio'....
Quando arrivi a questo punto è il precursore della chiusura. L'azienda è gestita sicuramente male oppure quel mercato non c'è piùSe mi paghi poco, valgo poco e rendo poco e tu lavori poco... così si chiude...
ma sarà. . o forse sono tutti intermediari "interni" o soci stessi che giustamente vogliono la propria parte a rigore di legge.Devi contare i passaggi dal campo al banco. Vero che la distribuzione è in mano a pochi ma prima di arrivarci ci sono tanti intermediari che puppano tutti. Così da pochi cent nel campo di finisce agli euro sul banco.
Per questo bisognerebbe iniziare ad accorciare le infinite catene di logistica e di rivendita perché il prezzo di chi lavora nei campi è una inezia rispetto al prezzo sul banco e in mezzo ci sono mille passaggi dove tutti, anche facendo nulla, guadagnano solo per aver fascicolato una bolla di trasporto.
Una volta accorciata la filiera del commercio iniziamo a dire che il va a chi lavora e non a chi specula.
Rendere la speculazione aggredibile dal fisco al fini di limitarla.
tendenzialmente si va per zone, tipo piccoli e medi paesi , via gran parte del commercio , asili & scuole, poste, banche, municipi che aprono con orario ridotto o 0, aziende multiservizi che decurtano personale ( se lo trovano), perche' no c'e' "fatturato" o meglio "ricavi di un certo tipo".
la asl stanno andato tutte verso i "mega" ospedali tagliando sedi periferiche ( ed eta ha gia' enunciato i vari problemi)
un certo tipo di aziende metalmeccaniche e manifatturiere del "medio" processo .
sono curioso dello stato del "costruzioni" dopo l'ubriacatura da 110%
ma non e' che "chiudiamo" non si sta in piedi con perdita...in una economia sana.
sui servizi "indispensabili" il mio dubbio che il personale da formare non abbia interesse ad essere formato per un lavoro che alla fine porta poco denaro in tasca e tanti problemi giuridici, burocratici e di vita famigliare ( ammesso che esista una famiglia visto i numero sempre crescente di nuclei unifamigliari).
al che uno da giovane si pone la domanda se partire subito o restare....
certo si puo' restare nel limbo odierno fatto di x tipologie di contratti a "perdere"o pagati 5 euro l'ora, e' una delle vie percorribili, ma in gran parte non compri casa o fai mutui , stai a casa dai genitori .....
ma tutto e' opinabile.
Questo è il problema vero del nostro paese. Giustificarlo, negarlo, ridimesionarlo è solo follia o malfidenza.Perché secondo te invece è meglio andare avanti così? Col 40% dei cittadini che paga il 90% delle tasse? Ci sono intere categorie di lavoratori che sono evasori quasi totali. Per certi aspetti l'Italia è una barzelletta per come vanno avanti certe cose ormai da sempre eppure si continua così. Mi viene da ridere quando la si definisce una moderna democrazia occidentale. A cominciare dai 4 euro l'ora legali passando per il caporalato nei campi con gli immigrati sfruttati, al lavoro nero diffuso, ecc. E si va avanti così.
Il problema è che alcune di queste categorie, me ne viene in mente una in particolare, non lo fa nemmeno frodando la legge ma agendo perfettamente al suo interno.Ci sono intere categorie di lavoratori che sono evasori quasi totali
agricolo - 9 minuti fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa