Presto fatto. Partiamo dalla mia ipotesi, del tutto irrealistica: per trasferire nella batteria 500 kWh in 5 minuti (ossia, 1/12 di ora) hai bisogno - in teoria - di una potenza erogata pari appunto a 500 x 12 = 6000 kW (ossia, 6 MW), per ogni singola batteria. Una stazione di servizio con 8 postazioni per fornire quella prestazione dovrebbe avere una potenza installata di 6 x 8 = 48 MW (in pratica, la potenza della centrale elettrica Edison di Cologno Monzese, per darti un'ordine di grandezza). Tutto ciò nell'ipotesi, ripeto: irrealistica, che l'immaginaria batteria possa essere caricata a piena potenza da zero al massimo, il che non è perchè la cinetica delle batterie ci impone di ridurre la potenza dopo circa il 40%, e di interrompere la ricarica all'80%, perchè oltre sarebbe molto lenta (se vuoi, in un altro post posso spiegarti il motivo). Credo che possiamo convenire che con numeri del genere non si va da nessuna parte. Per confermare quanto ipotizzato, facciamo un esempio reale: i supercharger di Tesla erogano una potenza massima di 145 kW, sufficiente per ricaricare in circa mezz'ora una Model S dal 20% all'80% di carica (vado a memoria), mentre per arrivare al 100% ci vuole circa un ora e un quarto. In pratica, sono appunto circa 60 kWh erogati. Aggiungerei un altro dettaglio: il rendimento di carica. Quando Quattroruote prova un'elettrica riporta anche l'effettiva quantità di energia erogata dalla colonnina rispetto all'effettiva carica trasferita alla batteria. Nel caso della Tesla, la colonnina eroga un 10-12% in più, se ben ricordo, nella prova della Smart visibile sulla home page si parla di 20 kWh a fronte di una capacità di 17,6 della batteria.