<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fuel Cell : come stanno effettivamente le cose | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Fuel Cell : come stanno effettivamente le cose

Manu Earth ha scritto:
Ciao a tutti.
In seguito ad un mio commento sulla Toyota ad idrogeno sono stato reindirizzato a questo post da un altro utente.

Ciao Manu Earth e benvenuto a questa discussione, in questo momento sono un po preso da faccende domestiche ma più tardi risponderò ai tuoi quesiti nel modo più esauriente possibile così se lo riterrai un valido discorso potremo approfondirlo.
 
Ciao Manu Earth come promesso ecco le risposte che penso cercavi.

Inanzitutto, come ho premesso nel primo post quello che ho descritto è lo scenario attuale delle cose ed è basato su tecnologie e dati reali applicati, cioè tecnologie già in funzione e operanti. Quindi mi sembra ovvio che tutti gli scenari plausibili e i discorsi che ne derivano devono essere basati su tecnologie reali, applicabili perché già in commercio e non su tecnologie fantasiose o ancora da industrializzare. Comunque cercherò di fare un discorso unico che tocchi tutti i tuoi punti di perplessità.
Come in tutte le cose si deve avere un quadro globale del problema dunque per prima cosa bisogna considerare che sul nostro pianeta le risorse non sono distribuite in modo uniforme quindi non può esistere un modello unico adottabile che ottenga gli stessi risultati. Se in Valle d'Aosta o ad esempio anche in Trentino non avrebbero il 100% di elettricità da fonti rinnovabili mi sarei quantomeno meravigliato, mentre se in Sicilia devono ricorrere a quelle a gas ricombinato piuttosto che al solare e all'eolico la cosa non mi meraviglia. Questo perché è facile parlare di fonti rinnovabili quando ne hai a disposizione, ma chi non ne dispone deve fare i conti con costi, convenienza/utenza, spazi, costanza di fruibilità e sopratutto nel caso di centrali eoliche anche di organizzazioni ambientaliste. Infatti nonostante il solare e l'eolico sono una realtà da più di 20 anni, nel mondo hanno una incidenza del 4 % per un totale del 10% di rinnovabili. Come puoi dedurre dalle cifre è impossibile colmare il 90% rimanente anche a lungo termine come è altrettanto improbabile trovare nuove fonti rinnovabili per alimentare tutte le auto elettriche che si produrranno, perché se il concetto è quello di dirottare le fonti rinnovabili esistenti per le auto e il resto no mi sembra una cavolata. Anche chi oggi ne dispone del 100% lo vedo in netta difficoltà, non solo per dove trovare altre fonti rinnovabili per aumentare la sua capacità produttiva per alimentare tutte le auto della regione, vedi discorso precedente, ma principalmente per superare il grosso scoglio delle infrastrutture. Facciamo un rapido conto: allo stato attuale le batterie consentono nelle migliori delle ipotesi 160 km di autonomia, tra un paio d'anni 200 forse 250. Tesla? Tutti sborserebbero oltre 80 mila euro per un'auto? No, pochissimi allora lasciamola li dato che per ora anche quella "economica" sbandierata da Musk non se ne vista nemmeno l'ombra. Poi se finisce come la X che l'hanno dovuta sempre rinviare e che doveva uscire un anno fa, forse la vedremo se va bene tra 2 o 3 anni oltre ad avere un costo comunque di oltre 50 mila euro che ricordiamo è sempre legato al costo/performance delle batterie. Oggi una Fcv costa intorno alle 60/70 mila euro ma vengono prodotte in sole 700 unita/annue. Si stima che con una produzione in larga serie il costo dovrebbe attestarsi sulle 30/35 mila che reputo un prezzo molto abbordabile. Quindi con una autonomia ridotta non vai da nessuna parte se non disponi di colonnine di ricarica, che comunque presentano il grandissimo limite dei tempi di ricarica e del loro numero. Non tutti dispongono di una presa dove attaccare l'auto, anzi paradossalmente ha più possibilità di averla chi non ne ha potenzialmente bisogno perché abita in periferia, rispetto a chi invece abita in città e dove di bisogno necessità. Quindi se un'auto a idrogeno la puoi piazzare dove vuoi perché si rifornisce ad un distributore come una normalissima auto, con una elettrica come fai? Per ogni parcheggio deve corrispondere un punto di ricarica il che è impossibile oltre alle cifre astronomiche per dotare i parcheggi. Quindi se valuti tutto sulla carta sarebbe l'ideale ma all'atto pratico non ha nessun futuro immediato, quindi alla tua domanda "perchè in futuro l'umanità dovrebbe scegliere di buttare all'aria una grande fetta dell'energia che produce" perché contando dalla produzione all'utilizzo costa indubbiamente meno ed è realizzabile subito. Costruire/ampliare/convertire un distributore di idrogeno non costa ne di più ne di meno che uno tradizionale, può rifornire (da vuoto) ogni auto in 3/4 minuti la quale ha una autonomia reale di circa 500 km visto che con un kg di idrogeno percorre circa 100 km. Il suo costo viene stimato a regime sui 4 - 5 euro al kg, che confrontato con un diesel significa che è come spendere per fare 100 km 3,3 litri di gasolio ovvero circa 30 km/litro con la differenza che non viene speso neanche un grammo di Co2
Alla seconda domanda "Quindi, se voglio guidare un veicolo sostenibile che contribuisca il meno possibile al riscaldamento globale, perchè dovrei scegliere un veicolo a idrogeno che emette più gas serra di uno a batteria? " Perché per le attuali tecnologie e infrastrutture: autonomia batterie, tempo di ricarica, colonnine, reperimento di nuove fonti rinnovabili, il ciclo WTW dell'idrogeno è il più efficiente e attuabile in questo momento del nostro presente.
Il dato di emissione di 130g di Co2/miglio per l'elettrico puro è presto spiegato. In Italia, come nel resto del mondo, se acquisti un contratto per la fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili la società fornitrice ti deve certificare che la tua quota, si badi bene la tua quota, di consumo sia realmente prodotta da fonti rinnovabili anche se per esempio l'energia elettrica che stai consumando è materialmente prodotta dalla centrale a gas che hai vicino a casa. Se per esempio in Italia si producono 1 milione di Mw solo 300 mila Mw potranno essere certificati visto che abbiamo circa il 30% di energia proveniente da fonti rinnovabili, il resto no e da questa quota si calcolano le emissioni. Vien da se che risulta impossibile che a tutta la popolazione si possa garantire la fornitura di energia da fonti rinnovabili, infatti la quota massima disponibile che si può garantire è data dalla percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili di quel paese. Infatti il dato di 130gr è riferito agli Stati Uniti e più precisamente allo stato della California che hanno "solo" il 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili, in Italia vista la nostra percentuale sarà sensibilmente più basso. Per la produzione dell'idrogeno invece ogni singolo distributore può essere certificato che è alimentato da fonti rinnovabili, essendo indiscutibilmente in numero minore rispetto alla popolazione, quindi tutti i clienti che si forniranno da quel distributore di conseguenza genereranno emissioni WTW totalmente pari a 0. Infatti in Germania dove hanno quote sufficientemente ampie tutti i distributori (50 circa) saranno per elettrolisi e tutti certificati da fonti rinnovabili. Al contrario un utilizzatore di auto elettriche può essere a emissioni 0 solo per la quota fornita dallo stato, il resto utilizzerà corrente che provoca emissioni in rapporto ai combustibili utilizzati per la produzione nazionale.
Quindi ancora alla tua domanda "Quindi, se voglio guidare un veicolo sostenibile che contribuisca il meno possibile al riscaldamento globale, perchè dovrei scegliere un veicolo a idrogeno che emette più gas serra di uno a batteria? Perché non hai la possibilità di rifornire tutti i veicoli elettrici da fonti rinnovabili oltre alle numerose beghe tecniche e strutturali definite prima.
Infine alla tua domanda "Perchè è più efficiente ottenerlo dal gas che non dall'elettrolisi dell'acqua." Devi sempre considerare la parte del globo in cui viene prodotto. Per la California è più efficiente perché è più economico produrlo visto che si ritrovano enormi giacimenti di gas naturale e non dispongono molte risorse rinnovabili da sfruttare tanto che il bilancio WTW sarebbe sfavorevole, al contrario per i Valdostani e i Trentini è più efficiente ed economico produrlo per elettrolisi.
 
Ciao hpx, grazie per la risposta, molto dettagliata.
Ammetto però che mi ci sono un po' perso dentro, il discorso che stiamo facendo è abbastanza articolato e tocca diversi aspetti, proviamo a suddividerlo in punti? Anche per chiarezza di chi eventualmente leggerà i nostri post. Ne metto alcuni, aggiungine pure se mi dimentico qualcosa. Mi scuso se magari tralascio qualcosa che hai detto nel post precedente.

1) Efficienza teorica.
Qui dovremmo essere d'accordo. Sia dai dati WTW del primo post, sia per una questione di semplice fisica (per cui se uso elettricità per produrre idrogeno, comprimerlo e riconvertirlo in elettricità ho più sprechi di energia che non utilizzando direttamente l'elettricità) l'idrogeno è meno efficiente dell'elettrico.

2) Produzione idrogeno.
Il fatto che l'idrogeno sia prodotto da combustibili fossili non dipende dalla parte del globo in cui lo produci. Anche in Trentino arriva il gas ad un prezzo che non credo sia tanto differente da altri parti del mondo e l'elettricità rinnovabile non è sinonimo di gratuita.
A parte questo, si tratta proprio di una questione di termodinamica.
http://en.m.wikipedia.org/wiki/Hydrogen_economy
"Currently, global hydrogen production is 48% from natural gas, 30% from oil, and 18% from coal; water electrolysis accounts for only 4%.[17] The distribution of production reflects the effects of thermodynamic constraints on economic choices: of the four methods for obtaining hydrogen, partial combustion of natural gas in a NGCC (natural gas combined cycle) power plant offers the most efficient chemical pathway and the greatest off-take of usable heat energy."

http://www.nteaa.org/wp-content/uploads/2010/06/Comparingelectricitytohydrogen.pdf. (ReH2: idrogeno da rinnovabili. NG: natural gas)
"The inefficiencies of ReH2 have an economic consequence, and most experts project that fossil-derived hydrogen will predominate for some decades. Of approximately 500 billion cubic meters of hydrogen now produced annually for uses ranging from oil refining to food processing, 96% is derived from fossil fuels and only 4% from electrolysis.6 (Global production amounts to 6.4 EJ, equaling approximately one-third the energy demands of the U.S. light vehicle fleet.) Steam reformed gas will likely be able to economically beat ReH2 for decades to come. As NG becomes more costly and supply-constrained, hydrogen derived from coal gasification is waiting in the wings. Coal represents approximately 90% of the world's remaining supplies of conventional fossil fuels.7"

Quindi l'idrogeno verrà prodotto per molti anni a partire dal gas e quando il gas starà per finire diventerà conveniente produrlo dal carbone. Io sperò che si troverà qualche catalizzatore o altro che renderà conveniente l'elettrolisi, ma nell'immediato futuro si userà il gas per convenienza economica, per la felicità di chi produce gas.

3) Scenario rinnovabili.
Tu dici che uno scenario a 100% rinnovabili non è fattibile per l'elettrico. Poi dici che in Germania in futuro garantiranno 100% rinnovabile per le stazioni idrogeno (chissà a che prezzo tra l'altro). Questo varrà finchè ci saranno poche auto ad idrogeno.
In uno scenario ipotetico in cui ci sono solo auto ad idrogeno cosa succede? Per dare dei numeri (a caso, solo per esempio) sul 100% di produzione di energia mondiale diciamo che le auto a idrogeno ne consumano 40%. Per garantire l'idrogeno rinnovabile vuol dire che a livello mondiale si deve produrre il 40% di energia rinnovabile. In uno scenario con solo auto elettriche è esattamente la stessa cosa. Se il totale delle auto elettriche consuma il 40% dell'energia mondiale, allora per far si che le auto vadano a emissioni zero bisognerà avere il 40% della produzione di energia da rinnovabili.
Anzi, lo scenario per le elettriche sarà più fattibile perchè vista la maggiore efficienza rispetto all'idrogeno, lo stesso parco macchine globale di elettriche consumerà, diciamo per esempio, solo il 25% dell'energia mondiale e quindi servirà solo il 25% di elettricità da rinnovabili per avere un trasporto a zero emissioni rispetto al 40% necessario per l'idrogeno.
Quindi quando dici che non si possono rifornire tutti i veicoli elettrici da fonti rinnovabili, beh, allora vale lo stesso per quelli ad idrogeno, anzi è peggio.

4) Costo infrastrutture.
Non conosco il costo di un distributore tradizionale, ma sapevo che uno ad idrogeno costa un paio di milioni di euro. Indipendentemente dalla cifra, anche se costasse come uno tradizionale, creare un'infrastruttura per l'idrogeno vorrebbe dire sostituire i distributori attuali con quelli a idrogeno, e sono tanti. Non riesco ad immaginarmi come questo possa essere più conveniente di installare delle semplici colonnine di ricarica, anche se in numero maggiore. Ripeto, non conosco i prezzi né di uno né dell'altro, ma mettere colonnine elettriche in parcheggi dove arriva già l'elettricità mi sembra molto più semplice che non costruire distributori che contengono idrogeno ad alta pressione. E poi, come ce lo fai arrivare l'idrogeno ai distributori? Tramite un costoso trasporto su autocisterne o con una rete di "idrogenodotti" che andrà costruita da zero aumentando i costi? Oppure il distributore sarà lui stesso un produttore di idrogeno? In questo caso il costo di un impianto sarebbe molto più alto e sarebbe presumibilmente meno efficiente di pochi grandi impianti di produzione centralizzata.

5) Prezzo auto.
Toyota FCV: 69.000 $ http://www.wired.com/2014/09/toyotas-new-hydrogen-powered-car-asks-high-price-mediocrity/
Tesla Model S: da 70.000 $ a oltre 100.000 $ http://www.teslamotors.com/models/design Diciamo 80.000 $, il modello da 85 kw di base.
Nonostante il prezzo sia confrontabile e l'autonomia simile (circa 500 km dichiarati per entrambe), non è un confronto corretto perchè sono due macchine estremamente diverse. Con la Tesla per 80.000 $ hai una berlina di lusso che si confronta con delle Audi o BMW della stessa fascia di prezzo, con la Toyota FCV per 70.000 $ hai l'equivalente di una Prius da 30.000 $.
Riguardo alle stime per il futuro, sono appunto solo previsioni. Dici che con la produzione su larga scala il prezzo dell'auto a idrogeno potrebbe scendere a 30/35 mila euro e Elon Musk prevede di fare un modello elettrico da 35 mila dollari tra 4 anni. Quindi lasciamo le stime a chi le fa e vedremo tra qualche anno.

6) Prezzo carburante.
Dici che a regime l'idrogeno dovrebbe arrivare a 4 ?/kg (mi puoi dare un link dove lo dicono per favore, curiosità mia). Quindi assumendo 1kg ogni 100 km come dici tu, per fare un pieno da 500 km spendi 20 ?. Con una Tesla Model S da 85 kw, autonomia circa 500 km dichiarata, spendi solo 16 ? (assumendo 90 kw per tenersi abbondanti e prezzo elettricità a 0,18/kw, anche se da me è a 0,17). Questo confrontando l'elettrico oggi con un prezzo ipotetico dell'idrogeno in futuro. E senza contare che se vado ad un supercharger ricarico gratis.
Ma se andiamo a cercare il prezzo dell'idrogeno oggi è ancora peggio http://ecomento.com/2014/08/13/bullish-toyota-admits-hydrogen-wont-be-cheap/
A questo link si dice che è lo stesso senior vice president di Toyota ad affermare che fare il pieno (300miglia) alla FCV costerà 50$ ed eventualmente 30$ in futuro. Quindi costa di più del prezzo medio di un guidatore in USA, 44,5$ per 300 miglia. E addirittura per fare le stesse miglia si spende solo 21$ con una Prius e 9,6$ con una Model S.
Quindi l'idrogeno oggi costa di più del gasolio e in un ipotetico abbassamento dei prezzi futuro continuerà a costare più del l'elettrico.

7) In pratica, oggi.
Lasciando da parte le ipotesi di fattibilità future, vediamo perchè un consumatore dovrebbe comprare oggi un'auto ad idrogeno.
Budget: intorno ai 70.000 ? (a meno non la puoi proprio comprare).
(Presumendo che io abiti in California, Giappone o in quella manciata di altri posti dove posso trovare stazioni di ricarica).
Perchè scegliere un'auto a idrogeno? (Toyota FCV per esempio)
- Perchè non inquina. Falso. Oggi l'idrogeno è prodotto dai combustibili fossili e, come scritto nel primo post, se vuoi produrre meno gas serra è meglio una elettrica pura. Quindi per quella fascia di prezzo mi prendo una Model S. E tra l'altro, se ho a cuore il problema inquinamento e ho da spendere 70 mila euro per una macchina, è probabile che io abbia anche dei pannelli solari a casa. Quindi posso in parte ricaricare la mia Tesla con l'energia pulita del sole, impossibile per l'Idrogeno oggi.
- Perchè voglio risparmiare sul carburante. Falso. Come ho scritto sopra costa di più fare il pieno ad una FCV che non ad una Prius.
- Perchè voglio inquinare un po' meno del benzina, ma non voglio l'ansia da autonomia. Falso. L'autonomia della FCV è confrontabile con quella della Model S, con la differenza che se devi fare il pieno alla FCV devi deviare dal tuo tragitto ed andare a uno dei rari distributori, mentre con la Model S puoi andare direttamente a casa e ricaricarla lì. Mettiamo il caso di un emergenza, per cui per qualche circostanza fortuita sei troppo lontano da un distributore di idrogeno. L'unica soluzione è un carroattrezzi. Se invece sei con la Tesla e non arrivi a casa o supercharger, puoi sempre fermarti al primo campeggio, albergo, ristorante, casa, qualsiasi cosa e chiedere di farti attaccare alla presa ( lo so, è una situazione assurda, ma è solo per dire che io avrei più ansia a sapere che posso fare idrogeno solo in 3, 4 posti piuttosto che avere una elettrica e sapere che c'è elettricità tutto intorno a me).
- Perchè voglio un'auto innovativa perché fa figo. Falso. Se vuoi qualcosa di innovativo e tecnologico per quel prezzo ti prendi la Model S e non una simil-Prius brutta da vedere e che di fatto è di fascia medio bassa rispetto alla lussuosa performante Tesla (questo è più che altro un mio parere personale, lo ammetto).
 
la Toyota ha preso la strada del fuel cell e non credo che siano dei sprovvisti.

senza dubbio nei primi anni (come di solito con qualsiasi prodotto innovativo ) non avranno un ritorno economico, e non meno quelli che lo comprano. ma ne anche una Tesla si compra per ragioni economici, ma per il fascino di tale tecnologia.

in tanto la Toyota con il sistema HSD ha già un ottimo sistema per affrontare i prossimi 15 anni.

in quanto la Toyota si ha impegnata nella ricerca per sistemi ibridi si vede ora anche nel campionato endurance che lo domina contro Porsche e Audi !

http://www.toyotahybridracing.com/category/uncategorized/
 
Ecco cosa ne penso punto per punto.

1) Efficienza teorica.
Efficienza teorica si ma efficienza pratica no. Beh più passaggi ci sono più l'efficienza si abbassa, quindi su questo non ci piove che usare direttamente l'energia elettrica risulta più efficiente, ma risulta anche semplice ragionare così. Bisogna considerare l'intero ciclo ovvero anche la fruibilità di questa efficenza. Il vero "muro del pianto" che ha frenato la diffusione dei veicoli elettrici fin dalla loro invenzione dei primi del 900 a oggi sono : autonomia e i metodi di rifornimento. Praticamente è il classico collo di bottiglia che nonostante le nuove tecnologie non si è ancora superato, praticamente è come avere una Ferrari con le ruote della bicicletta.

2) Produzione idrogeno.
Secondo me è questo il passo che molti confondono. L'idrogeno sono decenni che viene esclusivamente prodotto per scopi industriali sopratutto per la raffinazione degli idrocarburi. Ovvio che per queste applicazioni le compagnie petrolifere usano il metodo più veloce ed economico per produrlo cioè estrarlo direttamente dagli idrocarburi stessi, ecco spiegato le percentuali che riporti. Ovvio che se devi produrlo per finalità ambientali non può essere prodotto da idrocarburi, Usa esclusa ma te lo spiego più avanti.

3) Scenario rinnovabili.
Dico che uno scenario di 100% di fonti rinnovabili non è possibile perché pochi stati se lo possono permettere. Infatti non lo è per noi come per molti altri perché le risorse idriche, eoliche e solari non bastano anche se si avrebbero i fondi per costruirle in rapporto alle richieste della popolazione.
Tu metti al primo posto solo e unicamente la convenienza mentre nella realizzazione di una mobilità sostenibile si deve mettere al primo posto la sostenibilità ambientale poi quella economica. Non puoi tappezzare ogni collina di pale eoliche, ogni pianura con pannelli fotovoltaici e ogni rigagnolo in una diga. Guarda che casino succede solo per fare un buco in una montagna, Tav, per far passare una linea ferroviaria. Quindi ogni paese deve ottimizzare tutte le fonti che ha a disposizione nel miglior modo possibile limitando i danni ambientali, perché è quello che ci rimane da fare : cioè limitare perché eliminare è ormai impossibile.
Come dici anche in Trentino arriva il gas metano ma a Bolzano è stato aperto il primo distributore ad idrogeno da elettrolisi e non da gas reformer indipendentemente da quanto costa quest'ultimo. Stessa politica in Norvegia, Svezia, Danimarca e Germania, l'idrogeno dei distributori dovrà essere esclusivamente prodotto solo da fonti rinnovabili.
Così in quest'ottica l'elettrico puro e l'idrogeno partono nelle stesse condizioni, cioè ai veicoli elettrici per essere a zero emissioni serve energia da fonti rinnovabili come tanto quanto per produrre idrogeno, con la sola differenza che se non ti trovi in un paese dove si ha il 100% di energia prodotta da fonti green si rischia che molti utenti utilizzino energia elettrica prodotta da combustibili fossili per ricaricare le proprie elettriche. Mentre con l'idrogeno certificato se ne ha la sicurezza e viene prodotto solo quando serve. Ecco perché usare l'idrogeno rispetto all'elettrico puro.
Un solo distributore di medie dimensioni potrà rifornire circa 700 auto al giorno (oggi 100 vista la presunta scarsa richiesta iniziale) e permette rifornimenti di 3-4 minuti l'uno. Quindi in una cittadina di 20 mila abitanti ne basterebbero 2 e non funzionerebbero neanche a pieno regime dato che la frequenza al distributore di una Fuel Cells è pari ad una tradizionale, come faccio a saperlo? Perché ho fatto l'esempio della mia città che ha appunto 20 mila abitanti e 2 distributori di benzina, io per esempio pur facendo 18 mila km/anno mi rifornisco ogni 2 settimane.
Adesso cosa serve per ricaricare ogni auto elettrica?
Ogni auto dovrebbe disporre di una presa dedicata per ricaricarla altro che la si attacca al contatore di casa, e poi chi ha più di un'auto considerato i tempi biblici di ricarica ? Doppio contratto doppie spese.
E se abito in un condominio e non ho il garage con contratto proprio? Rubiamo la corrente condominiale ?
E chi proprio il Garage non ce l'ha? La deve lasciare per forza lasciare in strada.
E come la carichiamo ? Dovremmo tempestare le strade di colonnine perché se ne mettiamo poche poi cosa facciamo dovremmo giocare a dadi per "vincerla" ?
Quanto dobbiamo spaccare per posizionarle? Quante ne dovremo posizionare? Quanto costa l'una? Chi le paga? E se la posizione sarà sbagliata saranno soldi spesi inutilmente, cosa facciamo poi le rispostiamo?
Hai un'idea di quante auto sono parcheggiate per strada? Come gli garantiresti la ricarica?
Un discorso diverso merita la California la quale sta attraversando la più grande crisi idrica degli ultimi tempi, i laghi di approvvigionamento negli ultimi anni sono diminuiti molto quindi la produzione di Energia elettrica da idrico non può essere aumentata, il solare costa sia in rapporto a superficie occupata/numero di utenze che in infrastrutture oltre ad avere tempi lunghissimi di costruzione, mentre l'eolico funziona con relativa alternanza. Quindi se tutti usassero l'elettrico puro molti userebbero energia prodotta da idrocarburi/carbone vanificando tutto oltre a sovraccaricare una rete già al limite. E qui che il paradosso di Tesla prende forma, se non basta l'elettricità da fonti rinnovabili per l'idrogeno non basta neanche per i Supercharger. Si ritrovano una valanga di gas a bassissimo costo quindi molti si stanno producendo energia elettrica autonomamente da reformer tramite gli Energy Server (bloomenergy.com) risparmiando e inquinando pochissimo rispetto alla rete elettrica nazionale che non può offrire altro di più ecologico. Vien da se che una buona parte dell'idrogeno verrà prodotto con lo stesso sistema.
Quindi come puoi vedere la posizione geografica conta e anche molto.

4) Costo infrastrutture.
Tieni presente che tutte le infrastrutture di un distributore, che sia di benzina o altro, viene finanziato in buona parte dalla compagnia petrolifera che spesso è direttamente proprietaria degli impianti. Quindi se sono gestore di un distributore posso integrarlo anche con una o più pompe di idrogeno senza nessun problema perché detto in parole povere non importa cosa vendi ?basta vendere. Inoltre H2Logic per esempio ha integrato in un container un distributore che può essere piazzato ovunque basta che arrivi corrente che può essere operativo in 48 ore. Le colonnine come riferito prima oltre ad avere un limite logistico/numerico sono un costo a carico della città, cioè tuo.

5) Prezzo auto.
Per me il prezzo dell'auto è sempre contato poco, non perché ho i soldi che mi escono dalle orecchie ma ho sempre guardato prima hai contenuti e poi al prezzo. Infatti 4 anni fa sono stato uno dei primi possessori di un'Auris Hsd pagandola circa 4000 mila euro di una a gasolio di pari categoria, scelta che rifarei perché in cambio ho avuto un'auto affidabile, tecnologica, parsimoniosa e molte altre cose che i soldi in quanto tali non possono comprare. Quindi se avessi 80 mila $ oggi o 35 mila $ domani non avrei nessun dubbio comprerei una Fuel Cells e non una elettrica pura, che poi sia di Toyota, Hyundai, Honda, Daimler, GM poco importa.

6) Prezzo carburante
Il costo dell'idrogeno è determinato dalla quota di produzione, più un impianto ne produce meno costa, infatti per l'esperimento (perché di quello si tratta) di Bolzano per 10 Suv Hyundai IX35 e 5 bus il costo si aggira sui 10 euro/kg. Anche se sembra una esagerazione facendo i conti si scopre che già a queste condizioni è concorrenziale visto che secondo Hyundai per lo stesso Suv in versione Diesel si spendono mediamente gli stessi soldi per ogni 100 km.
Comunque per esempio in California il prezzo iniziale sarà fissato dal governo a 9 $ al kg perché i distributori inizialmente avranno un una potenzialità di distribuzione di 100 auto/giorno, per arrivare secondo il dipartimento di energia del governo americano e i loro partner tecnologici ai 4 $ al kg se lo stesso impianto porterà la sua fornitura a 700 auto/giorno. Cifre molto plausibili in una media città, anzi?.
Contando che un serbatoio di una Fcv contiene 5,6 kg di idrogeno, in California un pieno costerebbe inizialmente 9$ x 5,6kg = 50,4 $ e si percorrono in economy run 594 km, io ho arrotondato a 500 quindi ci siamo con le previsioni iniziali dei dirigenti Toyota. Quello su cui sono stati prudenti è il costo dopo la sua diffusione. Ho cercato la news dove avevo letto la previsione delle 4-5 euro al kg. ma purtroppo non l'ho ritrovata, ma ti posso dire che era di un tecnico di H2Logic che tra l'altro e uno dei partner tecnici del governo Californiano e principale di quello Tedesco.

7) In pratica oggi.
In Giappone verrà commercializzata sui 7 milioni di yen più 8% di tasse ovvero circa 54 mila euro, mentre la Model S 85 viene già venduta a 9.303.000 yen più tasse ovvero circa 71 mila euro (83 mila euro la P). Anche se hanno contenuti diversi penso che 17 mila euro di differenza non mi sembrano pochi.
In California il 30 % dei distributori saranno comunque alimentati da fonti rinnovabili il resto a gas da reformer , al 100% in Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Giappone.
Perché scegliere una a idrogeno rispetto ad una elettrica? Con una elettrica pura devi dipendere sempre da una presa, devo approntare un contratto apposito, e in caso di viaggio il rifornimento risulta problematico oltre che temporalmente inaccettabile, inoltre le batterie hanno un decadimento fisiologico delle prestazioni che nessuna garanzia ti riconosce visto che è contemplato un valore di tolleranza entro il 20% che su 500 km non è poco
Con una Fuel Cell l'energia elettrica te la produci a bordo e ti bastano 4 minuti per ricaricare le bombole, ovviamente se decidi di acquistarne una vuol dire che nella tua zona esiste almeno un distributore.
I costi ? Per qualsiasi prodotto sono relativi se raggiungi lo scopo, se no in Italia piuttosto che essere sotterrati da teutoniche giravano tutti in Dacia (con tutto il rispetto)
 
Sulla base di alcune ricerche che ho fatto su internet faccio un paio di modifiche/aggiunte al discorso per punti.

2) Produzione idrogeno.
http://www.wired.co.uk/news/archive/2013-08/05/hydrogen-gas-solar-reactor
Questo articoletto su wired del 2013 cita una pubblicazione su Science che tratta l'idrolisi dell'acqua per produrre idrogeno. E' interessante notare che alla fine dell'articolo vengono citate le parole dello stesso autore della pubblicazione: "Natural gas is just so cheap, it becomes really difficult to compete with that economically,".
Questo articolo non aggiunge niente a quanto ho già scritto prima, ma l'ho riportato perchè fa capire, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto sia comunemente accettata anche dagli addetti ai lavori la nozione che l'idrogeno prodotto dal gas è economicamente molto più vantaggioso di qualsiasi elettrolisi.

Aggiungo un nuovo punto..
8 ) Idrogeno inquinante.
Come abbiamo già visto nel primo post, l'idrogeno inquina più dell'elettrico. Però vorrei chiederti una cosa, dove hai preso quei dati di gr/miglio? Sarebbe interessante vedere che auto a benzina/gasolio sono state prese per fare quel confronto.
Ecco perchè: http://cleantechnica.com/2014/06/04/hydrogen-fuel-cell-vehicles-about-not-clean/
Questo articolo su cleantechnica mette in luce come le pubblicazioni che descrivono l'idrogeno come molto meno inquinante del benzina sono fuorvianti. Infatti in quegli studi una FCV viene confrontata con una vettura a benzina da 23 mpg (miglia per gallone, il nostro km/l per capirci) che è la media di consumo fatta su tutti i nuovi veicoli. Per capire meglio questo valore, un esempio di auto che fa 23 mpg è la Lexus GS 350, un 3.5 litri V6 da 306 cv. Da qui emerge subito l'idiozia (o meglio l'astuzia/stronzaggine nell'ingannare il pubblico) di questi studi sull'idrogeno. Confrontare le emissioni di una FCV da circa 120 cv con un benzina 3.5 l da 300 cv è molto più che tirare l'acqua al proprio mulino, è distorcere la percezione del pubblico sull'argomento.
L'articolo procede quindi a fare gli stessi calcoli di questi studi, ma usando macchine che siano più confrontabili con una FCV (ci sono dei semplici grafici molto ben fatti che danno una forte visione di quella che è la realtà).
Ed ecco che subito la verità emerge. Una Honda Accord Plug In ha emissioni molto più basse di tutti gli altri FCV presi a confronto nonostante sia più potente (quasi 200 cv). Addirittura una Honda Civic 1.6 Diesel ha meno emissioni di quelle a idrogeno con una potenza solo di poco inferiore. Sono solo due esempi, guardate i grafici.
Chi dice che le auto a idrogeno emettono solo acqua sta in realtà gettando fumo negli occhi.

A fronte di questo potrei anche modificare parte del punto 7.
7) In pratica, oggi.
- Valuto l'idrogeno perchè voglio inquinare un po' meno del benzina, ma non voglio l'ansia da autonomia. Mi compro una Honda Accord Plug In e con i soldi che avanzano metto il fotovoltaico a casa!

In realtà il punto 8 cambia tutto. Se la ragione per cui si vuole passare all'idrogeno è inquinare meno, allora casca tutto, perchè una ibrida oggi inquina meno di una a idrogeno. Non c'è altro da dire, tutti gli altri punti non hanno neanche più senso di essere discussi.

Cmq per completezza rispondo brevemente ai tuoi punti.

1) Ok, sull'efficienza siamo d'accordo, non c'è da discutere. Efficienza è efficienza, autonomia e ricarica sono autonomia e ricarica.
(P.S. "Frenato la diffusione dei veicoli elettrici"? Si ok, rispetto ai benzina, ma al confronto con le FCV che sono poco oltre lo stadio di prototipo, le decine di migliaia di auto elettriche che percorrono le strade da qualche anno mi sembrano tutt'altro che frenate.)

2) Quindi tu dici che per finalità ambientali (che non esistono perchè le FCV inquinano più di una plug in) i consumatori/governi spenderebbero di più per produrre idrogeno in modo estremamente inefficiente? Sarebbe bello, vedremo, forse, chissà quando.
E soprattutto, le lobby dei combustibili fossili che stanno spingendo per l'adozione dell'idrogeno perchè si produce dal gas, lo permetterebbero?

3) Ma se a livello globale mi serve il 40% (25% per EV) di rinnovabili per un parco macchine che sia ad idrogeno o elettrico, cosa cambia se in Norvegia ho 100% rinnovabili e in Australia 20%? In Australia non avrò la macchina che va tutta a rinnovabili, ma in Norvegia avrò macchina, treno, frigorifero ecc che vanno a rinnovabili. Insomma, su scala globale una media del 40% di rinnovabili è 40% di rinnovabili e gli effetti sul clima sono gli stessi indipendentemente se ho uno stato più green di un altro.

4) La compagnia petroliferà non è che le regalerà le conversioni ad idrogeno, le farà pagare con una percentuale sul prezzo dell'idrogeno. Quindi anche lì a pagare è il cittadino/consumatore. E ci sono sempre i costi e anche le tecnologie e infrastrutture per portarlo lì l'idrogeno di cui non parli.
La tua visione (che hai messo nel punto 3) di colonnine elettriche ad ogni parcheggio mi sembra esagerata. Non serve. Chi ha un garage o parcheggio condominiale è sistemato, la colonnina gliela mette chi gli ha venduto l'auto, compresa nel prezzo (non sono sicuro che sia così per tutti, ma avrebbe senso). A chi non ha un posto auto a casa potrebbero bastare colonnine nei parcheggi vicini ai posti di lavoro o in altri luoghi pubblici molto frequentati, ma non è che ogni striscia bianca di ogni parcheggio pubblico o privato ci debba essere una colonnina. Poi secondo me potrebbe crearsi un meccanismo per cui gli esercizi commerciali (ristoranti, negozi, ecc) sarebbero incentivati a mettere di tasca propria delle colonnine nei loro parcheggi perchè attirerebbero maggiormente una clientela con auto elettriche rispetto a chi non ce le ha.
(Poi, per chi non ha un posto auto perchè abita in grandi città, penso che sia meglio per l'ambiente che non usi né un auto a idrogeno né elettrica, ma che sfrutti i mezzi pubblici. Chiusa parentesi.)

5) Per te il prezzo dell'auto conterà poco, ma per molti conta e non so quanti pagherebbero 70 mila $ per una Prius a idrogeno (che tra l'altro inquina e costa più del gasolio a fare il pieno). Sono d'accordo con te che è meglio pagare un po' di più per avere un'auto affidabile, tecnologica, parsimoniosa, ma se compri la Toyota FCV dove le trovi queste qualità? Affidabilità è tutta da dimostrare, sarà praticamente la prima FCV ad essere prodotta in un certo numero di esemplari. Tecnologia, che tecnologie avanzate ha oltre a viaggiare con un estremamente inefficiente propulsione a idrogeno inquinante? Parsimoniosa non credo visti i prezzi dell'idrogeno.

6) Quindi non smentisci quello che ho detto io, costa meno fare il pieno a una Prius.

7) FCV Toyota a 54 mila euro perchè 20 ce li mette il Giappone.
Decadimento delle batterie del 20% mi sembra tanto e comunque è dopo così tanti chilometri che la vettura è ormai vecchia.
Tempi di ricarica, 20 minuti al supercharger per un viaggio lungo, zero minuti nell'uso quotidiano perchè ricarica mentre dormi.

Mi sono inserito in questo thread perchè c'erano solo commenti a favore dell'idrogeno e volevo che il lettore sapesse che la realtà è diversa, che iniziasse a ragionare con la sua testa e fare ricerche su internet per vedere qual'è veramente la situazione.
Spero che qualcuno inizierà a farsi delle domande e andrà a leggere i link che ho postato o a cercarne articoli seri su google.

Sinceramente adesso mi sembra uno spreco di tempo portare avanti una discussione che non ha senso per me.
Stiamo confrontando l'elettrico, che è una tecnologia che è già su decine di migliaia di auto che la gente ha comprato e che usa, con una intrinsecamente inefficiente e che è poco oltre lo stadio di prototipo.
Stiamo parlando di una tecnologia che già oggi attaccandosi alla rete elettrica attuale, inquina meno di un futuro veicolo a idrogeno (che equivale a dire gas), veicolo a idrogeno che addirittura ha più emissioni di una Honda Accord plug in.
Toyota e amici delle lobby del petrolio sbandierano queste auto come se emettessero solo acqua ed è una pura falsità!
Cercano di mantenere le auto vincolate ai combustibili fossili, ma non avranno vita lunga, per fortuna. La Toyota cercherà di farsi qualche soldino (per recuperare un po' le spese della ricerca su un ramo morto) vendendo un po' di FCV e facendosele in parte pagare dal governo, sfrutterà un po' di pubblicità e basta.

Concludendo "Le Fuel Cell sono una tale ca**ata" e la verità si diffonderà inevitabilmente, spero presto.
 
@ManuEarth: non basta cercare su internet, o comunque non è che su internet si trovi la verità. Per un articolo che dice una cosa ce n'è almeno un altro che dice il contrario. Chi ha ragione?

La faccenda è particolarmente semplice: in un'ora arriva sulla Terra una quantità (netta) di energia solare superiore alla quantità di energia che l'intero mondo consuma in un anno. Ed è energia gratis.
Punto.
Qui continuiamo a farci le menate mentali su petrolio, batterie, idrogeno ecc quando l'unico vero problema è la NON volontà di sfruttare l'energia che il Sole ci invia gratuitamente tutti i giorni.
E' del tutto evidente che il processo Sole&gtelettrolisi&gtH2 è a inquinamento zero. E non ha alcuna importanza che il rendimento sia negativo, giacché si utilizzerebbe una fonte energetica esterna che produce energia per conto suo e ce la invia gratis.
L'idrogeno è un vettore energetico che consente di realizzare cicli di trasformazione energetica a inquinamento zero.
L'unica cosa sensata da fare è utilizzare le attuali fonti energetiche inquinanti per produrre le tecnologie necessarie a spostarci verso un approvvigionamento 100% solare.
Le FC non sono pertanto una ca@@ata, ma sono invece il solo mezzo che abbiamo per ora per cominciare a spostarci verso un sistema energetico che ci consenta di vivere senza devastare il pianeta, che, ricordiamocelo bene, è casa nostra.
 
@PriusDriver
Hai ragione, non basta cercare su internet, ma se neanche ci provi allora hai la certezza di non trovarla la verità.
Inoltre, se leggendo che uno ti confronta le emissioni di una FCV da 120 cv con un benzina 3.5 da 300 cv, non ti viene il sospetto che ti stia prendendo per il naso per tirare l'acqua al suo mulino, allora no, mi spiace ma non troverai mai la verità.

Poi mi spieghi perchè allora la tua verità, "le FC sono il solo mezzo che abbiamo per passare ad un sistema energetico sostenibile" dovrebbe essere la vera verità. Su quali basi? Chi te l'ha detto? Internet, su cui secondo te non si trova la verità?
Il discorso che fai non ha senso, bisogna basarsi su dati reali, studi e prove scientifiche. Altrimenti io posso dire che l'unica soluzione è alimentare le auto a zucchine e la mia verità sarà valida tanto quanto la tua.

Sono d'accordo con te che bisogna sfruttare l'energia del sole, in pieno. Ma tu dici che l'unica soluzione è l'idrogeno, senza dare spiegazioni. Io dico che le batterie sono preferibili perchè più efficienti e quindi bisogna produrre meno energia a livello globale. E non mi dire che non è un problema perchè l'energia solare ci arriva gratis dall'esterno. Non è gratis, devi costruire dei pannelli fotovoltaici per sfruttarla e questi hanno un costo. E se devo costruire 150 impianti solari invece di soli 100 per avere la stessa quantità di energia, allora i costi aumentano.

Tutto questo ragionamento per niente, perchè tanto, lo ripeto, l'idrogeno si produce dal gas e inquina!
 
Perché producono elettricità emettendo solo acqua.
Talché col sole e l'acqua ottieni un ciclo H2O+sole=lavoro+H2O.
Senza inquinanti.
L'idrogeno è il vettore che veicola l'energia del sole.
Non mi risultano sistemi a impatto altrettanto nullo.
Non è un'opinione, né fede, è semplice chimica.
Il fatto che parli solo di soldi mostra che non hai ben inquadrato il problema.
 
Non ti risultano sistemi ad impatto altrettanto nullo? Aspetta, ti svelo un segreto.. si chiama elettricità.
Con il tuo sistema a idrogeno fai così: Sole &gt elettricità (+H2O) &gt idrogeno &gt idrogeno compresso &gt elettricità (+H2O)
Il sistema che descrivo io è così: Sole &gt elettricità. Punto.

Adesso che hai scoperto questo altro sistema ad impatto nullo puoi rileggere tutti i punti che abbiamo discusso sopra e poi commentare se vuoi. Non mi metto di certo a spiegare cose che ho detto fino ad adesso.

E per inciso non penso ai soldi, ma alla fattibilità e sostenibilità. Perchè se con il tuo sistema serve 150 di energia invece di 100, vuol dire che si dovrà occupare più suolo per fare più impianti solari, sfruttare più risorse naturali per i materiali con cui produrli e serviranno magari decine di anni in più per raggiungere 100% rinnovabili, cioè decine di anni in più in cui continueremo ad inquinare.

E, ripeto, oggi l'idrogeno inquina. Dire che la Toyota FCV e simili emettono solo H2O è FALSO.
 
Sole&gtelettricità non funziona senza un sistema di accumulo, che mi pare improbabile possa essere a batteria stante l'enorme quantità di materie prime necessarie (piombo, litio o quel che è).
Certamente se si riuscisse a creare una rete elettrica mondiale per cui fosse possibile approvvigionarsi di elettricità &quot;solare&quot; anche di notte e nei giorni di brutto tempo -e c'è chi ci sta pensando- avremmo risolto il problema, ma finché tale rete non esisterà non si può prescindere da un sistema di accumulo per il fotovoltaico.
L'idrogeno è facilmente stoccabile, è semplice da produrre ed utilizzare e dunque si presta bene a funzionare come &quot;accumulatore&quot;. In più non produce scarti, mentre le batterie esauste le devi comunque trattare per riciclare e recuperare i materiali, l'energia per questo scopo la devi mettere in conto.
Oggi l'idrogeno inquina, ma, come per le auto a batteria, &quot;sposta&quot; l'inquinamento verso le centrali elettriche, che nel complesso inquinano meno rispetto alle auto. Poi possiamo anche continuare a discutere se inquina di più la batteria o l'idrogeno, ma tanto vale discutere del sesso degli angeli, la bilancia pende da una parte o dall'altra a seconda delle ipotesi che si fanno.
 
Ok, adesso iniziamo a fare ragionamenti seri, ti ringrazio.

Hai ragione, per il solare (e le altre rinnovabili) servono sistemi di stoccaggio e già oggi in certi posti (Germania ma anche altrove) si stanno costruendo impianti di stoccaggio con batterie al litio. Quello che so io è che lo stoccaggio tramite idrogeno non è preferibile alle batterie perchè si perde troppa energia nella conversione elettricità-idrogeno-elettricità.

La disponibilità di risorse è un buon punto, ma anche qui, da articoli che avevo letto tempo fa, si era calcolato che la disponibilità di litio era sufficiente per uno scenario elettrico, mentre la disponibilità di platino per le fuel cell era più incerta.

Riguardo al fatto che l'idrogeno sia facilmente stoccabile, io sapevo l'esatto contrario. Servono alte pressioni per immagazzinarlo ed inoltre, essendo l'idrogeno un gas composto dalla molecola più piccola in assoluto, è molto difficile evitare le perdite.

E' vero, le batterie bisogna poi smaltirle/riciclarle, ma è un problema che dobbiamo comunque affrontare vista la presenza di batterie ormai in ogni dispositivo tecnologico. Quindi su questo sono fiducioso che si adotterà un ciclo di recupero come si fa per altri rifiuti. Il dispendio di energia c'è, ma non lo saprei valutare. E adesso mi chiedo, e ammetto la mia ignoranza, anche le fuel cell avranno una loro durata e poi bisognerà smaltirle?

Elettrico e idrogeno spostano l'inquinamento a monte, ma ad oggi, nonostante questo, l'elettrico inquina meno come scritto nella classifica gr/miglio nel primo post. E se vediamo il link che ho scritto qualche post fa, anche una ibrida plug in emette meno gas serra di una FCV.

Comunque come dici tu tocchiamo punti simili con punti di vista diversi e, a meno di non mettersi a cercare articoli scientifici a riguardo e confrontarli, questa discussione non porterà probabilmente da nessuna parte.
 
Il litio è abbbondante ma anche mal distribuito: pochi giacimenti in Paesi in aree geopolitiche "difficili".
Il che vuol dire potenziali problemi di approvvigionamento e nuova dipendenza energetica dall'estero.
L'idrogeno pone sì qualche problema, del resto nulla è gratis: è vero che è una molecola "sfuggente", infatti i serbatoi sono rivestiti internamente da un liner (polietilene, mi pare) che è impermeabile all'idrogeno (e protegge il metallo dall'effetto di infragilimento provocato dall'idrogeno). Lo stoccaggio è un problema (comunque gestibile) per applicazioni mobili, dove bisogna per forza comprimerlo in serbatoi piccoli, in impianti fissi si può stoccarlo a bassa pressione in serbatoi più grandi.
Ma comunque il punto non è che la discussione non porta a niente, il punto è che -batterie o H2- la scienza comincia ad occuparsene solo ora e quindi non sono ancora disponibili tecnologie appropriate.
Il futuro sarà comunque un mix di soluzioni, non esiste la soluzione valida per tutto. Avremo batterie, fuelcell, fotovoltaico, eolico ecc ecc...
Intanto qualche link sulla cosa che ritengo essere l'unica veramente risolutiva: una rete elettrica mondiale alimentata solo da rinnovabili, http://www.geni.org/, http://www.ethlife.ethz.ch/archive_articles/130312_global_grid/index_EN, http://www.terrawatts.com/
 
Tanto per ribadirlo tutti i dati che ho riportato non sono articoli di fantomatiche riviste pseudo ambientaliste, che vedono complotti ovunque, o semplicemente riviste on line che si attaccano a dei dati manipolandoli a piacimento senza avere le basi corrette e globali per esprimere una valida opinione. Sono dati risultati da studi scientifici commissionati da governi, prove condotte da laboratori accreditati a livello mondiale, studi statistici su dati e scenari reali, tecnologie già applicate di industrie leader nel mondo nel settore energetico. In fondo si trovano tutti i link che aprono a archivi con una quantità di materiale sconfinato.

Come ti ripeto gli scenari e le soluzioni sono differenti a seconda delle disponibilità di fonti rinnovabili dei singoli paesi, non esiste un modello unico per tutti.
Energia elettrica e Idrogeno seguono la stessa identica trafila, se la corrente è prodotta da fonti rinnovabili lo stesso sarà per la produzione dell'idrogeno, quindi avranno emissioni uguali a 0.
Se l'energia elettrica proviene da combustibili fossili sarà inquinante, come l'idrogeno lo è se prodotto da reformer, stop.
Lo stesso ragionamento è lo stesso se si confrontano una auto Ev pura o Fcv alimentate da fonti rinnovabili con auto tradizionali, auto Plug In, auto Ev Extended Range. Queste ultime solo per funzionare interamente o parzialmente con combustibili fossili inquinano, non ci sono altre storie.
Quello su cui si deve ragionare sono gli scenari ambientali che non sono identici e la combinazioni di tutte queste opportunità per limitare l'inquinamento.
L'Europa ha la più alta capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, mediamente dal 40 al 60 % (si badi produzione non di installazioni che è mediamente più bassa) mentre gli Stati Uniti e Cina arrivano ad un mesto 12 e 15%. E' evidente che anche un bambino capirebbe che con queste disparità non esiste una soluzione unica percorribile e che si possa applicare.
In Europa tutte le nazioni che producono e produrranno idrogeno per autotrazione hanno giustamente scelto l'elettrolisi da fonti rinnovabili certificate quindi per l'Europa è inutile fare confronti con altre motorizzazioni, l'idrogeno avrà emissioni pari a 0. Chi invece avrà un'auto puramente elettrica non sarà sicuro di poterla caricare con elettricità 100% rinnovabile perché dipenderà dalla percentuale prodotta da quello stato. Quindi perché scegliere una auto a idrogeno ? Perché non stravolge le nomali abitudini a cui la nostra società è caratterizzata, se ne scegli una ad idrogeno dovrai solo cambiare pompa di rifornimento, ne scegli una elettrica devi dipendere da una spinacon tutto quello che ne consegue.
Questa è una notizia, di 4R tra l'altro, di ben 2 anni fa a dimostrare come il governo tedesco e non solo si sta già muovendo :
Il ministero tedesco dei Trasporti, dell'edilizia e dello sviluppo urbano e diverse aziende private, fra le quali la Daimler, hanno firmato quest'oggi per espandere il numero delle stazioni di rifornimento di idrogeno sul territorio nazionale. Grazie a questo accordo entro il 2015 la Germania potrà ampliare la propria rete, passando dagli attuali 15 ad almeno cinquanta distributori pubblici.
Investimento da 40 milioni. L'operazione prevede un investimento di 40 milioni di euro da parte del Governo di Berlino che dimostra di credere sempre più nell'idrogeno. La realizzazione di una più ampia infrastruttura consentirà da un lato la sperimentazione di nuove tecnologie di rifornimento e dall'altro servirà a garantire il "pieno" ai cinquemila auto fuel cells che sono attese sul mercato locale nei prossimi tre anni.
Aree metropolitane. "I veicoli a celle di combustibile - ha dichiarato Peter Ramsauer, ministro dei Trasporti, dell'edilizia e dello sviluppo urbano - non generano emissioni dannose, hanno un'autonomia elevata e possono essere rifornite in pochi minuti. Per facilitare la loro introduzione sul mercato abbiamo bisogno di una rete di stazioni di servizio che copra le principali aree metropolitane e le colleghi tra di loro".
Mobilità sostenibile. "In futuro, le auto fuel cells - ha sottolineato Thomas Weber, membro del board di Daimler AG - daranno un notevole contributo alla mobilità sostenibile. Tuttavia, il successo di questa tecnologia dipende in modo cruciale da alcune condizioni, fra le quali la disponibilità di un'infrastruttura dedicata e capillare sul territorio nazionale. Le potenzialità sono enormi e la Germania può diventare il mercato principale".
Negli Stati Uniti la situazione è nettamente differente, infatti tutti gli studi e i dati riportati nel mio studio si riferisco alla situazione americana. Con un solo 12 % da fonti rinnovabili è matematicamente impossibile garantire una mobilità elettrica con emissioni pari a 0. Al contempo questa bassa percentuale non permette anche di certificare tutti distributori di idrogeno come carbon free. Dato che hanno una notevole quantità di gas naturale stanno perseguendo 2 strade, uno con la autoproduzione di energia elettrica da Fuel Cells tramite reformer con gli Energy server (bloomenergy.com) che permettono di staccarsi dalla griglia nazionale emettendo emissioni notevolmente più bassi (vedere come funziona un Energy Server). Due riformare il gas per produrre idrogeno a tutti quei distributori che non si possono certificare da fonti rinnovabili perchè a conti fatti inquinerà molto meno che usare energia elettrica dal carbone come attualmente avviene. Ricordo inoltre che il parco circolante statunitense ha una cilindrata media che supera abbondantemente i 2 mila cc quindi è logico che la media di consumo presa è quella appunto media che risulterà alta. Solo uno sprovveduto confronterebbe una Fuel Cells con auto che negli Stati Uniti rappresentano numeri ininfluenti rispetto al parco circolante, o addirittura non esistono.

http://www.h2logic.com
http://www.airliquide.com in search digitare hydrogen
http://www.airproducts.com/industries/Energy/Hydrogen-Energy.aspx
http://www.cafcp.org
http://energy.gov/eere/hydrogen-and-fuel-cells
http://energy.gov/eere/fuelcells/fuel-cell-technologies-office
http://www.fchea.org
http://www.toyotaaruba.com/readBlob.do?id=134
 
(@PriusDriver, sei passato dal dire che le fuel cell sono l'unica soluzione ad affermare che in futuro ci sarà un mix di soluzioni. Quest'ultima versione mi sembra più ragionata e la condivido maggiormente.)

- Il litio è mal distribuito, ma suppongo che per il platino valga la stessa cosa.

- A proposito di riciclo batterie e stoccaggio, si sta pensando che in futuro le batterie non più utili sulle auto perchè hanno ridotta autonomia, potrebbero ancora essere utilizzate per lo stoccaggio energetico delle rinnovabili. Quindi si avrebbe un riutilizzo di batterie allungando la loro vita prima dello smaltimento/riciclo e si avrebbero batterie a basso costo per lo stoccaggio (ok, è solo uno scenario ipotetico, ma d'altronde lo sono il 90% degli argomenti sulle fuel cell).

- Domanda? Siete voi gli esperti di FCV, io sinceramente non lo so, ma una FCV non ha anche lei delle batterie al litio per recuperare l'energia in frenata? Se no, allora è ancora meno efficiente di una EV e tecnologicamente inferiore da questo punto di vista. Se si allora dovrà affrontare gli stessi problemi di una EV, anche se in misura molto minore, riguardo ad approvvigionamento di litio e smaltimento batterie.

- Riguardo lo stoccaggio di H2, per esempio nei distributori, avevo letto che sarebbe stato difficile attuale dei sistemi di sicurezza per rilevare perdite. Ne sapete qualcosa di più? Io avevo letto che è difficile fare sensori che rivelino l'idrogeno e non si può (o non si è ancora trovata la molecola giusta) mettere una molecola che abbia odore per sentire subito le perdite (come si fa con la benzina) perchè comprometterebbe il funzionamento delle fuel cell.

- Altro problema legato allo stoccaggio. Avevo letto che c'erano dubbi legati allo stress meccanico subìto da un serbatoio di una FCV ogni volta che è soggetto alle alte pressioni di un pieno di H2. La domanda era quanti cicli di carica/scarica avrebbe sopportato. Non ci sono, che io sappia, prove reali di utilizzo per dimostrarlo. Mentre, per esempio, ci sono utenti che con una Model S hanno già fatto 70.000 miglia (120.000 km) e hanno perso solo il 4% di autonomia.
Le Fuel Cell stesse hanno una durata che non è ancora stata provata su strada in utilizzo reale, sempre che io sappia.

- Domanda. Che voi sappiate, i distributori di idrogeno in Giappone sono per elettrolisi da rinnovabili? Se non lo sono, la Toyota sta prendendo in giro gli acquirenti tanto quanto uno che vende gli EV li definisce a emissioni zero.

- Altra domanda. I distributori di idrogeno in Germaina che saranno certificati rinnovabili per elettrolisi, dove la prendono l'energia rinnovabile? Ognuno avrà eolico/fotovoltaico per soddisfare le sue esigenze? Oppure si attaccheranno alla rete elettrica nazionale? In quest'ultimo caso allora non ci sarà differenza in termini di garanzia di rinnovabili rispetto a chi si attacca alla rete per caricare un EV. Se invece avranno le loro rinnovabili personali non ci sarà differenza rispetto ad uno che va a ricaricare sempre ad un supercharger con tetto solare per essere sicuro di avere 100% rinnovabile.

- Prendiamo l'esempio dell'Europa, 50% di rinnovabili che riescono a garantire energia pulita a, diciamo per esempio, 100 distributori di H2. Questi riescono a rifornire diciamo 50.00 FCV di energia pulita. Se invece di avere 100 distributori avessi 100 supercharger (ma diciamo anche 1.000 perchè un supercharger costa circa 100.000 euro, un distributore di idrogeno un paio di milioni) allora, con lo stesso quantitativo di energia pulita, potrei rifornire 10.000 EV data la maggior efficienza wtw, e avrei quindi 5.000 auto inquinanti in meno per strada rispetto allo scenario idrogeno.

- Tutto questo senza considerare che l'idrogeno ai distributori bisogna farlo arrivare e voi non ne avete ancora parlato. Se domani la Tesla decidesse di mettere un supercharger nei pressi di casa mia o casa vostra, nel giro di 2 settimane avremmo un supercharger funzionante. Per l'idrogeno? Ripeto quanto detto al punto 4 prima: " come ce lo fai arrivare l'idrogeno ai distributori? Tramite un costoso trasporto su autocisterne o con una rete di "idrogenodotti" che andrà costruita da zero aumentando i costi? Oppure il distributore sarà lui stesso un produttore di idrogeno? In questo caso il costo di un impianto sarebbe molto più alto e sarebbe presumibilmente meno efficiente di pochi grandi impianti di produzione centralizzata. "

- Ripeto qui un vantaggio dell'EV che ho scritto prima, anche se magari si può considerare marginale. Se io ho un tetto mio a casa e i soldi per mettere il fotovoltaico, allora potrò ricaricare la mia auto (almeno in parte, dipenderà da quanto la uso) con energia pulita, con una FCV no.

- Ultima cosa, forse la più importante. Credo che possiamo essere d'accordo che il percorso da fare per diventare una tecnologia su larga scala è più lungo e difficile per l'idrogeno che non per l'elettrico. Non ci sono praticamente macchine in commercio per l'idrogeno contro le decine di migliaia di EV che accumulano dati di utilizzo reale da alcuni anni in tutto il mondo. Ci sono una manciata di distributori di H2, contro le migliaia di colonnine elettriche (solo considerando i supercharger ne viene messo uno nuovo al giorno a livello globale). La tecnologia e l'affidabilità su strada è ancora da verificare a pieno per le FCV. Costruire infrastrutture di distribuzione di idrogeno è costoso e non sono neanche sicuro che sia stato dimostrato tecnicamente fattibile (esistono almeno dei prototipi di idrogenodotti in fase di test?).

Detto questo, considerando il progresso tecnologico delle batterie, è quasi certo che con gli anni le batterie raggiungeranno capienze maggiori delle FCV (già adesso l'autonomia della Model S è uguale a quella della Toyota FCV allo stesso prezzo) e si ricaricheranno in pochi minuti. Lo so, supposizioni, ma secondo me perfettamente plausibili. E col tempo si troverà un modo per riciclare le batterie (che è un problema che andrà risolto in ogni caso, EV o non EV).

Quindi, diciamo tra 15 anni (abbondiamo a 25 se volete), quando avremo batterie riciclabili, tempi di ricarica di un paio di minuti e con autonomie di 1000 km, quali argomentazioni rimarranno ai sostenitori dell'idrogeno per preferire le Fuel Cell?

P.S. @hpx, purtroppo non riesco a trovare gli studi governativi/scientifici da cui hai preso i tuoi dati e non so che auto siano state prese come confronto. Hai ragione tu, ma finchè non troviamo uno studio con dei dati simili nero su bianco e con scritto che auto (mpg) hanno preso per il confronto, possiamo dire poche cose certe. Se trovi uno degli studi affidabili a cui ti riferisci postalo.
 
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