<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fuel Cell : come stanno effettivamente le cose | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Fuel Cell : come stanno effettivamente le cose

Manu Earth ha scritto:
Quindi, diciamo tra 15 anni (abbondiamo a 25 se volete), quando avremo batterie riciclabili, tempi di ricarica di un paio di minuti e con autonomie di 1000 km, quali argomentazioni rimarranno ai sostenitori dell'idrogeno per preferire le Fuel Cell?
Secondo me sbagli a ragionare così. E' un po quando usci il Diesel su larga scala e qualcuno sosteneva che avrebbe soppiantato il benzina, possono coesistere tutte e due dove la scelta verrà come oggi dettata dalle esigenze. Ma secondo me oggi le fuel cells hanno più probabilità di diffondersi rispetto all'elettrico puro nel frattempo che riescano a risolvere i noti problemi tecnici.

Manu Earth ha scritto:
P.S. @hpx, purtroppo non riesco a trovare gli studi governativi/scientifici da cui hai preso i tuoi dati e non so che auto siano state prese come confronto.
Come ti avevo anticipato non hanno preso un modello specifico ma una combinazione di più di 100 carburanti e veicoli e la stima del loro impatto in materia di energia e ambiente:

"Argonne Labs, the European Council for Automotive Research, the Mizuho Information and Research Institute in Japan, the California Air Resources Board and the California Energy Commission each customized the Greenhouse Gases, Regulated Emissions, and Energy Use in Transportation (GREET) or similar models to evaluate more than 100 combinations of fuel and vehicle, and estimated their impacts on energy and the environment. The resulting data in each report shows similar curves for energy use and emissions."

Comunque qui trovi un pdf con uno studio aggiornato WTW che racchiude un po tutto.

http://cafcp.org/sites/files/20120910wells2wheels.pdf

Mentre qui sotto trovi un sito dove raccoglie tutte gli studi fino al 2013 :

http://www.fuelcelltoday.com
 
Diesel e benzina hanno potuto facilmente coesistere perchè sono prodotti dalla stessa materia prima, condividono lo stesso sistema di distribuzione e infrastrutture, fai il pieno all'auto nello stesso modo, negli stessi distributori e le auto sono tecnicamente simili da produrre. Le EV e le FCV non hanno nessuna di queste cose in comune, la vedo difficile. Il tuo esempio diesel/benzina che coesistono si avvicina di più a batterie al litio/batterie a qualcos'altro che potranno coesistere.

A parte questo, dici che secondo te le fuel cell hanno più probabilità di diffondersi e io mi chiedo se vediamo lo stesso mondo, senza offesa. Perchè quello che vedo io è questo:
FCV - La prima FCV che verrà prodotta in un numero ragionevole sarà la Toyota in Giappone, 70 mila euro per una Prius a idrogeno.
EV - Stessa fascia di prezzo, Tesla Model S, in produzione da un paio di anni, 20-30 mila auto l'anno in aumento, su tutti i maggiori mercati mondiali, auto più sicura negli USA, performance da BMW M5.
Fascia di prezzo più bassa (inesistente per FCV). Centinaia di migliaia di EV vendute in tutto il mondo, Nissan Leaf, BMW i3 per citarne un paio.
FCV - qualche distributore di idrogeno qua e là.
EV - Migliaia di colonnine in tutto il mondo, 240 supercharger Tesla (uno in più ogni giorno), potenzialmente una colonnina per ogni garage/cortile di case private.
Cosa ti fa pensare che le FCV avranno di colpo un'accelerazione tale da colmare il GAP che le separa dalle EV prima che le EV superino i loro limiti? (Che tra l'altro non sono limiti così limitanti visto che la gente le compra).

Mi fermo perché sono cose che ho già scritto. Piuttosto nel post precedente ho sollevato alcune questioni che, se hai tempo, possono servire a continuare la discussione, se ti va.

(Grazie dei link, ho guardato il primo e in parte il secondo link, ma lo ammetto, non ho voglia di leggere tutto e probabilmente neanche le conoscenze per riuscire ad entrare nei dettagli. Quindi, visto che non posso dimostrare per certo che una FCV emette più di una Accord Plug in, ritiro questa mia affermazione.)
 
@manu: ammazza quanto scrivi... e chi ti sta dietro...
Io ho detto che *per me* la fuel cell è la migliore soluzione, dopodiché io non comando il mondo, purtroppo, e quindi quello che vedremo sarà la convivenza di più soluzioni.
Non so se l'H2 in Giappone viene prodotto da elettrolisi alimentata da rinnovabili, presumo elettrolisi da nucleare; H2 da fossili non credo perché non ne hanno.
Il platino presenta gli stessi problemi posti dal litio, ma sono stati messi a punto in laboratorio diversi catalizzatori alternativi basati su elementi chimici "normali", per cui il problema potrebbe essere aggirabile (il laboratorio è una cosa, la produzione di serie un'altra).
Ah, peraltro si sta cercando di svincolarsi da elementi rari anche per quanto riguarda i motori elettrici, in questi anni infatti stanno fiorendo gli studi -come auspicavo da tempo- sullo sviluppo dei motori "switched reluctance", che non fanno uso di magneti e quindi di terre rare e hanno prestazioni superiori ai motori trifase; inoltre si stanno studiando le proprietà come conduttori di corrente delle fibre di carbonio come possibile alternativa ai fii di rame.
Il trend insomma è quello di evolvere verso tecnologie che facciano sempre più a meno (scusate i bisticcio di parole...) di materiali rari e/o di problematica reperibilità.
Insisto che non faccio una guerra di religione FC/BEV, ciascuna tecnologia ha il proprio ambito di applicazione.
Siccome non c'è abbastanza carne al fuoco, butto là un'altra tecnologia interessante: il biocarburante ricavato dall'acqua e dalla CO2 atmosferica. Anche questa tecnologia potrebbe dar luogo a cicli a inquinamento zero, giacché la CO2 emessa dai veicoli verrebbe riassorbita dalla produzione di carburante. Lo svantaggio principale è che si continuerebbe a usare gli arcaici motori a pistoni...
Insomma, non stiamo qua a litigare, il futuro ci sta prospettando cose interessantissime, prendiamo birra e popcorn e godiamoci lo spettacolo...

PS: dimenticavo, non è necessario far arrivare l'idrogeno ai distributori, la produzione si fa in loco (per esempio con questa centrale: http://www.h2logic.com/com/)
 
Si hai ragione, a volte mi lascio andare e scrivo un casino. Scusate. :)
Scusate anche se magari mi sono lasciato andare a toni un po' accesi, non voglio di certo litigare su cose del genere. Ci manca solo che persone che condividono l'idea di vivere in un mondo sostenibile si mettano a litigare e creare conflitti. Allora a sto punto preferirei vivere in un mondo pieno di smog, ma dove le persone si rispettano e voglio bene.

I biocarburanti sembrano interessanti anche a me, a patto che non si sottragga terra alle coltivazioni per fare carburante.
Anni fa avevo letto di impianti in cui si crescevano delle microalghe in file di "acquari", con il sole queste assorbivano CO2 e producevano un precursore dei biocarburanti che ovviamente andava poi purificato. Davvero interessante, anche dal punto di vista di ottimizzazione delle alghe attraverso la genetica.

P.S. Si può produrre idrogeno in loco, ma a quel punto il costo del distributore aumenta, presumo.

P.P.S. Devo fare una correzione. Ho citato un esempio di una Model S che ha diminuito la sua autonomia del 4% dopo 75.000 miglia. In realtà è il 7%.
 
Come promesso ecco cosa ne penso e la situazione attuale punto per punto sulle questioni che hai sollevato.

-Il platino lo si rinviene in filoni negli Stati Uniti, Canada, Sud America, Sud Africa, Giappone.

-Tutte le Fuel Cells hanno una batteria supplementare che viene caricata sia tramite la frenata rigenerativa sia in movimento, ha diverse funzioni e tipologie Toyota Litio-Aria (da confermare), Honda Litio, Hyundai Litio-Polimeri : la principale attività è quella di supportare le Fuel Cells alle basse velocità e alle partenze, la secondaria è quella di supportare i sistemi di bordo quando l'auto è ferma evitando l'uso della Fuel Cell. Un po come accede sulle HSD solo che al posto del motore termico c'è il generatore a celle combustibili.

- Sia nei distributori sia in auto sono presenti dei rilevatori di idrogeno che in caso di perdite blocca l'intero impianto o sul veicolo isola le bombole. Inoltre sulle Fuel Cells di legge è previsto un doppio impianto di sicurezza, sono previsti 5 sensori per l'idrogeno : 2 nel vano motore, uno nel clima, uno sul cielo del tetto, uno nel baule, uno acconto alle bombole. Più altri 5 sensori di collisione : 2 anteriori, 2 laterali, uno posteriore.

- Honda, Hyundai, GM, Daimler ma sopratutto Toyota son 20 anni che stanno collaudando le loro Fuel Cells date in comodato d'uso a enti, associazioni, organizzazioni governative per essere testate nella vita reale. Oltre all'esperienza Bus all'idrogeno di cui Toyota è costruttore e fornitrice da anni. Toyota, come altri, ha collezionato con i modelli precedenti oltre un milione di km dall'Alaska alla Valle della Morte, dalla traffico cittadino alle lande più disparate. I serbatoio sono realizzati in polimeri e non in metallo, hanno subito test supervisionati dall'ente governativo NHTSA per fuoco, penetrazione di oggetti, urti, cicli di ricarica, temperature estreme, superandoli tutti brillantemente.

-I distributori di idrogeno in Giappone sono attivi quasi tutti da oltre 10 anni perché come ho detto i Bus sono anni che vengono riforniti con idrogeno, ma solo uno sui 10 attivi per ora è fornito da fonti rinnovabili. Da reformer : Gas di città, Metanolo, Nafta, GPL. Inoltre il governo Giapponese dichiara che per uno sviluppo economicamente valido delle Fuel Cells in Giappone i distributori di idrogeno saranno tutti forniti da fonti rinnovabili solo dopo il 2040. Toyota non prende in giro gli acquirenti che sanno benissimo che il Giappone è "povero" di fonti rinnovabili, dopo la catastrofe del terremoto del 2011 il nucleare che si attestava al 30% con previsione 50% ha subito un brusco stop trovando nel fotovoltaico una valida alternativa, ma ovviamente ora che sia diffusa passerà del tempo, ecco perché il 2040. Non vedo perché allora non portarsi comunque avanti con le nuove tecnologie sulla mobilità.

-In Germania come in tutto il mondo, anche in Italia, quando sottoscrivi un contratto per avere a casa energia da fonti rinnovabili la società fornitrice è obbligata a certificare che la tua quota è coperta nella percentuale nazionale. Esempio se lo stato produce 100 MegaWatt da fonti rinnovabili le società Green al massimo potranno vendere e certificare circa 33.300 contratti da 3 kw non di più. Indipendentemente se tu invece nonostante hai un contratto Green usi nella realtà energia elettrica prodotto da Gas. Qual'è il gioco, se si ritrovano più domande di quelle che possono coprire queste società investono costruendo nuovi impianti aumentando la quota per soddisfare la domanda.
Quindi se uno stato può certificare tutti i distributori di idrogeno alimentati da energia rinnovabile e le utenze domestiche vuol dire che la domanda di contratti Green è inferiore all'offerta. In Germania le rinnovabili consumate rispetto alla produzione toccano punte dal 40 al 50% a seconda dei periodi, evidentemente riescono a certificare tale produzione.

-L'idrogeno viene creato sul posto nel distributore e al bisogno, cioè quando serve. Così viene lasciato nei serbatoi di stoccaggio giusto giusto quello che serve per non interrompere la fornitura in caso di rifornimento continuato. Questo permette meno speco di energia e più efficienza, Infatti a seconda della potenza vengono classificati a n° di auto rifornite al giorno.

-Ti sembrerà impossibile ma anche da casa puoi rifornire la tua Fuel Cells, Honda ha sviluppato un apparato chiamato Home Energy Station il cui costo è stato stimato in 3-4 mila dollari. Praticamente funziona sia con energia elettrica da pannelli solari (gratis) sia con Gas naturale quando il sole non c'è. Questa stazione funziona così : durante il giorno la stazione produce con la corrente inutilizzata idrogeno che può essere utilizzato in 2 modi, uno per rifornire l'auto, due per produrre energia elettrica durante le ore notturne. Ma la cosa non finisce qui perché il gas può venire riformato in idrogeno e produrre corrente o essere stoccato per riempire l'auto. Il vantaggio è che la corrente prodotta per reformer costa nettamente meno che quella della rete, dalla produzione dell'idrogeno viene prodotto anche calore che può essere utilizzato per riscaldare la casa. Non è ancora in vendita, ma a quanto pare verra anche il suo momento.

-Come detto prima non servono idrogenodotti perché sono inutili, anche se però esistono già da 50 anni per uso industriale. L'idrogeno per autotrazione nei distributori viene prodotto sul posto e al bisogno sia che venga generato da reformer che da elettrolisi. Ormai la tecnologia applicata è arrivata ad un livello tale che perfino i muletti dei magazzini vanno a idrogeno che viene autorodotto con apparecchiature grandi quanto un comò.
L' elettrico puro fino ad ora ha avuto poco successo rispetto alle aspettative, come ammesso anche da Ghosn boss di Renault-Nissan in una recente intervista, perché la gente viene frenata dalla "complessità" del rifornimento e la scarsa autonomia.

-Io piuttosto di parlare di scenari ipotetici e fantasie varie sono molto oggettivo e guardo quello che accade intorno a me e dove vivo, non in Bangladesh ma in provincia di Milano.
Anch'io avevo una mezza intenzione di comprare un EV pura, la Zoe, per mia moglie perché lavora a Milano e fa al massimo 70/80 km al giorno, ma poi : Dovevo tirare una linea dedicata perché se molti credono di caricarla con la spina del box sotto l'utenza di casa si sbaglia e di grosso, figuriamoci a sbaffo da quella condominiale che ha perfino un tetto di kw. Le elettriche con la scusa che sono molto tecnologiche sono protette fino all'inverosimile di sensori per mantenere le condizioni di ricarica costanti e più stabili possibile se no pena lo stacco automatico, quindi attaccare la spina di casa (problemi già noti tra gli utilizzatori) oltre a caricare la batteria ad una tensione molto minore e impiegarci tempi biblici continua a interrompersi. Quindi per dove la devo tenere coricata troppo sbattimento, la potrei lasciare parcheggio ma chi ti costruisce la colonnina visto che nell'acro di 20 non ce ne una ?
Poi ce un'altra bega, le batterie (Zoe, Leaf e company) perdono dal 4-6 % di prestazioni dopo solo 2 anni di utilizzo (almeno 30 mila km) se ricaricate tramite rete domestica da 3kw, mentre dopo lo stesso periodo se caricate con le colonnine fast perdono oltre il 20 %. Un esempio per tutti sono stati i Taxi Leaf dell'esperimento ad Osaka con relativa figuraccia di Nissan. Hanno constatato che solo dopo 2 anni ricaricandole con le colonnine le batterie si degradavano di più quindi oltre al fallimento dell'operazione hanno dovuto ammettere il problema così hanno tirato fuori la Leaf 2 con relativa incazzatura (giustamente) di tutti i proprietari della Leaf 1. Inoltre hanno aggiunto una tolleranza di un decadimento ammissibile pari al 20%.
Allora ideona?le noleggio così se succede qualcosa me le sostituiscono ?.. come no?. si per sostituirle le sostituiscono ma?? ho scoperto che le batterie non sono noleggiate dalla casa, Renault-Nissan, ma da una società esterna quindi il canone (un salasso) va pagato i a loro e l'autonomia ha anche qui un range del 20%. Quindi dov'è la vera bega ? Per essere conveniente e risparmiare ti conviene fare un contratto di almeno 3-5 anni ma se rivendi l'auto il concessionario ritira solo quella non le batterie quindi finche non trovano un altro acquirente ti devi pagare il noleggio fino alla scadenza del contratto. Ancora peggio se fai un incidente perché se la ripari va beh fin qui ci siamo, ma se la devi rottamare cavolacci tuoi perché idem con patate le paghi fino alla fine del contratto. Figuriamoci se avevo i soldi per comprare una Model S ?.. e quando la ricarico gli 85 Kw con la mia presa visto che sti Supercharger da me non esitono, abito vicino a Milano?.e i miei vicini che per motivi non dipendenti da loro non hanno il box ? Mah
Infatti parlando con loro che erano interessati e ci stavano pensando ci è caduta la passione??.. già 4 clienti li hanno persi.
Sono anni che queste beghe dovrebbero risolversi ma non se ne vede la luce, quindi mi chiedi perché aspetto le Feul Cells ?
Come Musk tra qualche anno riuscirà a vendere un modello sulle 30/35 mila euro, stai sicuro che ce la farà anche Toyota e le altre case impegnate quindi a meno che non capiti una scoperta rivoluzionaria le elettriche con tutte le beghe che si portano dietro e le relative spese, per me possono stare li dove sono.

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Grazie per la risposta, sempre molto dettagliata., mi ha chiarito diverse cose.

- Quando ho scritto che il litio era mal distribuito era una supposizione. Ho cercato e tutto il litio che servirà per la Tesla Gigafactory potrà provenire direttamente dallo stesso stato in cui sarà la Gigafactory, Nevada USA.

- Ok, anche le fuel cell hanno una batteria (molto più piccola ovviamente).

- Sui sensori di sicurezza per l'H2 non lo sapevo. In effetti, adesso che ci penso, visto che esistono già distributori e FCV è ovvio che siano stati fatti con qualcosa per garantire la sicurezza. Stupido io.

- Le FCV avranno fatto anche milioni di km di test (ci mancherebbe che non le testino prima di commercializzarle), ma rispetto alle EV il numero di macchine testate e km percorsi è di molto inferiore se consideriamo tutte le EV già su strada che macinano km e mettono alla prova nella realtà del mercato la loro validità e i loro difetti per poterli migliorare.

- Che i Giapponesi siano consapevoli o no della loro % di rinnovabili, se la Toyota mi pubblicizza la FCV come non inquinante perchè emette solo H2O, mi sta dicendo una mezza verità. Così come se sento uno della Nissan che dice che la Leaf è a emissioni zero, io e te sappiamo che non è corretto, ma la maggior parte della gente no e chi fa queste dichiarazioni per vendere EV o FCV ci marcia sopra. (Parentesi: tralasciamo EV e FCV, ma cavolo, 2040 è ben lontano, che dichiarazione assurda è da fare? Secondo me..)

- Per quanto riguarda la certezza di avere 100% rinnovabili sulla propria auto, siamo arrivati alla conclusione che per FCV e EV è la stessa cosa. Perchè come un distributore di H2 può richiedere un contratto per 100% rinnovabili, stessa cosa può fare uno a casa propria. Il fatto che dipenda dalla % di rinnovabili dello stato, ecc.. è lo stesso per FCV ed EV.

- Non hai commentato il mio esempio di Europa che con le stesse rinnovabili può alimentare (circa) il doppio di auto a zero emissioni se sono EV rispetto a FCV. Forse perchè ne avevamo già parlato prima.. se ricordo bene avevi detto che bisognava tener conto dei costi per sviluppare le infrastrutture. Sui costi delle infrastrutture io direi che affermare che costerebbe più sviluppare infrastrutture per FCV o EV rimane solo una nostra opinione, tu hai la tua, io la mia.
Diciamo per esempio che abbia ragione tu, che costa di più ed è più difficile sviluppare infrastrutture per EV. Sarebbe furbo risparmiare all'inizio per poi ritrovarsi con un sistema che getta al vento circa la metà dell'energia che si produce per l'autotrazione? O converrebbe sbattersi un po' dì più e spendere qualcosa in più per poi risparmiare energia (e impatto ambientale, perchè dovrei costruire la metà degli impianti fotovoltaici per esempio) anno dopo anno?
Non so se calza perfettamente, ma facciamo l'esempio di una casa. Conviene risparmiare costruendola di soli mattoni e serramenti scadenti e consumare ogni anno 170 di gas, oppure fare un investimento iniziale più alto mettendo cappotto e serramenti isolanti e consumare solo 100 l'anno?
Questo sempre presumendo che la tua opinione sul maggior costo delle infrastrutture per EV sia vera.

- Ok, il distributore di H2 è in realtà produttore. Ma allora non sarà più costoso? Non lo so, l'unica cosa che so è che avevo letto che un distributore (o forse a sto punto era un distributore/produttore) costa intorno al paio di milioni di euro. Però non lo so veramente.

- Gli idrogenodotti a livello industriale credo siano molto più corti di ciò che servirebbe per una distribuzione diffusa sul territorio. Ma a parte questo, credo che chi sta pensando all'idrogeno stia anche valutando se conviene di più fare pochi grandi centri di produzione e un sistema di distribuzione oppure tanti piccoli "produttori" diffusi sul territorio. O perlomeno io ci penserei e valuterei entrambe le ipotesi.

- Non ritenevo impossibile una produzione di idrogeno a casa da fotovoltaico, ma credevo fosse molto più costosa. Comunque quel prezzo che dici è una stima e il prodotto non è in commercio. Al contrario sono già in commercio impianti fotovoltaici con annesso sistema di accumulo a batterie.
Poniamo che quel sistema fotovoltaico idrogeno sia in commercio. A parità di numero di pannelli solari sul tetto, se hai questo sistema ad idrogeno e una FCV, alle ruote della tua auto arriverà un tot di energia, mentre se hai fotovoltaico con accumulo a batterie ed EV te ne arriverà di più perchè, come ogni volta che si parla di fuel cell, c'è uno spreco di energia. Tradotto, stessa superficie fotovoltaica sul tetto, più chilometri percorsi a energia solare da una EV rispetto ad una FCV.

- Bene, tralasciamo gli scenari ipotetici e veniamo alla pratica. Un paio di premesse.
Prima cosa, il noleggio delle batterie lo trovo una boiata assurda. È proprio un concetto che non mi piace personalmente, quindi sono d'accordo.
Secondo, il calo di autonomia di cui parli (che mi sembra molto alto, non sapevo questi dati) è riferito ad auto di fascia "bassa". Dici che è uno di quei problemi di cui non si vede la luce di una soluzione. Io ti dico che la soluzione si vede e c'è già nella Model S, in cui le batterie tengono molto meglio l'autonomia con gli anni. Questo per dire che la soluzione si intravede e tra l'altro ad un costo che, anche se oggettivamente elevato, è paragonabile già oggi a quello della Toyota FCV.
Terzo, nella tua valutazione il grosso del problema è relativo al non avere il garage in cui ricaricare una EV. Questo è il tuo caso, ma per esempio io abito fuori città e ho il garage e per me l'ipotesi elettrica sarebbe molto più semplice (soldi permettendo).
Fatte queste premesse (che se vuoi puoi anche escludere del tutto per ciò che sto per dire), veniamo alla vera pratica.
La pratica è che questa tua valutazione che ti ha fatto desistere dal prendere un'elettrica è basata sul confronto con la tua attuale auto a benzina, non con una a idrogeno. In questa discussione noi stiamo confrontando EV e FCV, ma tu, giustamente, non hai deciso di prendere una elettrica perchè ha delle limitazioni rispetto al benzina, non per limitazione rispetto ad una FCV.
Il fatto è che tu hai potuto fare una valutazione perchè l'elettrico esiste e in diversi modelli, alcuni più abbordabili di altri. Una valutazione simile per una FCV non la puoi neanche fare. Perchè? Perchè oggi non ne puoi comprare una (che io sappia, correggimi), perchè se ci fosse costerebbe, immagino, intorno ai 70.000, perchè non ci sono distributori di idrogeno (o forse ce n'è uno a Milano, non so).
Quindi all'atto pratico tu puoi valutare una EV e, nel tuo caso, decidere che non conviene rispetto al benzina, mentre per una FCV non puoi neanche iniziarla una valutazione.

La Tesla prevede di fare un modello da 35 mila euro tra qualche anno e io, come te, ci crederò quando lo vedrò. Ma prima di dire che Toyota and company riusciranno a fare lo stesso, io aspetto il passo precedente e cioè vedere una FCV da 70 mila euro. E come per la Tesla, ci crederò quando lo vedrò.

Chiuso il discorso pratico, torno un momento su quello teorico/globale.

- Qualche post fa hai accennato per altre ragioni alla siccità in California. Ed ecco una cosa a cui non avevo pensato.
Ma l'acqua che si usa nei distributori odierni e futuri per produrre idrogeno è acqua dolce? Mi pare di sì, ma non sono sicuro. Se così fosse sarebbe un bel problema in futuro. (A occhio direi che ci vuole molto più di un kg di acqua per fare un kg di H2.) Oltre a sprecar energia, le fuel cell sottrarrebbero anche acqua dolce a coltivazioni, bestiame, persone. Già oggi il cambiamento climatico sta creando problemi di approvvigionamento di acqua dolce e la poca che c'è è spesso inquinata. E visto che il futuro non si prospetta migliore, non vorrei proprio vedere la poca preziosa acqua disponibile venire utilizzata nelle auto (che non credo la recuperino dal tubo di scappamento, cosa fai, un'altro serbatoio, più grande, per l'acqua di scarico?)
Poi adesso mi dirai che si usa l'acqua salata e allora tutto un discorso per niente. :)
 
- "Conoscendo" i giapponesi il 2040 sarà la data che possono dichiarare che hanno il 100% o quasi di energia non dipendente da idrocarburi, avranno fatto i conti. Almeno loro una data se la danno, da noi ???

- La Home Energy Station serve per staccarsi dalla rete pubblica e la hanno fatta multi canale per alimentare casa in modi differenti a seconda delle esigenze, oltre ad essere efficiente anche in orari dove il fotovoltaico non produce, è vero hai le batterie ma prova ad attaccare gli 85 kw/h della Model S.

- Qui prendo vari punti : Ovviamente se l'idrogeno è generato da rinnovabili ci vorrà più energia ma collego questo aspetto a quello delle infrastrutture e la vita reale.
Innanzi tutto da uno studio sulla apprensione da ricarica e con il fatto che l'energia ce l'hai a disposizione sempre un utente è portato ad attaccare la spina tutte le volte che arriva a casa, poi con il fatto che tutti la ricaricheranno di notte avremmo tramutato la notte in giorno. Ci ritroveremo i picchi anche di notte mettendo in crisi il sistema delle rinnovabili idriche visto che oggi ripompano acqua nei bacini per riutilizzarla di giorno, e quelle solari che la notte?? anche se alcune ai sali fusi rilasciano calore accumulato anche la notte ma non arrivano a medie/grandi potenze.
Invece al distributore di idrogeno ci vai solo quando ne hai bisogno e l'impianto produce solo quando la "scorta" diminuisce. Poi di notte almeno che non ci sia qualche sonnambulo i distributori saranno quasi inattivi.
I miei amici non hanno il garage ma io fortunatamente si, ma qui sta il paradosso. Tu che abiti fuori città dove le concentrazioni di inquinanti sono sicuramente meno che in città hai che hai un garage dove piazzare la Walbox, un tetto dove posizionare dei pannelli fotovoltaici e magari piazzare pure una pala eolica nel giardino ti puoi permettere una Ev senza problemi (soldi a parte). Mentre, appunto in città, dove la concentrazione di inquinanti è elevata ed è terreno fertile per le Ev, le possibilità di poterne acquistare una sono oggi ridotte al lumicino. E' vero che ho potuto confrontare diverse auto che oggi sul mercato ma se noti a parte la marca seguono tutte impietosamente i limiti tecnologici imposti dalle batterie. Tutte le Plug In hanno 50 km in elettrico, GTE/E-Tron - V60, mentre tutte le Ev di fascia 25-40 mila euro non superano i 160 km reali. Invece con una Fcv non dovrò preoccuparmi delle prestazioni, mi basterà scegliere quella più adatta a me non modificando le mie abitudini visto che andrò sempre comunque come faccio da oltre 20 anni da un distributore. I limiti fisici delle Ev ci sono, per alcuni sono superabili ma per molti no se no a quest'ora di elettriche se ne vedevano in giro molte di più. Preferisco aspettare tempi migliori.
Un distributore di idrogeno costa 1,5 milioni di euro, come qualsiasi altro distributore tradizionale, mentre una colonnina costa intorno alle 20 mila euro già posata. Questo perché quello che costa è l'hardware per riconoscere il cliente e tenerne la contabilizzazione. Secondo un ingegnere di Enel in una città come Roma ne servirebbero almeno 300 ma il rapporto esatto secondo l'Unione europea è 9:1, cioè una colonnina ogni 9 auto.
Ora considerando che 300 colonnine costerebbero circa 6 milioni di euro con quei soldi ci fai 4 distributori di idrogeno da 1000 auto cadauno rifornite al giorno per un totale di 4000. Beh considerato che se piazzi la tua auto Ev alla sera la colonnina non la molli fino alla mattina, a meno che non esci durante la notte in pigiama per staccarla, il rapporto non mi sembra così vantaggioso a favore dell Ev, figuriamoci se veramente arrivano al 9:1.

- Secondo me la Fcv avrà un percorso simile alla Prius, considerata una sgorbio la prima, oggi dopo 15 anni il sistema HSD ha toccato quota 7 milioni di pezzi venduti e modelli che spaziano da 17 a 35 mila euro. Solo il tempo decreterà gli eventi.

- Il problema dell'acqua non tocca solo la California ma un po tutti gli Stati Uniti del Sud-Ovest come si vede dalle foto dei laghi Powel che alimenta l'omonima diga e il Mead che alimenta la diga di Hoover Dam. Infatti i rimedi agiscono su 2 fronti : Uno, aziende come Bloom Energy installano gli Energy Server che producono dal reformer del Gas naturale tramite le fuel cells elettricità rendendo indipendente il cliente dalla rete nazionale a idrocarburi la quale consuma spropositate quantità d'acqua. Infatti colossi come FedEx, Adobe, Apple, AT&T, Ebay, Google, Nokia (foto), Yahoo, Bank of America, CocaCola, Kellogg's, Nasa, Dipartimento della Difesa per citarne i più famosi, hanno adottato questi sistemi.
Due, utilizzando appunto idrogeno da reformer sempre dal Gas naturale. E' una questione di priorità, questi sistemi inquinano comunque pochissimo ma almeno preservano un bene essenziale.

- Beh se fai come Joshua Jackson (protagonista del telefilm futuristico Fringe) l'ha bevuta in un recente viaggio ospite di Daimler nella Valle della Morte. A quanto mi risulta è ancora vivo.

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- Giappone, compro una EV e, se ho il posto per ricaricare a casa, chiedo contratto per 100% rinnovabili (credo si possa anche lì), uso la mia EV a emissioni zero dal primo giorno, altrimenti la ricarico alle colonnine dalla rete che è almeno in parte rinnovabile.
Compro una FCV, ho 1/10 di distributori rinnovabili quindi userò spesso H2 da fonti fossili e dovrò aspettare il 2035, 2040 per poter ricaricare a emissioni zero in un buon numero di distributori. Per quella data la macchina probabilmente l'avrò già buttata.

- Se vuoi qualcosa di efficiente quando il solare non produce, allora prendi delle batterie, non quel sistema ad idrogeno.
E' vero, solare/batterie non ricaricheranno al 100% gli 85 kw di una Model S (dipende quanto la usi, non serve il pieno tutti i giorni), ma ti sei chiesto quanti kw devi usare per fare i circa 5 kg di idrogeno di una Toyota FCV? Se un tetto fotovoltaico non riesce a fare il pieno ad una Model S, non lo fa neanche ad una Toyota FCV.

- Tu dici che se anche spreca meno energia a livello globale, un sistema ad EV non è fattibile per i picchi di energia notturna, difficoltà di ricarica in città, ecc. Io dico che vale la pena di sbattersi di più per cercare di superare questi limiti e spendere anche, eventualmente, di più all'inizio per poi avere un sistema efficiente a livello globale che fa risparmiare energia/risorse al pianeta di anno in anno. Due opinioni diverse, ognuno scelga la propria.

- Veniamo al problema "picco di notte". Da come dici sembra che tutte le elettriche ricaricheranno il 100% della batteria tutte le notti, ma non è così. Anche se uno si fa prendere dall'ansia e attacca l'auto alla presa ogni volta che può, non è che succhia elettricità alla rete all'infinito. Più è alta la frequenza con cui ricarica, minore sarà l'energia necessaria per fare il pieno. Quindi nel caso notturno (ma cmq una % caricherà anche di giorno in supercharger, ufficio, ecc), ci sarà chi quel giorno avrà fatto solo 50 km e dovrà ricaricare solo 1/3 della batteria, chi dovrà ricaricarla tutta, chi non la attaccherà neanche alla presa perchè facendo meno di 50 km al giorno può permettersi di ricaricarla una volta ogni due giorni (es di BMW i3) o una volta a settimana (Model S).
Inoltre, ma questo è uno scenario futuro, sono già oggi allo studio smart grid in cui la rete elettrica comunica con il parco auto in ricarica. Quindi se uno attacca la spina alla sera e dice al software dell'auto che la vuole carica per le 6 del mattino, l'auto invierà questa info insieme alle ore di ricarica necessarie, al software della rete. Quindi la smart grid, se per esempio ci sono 100 auto che richiedono 5 ore di ricarica, potrà decidere di caricarne 50 dalle 20 alle 1 di mattina e 50 dalle 1 alle 6.
Il problema della discontinuità delle rinnovabili esiste a prescindere e già oggi si stanno costruendo sistemi di accumulo a batterie o altro, ma non ad idrogeno (Ci mancherebbe solo che le rinnovabili si mettessero a sprecare energia convertendola in idrogeno. Già devono battagliare con i fossili sul prezzo dell'energia, se la sprecassero per stoccarla in idrogeno avrebbero perso in partenza).

- Il problema della difficoltà di ricarica in città rispetto alla periferia è un problema dato dalla scarsa presenza di colonnine, autonomia (relativamente) limitata e tempi di ricarica lunghi. Ma si può risolvere domani, mettendo più colonnine. Se hai una colonnina nel parcheggio del posto di lavoro, al supermercato, ecc. te ne freghi dei tempi di ricarica perchè sono virtualmente zero visto che nel mentre sei impegnato a fare altro. Ma di questo abbiamo già espresso entrambi le nostre opinioni, lasciamo perdere. Ricordiamo però che questa difficoltà attuale di rifornimento di una EV in città rispetto alla periferia, si confronta con l'attuale impossibilità di rifornimento di una FCV sia in città che in periferia.

E comunque confrontare una difficoltà di ricarica EV reale ed attuale con una semplicità di ricarica FCV ipotetica e futura non ha molto senso. Ne riparleremo quando, chissà quando, potrai acquistare una FCV in Italia e a quel punto vedremo a che punto saranno le rispettive infrastrutture di ricarica. Solo allora potrai valutare quanto e se sarà facile ricaricare a 50 ? a pieno la tua FCV da 70.000 euro.

Dici che sono anni che si parla di possibili miglioramenti delle EV, ma che hanno limiti non superabili, altrimenti vedremmo le strade piene di EV. Io dico che rispetto a 10 anni fa i limiti sono stati superati, altrimenti non vedremmo neanche una EV per strada. E da qui a 10 anni perchè non potrebbe succedere lo stesso? Secondo me.

- 20 mila euro a colonnina mi sembra troppo. Un supercharger Tesla costa circa 115 mila euro (ho cercato un po' meglio) e ha dalle 4 alle 10 colonnine. Diciamo una media di 6, che è quante ne ha il supercharger sulla A7 a Dorno. Vuol dire 19 mila euro a colonnina, ma stiamo parlando del charcher più veloce esistente in commercio. In realtà ho letto che una colonnina normale, non veloce, negli USA costa dai 4.000 ai 9.000 dollari (circa 3.200 - 7.200 euro) in base a che sia in garage o all'aperto e al numero di colonnine per stazione. Prendendo un costo medio di 5.200 euro, con quei 6 milioni di euro per 4 distributori di idrogeno puoi costruire 1.150 colonnine. Rapporto 9:1, 10.350 EV fornite. Se per te 9:1 è troppo ottimistico, esageriamo, facciamo 5:1 e viene 5.750 auto fornite, sempre più delle 4.000 per l'idrogeno.

- I primi acquirenti della Prius erano "ecologisti" che la compravano nonostante fosse brutta perchè inquinava e consumava poco. Spendevano per una macchina brutta, ma poi potevano andare in giro a dire quanto poco consumasse, che risparmiavano sul carburante e che inquinava meno. Oggi un "ecologista" cosa fa? Compra una Toyota FCV e quando dice che emette solo H2O fa la figura del fesso con uno informato che sa che in quella zona ci sono solo distributori H2 da gas? Oppure va in giro a vantarsi che il pieno della sua FCV costa più di un pieno di gasolio? Secondo me uno che ai tempi si "sacrificava" prendendo una Prius per essere ecologico, oggi si compra un Leaf, ecologica, efficiente e parsimoniosa nonostante brutta e con qualche limitazione.

- Quindi nel futuro dell'idrogeno si prospetta un bivio, potrai decidere di inquinare consumando fonti fossili, oppure di consumare preziosa acqua dolce. Ma non potrai evitare entrambe le cose.

- Quel tipo avrà anche bevuto l'acqua di scarico di una FCV, ma quindi? La bevo anche io se vuoi, anche se fosse prodotta partendo da carbone, alla fine è sempre acqua distillata. Il fatto è che non credo sia possibile recuperarla. Servirebbe un altro serbatoio molto molto più grande, perchè se 5 kg di idrogeno compresso occupano un certo spazio, la risultante acqua sarà molta di più e occuperà un volume più grande e non sarà comprimibile. E poi che succede, aumenti il peso dell'auto man mano che vai? Comunque non ho mai sentito nessuno parlare di una cosa del genere, quindi l'acqua andrà semplicemente sprecata.

Questa discussione sta diventando sfiancante e mi prende troppo tempo, premetto che questo sarà il mio ultimo post così lungo, quindi cerco di fare un riassunto, tralasciando tutti i dati e supposizioni.

Il succo della discussione è questo.
Io faccio una considerazione più globale, teorica, nel futuro. Dico che l'umanità dovrebbe in ogni caso, a lungo termine, scartare l'idrogeno perchè intrinsecamente inefficiente e focalizzarsi sulla diffusione e fattibilità di un sistema più efficiente che non spreca preziosa energia, l'elettrico.
La tua considerazione è più pratica e sostieni che l'elettrico ha troppi limiti rispetto all'idrogeno e che quest'ultimo sarà l'unica strada effettivamente percorribile.
Io ti rispondo che la tua considerazione pratica è in realtà teorica, perchè confronta delle Fuel Cell praticamente non ancora sul mercato con delle elettriche già in commercio in migliaia e migliaia di esemplari da alcuni anni.
Alché tu replichi che, secondo te, le FCV si diffonderanno velocemente sul mercato e supereranno le elettriche.
Allora io concludo, vedremo. :)
 
EV o FCV...la questione senz altro resta aperto ancora per un bel po.

l'elettrico non è da scattare, ha suo perché e con le batterie più economici il prezzo scenderà di molto.

personalmente pero credo, se la Toyota ha fatto tale scelta di seguire la strada del idrogeno, se avranno fatti mille domande critici riguardo... e se ala fine sono ancora sicuro di fare la strada giusta, ne avranno trovati delle risposte molto sodisfacenti.

la Toyota stesso proietta tempi lunghi ala diffusione di tale tecnologia, ma importante cominciare, perché ora la tecnologia soltanto al inizio della sua industrializzazione e faranno ancora dei passi enormi.

certo che questo vale anche per le EV.

per me e per i mie gusti, al momento la scelta migliore è la ibrida/benzina Toyota, che ormai costa come una macchina tradizionale e funziona a meraviglia con consumi davvero eccezionali.
con la nostra Prius siamo sopra quota 115.000km senza il minimo difetto ...neanche una lampadina cambiata e ancora con i pastiglie freni originali. con una media annuale attuale di 23km/l
 
Visto che la discussione si è arenata, colgo l'occasione per mettere chiarezza su un paio di questioni riguardanti la Tesla, perchè in post precedenti avevo letto delle inesattezze.

- L'NHTSA non ha imposto nessuna miglioria alla Tesla Model S. Elon Musk ha deciso di rinforzare il fondo dell'auto più per una questione mediatica che non di sicurezza (proprio l'NHTSA ha dato alla Model S il più alto punteggio di sicurezza mai ottenuto da un'auto http://www.teslamotors.com/about/press/releases/tesla-model-s-achieves-best-safety-rating-any-car-ever-tested ). Infatti l'impatto mediatico di due incidenti della Tesla è stato assurdamente più grande delle migliaia di auto che vanno a fuoco ogni anno solo negli USA e di cui nessuno parla. Inoltre, riguardo ai due incidenti della Tesla, l'investigazione della NHTSA si è conclusa con l'assoluzione della Tesla. Cito: "A defect trend has not been identified. Accordingly, the investigation is closed."

http://www.greencarreports.com/news/1091160_nhtsa-closes-probe-into-tesla-model-s-fires-defect-not-identified

http://www-odi.nhtsa.dot.gov/owners/SearchResults?searchType=ID&targetCategory=I&searchCriteria.nhtsa_ids=PE13037

- La Tesla ha restituito con gli interessi i finanziamenti ricevuti dal governo americano e lo ha fatto con 9 anni di anticipo rispetto a quanto previsto. Ed è stata (al 2013) l'unica casa automobilistica statunitense ad aver ripagato completamente il governo degli incentivi ricevuti.

http://www.teslamotors.com/about/press/releases/tesla-repays-department-energy-loan-nine-years-early
 
beh, una bella menata che viene un nuovo produttore e crea una macchina da zero che è più sicuro che tutto il resto con i sue 100anni di esperienza.

si vede che quelli della Tesla non sono sprovveduti e hanno saputo di fare una macchina che sorprende molto per la sua capacita.
qui in svizzera girano già e incontro spesso qualche modello S in strada.

come forma magari potevano rischiare con un design più ricercato, ma comunque non è male, ma meno personale che le triade tedesche.
 
Che Musk lo abbia restituito quel finanziamento prima o dopo non cambia, quello è un altro discorso. Il fatto è che comunque quei 500 milioni li ha presi e hanno fatto una bella differenza, e guarda guarda per sviluppare proprio la Model S.
Quindi che venga a dire che quei soldi hanno accelerato lo sviluppo ma anche senza l'avrebbe sviluppata lo stesso mi sa di un'emerita boiata.
Si, può darsi ma a quest'ora era ancora alla fase di test visto che la X la ha ulteriormente rinviata.
 
Grazie ad un finanziamento governativo (restituito con gli interessi e in anticipo) adesso sono in circolazione migliaia di auto "non inquinanti" (da poco inquinanti a zero inquinanti in base alla rete elettrica). Quindi dove sta il problema?
Sinceramente non ti capisco hpx. Si presume che un appassionato di Fuel Cell le sostenga perché ha a cuore la salute del nostro pianeta e voglia vedere un sistema di trasporto sostenibile che non inquini, ma alcuni tuoi commenti vanno nella direzione opposta.
Come quando qualche post fa ti sei schierato con chi sostiene che i combustibili fossili non stanno finendo e che quindi i prezzi dei prodotti petroliferi e gas caleranno avvantaggiando una produzione economica di idrogeno da reforming (inquinante).
Sembra quasi che tu sostenga le Fuel Cell più per una "infatuazione personale" verso questa tecnologia che non per sincere motivazioni ambientali. Questo spiegherebbe anche questa sorta di "odio" che provi nei confronti di Tesla/Elon Musk che sinceramente proprio non capisco.
 
Manu Earth ha scritto:
Sinceramente non ti capisco hpx. Si presume che un appassionato di Fuel Cell le sostenga perché ha a cuore la salute del nostro pianeta e voglia vedere un sistema di trasporto sostenibile che non inquini, ma alcuni tuoi commenti vanno nella direzione opposta.
Come quando qualche post fa ti sei schierato con chi sostiene che i combustibili fossili non stanno finendo e che quindi i prezzi dei prodotti petroliferi e gas caleranno avvantaggiando una produzione economica di idrogeno da reforming (inquinante).
Innanzi tutto devo precisare che sono appassionato di tutto ciò che è tecnologico, ma in questo contesto (auto e tutto quello che viene dietro) vi è anche una componente importante che è la sostenibilità. Non si può passare da un mondo che fino ad ora ha curato solo i propri interessi con tutto quello che ne deriva ad un mondo ideale, consapevole e razionale.
La verità che su sto pianeta siamo in troppi, servono risorse in quantità enormi che il nostro pianeta semplicemente non ha. Quindi al dil a dei buoni propositi e dei mondi ideali per campare dobbiamo fruttare al meglio le risorse che abbiamo e nel contempo attuare misure sostenibili per cambiare (almeno tentare) lo stile di vita di chi verrà dopo. Il quale non potrà sceglierne altri come è capitato a noi fino ad ora per se no è destinato a soccombere. L'hanno sperimentato i Cinesi che oggi la stanno pagando molto ma molto cara. Agli albori del loro sviluppo gli era stato chiesto di attuare misure preventive per contenere inquinamento ed emissioni, vedendo come anni di industrializzazione aveva ridotto l'Europa, ma la loro risposta fu che non gli ne fregava niente perché se prima i paesi occidentali avevano fatto i loro porci comodi ora era arrivato il loro momento e nessuno li poteva impedire. Oggi, solo a Pechino, le forme tumorali sono cresciute del 65%, + 85% i decessi per la malattie respiratorie, con una crescita esponenziale dei costi legati alla sanità. Considerando poi che nelle prime 10 città più inquinate al mondo 8 sono cinesi e Pechino è all'ottavo posto ce da stare allegri. Oggi stanno tentando di rimediare ma ormai i conigli sono scappati dal recinto. Hanno in programma di costruire oltre 3500 colonnine solo a Pechino e veri "distributori di corrente", peccato che con le rinnovabili sono solo al 15% il resto è dato dal carbone ma meglio che niente.
Tutto questo per dire che non esiste una strada univoca e per giunta ideale, ogni paese deve fruttare le risorse che si ritrova in modo consapevole perché se qualcuno spera che uno stato sfrutti solo quelle rinnovabili e lasci inutilizzati nel proprio sottosuolo giacimenti di gas e petrolio e beh??.allora "ci è".

Manu Earth ha scritto:
Grazie ad un finanziamento governativo (restituito con gli interessi e in anticipo) adesso sono in circolazione migliaia di auto "non inquinanti" (da poco inquinanti a zero inquinanti in base alla rete elettrica). Quindi dove sta il problema?
Il problema è che Musk non la racconta giusta con la green mission che va predicando, è il primo contestatore delle Fuel Cells, ma a quanto si è visto se l'idrogeno è inquinante se da reformer, lo è anche l' 88% dell'energia elettrica degli Stati Uniti. Quindi se l'energia elettrica è da rinnovabili lo può essere anche l'idrogeno, l'elettrico puro è una alternativa come lo è l'idrogeno, se è pulito uno lo può essere anche l'altro. Il problema che Tesla nata per costruire esclusivamente veicoli elettrici vede nelle Fuel Cells una seria minaccia anche alla luce della scoperta dei nuovi e immensi giacimenti di Gas, se no a quale scopo portare avanti questa battaglia. Non mi risulta che Toyota, Honda e Hyundai fanno campagne denigratorie nei confronti delle elettriche. Inoltre la mossa di liberalizzare i brevetti per attirare investitori non è stata una grande mossa, Toyota ha interrotto i rapporti finiti con la deludente E-Rav4 e Daimler ha venduto le quote.

Manu Earth ha scritto:
Sembra quasi che tu sostenga le Fuel Cell più per una "infatuazione personale" verso questa tecnologia che non per sincere motivazioni ambientali. Questo spiegherebbe anche questa sorta di "odio" che provi nei confronti di Tesla/Elon Musk che sinceramente proprio non capisco.
Semplicemente l'EV puro con le tecnologie attuali legate all'auto non lo vedo come l'attuale "salvezza" delle nostre città.
 
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