A mio avviso è vero quanto osservato dai moderatori: una diffusa (direi ad ogni latitudine, anche se forse in misure diverse) insofferenza verso ogni limitazione della propria libertà e quindi una diffusa tendenza a non rispettare le regole, a violarle frequentemente (se non sistematicamente, per abitudine), in ogni ambito; a cui peraltro fanno da contraltare un sistema sanzionatorio spesso inefficace o inadeguato o tardivo ed una diffusa incapacità (e/o mancanza di volontà) di far rispettare le regole da parte dei soggetti preposti.
Ma è altrettanto vero che non aiuta nè i cittadini ad essere più virtuosi nè le autorità a far osservare leggi e regolamenti l'ipertrofia normativa cui si assiste da decenni, l'eccesso di regole e limiti; limiti e divieti che talvolta sono talmente assurdi che è impossibile/irragionevole rispettarli; e spesso, come nel caso di molti autovelox, non sono stabiliti nel superiore interesse pubblico della sicurezza delle strade, ma nel vile interesse "pubblico" di far cassa, di coprire con gli introiti degli autovelox buchi nei bilanci comunali, magari causati da mala gestio, sperperi e sprechi, se non da reati/illeciti contabili, o per accumulare fondi destinati chissà a cosa, fuorché alla manutenzione delle strade, alla messa in sicurezza delle stesse, ecc., checché blaterino alcuni amministratori comunali, in mala fede.
