<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Finti estrattori... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Finti estrattori...

99octane ha scritto:
La depressione non e' semplicemente quadratica perche' subentrano altre considerazioni, come perdite laterali, turbolenze indotte dalla rotazione delle ruote e distacco dello strato limite dalle superfici aerodinamiche.

Perfino nei jet l'alimentazione dei motori ha un tetto limite oltre il quale si provoca lo spegnimento per fronte d'onda inverso a meno di ricorrere a particolari accorgimenti (vedansi i coni sfalsati dell'SR-71, per esempio).
E questo in un ambiente aerodinamicamente "pulito".

All'atto pratico infatti non esiste una formula che permetta di "calcolare" la deportanza di un sistema aerodinamico a effetto suolo, se non in termini assai approssimativi. Puo' essere determinata precisamente solo all'atto pratico con misurazioni empiriche.
Ma direi che siamo tutti d'accordo sul fatto che NESSUN'auto come quella nella foto sopra puo' avere un reale "effetto suolo".
Quello che alcuni "estrattori" riescono a produrre e' la distruzione del fenomento di portanza e, al limite, una leggera depressione dovuta per lo piu' all'uso oculato di turbolenze (vedere in merito la modifica dei fari posteriori della punto per migliorare il Cx)

E' evidente che per avere una speranza di effetto suolo le sezioni di entrata e uscita dell'aria devono essere molto più ampie di quelle di passaggio laterali, altrimenti le rientrate laterali di aria ti riportano subito la pressione agli stessi valori che hai fuori dal fondo della vettura.
E' evidente che un estrattore su una vettura che stà a più di 10 cm da terra non può funzionare.
 
renatom ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
renatom ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
l'effetto suolo fu applicato in formula 1 alla fine degli anni 70( mi sembra ) dalla lotus di chapman...inutile dire che la macchina era imprendibile per tutti fino a quando i "valenti ingegneri" delle altre squadre capirono il trucchetto....
in sostanza si trattava di "accelerare " il flusso dell'aria che passa sotto la macchina , la cosa ha come conseguenza una riduzione di pressione per una nota legge fisica.....
il che genera quindi una spinta verso il basso proporzionale alla depressione e alla superficie sulla quale insiste questa depressione....ovviamente questo in linea teorica perchè il sotto scocca non è stagno, cioè ci sono passaggi di aria laterali; ecco allora che vennero introdotte le minigonne che avevano la funzione di sigillare la vettura avvicinando l'effetto ai valori teorici;
sulle formula 1 moderne le minigonne sono ovviamente vientate, ma è comunque possibile ottenere un certo effetto suolo grazie all ridotta altezza da terra, anche se manca la tenuta laterale del fondo; il valore di depressione che è possibile ottenere è circa propozionale al quadrato del rapporto delle sezioni di passaggio dell'aria prima e nel flusso nel sottoscocca...
mi sembra di ricordare una formula grossolana, ad una data velocità :
Dp=1-(S1/S2)^2
essendo S 1 e S 2 le sezioni suddette,
con beneficio di verifica....
questo potrebbe spiegare perchè per le macchine stradali si può avere poca cosa, saluti

Facendosi il calcoletto partendo dal teorema di Bernoulli, il massimo che puoi ottenere dovrebbe essere:

dp=r/2*(v2^2-v1^2)

dove

r=densità dell'aria
v2 e v1 = velocità dell'aria nelle due sezioni.

Se si potesse applicare l'equazione di continuità si potrebbe esprimere in funzione delle sezioni, ma, date le aperture laterali e relativi flussi di aria, mi sa che sarebbe un azzardo.
certamente...quella che ho scritto può essere valido nel caso estremo di tenuta totale del fondo, cosa ovviamente irrealistica....può servire per avere una idea, sia pure grossolana...,
la formula che indichi però mi sembra "strana";
le dimensioni fisiche dei due termini non mi sembrano uguali; o sbaglio?
ciao

E'chiaro il discorso della tenuta, infatti anche io parlo di flussi laterali di aria.

Per quanto riguarda la formula mi pare che si dimensionalmente coerente:

I membro Pa = N/m^2 = (Kgxm/s^2)/m^2 = kg/(mxs^2)
II membro rxv^2 = (kg/m^3)x(m/s)^2 = kg/(mxs^2)

Certo è tutta teoria perché poi quello che conta è la differenza di pressione tra sopra e sotto la macchina e nessuno garantisce che sopra ci sia la stessa pressione che c'è dove l'aria entra sotto al fondo e in più c'è tutta la questione delle rientrate laterali di aria sotto il fondo, quindi fare un calcolo realistico è molto difficile e per lo meno servono dei modelli matematici molto più complessi rispetto a quello di un semplice Venturi.
spiegazione numerica....fondata, salutoni
 
Ma se fosse un semplice alettone montato sotto invece che sopra, potrebbe generare quel carico? (che giustamente sarebbe quindi solo sull'asse posteriore)

E già che siamo in argomento, quanto uno spoiler, un alettone, può migliorare l'areodinamica e quindi il Cx, quanto può creare portanza?
 
Gully- ha scritto:
Ma se fosse un semplice alettone montato sotto invece che sopra, potrebbe generare quel carico? (che giustamente sarebbe quindi solo sull'asse posteriore)

E già che siamo in argomento, quanto uno spoiler, un alettone, può migliorare l'areodinamica e quindi il Cx, quanto può creare portanza?
occorrono delle prove, ciao
 
giacomogiuseppe ha scritto:
Gully- ha scritto:
Ma se fosse un semplice alettone montato sotto invece che sopra, potrebbe generare quel carico? (che giustamente sarebbe quindi solo sull'asse posteriore)

E già che siamo in argomento, quanto uno spoiler, un alettone, può migliorare l'areodinamica e quindi il Cx, quanto può creare portanza?
occorrono delle prove, ciao

ok, sono d'accordo. Ma l'entità indicativa della cosa? per esempio. Spendere 1000 euro per uno spoiler che poi serve a poco niente, non è una gran mossa...
 
Gully- ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
Gully- ha scritto:
Ma se fosse un semplice alettone montato sotto invece che sopra, potrebbe generare quel carico? (che giustamente sarebbe quindi solo sull'asse posteriore)

E già che siamo in argomento, quanto uno spoiler, un alettone, può migliorare l'areodinamica e quindi il Cx, quanto può creare portanza?
occorrono delle prove, ciao

ok, sono d'accordo. Ma l'entità indicativa della cosa? per esempio. Spendere 1000 euro per uno spoiler che poi serve a poco niente, non è una gran mossa...
assolutamente d'accordo con te...non c'è proporzione tra risultati eventuali e spesa...
come ordine di grandezza ( e rifacendosi a qualche prova), uno spoiler anteriore ( bisogna vedere le dimensioni ovviamente)che limita il flusso d'aria sotto la scocca, può portare ad un miglioramento del Cx di qualche percento....qualcosa del genere anche per quelli posteriori...il cui contributo alla riduzione della portanza dipende anche dalla sua corda e inclinazione....
solitamente si legge che circa 1/4 della resistenza aerodinamica è dovuta al sottoscocca...qualcosa quindi è possibile fare con carenature....p.e. limitando i flussi d'aria nei passaruote e attorno ai bracci delle sospensioni...
alcune macchine sportive hanno il fondo quasi completamente piatto( ho visto alcune porsche)...
saluti
 
Gully- ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
Gully- ha scritto:
Ma se fosse un semplice alettone montato sotto invece che sopra, potrebbe generare quel carico? (che giustamente sarebbe quindi solo sull'asse posteriore)

E già che siamo in argomento, quanto uno spoiler, un alettone, può migliorare l'areodinamica e quindi il Cx, quanto può creare portanza?
occorrono delle prove, ciao

ok, sono d'accordo. Ma l'entità indicativa della cosa? per esempio. Spendere 1000 euro per uno spoiler che poi serve a poco niente, non è una gran mossa...

Si può npartire dalla pressione di ristagno, quella che si ottiene fermando completamente l'aria che è pari a rxv^2/2 dove r è la densità dell'aria (circa 1,2 Kg/m^3) e v è la velocità in m/s, ad esempio a 40 m/s (144 km/h) sono circa 960 Pa cioè grosso modo 0,01 kg/cm^2. Adesso purtroppo non ho idee precise su quale frazione della pressione di ristagno riesce a generare uno spoiler, ad occhio e croce potrei azzardare la metà. Se sono vere queste valutazioni spannometriche servono 200 cmq di spoiler per generare 1 Kg di spinta a 40 m/s. quindi uno spoiler largo 1,5 m e lungo 100 mm riuscirebbe a generare 7,5 kg di spinta.
Boh, può anche darsi che gli spoiler siano più efficienti di quello che ho ipotizzato.
Nell'ipotesi massima teorica lo spoiler potrebbe fermare completamente l'aria al di sopra e generare il vuoto al di sotto e quindi la pressione sarebbe 4 volte superiore a quella che ho ipotizzato, ma questa è un'ipotesi da fantascienza.
Penso che se si dice che nelle condizioni ipotizzate sopra la spinta sia di 10 kg non si sbaglia di molto.
 
Bè, le ali di un aereo, o gli alettoni delle monoposto, non hanno tenute laterali, ma lavorano a ben altre velocità...

Si può ipotizzare che il profilo di estrazione aiuti il deflusso dell'aria dal sottoscocca, ma parlare di carichi aerodinamici di quell'ordine, a 130 km/h, senza minigonne, fondo piatto e compagnia bella mi sembra piuttosto ottimistico.

Comunque, non essendo un tubo liscio, è difficile ricondurre ad una semplice formula matematica, sono troppe le variabili in gioco, solo la sperimentazione in una galleria del vento potrebbe dare una risposta.
 
la pressione dinamica è data dalla formula che renatom ha indicato sopra...
F=0 .5xCxSx Rox V^2,
essendo:
Ro= densità aria;
Cx= coefficiente di resistenza aerodinamica;
S= sezione frontale;
V= velocità aria;
quindi una superficie piatta esposta al flusso dell'aria con una certa inclinazione genera una spinta( verso l'alto o il basso, a seconda) ed una resistenza;
se invece di una semplice superficie si tratta di un profilo alare, le cose cambiano e la spinta si genera anche con inclinazione nulla( o quasi)...
aumentando tale inclinazione rispetto al flusso dell'aria la spinta aumenta fino ad un certo valore poi c'è il distacco dei filetti e creazione di vortici...nessun incremento di spinta ma di resistenza;
la spinta dipenderà dalla superficie e dalla corda dell'ala, si può immaginare;
per considerazioni quantitative occorre uno specialista di aerodinamica, saluti
 
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