<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Figli | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Figli

Vcampo88 ha scritto:
Ho letto con molto interesse tutti i vostri post, io vi posso portare la mia esperienza come figlio.

Ho ricevuto un'educazione un po' troppo rigida sin da bambino, soprattutto da mio padre, che a detta sua, non mi accettava.

La mia infanzia è stata un calvario fra malattie e un genitore troppo severo.

Solo a diciassette/diciotto anni sono riuscito a "vomitargli" tutto quello che mi aveva fatto e le cose sono peggiorate molto.

Quando andavo a casa dei miei amici, vedevo i genitori che erano interessati ai propri figli, i miei no.

Mi trattavano, anzi, venivo trattato con sufficienza, appena sbagliavo, era l'occasione buona per mio padre per saltar su e farmi la ramanzina.

Adesso di anni ne ho 25, sono successe altre cose negative e pesanti, con mio padre ho il rispetto e il saluto lo rivolgo sempre e qualche chiacchera di circostanza la faccio, ma non mi sento a mio agio, non sento un attaccamento verso i miei genitori, ma soprattutto con mio padre.

Ma oramai è andata, non mi faccio menate in testa o cose del genere, ho i miei obiettivi e i miei, volendo fare un esempio, li vedo come un "contorno".

Detto questo, riconosco comunque il loro ruolo, e seppur con maniere forti, mi hanno insegnato l'educazione e il rispetto verso i "grandi", non mi tiro indietro e se posso li aiuto, anche perché è grazie a loro che sono qua.

Ciao Vito, se ti va e se non entro troppo sul personale, mi spiegheresti il non essere accettato cosa significa ?
Complimenti per l'intervento realistico e sincero.
 
FAUST50 ha scritto:
ciao ragazzi, vi sto leggendo con molto interesse.
Vi posso dire che e' molto difficile per me essere genitore,io che i genitori non li ho mai avuti, cioe' li ho avuti,insomma e' difficile raccontarvi in poche parole la vita di Fausto.
Ne ho parlato con alcuni di voi e potrei scriverne un libro.
Posso solo dire che mio figlio ha ventisette anni e spesso e volentieri mi sono spalmato come una tappezzeria o come un tappeto.

Scrivilo e facci leggere qualcosa se ti va.
 
miranda453 ha scritto:
Vcampo88 ha scritto:
Ho letto con molto interesse tutti i vostri post, io vi posso portare la mia esperienza come figlio.

Ho ricevuto un'educazione un po' troppo rigida sin da bambino, soprattutto da mio padre, che a detta sua, non mi accettava.

La mia infanzia è stata un calvario fra malattie e un genitore troppo severo.

Solo a diciassette/diciotto anni sono riuscito a "vomitargli" tutto quello che mi aveva fatto e le cose sono peggiorate molto.

Quando andavo a casa dei miei amici, vedevo i genitori che erano interessati ai propri figli, i miei no.

Mi trattavano, anzi, venivo trattato con sufficienza, appena sbagliavo, era l'occasione buona per mio padre per saltar su e farmi la ramanzina.

Adesso di anni ne ho 25, sono successe altre cose negative e pesanti, con mio padre ho il rispetto e il saluto lo rivolgo sempre e qualche chiacchera di circostanza la faccio, ma non mi sento a mio agio, non sento un attaccamento verso i miei genitori, ma soprattutto con mio padre.

Ma oramai è andata, non mi faccio menate in testa o cose del genere, ho i miei obiettivi e i miei, volendo fare un esempio, li vedo come un "contorno".

Detto questo, riconosco comunque il loro ruolo, e seppur con maniere forti, mi hanno insegnato l'educazione e il rispetto verso i "grandi", non mi tiro indietro e se posso li aiuto, anche perché è grazie a loro che sono qua.

Ciao Vito, se ti va e se non entro troppo sul personale, mi spiegheresti il non essere accettato cosa significa ?
Complimenti per l'intervento realistico e sincero.

Diciamo che non ero "in programma", non sarei dovuto nascere in poche parole.

Lui mi ha confessato che non ero atteso, quindi, una volta nato, e a detta sua, non pronto per fare il papà, ha preso come mentore suo padre, mio nonno, che era un'educazione per lo più molto manesca, quindi, ha fatto una specie di "copia-incolla" di quello che mio nonno ha fatto passare a lui, durante la sua infanzia e in parte, l'ha "condivisa" con me. Peccato che non era la fine degli anni '70 ma gli inizi degli anni '90, e c'era una mentalità diversa...
 
Vcampo88 ha scritto:
Ho letto con molto interesse tutti i vostri post, io vi posso portare la mia esperienza come figlio.

Ho ricevuto un'educazione un po' troppo rigida sin da bambino, soprattutto da mio padre, che a detta sua, non mi accettava.

La mia infanzia è stata un calvario fra malattie e un genitore troppo severo.

Solo a diciassette/diciotto anni sono riuscito a "vomitargli" tutto quello che mi aveva fatto e le cose sono peggiorate molto.

Quando andavo a casa dei miei amici, vedevo i genitori che erano interessati ai propri figli, i miei no.

Mi trattavano, anzi, venivo trattato con sufficienza, appena sbagliavo, era l'occasione buona per mio padre per saltar su e farmi la ramanzina.

Adesso di anni ne ho 25, sono successe altre cose negative e pesanti, con mio padre ho il rispetto e il saluto lo rivolgo sempre e qualche chiacchera di circostanza la faccio, ma non mi sento a mio agio, non sento un attaccamento verso i miei genitori, ma soprattutto con mio padre.

Ma oramai è andata, non mi faccio menate in testa o cose del genere, ho i miei obiettivi e i miei, volendo fare un esempio, li vedo come un "contorno".

Detto questo, riconosco comunque il loro ruolo, e seppur con maniere forti, mi hanno insegnato l'educazione e il rispetto verso i "grandi", non mi tiro indietro e se posso li aiuto, anche perché è grazie a loro che sono qua.

Grazie Vito, questa tua testimonianza è molto importante, e merita un profondo pensiero...
 
Belle testimonianze, tutte. Un po' "geroglifica e criptica" quella di Fausto...sto figlio ce l'hai quindi?!?

Penso sia comunque una bella cosa avere un figlio anche se pone davanti molte importanti responsabilità.
 
Vcampo88 ha scritto:
miranda453 ha scritto:
Vcampo88 ha scritto:
Ho letto con molto interesse tutti i vostri post, io vi posso portare la mia esperienza come figlio.

Ho ricevuto un'educazione un po' troppo rigida sin da bambino, soprattutto da mio padre, che a detta sua, non mi accettava.

La mia infanzia è stata un calvario fra malattie e un genitore troppo severo.

Solo a diciassette/diciotto anni sono riuscito a "vomitargli" tutto quello che mi aveva fatto e le cose sono peggiorate molto.

Quando andavo a casa dei miei amici, vedevo i genitori che erano interessati ai propri figli, i miei no.

Mi trattavano, anzi, venivo trattato con sufficienza, appena sbagliavo, era l'occasione buona per mio padre per saltar su e farmi la ramanzina.

Adesso di anni ne ho 25, sono successe altre cose negative e pesanti, con mio padre ho il rispetto e il saluto lo rivolgo sempre e qualche chiacchera di circostanza la faccio, ma non mi sento a mio agio, non sento un attaccamento verso i miei genitori, ma soprattutto con mio padre.

Ma oramai è andata, non mi faccio menate in testa o cose del genere, ho i miei obiettivi e i miei, volendo fare un esempio, li vedo come un "contorno".

Detto questo, riconosco comunque il loro ruolo, e seppur con maniere forti, mi hanno insegnato l'educazione e il rispetto verso i "grandi", non mi tiro indietro e se posso li aiuto, anche perché è grazie a loro che sono qua.

Ciao Vito, se ti va e se non entro troppo sul personale, mi spiegheresti il non essere accettato cosa significa ?
Complimenti per l'intervento realistico e sincero.

Diciamo che non ero "in programma", non sarei dovuto nascere in poche parole.

Lui mi ha confessato che non ero atteso, quindi, una volta nato, e a detta sua, non pronto per fare il papà, ha preso come mentore suo padre, mio nonno, che era un'educazione per lo più molto manesca, quindi, ha fatto una specie di "copia-incolla" di quello che mio nonno ha fatto passare a lui, durante la sua infanzia e in parte, l'ha "condivisa" con me. Peccato che non era la fine degli anni '70 ma gli inizi degli anni '90, e c'era una mentalità diversa...

Capisco......
 
rosberg ha scritto:
Belle testimonianze, tutte. Un po' "geroglifica e criptica" quella di Fausto...sto figlio ce l'hai quindi?!?

Penso sia comunque una bella cosa avere un figlio anche se pone davanti molte importanti responsabilità.

Ma se ha scritto che il figlio ha 27 anni come fai a fargli questa domanda ? :shock:
 
miranda453 ha scritto:
rosberg ha scritto:
Belle testimonianze, tutte. Un po' "geroglifica e criptica" quella di Fausto...sto figlio ce l'hai quindi?!?

Penso sia comunque una bella cosa avere un figlio anche se pone davanti molte importanti responsabilità.

Ma se ha scritto che il figlio ha 27 anni come fai a fargli questa domanda ? :shock:

:twisted:
mmmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...era un modo per farsi chiarire la frase che ha scritto dop0, cioè che si era spalmato come un tappeto...in relazione al fatto che prima dice che in realtà è come se lui stesso non abbia mai avuto i genitori. Volevo capire se era un modo per dire che ha un po' compensato il fatto di essersi fatto in 100 per il figlio, oppure altro.
Mica sono scemo eh... :evil:
 
rosberg ha scritto:
miranda453 ha scritto:
rosberg ha scritto:
Belle testimonianze, tutte. Un po' "geroglifica e criptica" quella di Fausto...sto figlio ce l'hai quindi?!?

Penso sia comunque una bella cosa avere un figlio anche se pone davanti molte importanti responsabilità.

Ma se ha scritto che il figlio ha 27 anni come fai a fargli questa domanda ? :shock:

:twisted:
mmmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...era un modo per farsi chiarire la frase che ha scritto dop0, cioè che si era spalmato come un tappeto...in relazione al fatto che prima dice che in realtà è come se lui stesso non abbia mai avuto i genitori. Volevo capire se era un modo per dire che ha un po' compensato il fatto di essersi fatto in 100 per il figlio, oppure altro.
Mica sono scemo eh... :evil:

:p
 
Salve ragazzi;
ho letto con molto interesse(e condivisione..) i vostri interventi, ma più volte son tornato a rileggere il contributo iniziale di miranda453 per certe ?.affinità in cui mi ci ritrovo e che adesso vi spiegherò. Anche io sono un padre, anche se un po? ?.speciale; volevamo dei figli che però non sono arrivati: adesso abbiamo una figlia che abbiamo adottato quasi nove anni fa; quando è arrivata tra noi aveva già quattro anni e mezzo e adesso ne ha fatti tredici. Anche noi, quando mia figlia era ?in cantiere? (tutto l?iter dell?adozione internazionale è durato quasi 5 anni!!!....) avevamo grandi aspettative, le ansie e i timori di tutti le coppie che scoprono di essere stati ?chiamati? a fare i genitori, ma noi avevamo qualche ?pensiero? in più: ?come sarà??, ?ci accetterà come suoi genitori??, ?come sarà stata la sua vita ?prima? di noi??.
Grazie a Dio, tutte le nostre ansie, paure, dubbi si sono dissolte rapidamente grazie ad una bambina che ci ha riempito la casa (e la vita!!...) di schiamazzi, di giochi, e soprattutto di amore.
Certo, ho anch?io i miei rimpianti; rimpianti per quella mano che da un po? di tempo non mi da più per strada; il rimpianto per quei giochi nei quali io ero il suo ?orsacchiottone di peluche? da strapazzare e che ora, già grandicella, non fa più; rimpianti soprattutto per quella parte della sua vita in cui io non sono stato con lei: le sue poppate, le sue prime parole, i suoi primi passi e?..credetemi: una malinconia struggente mi assale quando fantastico su tutto quello che avrei voluto vivere e che invece non ho potuto assaporare :cry: ?.
E anch?io, come miranda453 sto lavorando ad un diario che un giorno darò a mia figlia.
Un diario in cui ho raccontato tutte quelle cose che hanno portato all?incontro tra due ?aspiranti? genitori e una bimba di un paese lontanissimo; in cui ci ho messo dentro tutto. Oltre alle immagini e alle foto, oltre agli aneddoti e alle avventure/disavventure che hanno costellato questo nostro lungo cammino (e che non volevo che, col tempo, si perdessero dalla memoria), ci ho messo tutte le ansie, le aspettative ma soprattutto tutti i pensieri e i sentimenti più profondi ed intimi che mi hanno accompagnato in quello che per me è stato forse l?avvenimento più grande e bello della mia vita.
Mi piacerebbe che, quando lo darò a mia figlia, lo sappia ?leggere tra le righe? e che lo possa poi apprezzare (magari quando non ci sarò più?) per quello che ho cercato di trasmetterle.
Naturalmente, anche con mia figlia ci sono quei piccoli conflitti e incomprensioni che sono parte del gioco quando cominciano ad essere adolescenti e proprio l?ultima frase di miranda 453 mi ha colpito molto: ?La differenza tra i figli e noi, nel caso di conflitti e incomprensioni, è che loro sono convinti che ci sia ancora tanto tempo per rimediare o sistemare le cose mentre noi siamo consapevoli che ce n?è molto, molto meno?.
Da figlio l?ho sperimentata?.; adesso, da genitore, spero ( e farò in modo) che il mio tempo con mia figlia, lungo o corto che sia, possa essere semplicemente?..profiquo.
E questo auguro a tutti i genitori e soprattutto?.ai nostri figli.
Scusate, sono stato lunghissimo, ma l?argomento mi ha ?.toccato tanto e qui ci si sente davvero ?.liberi di chiaccherare su grandi temi??., oltre che sulle nostre amate Skoda!!
Un caloroso saluto a voi tutti! :thumbup:
 
bruno 56 ha scritto:
Salve ragazzi;
ho letto con molto interesse(e condivisione..) i vostri interventi, ma più volte son tornato a rileggere il contributo iniziale di miranda453 per certe ?.affinità in cui mi ci ritrovo e che adesso vi spiegherò. Anche io sono un padre, anche se un po? ?.speciale; volevamo dei figli che però non sono arrivati: adesso abbiamo una figlia che abbiamo adottato quasi nove anni fa; quando è arrivata tra noi aveva già quattro anni e mezzo e adesso ne ha fatti tredici. Anche noi, quando mia figlia era ?in cantiere? (tutto l?iter dell?adozione internazionale è durato quasi 5 anni!!!....) avevamo grandi aspettative, le ansie e i timori di tutti le coppie che scoprono di essere stati ?chiamati? a fare i genitori, ma noi avevamo qualche ?pensiero? in più: ?come sarà??, ?ci accetterà come suoi genitori??, ?come sarà stata la sua vita ?prima? di noi??.
Grazie a Dio, tutte le nostre ansie, paure, dubbi si sono dissolte rapidamente grazie ad una bambina che ci ha riempito la casa (e la vita!!...) di schiamazzi, di giochi, e soprattutto di amore.
Certo, ho anch?io i miei rimpianti; rimpianti per quella mano che da un po? di tempo non mi da più per strada; il rimpianto per quei giochi nei quali io ero il suo ?orsacchiottone di peluche? da strapazzare e che ora, già grandicella, non fa più; rimpianti soprattutto per quella parte della sua vita in cui io non sono stato con lei: le sue poppate, le sue prime parole, i suoi primi passi e?..credetemi: una malinconia struggente mi assale quando fantastico su tutto quello che avrei voluto vivere e che invece non ho potuto assaporare :cry: ?.
E anch?io, come miranda453 sto lavorando ad un diario che un giorno darò a mia figlia.
Un diario in cui ho raccontato tutte quelle cose che hanno portato all?incontro tra due ?aspiranti? genitori e una bimba di un paese lontanissimo; in cui ci ho messo dentro tutto. Oltre alle immagini e alle foto, oltre agli aneddoti e alle avventure/disavventure che hanno costellato questo nostro lungo cammino (e che non volevo che, col tempo, si perdessero dalla memoria), ci ho messo tutte le ansie, le aspettative ma soprattutto tutti i pensieri e i sentimenti più profondi ed intimi che mi hanno accompagnato in quello che per me è stato forse l?avvenimento più grande e bello della mia vita.
Mi piacerebbe che, quando lo darò a mia figlia, lo sappia ?leggere tra le righe? e che lo possa poi apprezzare (magari quando non ci sarò più?) per quello che ho cercato di trasmetterle.
Naturalmente, anche con mia figlia ci sono quei piccoli conflitti e incomprensioni che sono parte del gioco quando cominciano ad essere adolescenti e proprio l?ultima frase di miranda 453 mi ha colpito molto: ?La differenza tra i figli e noi, nel caso di conflitti e incomprensioni, è che loro sono convinti che ci sia ancora tanto tempo per rimediare o sistemare le cose mentre noi siamo consapevoli che ce n?è molto, molto meno?.
Da figlio l?ho sperimentata?.; adesso, da genitore, spero ( e farò in modo) che il mio tempo con mia figlia, lungo o corto che sia, possa essere semplicemente?..profiquo.
E questo auguro a tutti i genitori e soprattutto?.ai nostri figli.
Scusate, sono stato lunghissimo, ma l?argomento mi ha ?.toccato tanto e qui ci si sente davvero ?.liberi di chiaccherare su grandi temi??., oltre che sulle nostre amate Skoda!!
Un caloroso saluto a voi tutti! :thumbup:

Anche a te Bruno un caloroso saluto, unito ad un altrettanto caloroso grazie per il tuo sentito e accorato intervento... ;) :thumbup: :thumbup:
 
bruno 56 ha scritto:
Salve ragazzi;
ho letto con molto interesse(e condivisione..) i vostri interventi, ma più volte son tornato a rileggere il contributo iniziale di miranda453 per certe ?.affinità in cui mi ci ritrovo e che adesso vi spiegherò. Anche io sono un padre, anche se un po? ?.speciale; volevamo dei figli che però non sono arrivati: adesso abbiamo una figlia che abbiamo adottato quasi nove anni fa; quando è arrivata tra noi aveva già quattro anni e mezzo e adesso ne ha fatti tredici. Anche noi, quando mia figlia era ?in cantiere? (tutto l?iter dell?adozione internazionale è durato quasi 5 anni!!!....) avevamo grandi aspettative, le ansie e i timori di tutti le coppie che scoprono di essere stati ?chiamati? a fare i genitori, ma noi avevamo qualche ?pensiero? in più: ?come sarà??, ?ci accetterà come suoi genitori??, ?come sarà stata la sua vita ?prima? di noi??.
Grazie a Dio, tutte le nostre ansie, paure, dubbi si sono dissolte rapidamente grazie ad una bambina che ci ha riempito la casa (e la vita!!...) di schiamazzi, di giochi, e soprattutto di amore.
Certo, ho anch?io i miei rimpianti; rimpianti per quella mano che da un po? di tempo non mi da più per strada; il rimpianto per quei giochi nei quali io ero il suo ?orsacchiottone di peluche? da strapazzare e che ora, già grandicella, non fa più; rimpianti soprattutto per quella parte della sua vita in cui io non sono stato con lei: le sue poppate, le sue prime parole, i suoi primi passi e?..credetemi: una malinconia struggente mi assale quando fantastico su tutto quello che avrei voluto vivere e che invece non ho potuto assaporare :cry: ?.
E anch?io, come miranda453 sto lavorando ad un diario che un giorno darò a mia figlia.
Un diario in cui ho raccontato tutte quelle cose che hanno portato all?incontro tra due ?aspiranti? genitori e una bimba di un paese lontanissimo; in cui ci ho messo dentro tutto. Oltre alle immagini e alle foto, oltre agli aneddoti e alle avventure/disavventure che hanno costellato questo nostro lungo cammino (e che non volevo che, col tempo, si perdessero dalla memoria), ci ho messo tutte le ansie, le aspettative ma soprattutto tutti i pensieri e i sentimenti più profondi ed intimi che mi hanno accompagnato in quello che per me è stato forse l?avvenimento più grande e bello della mia vita.
Mi piacerebbe che, quando lo darò a mia figlia, lo sappia ?leggere tra le righe? e che lo possa poi apprezzare (magari quando non ci sarò più?) per quello che ho cercato di trasmetterle.
Naturalmente, anche con mia figlia ci sono quei piccoli conflitti e incomprensioni che sono parte del gioco quando cominciano ad essere adolescenti e proprio l?ultima frase di miranda 453 mi ha colpito molto: ?La differenza tra i figli e noi, nel caso di conflitti e incomprensioni, è che loro sono convinti che ci sia ancora tanto tempo per rimediare o sistemare le cose mentre noi siamo consapevoli che ce n?è molto, molto meno?.
Da figlio l?ho sperimentata?.; adesso, da genitore, spero ( e farò in modo) che il mio tempo con mia figlia, lungo o corto che sia, possa essere semplicemente?..profiquo.
E questo auguro a tutti i genitori e soprattutto?.ai nostri figli.
Scusate, sono stato lunghissimo, ma l?argomento mi ha ?.toccato tanto e qui ci si sente davvero ?.liberi di chiaccherare su grandi temi??., oltre che sulle nostre amate Skoda!!
Un caloroso saluto a voi tutti! :thumbup:

Mi fa piace che sei intervenuto, non ci conosciamo ma sono certo che scopriremmo molte altre cose in comune com'è accaduto con tanti amici del forum ;)
 
Ho letto belle parole che mi hanno fatto pensare molto, anche perche arrivano nel momento in cui, da qualche settimana, ho scoperto che diventeró papá (sperando che tutto vada bene).

Sará un cammino a volte difficile e spero molto lungo, ma non vedo l´ora di iniziarlo! ;)
 
Alosqualo ha scritto:
Ho letto belle parole che mi hanno fatto pensare molto, anche perche arrivano nel momento in cui, da qualche settimana, ho scoperto che diventeró papá (sperando che tutto vada bene).

Sará un cammino a volte difficile e spero molto lungo, ma non vedo l´ora di iniziarlo! ;)

Caspita! Felicitazioni!!!
 
Alosqualo ha scritto:
Ho letto belle parole che mi hanno fatto pensare molto, anche perche arrivano nel momento in cui, da qualche settimana, ho scoperto che diventeró papá (sperando che tutto vada bene).

Sará un cammino a volte difficile e spero molto lungo, ma non vedo l´ora di iniziarlo! ;)

In bocca allo squalo :D
Belle notizia in forum :thumbup:
 
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