<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fiat è il marchio con le più basse emissioni di co2 in Europa | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Fiat è il marchio con le più basse emissioni di co2 in Europa

Danilorse ha ragione da vendere, non fingiamo di non vedere che dietro questa scelta c'è il peso dell'industria automobilistica tedesca.
 
danilorse ha scritto:
La realta' e' che i costruttori tedeschi, ancora una volta, hanno vinto in Europa.
All'inizio degli anni 90 imposero il catalizzatore (contro il volere di francesi e italiani) ed ora anziche' accettare un limite che doveva essere uguale per tutti (salvo per i produttori con bassissima produzione) sono riusciti ad imporre un sistema proporzionale alle masse.
.... e' un po' come dire chi e' piu' ricco puo' inquinare di piu !!!!

Liberté, Égalité, Fraternité !!
Dissento. Questa "vittoria tedesca" fa sì che uno dei più penalizzati sia Daimler Benz, tedesco, e fa sì che il gruppo VW debba far dei bei salti per rientrare nei limiti comprendendo Porsche, Audi e, a seconda dello sviluppo degli accordi, Suzuki. Avessero vinto i tedeschi, i limiti sarebbero stati ben più permissivi perchè Daimler, per esempio, sarebbe ben contenta di gettare nel pattume il brand Smart considerate le perdite che genera... Invece lo tiene in piedi, proprio perchè funzionale ad abbassare la media di emissioni del gruppo.
Senza stare a tirare in ballo gli anni 90 con il Kat (che avrà sicuramente favorito i tedeschi ma ci ha anche salvato da montagne di ossidi d'azoto, che altrimenti i motori italiani e francesi avrebbero emesso a bizzeffe), in questo modo la norma è equa per tutti perchè tutti sono chiamati ad una riduzione del consumo, nessuno escluso. Il limite uguale per tutti avrebbe favorito solo Fiat e pochi altri, ovvero quei costruttori orientati verso auto piccole e leggere. Il peso medio delle auto del gruppo Fiat vendute nel 2010 è stato, per dire, di 1067kg contro i 1337kg del 2009 (sempre fonte Jato).
 
modus72 ha scritto:
danilorse ha scritto:
La realta' e' che i costruttori tedeschi, ancora una volta, hanno vinto in Europa.
All'inizio degli anni 90 imposero il catalizzatore (contro il volere di francesi e italiani) ed ora anziche' accettare un limite che doveva essere uguale per tutti (salvo per i produttori con bassissima produzione) sono riusciti ad imporre un sistema proporzionale alle masse.
.... e' un po' come dire chi e' piu' ricco puo' inquinare di piu !!!!

Liberté, Égalité, Fraternité !!
Dissento. Questa "vittoria tedesca" fa sì che uno dei più penalizzati sia Daimler Benz, tedesco, e fa sì che il gruppo VW debba far dei bei salti per rientrare nei limiti comprendendo Porsche, Audi e, a seconda dello sviluppo degli accordi, Suzuki. Avessero vinto i tedeschi, i limiti sarebbero stati ben più permissivi perchè Daimler, per esempio, sarebbe ben contenta di gettare nel pattume il brand Smart considerate le perdite che genera... Invece lo tiene in piedi, proprio perchè funzionale ad abbassare la media di emissioni del gruppo.
Senza stare a tirare in ballo gli anni 90 con il Kat (che avrà sicuramente favorito i tedeschi ma ci ha anche salvato da montagne di ossidi d'azoto, che altrimenti i motori italiani e francesi avrebbero emesso a bizzeffe), in questo modo la norma è equa per tutti perchè tutti sono chiamati ad una riduzione del consumo, nessuno escluso. Il limite uguale per tutti avrebbe favorito solo Fiat e pochi altri, ovvero quei costruttori orientati verso auto piccole e leggere.

Da dire inoltre che l'articolo che ho linkato non è nemmeno tanto lungo da leggere ed è ancora a disposizione di tutti in home page.
 
Per quanto riguarda il catalizzatore fu fatta la scelata piu' logica.
Ma sul discorso del c02 non sono d'accordo.
Avere una massa elevata non e' ne' un pregio ne' una necessita per un auto che debba coprire le necessita' medie di un automobilista europeo.
Se poi uno vuole di piu' e' giusto che paghi !!
Secondo me, eventualmente sarebbe piu' corretto rendere proporzionale la co2 al numero di passeggeri. Mi spiego se il limite e' 130 g/km per un auto a 5 posti, dovrebbe scendere a un valore inferiore per una 4 posti e ancor piu' per una 2. Viceversa dovrebbe aumentare per un'auto con 6/7 posti.
Questa potrebbe essere una logica accettabile, ma la massa che oltre al motore e' il componente piu' importante per ridurre consumi e co2 non puo' essere accettata.
 
danilorse ha scritto:
Per quanto riguarda il catalizzatore fu fatta la scelata piu' logica.
Ma sul discorso del c02 non sono d'accordo.
Avere una massa elevata non e' ne' un pregio ne' una necessita per un auto che debba coprire le necessita' medie di un automobilista europeo.
Se poi uno vuole di piu' e' giusto che paghi !!
Secondo me, eventualmente sarebbe piu' corretto rendere proporzionale la co2 al numero di passeggeri. Mi spiego se il limite e' 130 g/km per un auto a 5 posti, dovrebbe scendere a un valore inferiore per una 4 posti e ancor piu' per una 2. Viceversa dovrebbe aumentare per un'auto con 6/7 posti.
Questa potrebbe essere una logica accettabile, ma la massa che oltre al motore e' il componente piu' importante per ridurre consumi e co2 non puo' essere accettata.
Ho capito quel che intendi, ma già adesso il maggior consumo comporta maggiori spese... La 500 twinair consuma meno di una Mini 1.6 Cooper e quindi fa spender meno in benzina rispetto alla seconda, con volumetrie interne abbastanza simili. Come dici te verrebbe imposta una doppia penalizzazione...
 
l'emissione di anidride carbonica, essendo direttamente proporzionale al consumo, darà un'ulteriore spinta al diesel a livello di gamme prodotto (e non solo in Europa). VW/audi, BMW e PSA hanno già un bel vantaggio nello sviluppo di nuove generazioni di turbo-d (anche ibride). E dopo il petrolio il carburante del futuro sarà il biodiesel dalle alghe, al momento ancora troppo costoso in col prezzo attuale del barile nessuno è disposto ad investire cifre importanti (un po' come per le "solar farms" nel Sahara)
 
sumotori64 ha scritto:
l'emissione di anidride carbonica, essendo direttamente proporzionale al consumo, darà un'ulteriore spinta al diesel a livello di gamme prodotto (e non solo in Europa). VW/audi, BMW e PSA hanno già un bel vantaggio nello sviluppo di nuove generazioni di turbo-d (anche ibride).
Sempre che risulti economico abbattere particolato e NoX...
 
sumotori64 ha scritto:
l'emissione di anidride carbonica, essendo direttamente proporzionale al consumo, darà un'ulteriore spinta al diesel a livello di gamme prodotto (e non solo in Europa). VW/audi, BMW e PSA hanno già un bel vantaggio nello sviluppo di nuove generazioni di turbo-d (anche ibride). E dopo il petrolio il carburante del futuro sarà il biodiesel dalle alghe, al momento ancora troppo costoso in col prezzo attuale del barile nessuno è disposto ad investire cifre importanti (un po' come per le "solar farms" nel Sahara)
Peccato che per rispettare le normative Euro6 devi aggiungere urea o catalizzatori particolarmente costosi
 
l'urea la useranno per poco e solo su auto pesanti e alto di gamma; per i piccoli turbo-d non serviranno affatto. Mi ricordo quando ad inizio era euro-4 si leggeva che con l'euro-5 i turbo-d sarebbero andati fuori mercato per colpa del costo di fap/dpf...; risultato 2011? Quota penetrazione diesel in europa in aumento.
 
il vero problema del diesel è che il mix di raffinazione degli impianti petroliferi a livello mondiale è squilibrato verso la benzina. E senza risorse ingenti sarà impossibile "dieselificare" gli USA in maniera comparabile all'Europa (50%)
 
e poi, parlando di costi che sbarrano la strada alle buone soluzioni, a me piace moooolto (dal punto di vista tecnico) l'accoppiata turbo benza+metano ma ... quanti modelli ci sono in vendita in Europa e a che prezzi?
 
Luigi-82 ha scritto:
Ma l'urea non è tossica?
Se la butti giù a garganella sì, altrimenti no. E' un fertilizzante comunemente usato in agricoltura, ed è presente nel nostro sangue tanto che la sua concentrazione è controllata dai reni... Che la espellono attraverso la pisciazza.
 
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