<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Facebook eversivo? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Facebook eversivo?

Deb81 ha scritto:
Certo, infatti il mondo in cui viviamo dovrebbe essere tutelato e vigilato dagli organi di controllo, dico dovrebbe perchè di fatto le cose non funzionano molto bene :rolleyes:

occhio, che si inizia così e poi si finisce allo psicoreato, al bipensiero etc etc. etc.
 
L'anonimato su internet è necessario: non vedo perché qualcuno dovrebbe raccogliere i miei dati sulle mie frequentazioni se non sto commettendo alcun reato.
Pretendere che ogni passo sia identificabile e univoco in ogni caso, significa pretendere lo stesso in ogni passo della vita reale.
Oltretutto il costo di apparati del genere sarebbe enorme.
E lo dico contro il mio interesse.... ;)
 
ci vuole una regola anche in internet. Se si scova un sito pedopornografico o siti che spiegano come costruirsi una bombetta, è giusto che vengano oscurati.
Parlo di internet in generale.
 
beh ..il facebook può essere molto pericoloso lo sappiamo tutti ,poi in questo clima di odio... :!: quelli che dicono che Il fenomeno dell'istigazione alla violenza deve essere ''stroncato sul nascere,... non hanno mica tutti torti ;)
 
testerr ha scritto:
ci vuole una regola anche in internet. Se si scova un sito pedopornografico o siti che spiegano come costruirsi una bombetta, è giusto che vengano oscurati.
Parlo di internet in generale.

Sono due cose differenti.
Il primo è un reato.
Il secondo no.

Poi come vuoi oscurarli?
Preventivamente? Oppure dopo una denuncia e almeno la prima condanna?
E tecnicamente cosa fai?
Vai a prendere fisicamente quei server (anche se magari sono in kazakistan o sfruttano un'exploit del sito, ad esempio, del ministero della giustizia)?
Blocchi quei IP e obblighi tutto gli ISP a elimarli dai loro DNS?

Non è così semplice. Soprattutto se quei siti sono veramente pericolosi: in media siti del genere hanno una durata massima pochi giorni e sfruttano delle botnet.

Facile parlare ma andando terra terra a volte si può solo assistere passivamente.
 
a leggere certe considerazioni mi viene un po da sorridere ..
chi paragona facebook a siti di integralisti o di gente che strumentalizza burattini inconsapevoli, semplicemente non conosce facebook... perchè è troppo vecchio o troppo ottuso.
la rete in generale è oggi lo specchio della nostra società
faebook non è altro che un gruppo di amici che si ritrova al bar davanti ad una birretta a dir tre cagate e raccontarsi quello che han fatto.. e si sa che gli idioti ci son dappertutto, ma non possiamo per questo impedire che la gente abbia mezzi per comuicare e diffondere le proprie idee.
anzi, non è che non possiamo, non riusciremmo nemmeno.. neanche i nostri politici, perchè è qualcosa di più grande di noi stessi.
un gruppo su facebook che inneggia violenza è chiaramente deprecabile, ma l'unica cosa che possiamo fare è compatirli e magari farli sentire a disagio per un comportamento chiaramente ignorante ed immaturo.
è la cultura e la consapevolezza della società che deve far crescere la gente, non la censura.. anche perchè le condanne si fanno sui fatti non sulle dichiarazioni.
se un idota dice che vuole darmi un pugno o augura qualcosa di brutto ad un altro, mica lo possiamo condannare sulle intenzioni.
 
silverrain ha scritto:
testerr ha scritto:
ci vuole una regola anche in internet. Se si scova un sito pedopornografico o siti che spiegano come costruirsi una bombetta, è giusto che vengano oscurati.
Parlo di internet in generale.

Sono due cose differenti.
Il primo è un reato.
Il secondo no.

Poi come vuoi oscurarli?
Preventivamente? Oppure dopo una denuncia e almeno la prima condanna?
E tecnicamente cosa fai?
Vai a prendere fisicamente quei server (anche se magari sono in kazakistan o sfruttano un'exploit del sito, ad esempio, del ministero della giustizia)?
Blocchi quei IP e obblighi tutto gli ISP a elimarli dai loro DNS?

Non è così semplice. Soprattutto se quei siti sono veramente pericolosi: in media siti del genere hanno una durata massima pochi giorni e sfruttano delle botnet.

Facile parlare ma andando terra terra a volte si può solo assistere passivamente.

son d accordo con te.
aggiugo anche che un sito su come costruire una bomba sia solo di informazione. poi sta a chi legge comportarsi di conseguenza.
 
moogpsycho ha scritto:
son d accordo con te.
aggiugo anche che un sito su come costruire una bomba sia solo di informazione. poi sta a chi legge comportarsi di conseguenza.

Senza considerare che chi decide l'oscurazione?
Un magistrato (è una discreta garanzia)?
Un funzionario di un'autorità ad hoc (già un po' di meno)?
O il politico di turno che magari è in cerca del suo quarto d'ora di celebrità o peggio ancora vuol nascondere la critica?
 
Féline72 ha scritto:
beh ..il facebook può essere molto pericoloso lo sappiamo tutti ,poi in questo clima di odio... :!: quelli che dicono che Il fenomeno dell'istigazione alla violenza deve essere ''stroncato sul nascere,... non hanno mica tutti torti ;)
Se fosse cosi che sarebbe anche giusto sicuramente un partito di cui abbiamo dato qualche accenno prima sarebbe già sciolto da tempo. :D
 
moogpsycho ha scritto:
a leggere certe considerazioni mi viene un po da sorridere ..
chi paragona facebook a siti di integralisti o di gente che strumentalizza burattini inconsapevoli, semplicemente non conosce facebook... perchè è troppo vecchio o troppo ottuso.
la rete in generale è oggi lo specchio della nostra società
faebook non è altro che un gruppo di amici che si ritrova al bar davanti ad una birretta a dir tre cagate e raccontarsi quello che han fatto.. e si sa che gli idioti ci son dappertutto, ma non possiamo per questo impedire che la gente abbia mezzi per comuicare e diffondere le proprie idee.
anzi, non è che non possiamo, non riusciremmo nemmeno.. neanche i nostri politici, perchè è qualcosa di più grande di noi stessi.
un gruppo su facebook che inneggia violenza è chiaramente deprecabile, ma l'unica cosa che possiamo fare è compatirli e magari farli sentire a disagio per un comportamento chiaramente ignorante ed immaturo.
è la cultura e la consapevolezza della società che deve far crescere la gente, non la censura.. anche perchè le condanne si fanno sui fatti non sulle dichiarazioni.
se un idota dice che vuole darmi un pugno o augura qualcosa di brutto ad un altro, mica lo possiamo condannare sulle intenzioni.

Quoto, anche sono "vecchio" (53.....); in effetti il problema, pur volendo esulare da considerazioni di tipo politico, è davvero serio.
Cari miei, ci stiamo progressivamente abituando a, e plafonando su livelli sempre + risicati di privacy e libertà individuale.
La voluta e conclamata carenza di cultura, in senso generale, genera e degenera in fenomeni di parassitismo culturale, mancanza di idee individuali, carenza di ispirazioni, etc.
In questo quadro mi sembra che i social network possano svolgere utili compiti di divulgazione positiva, di incontro costruttivo, di, appunto, socializzazione, che vanno molto al di là delle potenziali pericolosità in senso terroristico o quant'altro.
Certo il problema della vigilanza su un uso cattivo o finalizzato della rete esiste e come, ma mi sorge spontanea la domanda: siamo d'accordo sulla necessità dei controlli, ma chi dovrebbe vegliare su chi o su cosa?
E qui che sorgono gli intoppi maggiori....
Saluti a tutti
 
procida ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
a leggere certe considerazioni mi viene un po da sorridere ..
chi paragona facebook a siti di integralisti o di gente che strumentalizza burattini inconsapevoli, semplicemente non conosce facebook... perchè è troppo vecchio o troppo ottuso.
la rete in generale è oggi lo specchio della nostra società
faebook non è altro che un gruppo di amici che si ritrova al bar davanti ad una birretta a dir tre cagate e raccontarsi quello che han fatto.. e si sa che gli idioti ci son dappertutto, ma non possiamo per questo impedire che la gente abbia mezzi per comuicare e diffondere le proprie idee.
anzi, non è che non possiamo, non riusciremmo nemmeno.. neanche i nostri politici, perchè è qualcosa di più grande di noi stessi.
un gruppo su facebook che inneggia violenza è chiaramente deprecabile, ma l'unica cosa che possiamo fare è compatirli e magari farli sentire a disagio per un comportamento chiaramente ignorante ed immaturo.
è la cultura e la consapevolezza della società che deve far crescere la gente, non la censura.. anche perchè le condanne si fanno sui fatti non sulle dichiarazioni.
se un idota dice che vuole darmi un pugno o augura qualcosa di brutto ad un altro, mica lo possiamo condannare sulle intenzioni.

Quoto, anche sono "vecchio" (53.....); in effetti il problema, pur volendo esulare da considerazioni di tipo politico, è davvero serio.
Cari miei, ci stiamo progressivamente abituando a, e plafonando su livelli sempre + risicati di privacy e libertà individuale.
La voluta e conclamata carenza di cultura, in senso generale, genera e degenera in fenomeni di parassitismo culturale, mancanza di idee individuali, carenza di ispirazioni, etc.
In questo quadro mi sembra che i social network possano svolgere utili compiti di divulgazione positiva, di incontro costruttivo, di, appunto, socializzazione, che vanno molto al di là delle potenziali pericolosità in senso terroristico o quant'altro.
Certo il problema della vigilanza su un uso cattivo o finalizzato della rete esiste e come, ma mi sorge spontanea la domanda: siamo d'accordo sulla necessità dei controlli, ma chi dovrebbe vegliare su chi o su cosa?
E qui che sorgono gli intoppi maggiori....
Saluti a tutti

caro dottò flegreo mi permetta di farle
sentiti auguri per le immininti festività
allei (attaccato ovviamente) e alla sua famiglia.
saluti
 
cicciobenzina ha scritto:
procida ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
a leggere certe considerazioni mi viene un po da sorridere ..
chi paragona facebook a siti di integralisti o di gente che strumentalizza burattini inconsapevoli, semplicemente non conosce facebook... perchè è troppo vecchio o troppo ottuso.
la rete in generale è oggi lo specchio della nostra società
faebook non è altro che un gruppo di amici che si ritrova al bar davanti ad una birretta a dir tre cagate e raccontarsi quello che han fatto.. e si sa che gli idioti ci son dappertutto, ma non possiamo per questo impedire che la gente abbia mezzi per comuicare e diffondere le proprie idee.
anzi, non è che non possiamo, non riusciremmo nemmeno.. neanche i nostri politici, perchè è qualcosa di più grande di noi stessi.
un gruppo su facebook che inneggia violenza è chiaramente deprecabile, ma l'unica cosa che possiamo fare è compatirli e magari farli sentire a disagio per un comportamento chiaramente ignorante ed immaturo.
è la cultura e la consapevolezza della società che deve far crescere la gente, non la censura.. anche perchè le condanne si fanno sui fatti non sulle dichiarazioni.
se un idota dice che vuole darmi un pugno o augura qualcosa di brutto ad un altro, mica lo possiamo condannare sulle intenzioni.

Quoto, anche sono "vecchio" (53.....); in effetti il problema, pur volendo esulare da considerazioni di tipo politico, è davvero serio.
Cari miei, ci stiamo progressivamente abituando a, e plafonando su livelli sempre + risicati di privacy e libertà individuale.
La voluta e conclamata carenza di cultura, in senso generale, genera e degenera in fenomeni di parassitismo culturale, mancanza di idee individuali, carenza di ispirazioni, etc.
In questo quadro mi sembra che i social network possano svolgere utili compiti di divulgazione positiva, di incontro costruttivo, di, appunto, socializzazione, che vanno molto al di là delle potenziali pericolosità in senso terroristico o quant'altro.
Certo il problema della vigilanza su un uso cattivo o finalizzato della rete esiste e come, ma mi sorge spontanea la domanda: siamo d'accordo sulla necessità dei controlli, ma chi dovrebbe vegliare su chi o su cosa?
E qui che sorgono gli intoppi maggiori....
Saluti a tutti

caro dottò flegreo mi permetta di farle
sentiti auguri per le immininti festività
allei (attaccato ovviamente) e alla sua famiglia.
saluti

Caro Ciccio, non posso che ricambiare con affetto!!
Ah...mi ricomplimento x il nuovo n.n. che è azzeccatissimo e ti (Anzi...Le) rende pienamente giustizia.
Anche allei e alla Sua Famiglia i miei terronissimi auguri (e magna in proporzione.....)
Ciao! :lol:
 
LUISELLA1972 ha scritto:
si chiama apologia di reato, vietata dalla legge. Punto.

ciao luisella, in cosa consiste esattamente l'apologia di reato?
cosa contempla? perchè io l'ho sentita nominare quando si inneggia alle dittature passate, ai delitti, ma in senso lato rispetto a contravvenzioni o delinquenza mai.
sarebbe interessante per capire cosa la nostra giurisdizione stabilisce in merito e di conseguenza cosa potenzialmente può essere controllato/censurato in internet.
 
procida ha scritto:
Quoto, anche sono "vecchio" (53.....); in effetti il problema, pur volendo esulare da considerazioni di tipo politico, è davvero serio.
vecchio era inteso in senso metaforico :D volendo esprimere mancanza di flessibilità ed apertura mentale.
non volevo essere indelicato e mi scuso se lo sono stato.
comunque hai compreso il senso del mio pensiero.
aggiungo che talvolta alcuni "internauti" non hanno ancora compreso come la rete sia ormai completamente integrata nel tessuto sociale, e per questo si relazionano in essa come in una realtà virtuale, slegata dalla quotidianità, permettendosi di dire e fare cose che diversamente non farebbero

procida ha scritto:
Certo il problema della vigilanza su un uso cattivo o finalizzato della rete esiste e come, ma mi sorge spontanea la domanda: siamo d'accordo sulla necessità dei controlli, ma chi dovrebbe vegliare su chi o su cosa?
E qui che sorgono gli intoppi maggiori....
Saluti a tutti

questo è un grande problema. ma più che sul chi deve controllare io punterei l'attenzione sul come.
 
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