Letta oggi sul Fatto, in un articolo che si intitola "Cassino e Melfi - Sotto il tacco di Marchionne". Estrapolo un brano, dove si parla degli operai di Cassino:
(...) La paura li fa coprire il volto, li convince alla prudenza, li obbliga alla riservatezza. Abbiamo una telecamera: "Spegnila e ti dico una cosa". Spegniamo. "Qui a Cassino arrivano circa seimila reclami al mese. Sono clienti insoddisfatti che lamentano difetti grossolani. Ma lo so io perché. I capi ti trasferiscono senza motivo da un reparto all'altro. Sei ai carrelli? Ti mandano al montaggio senza dirti una parola né farti un'ora di formazione. Ti fanno montare il proiettore, e magari non l'hai mai fatto. Tu sbagli una volta. Lettera di ammonizione. Alla terza ti cacciano. Tempo fa iniziarono ad arrivare reclami sulla difficoltà di inserire le marce. Alcuni disgraziati che avevano acquistato una nostra Bravo non riuscivano a mettere la terza dopo la seconda. E s'incazzarono. Sai cos'era successo? L'asta del cambio si scalzava, fuoriusciva dalla sua sede. E perché era successo? Perché l'addetto al cambio in quella produzione era un neofita, trasferito da un reparto diverso, al quale non avevano spiegato nemmeno come diavolo si dovesse impugnare il cambio per montarlo. Lui lo prendeva dalla testa e procurava il guaio. Dimmi tu allora come puoi immaginare di vendere le auto se tratti i tuoi clienti in questo modo schifoso".
(...) La paura li fa coprire il volto, li convince alla prudenza, li obbliga alla riservatezza. Abbiamo una telecamera: "Spegnila e ti dico una cosa". Spegniamo. "Qui a Cassino arrivano circa seimila reclami al mese. Sono clienti insoddisfatti che lamentano difetti grossolani. Ma lo so io perché. I capi ti trasferiscono senza motivo da un reparto all'altro. Sei ai carrelli? Ti mandano al montaggio senza dirti una parola né farti un'ora di formazione. Ti fanno montare il proiettore, e magari non l'hai mai fatto. Tu sbagli una volta. Lettera di ammonizione. Alla terza ti cacciano. Tempo fa iniziarono ad arrivare reclami sulla difficoltà di inserire le marce. Alcuni disgraziati che avevano acquistato una nostra Bravo non riuscivano a mettere la terza dopo la seconda. E s'incazzarono. Sai cos'era successo? L'asta del cambio si scalzava, fuoriusciva dalla sua sede. E perché era successo? Perché l'addetto al cambio in quella produzione era un neofita, trasferito da un reparto diverso, al quale non avevano spiegato nemmeno come diavolo si dovesse impugnare il cambio per montarlo. Lui lo prendeva dalla testa e procurava il guaio. Dimmi tu allora come puoi immaginare di vendere le auto se tratti i tuoi clienti in questo modo schifoso".