<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fabbrica Italia? abbiamo scherzato | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Fabbrica Italia? abbiamo scherzato

mac128bit ha scritto:
E c'è pure chi lo ritiene un visionario.
Non vendo e quindi lascio il mercato...e ti fanno Ad di un grosso gruppo?
Questi sono raiders non managers.
Sono buoni tutti a fare i capitani d'industria con i soldi altrui.
Che ti metti a fare le mozzarelle?
SERGIO ! Mi devi vendere le auto in Italia, fai come vuoi, inventati quello che ti pare se no ti piglio a calci nel culo (Ferruccio Lamborghini). E levati sto cavolo di maglione, rasati e dormi la notte che qui si lavora.

Le vecchie generazioni dei cummenda avevano due sfere cosi, si preoccupavano delle loro maestranze, era un insulto mandarli a casa, quella casa non lontano dalla loro perchè erano sul territorio. Gente che partiva con i soldi loro, che rischiava il collo e non era cosi distaccata quando parlava di investimenti e sviluppo.

Ci sono ancora oggi.
quelli che per la crisi e il disonore hanno fatto gesti estremi, depressione.
Dalla crisi al terremoto, non mollano, non vogliono mollare anche le persone a casa.
Questi sono imprenditori italiani.
Non confondiamoli con queste mezze figure.

HenryChinaski ha scritto:
Da uno che ha licenziato tutti gli uomini di prodotto c'era poco da aspettarsi, era evidente come sarebbe andata, mi fanno specie tutti coloro che plaudono e hanno applaudito la sua opera di deforestazione dell'industria italica compreso il suo più entusiasta difensore ovvero il direttore del giornale che ci ospita, infatti pare che quattroruote non si sia ancora accorto di questa notiziola da nulla, ma ci parla di fiat che fa il car sharing per gli studenti.

http://www.quattroruote.it/notizie/industria/fabbrica-italia-della-valle-contro-marchionne
 
-Logan- ha scritto:
mac128bit ha scritto:
due giorni fa a Las Vegas Marpionne ha annunciato che Chrysler lancerà sul mercato 66 nuovi modelli mentre dal 2004 ad oggi ha buttato nelle strade italiane soltanto un paio di automobiline che non riusciranno mai a sfidare la concorrenza.

Questa frase da sola basta a qualificare la pochezza dell'articolo... :hunf:

http://www.alvolante.it/news/marchionne_meeting_2012_concessionari_chrysler-726836
http://affaritaliani.libero.it/economia/quattroruote-usa_chrysler_fiat_marchionne11102012.html
http://www.autoblog.it/post/68449/gruppo-chrysler-66-novita-entro-la-fine-del-2014
http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/468238/

Assodato che la parte sui 66 modelli è vera, quali sono le MIRABOLANTI novità che dal 2004 a oggi la Fiat ha lanciato sul mercato italiano?

(a parte le numerose pacchianate con cui si fa paparazzare in giro Lapo, s'intende...)
 
PanDemonio ha scritto:
-Logan- ha scritto:
mac128bit ha scritto:
due giorni fa a Las Vegas Marpionne ha annunciato che Chrysler lancerà sul mercato 66 nuovi modelli mentre dal 2004 ad oggi ha buttato nelle strade italiane soltanto un paio di automobiline che non riusciranno mai a sfidare la concorrenza.

Questa frase da sola basta a qualificare la pochezza dell'articolo... :hunf:

http://www.alvolante.it/news/marchionne_meeting_2012_concessionari_chrysler-726836
http://affaritaliani.libero.it/economia/quattroruote-usa_chrysler_fiat_marchionne11102012.html
http://www.autoblog.it/post/68449/gruppo-chrysler-66-novita-entro-la-fine-del-2014
http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/468238/

Assodato che la parte sui 66 modelli è vera, quali sono le MIRABOLANTI novità che dal 2004 a oggi la Fiat ha lanciato sul mercato italiano?

(a parte le numerose pacchianate con cui si fa paparazzare in giro Lapo, s'intende...)

Innanzitutto no.
Non è vera manco quella dei 66 modelli.
Perché 66 sono tutti gli aggiornamenti, i restyling, i ritocchi alla gamma e ANCHE i nuovi modelli di mezzo milione di marchi.
Veicoli commerciali compresi.

Dopodiché, a parte che già definirle quattro automobiline fa cascare i maroni pure a padre pio con le migliori intenzioni, parlare di mezzi che non saranno MAI IN GRADO DI SFIDARE LA CONCORRENZA significa che evidentemente chi ha scritto l'articolo non capisce na fava di quello di cui sta parlando.

Perché se anche fosse che Fiat abbia messo sul mercato pochi modelli (che comunque D'Agostino o chi per lui non sa manco da dove partire a contarli), che da un certo punto di vista può anche essere vero, pure i sassi sanno che Fiat è STRAcompetitiva nei segmenti bassi, che è praticamente quelli che ha sempre coperto con le "automobiline" di cui sopra.

Ma naturalmente è inverosimile pretendere che certi figuri comprendano che prendere due aziende sull'orlo del baratro e riportarle in attivo, in un periodo che ha visto DUE delle crisi maggiori da un secolo a questa parte, NON E' POCO.

E' inverosimile fargli capire che la vecchia gestione Fiat avrebbe mandato tutti a f@nculo e lasciato a piedi TUTTI gli operai già da 5 anni.

E' inverosimile andare a parlare di mercato europeo con volumi di vendita da anni '60, e mercati emergenti con crescita a doppia cifra a gente che prima ancora di pensare di ascoltarti ha già deciso che Marchionne è belzebù in persona.

Perché fa notizia.
Perché "dai, perché non rintuzzare un po' il fuoco dell'odio sociale"?
Perché non scaldiamo un po' gli animi, torniamo a ricchi contro poveri!
Perché no? Tanto nessuno andrà mai a controllare quello che diciamo... La gente è troppo presa da crisi e compagnia per verificare che chi ha una gamma di 380 modelli tutti nuovi sta con le pezze al c*lo lo stesso, e ne licenzia 6000 a botta...
Ma si, avanti così... :hunf:
 
-Logan- ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
-Logan- ha scritto:
mac128bit ha scritto:
due giorni fa a Las Vegas Marpionne ha annunciato che Chrysler lancerà sul mercato 66 nuovi modelli mentre dal 2004 ad oggi ha buttato nelle strade italiane soltanto un paio di automobiline che non riusciranno mai a sfidare la concorrenza.

Questa frase da sola basta a qualificare la pochezza dell'articolo... :hunf:

http://www.alvolante.it/news/marchionne_meeting_2012_concessionari_chrysler-726836
http://affaritaliani.libero.it/economia/quattroruote-usa_chrysler_fiat_marchionne11102012.html
http://www.autoblog.it/post/68449/gruppo-chrysler-66-novita-entro-la-fine-del-2014
http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/468238/

Assodato che la parte sui 66 modelli è vera, quali sono le MIRABOLANTI novità che dal 2004 a oggi la Fiat ha lanciato sul mercato italiano?

(a parte le numerose pacchianate con cui si fa paparazzare in giro Lapo, s'intende...)

Innanzitutto no.
Non è vera manco quella dei 66 modelli.
Perché 66 sono tutti gli aggiornamenti, i restyling, i ritocchi alla gamma e ANCHE i nuovi modelli di mezzo milione di marchi.
Veicoli commerciali compresi.

Dopodiché, a parte che già definirle quattro automobiline fa cascare i maroni pure a padre pio con le migliori intenzioni, parlare di mezzi che non saranno MAI IN GRADO DI SFIDARE LA CONCORRENZA significa che evidentemente chi ha scritto l'articolo non capisce na fava di quello di cui sta parlando.

Perché se anche fosse che Fiat abbia messo sul mercato pochi modelli (che comunque D'Agostino o chi per lui non sa manco da dove partire a contarli), che da un certo punto di vista può anche essere vero, pure i sassi sanno che Fiat è STRAcompetitiva nei segmenti bassi, che è praticamente quelli che ha sempre coperto con le "automobiline" di cui sopra.

Ma naturalmente è inverosimile pretendere che certi figuri comprendano che prendere due aziende sull'orlo del baratro e riportarle in attivo, in un periodo che ha visto DUE delle crisi maggiori da un secolo a questa parte, NON E' POCO.

E' inverosimile fargli capire che la vecchia gestione Fiat avrebbe mandato tutti a f@nculo e lasciato a piedi TUTTI gli operai già da 5 anni.

E' inverosimile andare a parlare di mercato europeo con volumi di vendita da anni '60, e mercati emergenti con crescita a doppia cifra a gente che prima ancora di pensare di ascoltarti ha già deciso che Marchionne è belzebù in persona.

Perché fa notizia.
Perché "dai, perché non rintuzzare un po' il fuoco dell'odio sociale"?
Perché non scaldiamo un po' gli animi, torniamo a ricchi contro poveri!
Perché no? Tanto nessuno andrà mai a controllare quello che diciamo... La gente è troppo presa da crisi e compagnia per verificare che chi ha una gamma di 380 modelli tutti nuovi sta con le pezze al c*lo lo stesso, e ne licenzia 6000 a botta...
Ma si, avanti così... :hunf:

Ti invito a leggere il commento di Pandemonio, oppure la sola riduzione pubblicata da Quattroruote e rifletterci:

Cancellati gli impegni. "Con il comunicato rilasciato ai giornalisti oggi, Marchionne e Company hanno superato ogni aspettativa riuscendo, con alcune righe, a cancellare importanti impegni che avevano preso nelle sedi opportune nei confronti dei loro dipendenti, del Governo e quindi del Paese. Ma si rendono conto questi supponenti Signori dello stato d'animo che possono avere oggi le migliaia di lavoratori della Fiat e i loro familiari di fronte alle pesanti parole da loro pronunciate e alle prospettive che queste fanno presagire?"

Il problema è Marchionne. "Il vero problema della Fiat - incalza Della Valle - non sono i lavoratori, l'Italia o la crisi (che sicuramente esiste): il vero problema sono i suoi azionisti di riferimento e il suo Amministratore Delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate o, peggio ancora, le scelte più convenienti per loro e i loro obiettivi, senza minimamente curarsi degli interessi e delle necessità del Paese. Paese che alla Fiat ha dato tanto, tantissimo, sicuramente troppo".

Responsabilità. "Pertanto non cerchino nessun capro espiatorio, perché sarà solo loro la responsabilità di quello che faranno e di tutte le conseguenze che ne deriveranno. È bene comunque che questi "furbetti cosmopoliti" sappiano che gli imprenditori italiani seri, che vivono veramente di concorrenza e competitività, che rispettano i propri lavoratori e sono orgogliosi di essere italiani, non vogliono in nessun modo essere accomunati a persone come loro".

Io 66 novità di rilievo o marginali non le ho contate nel gruppo Fiat Italia.
I modelli che tu citi non sono presenti nei primi dieci posti, nelle classifiche dei mercati postati questi giorni.
La gamma Fiat è ridotta all'osso, le maestranze depauperate dei loro diritti, fornitori disattesi, indotto di Torino e Milano alla mercè del gruppo VW e a chiudere, nessun rifacimento della Punto, modelli nuovi per tutte le marche e rebadge.

Mi chiedo su quali basi stai dando un guidizio.
Il mercato interno è in crisi ma ne sei anche leader. E lo molli?
Togli lavoro? E mi spiegh come le vendi le auto qui da noi?
Il problema sono operai da 1.200 euro al mese, oppure modelli con troppi anni sul groppone, altri dismessi (croma ad esempio), qualità non concorrenziale su assemblaggi, efficenza produttiva (33% invece del 70%), design.

Ha spremuto sino all'osso la storia dei sindacati e il costo del lavoro, quando in Francia e Germania hano ben altri stipendi, in Gran Bretagna producono senza sosta. Nissan è in UK e li i lavoratori li paghi! Fiat in Serbia e Polonia dove li prendi per l'osso del collo.. Un minimo di etica e non mi dire che business è business perchè quando toccherà a te perdere il lavoro per uno che costa la metà ed è senza le tue garanzie, ti chiamo e mi dici che ne pensi.
 
Sono daccordissimo su quanto ha detto Della Valle, e dico era ora!
L'imprenditore toscano comunque non ha mai difettato di coraggio, non so se vi ricordate il paginone che ha comprato sui giornali per prendere le distanze dal precedente infausto governo, che in quanto a menzogne ha molto in comune con l'agghiacciante e vergognoso maglionato.

Solo per fare un parellelo tra fiat e le scarpe, con tutte le dovute differenze, noto che le scarpe che produce Della Valle, sono ai piedi di milioni di persone, fanno tendenza e sono ricercatissime e hanno una gamma sconfinata, forse perchè l'imprenditore toscano abbronzato con mille braccialetti, investe nel prodotto e cerca di essere leader del mercato?
Tra l'altro produce scarpe di relativo lusso, che in tempo di crisi non dovrebbero essere vendute, ma per milioni di motivi vendono, cosa farebbe l'orribile maglionato in tempi di crisi se fosse un top menager del settore scarpe, molto probabilmente produrrebbe solo Espadrillas! tanto le scarpe di lusso non si vendono....

Seconda e più importante riflessione è questa ad ogni batosta che la fiat prende sui mercati, l'arrogante maglionato dice bene cosi' l'avevamo previsto, e mai succede nulla tranne cancellare modelli importanti, restiling importanti, segmenti strategici, un esempio su tutti l'archiviazione della nuova punto che è un modello fondamentale storicamente per risollevare la fiat.
Quindi se aveva previsto tutto, il crollo delle vendite e le relative quote di mercato, se non ha fatto un modello nuovo perchè costa, evidentemmente la sua strategia era chiudere tutto, evidentemmente ha sempre mentito sapendo di mentire, evidentemmente ha ingannato tutti.
Credo che in un paese normale un lestofante del genere dovrebbe rendere conto di queste menzogne, qui da noi invece molta stampa tra cui il sito che ci ospita lo santifica quale grande manager, invece che qualificarlo per quello che: è un baro cinico e spietato che gioca e che sta giocando che il destino di migliaia di persone, usando come carte igienica il prestigio dei marchi che possiede.

Altra ultima amara considerazione e l'ndifferenza degli Agnelli verso quella che è ed è stata la loro industria, che ha dato da mangiare a milioni di italiani e che ha arricchito la loro famiglia e che dovrebbe essere il loro orgoglio.

Vi posto un aggiacciante intervista a Franzo Grande Stevens l'avvocato dell'Avvocato che liquida la questione fiat con poche righe e poco sentimentimento dicendo in sostanza la fiat andrà via!

http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/fiat-resta-a-torino-non-lo-so-6177.html

Il link è di un giornale on line piemontese che si occupa in genere dei retroscena della politica locale ed in genere ci azzecca.
 
Sarà.
Premesso che oramai Marchionne ha dimostrato di non essere un brillante comunicatore, quello che voi vedete come fare i bagagli e andarsene io lo vedo come un semplice comunicato che dice: "fabbrica italia non era inciso nella pietra.
Non era un contratto e non era vincolante, ora va aggiornato per rispondere meglio alle attuali condizioni del mercato"

Non sappiamo ancora quali saranno le modifiche.
Non sappiamo ancora se verranno spostati dei modelli da o verso l'Italia.
Non sappiamo un tubo, ma siam già qui a dire "dagli all'untore".

Quello che mi piacerebbe vedere, anche da parte della stampa, è un atteggiamento meno accusatorio, quantomeno fino a che il piano industriale non sarà mostrato.
Dopodiché ognuno può dire tranquillamente quello che gli pare...

Altrimenti, come è caro a noi italiani, siam qui a scannarci su aria fritta.
 
-Logan- ha scritto:
Sarà.
Premesso che oramai Marchionne ha dimostrato di non essere un brillante comunicatore, quello che voi vedete come fare i bagagli e andarsene io lo vedo come un semplice comunicato che dice: "fabbrica italia non era inciso nella pietra.
Non era un contratto e non era vincolante, ora va aggiornato per rispondere meglio alle attuali condizioni del mercato"

Non sappiamo ancora quali saranno le modifiche.
Non sappiamo ancora se verranno spostati dei modelli da o verso l'Italia.
Non sappiamo un tubo, ma siam già qui a dire "dagli all'untore".

Quello che mi piacerebbe vedere, anche da parte della stampa, è un atteggiamento meno accusatorio, quantomeno fino a che il piano industriale non sarà mostrato.
Dopodiché ognuno può dire tranquillamente quello che gli pare...

Altrimenti, come è caro a noi italiani, siam qui a scannarci su aria fritta.

Non sono un fan o un detrattore ma qui sfugge l'ovvio.
Le dichiarazioni sono palesi, rimane l'attesa.

Mi chiedo solo se avesse fatto una cosa simile negli USA cosa avrebbe scatenato. Secondo me la stampa è stata sin troppo morbida.
Guardati lo spot di Fabbrica Italia e poi ne riparliamo.
 
mac128bit ha scritto:
Non sono un fan o un detrattore ma qui sfugge l'ovvio.
Le dichiarazioni sono palesi, rimane l'attesa.

Siamo d'accordo che dubito che annunceranno investimenti a cascata sull'Italia.
Ma senza un numero o un dato siam qui a lanciare strali sulle ipotesi.

Mi pare poi che un piano industriale SIA da aggiornare (il come è un altro discorso), se incontra una crisi simile.
Non farlo sarebbe suicida.
Convieni?
 
HenryChinaski ha scritto:
Sono daccordissimo su quanto ha detto Della Valle, e dico era ora!
L'imprenditore toscano comunque non ha mai difettato di coraggio, non so se vi ricordate il paginone che ha comprato sui giornali per prendere le distanze dal precedente infausto governo, che in quanto a menzogne ha molto in comune con l'agghiacciante e vergognoso maglionato.

Solo per fare un parellelo tra fiat e le scarpe, con tutte le dovute differenze, noto che le scarpe che produce Della Valle, sono ai piedi di milioni di persone, fanno tendenza e sono ricercatissime e hanno una gamma sconfinata, forse perchè l'imprenditore toscano abbronzato con mille braccialetti, investe nel prodotto e cerca di essere leader del mercato?

Una precisazione "di campanile".

Della Valle è marchigiano.
 
-Logan- ha scritto:
Innanzitutto no.
Non è vera manco quella dei 66 modelli.
Perché 66 sono tutti gli aggiornamenti, i restyling, i ritocchi alla gamma e ANCHE i nuovi modelli di mezzo milione di marchi.
Veicoli commerciali compresi.
E quanti sono gli aggiornamenti, i restyling, i ritocchi alla gamma e i modelli nuovi del gruppo Fiat, veicoli commerciali compresi?

Dopodiché, a parte che già definirle quattro automobiline fa cascare i maroni pure a padre pio con le migliori intenzioni, parlare di mezzi che non saranno MAI IN GRADO DI SFIDARE LA CONCORRENZA significa che evidentemente chi ha scritto l'articolo non capisce na fava di quello di cui sta parlando.

Perché se anche fosse che Fiat abbia messo sul mercato pochi modelli (che comunque D'Agostino o chi per lui non sa manco da dove partire a contarli), che da un certo punto di vista può anche essere vero, pure i sassi sanno che Fiat è STRAcompetitiva nei segmenti bassi, che è praticamente quelli che ha sempre coperto con le "automobiline" di cui sopra.
Sarà anche STRAcompetitiva, ma scorrendo i listini noto che:
- dopo Palio e Marea non c'è più traccia di sw, piccole, medie o grandi.
- l'Idea sta andando in pensione, l'Ulysse c'è già da un pò insieme alla Croma, e così anche le monovolume risultano non pervenute.
- La Sedici è a fine vita, e non si sa se o da cosa verrà sostituita.
- La nuova Uno, come Linea e Viaggio restano confinate ai mercati esteri.
- Doblò e Qubo sono le versioni "civili" di veicoli commerciali, e ne pagano il prezzo in termini di vendite.
- L'auto preferita dai tassisti, la Multipla, è morta senza lasciare eredi.
- La 600 ha lasciato la sua fetta di utenza alla Panda, ma anche alle numerose concorrenti dello stesso segmento che costano meno.
- Coupé e Barchetta? Nessuna erede.
- Campagnola/Massif? Una Land rimarchiata (tra l'altro IVECO invece che Fiat), a un prezzo assurdo e solo per militari o assimilati (che infatti comprano le Land)
- Freemont? Sappiamo tutti cos'è. Quello che continuo a chiedermi io è perché la gente lo compri quando c'è di meglio allo stesso prezzo e anche meno

Restano 500 (in tutte le sue originalissime declinazioni. A quando countryman, coupé e roadster? :lol: ), Panda, Punto e Bravo. Tutte ottime auto, per carità, ma un pò poco per parlare di STRAcompetitività del marchio o di sfida alla concorrenza. Soprattutto fino a quando continueranno a far pagare a parte l'omologazione a cinque posti e i poggiatesta posteriori che su una Sandero (per fare un esempio di concorrente nei segmenti "bassi" che costa MOLTO meno delle quattro succitate) sono di serie fino dalla base che più base non si può.
 
renatom ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Sono daccordissimo su quanto ha detto Della Valle, e dico era ora!
L'imprenditore toscano comunque non ha mai difettato di coraggio, non so se vi ricordate il paginone che ha comprato sui giornali per prendere le distanze dal precedente infausto governo, che in quanto a menzogne ha molto in comune con l'agghiacciante e vergognoso maglionato.

Solo per fare un parellelo tra fiat e le scarpe, con tutte le dovute differenze, noto che le scarpe che produce Della Valle, sono ai piedi di milioni di persone, fanno tendenza e sono ricercatissime e hanno una gamma sconfinata, forse perchè l'imprenditore toscano abbronzato con mille braccialetti, investe nel prodotto e cerca di essere leader del mercato?

Una precisazione "di campanile".

Della Valle è marchigiano.

Cavolo non lo sapevo, l'ho sempre legato alla fiorentina, comunque piccolo ot quasta estate sono stato nelle marche e devo dire che siete un grande popolo! Complimenti.
 
-Logan- ha scritto:
Sarà.
Premesso che oramai Marchionne ha dimostrato di non essere un brillante comunicatore, quello che voi vedete come fare i bagagli e andarsene io lo vedo come un semplice comunicato che dice: "fabbrica italia non era inciso nella pietra.
Non era un contratto e non era vincolante, ora va aggiornato per rispondere meglio alle attuali condizioni del mercato"

Non sappiamo ancora quali saranno le modifiche.
Non sappiamo ancora se verranno spostati dei modelli da o verso l'Italia.
Non sappiamo un tubo, ma siam già qui a dire "dagli all'untore".

Quello che mi piacerebbe vedere, anche da parte della stampa, è un atteggiamento meno accusatorio, quantomeno fino a che il piano industriale non sarà mostrato.
Dopodiché ognuno può dire tranquillamente quello che gli pare...

Altrimenti, come è caro a noi italiani, siam qui a scannarci su aria fritta.

Stai scherzando?
L'atteggiamento della stampa è accusatorio? Tranne nell'ultimo periodo dove l'evidenza allarmante della gestione della fiat si presenta in tutta la sua drammaticità, non ho visto alcuna critica allo sciagurato operato di Marchionne, il giornale che ci ospita soprattutto nella figura del suo direttore è entusiasta di qualsiasi cosa la fiat NON produce e lo difende a spada tratta, uno dei pochi giornalisti che ha sollevato il caso fin troppo evidente è stato Griseri di Repubblica.

A me pare tutto il contrario, uno che alla luce del sole sta distruggendo l'industria automobilistica italiana, lasciando delle fabbriche senza lavoro, senza modelli, sbagliando tutte le previsioni di mercato, mentendo sui piani industriali, proponendo ai lavoratori improbabili contratti attraverso un ricatto bello e buono è ancora definito un grande manager, quando ci sarebbero fior di aggettivi più appropriati.

Gli indizi ci sono sono tutti basta considerarli:

-Uscita dalla Confidustria
-contratto in deroga per i lavoratori, rispetto a quello nazionale
-restiling di modelli di relativo successo cancellati
-varianti sw delle berline di categoria c, promessi e mai fatti che non avrebbero comportato grossi investimenti
-non sostituzione di alcuni modelli, vedi alfa, cosa che non ha precedenti nella storia delle case automobilistiche
-nessun coupè anche partendo da base esistente
-dileggio da parte del managemet dei modelli in produzione
-vetustità e gamma risicata all'osso, non competitiva sul mercato
-rifiuto della ricerca
-rifiuto di competere nelle piccole, io trovo clamoroso il fatto che anche la punto, cavallo di battaglia fiat, non verrà prodotta nel nuovo modello, cosa che in pratica vuol dire morte della fiat e non altro.
-Alfa con due modelli di cui uno vecchio e alla frutta
-Lancia "salvata" da tre modelli americani che proprio non centrano una mazza con la Lancia e non vendono una mazza.

Questa è l'evidenza di un disegno che ha uno scopo preciso, non sono opinioni, e stiamo parlando di fatti, perchè delle promesse che ha fatto neanche una è stata rispettata, uno solo esempio la fiat 500l doveva essere fatta a Mirafiori, poi è stata spostata in Serbia, ma nella conferenza stampa di presentazione il signor grande manager si è anche permesso di dire che la Serbia come sito produttivo non è che gli sia convenuto gran che...cosa gravissima e che la stampa non si è sognata nemmeno di riportare.
Credo che anche se il signor M si mettesse a rapinare le vecchiette alla posta che ritirano la pensione, qualche direttore di qualche giornale di automobili lo difenderebbe con toni trionfalistici, riportando nel suo blog un post dal titolo " Il grande manager Marchionne riesce a trovare liquidità per la nuova gamma" :evil:
 
PanDemonio ha scritto:
Sarà anche STRAcompetitiva, ma scorrendo i listini noto che:
- dopo Palio e Marea non c'è più traccia di sw, piccole, medie o grandi.
- l'Idea sta andando in pensione, l'Ulysse c'è già da un pò insieme alla Croma, e così anche le monovolume risultano non pervenute.
- La Sedici è a fine vita, e non si sa se o da cosa verrà sostituita.
- La nuova Uno, come Linea e Viaggio restano confinate ai mercati esteri.
- Doblò e Qubo sono le versioni "civili" di veicoli commerciali, e ne pagano il prezzo in termini di vendite.
- L'auto preferita dai tassisti, la Multipla, è morta senza lasciare eredi.
- La 600 ha lasciato la sua fetta di utenza alla Panda, ma anche alle numerose concorrenti dello stesso segmento che costano meno.
- Coupé e Barchetta? Nessuna erede.
- Campagnola/Massif? Una Land rimarchiata (tra l'altro IVECO invece che Fiat), a un prezzo assurdo e solo per militari o assimilati (che infatti comprano le Land)
- Freemont? Sappiamo tutti cos'è. Quello che continuo a chiedermi io è perché la gente lo compri quando c'è di meglio allo stesso prezzo e anche meno

Restano 500 (in tutte le sue originalissime declinazioni. A quando countryman, coupé e roadster? :lol: ), Panda, Punto e Bravo. Tutte ottime auto, per carità, ma un pò poco per parlare di STRAcompetitività del marchio o di sfida alla concorrenza. Soprattutto fino a quando continueranno a far pagare a parte l'omologazione a cinque posti e i poggiatesta posteriori che su una Sandero (per fare un esempio di concorrente nei segmenti "bassi" che costa MOLTO meno delle quattro succitate) sono di serie fino dalla base che più base non si può.

Non hai capito.
Io non dico che Fiat ha una gamma perfetta e che non sbaglia nulla.

Io dico che tre quarti di quelli che strillano lo fanno per dare aria alla bocca, e che se vai a parlarci di rinforzare il segmento C, di crossover e station, ti guardano stralunati e ti rispondono "segmento che?"

Dopodiché alcuni tuoi appunti non li condivido:

-monovolume? 500L ed XL sono in dirittura d'arrivo, e ricopriranno i segmenti di Idea, Multipla e in parte Ulysse, visto che ormai il segmento di quest'ultimo è stato mangiato da monovolume più piccole e grossi SUV 7 posti tipo Freemont
Purtroppo la tipologia di automobile che era la Multipla ha dimostrato di non avere successo, versione a metano a parte (ma li era per la sconfinata autonomia), dunque sarà rimpiazzata da più normali monovolume a 5 e 7 posti.
E lo so, l'idea della 500 in tutte le salse non piace granché neppure a me.
Ma è un'idea che vende, e SOPRATTUTTO che si può vendere da entrambi i lati dell'oceano, fattore che ora come ora è quantomai cruciale.

-la sedici, stesso discorso, il suo ciclo vitale si chiuderà fra non molto, e l'erede si conosce benissmo, è quella che in codice si chiama 500X ed è stata mostrata agli addetti ai lavori quest'estate.

-Doblò e Qubo fanno benissimo il loro mestiere e nel loro segmento non soffrono un bel niente

-il low cost tira fino ad un certo punto, tanto che gli allestimenti base non se li fila mai nessuno, e comunque una panda classic la porti via con meno 8000 mila euro, senza contare gli sconti.

-coupé e barchetta purtroppo non credo possano avere eredi in un momento come questo: semplicemente non ci sono soldi da investire in progetti così ad alto rischio e poco remunerativi

-il freemont ha stupito anche me.
Ma fino a prova contraria sta facendo il suo dovere egregiamente. E non so dove sono tutti questi concorrenti con un crossover/suv diesel da 7 posti praticamente full-optional a 25.000.
E non venirmi a parlare di Dacia perché nè Lodgy né Duster reggono il confronto. Forse l'Orlando, ma anche qui siamo verso il low cost.

Panda e 500 sono STRAcompetitive eccome, e il successo anche europeo lo dimostra.
Punto, con la linea, gli interni e i motori che si ritrova, le può suonare tranquillamente ancora a 3 quarti della concorrenza, e infatti in Italia è ancora in testa alle vendite.
In Europa soffre un po' di più, ma evidentemente a causa di diffidenza verso il marchio o ad una scarsa pubblicità, visto che la Corsa, che è sua cugina, è nella top tre o quattro.

Resta il MACIGNO segmento C.
La Bravo era un ottimo progetto ma ancora oggi non viene valorizzata.
Da quando la Croma è uscita di scena non ha più una variante station e il freemont è troppo ingombrante per soddisfare quelli che vogliono una bravo station.
La gamma motori è valida ma striminzita e continua a restringersi, segno evidente che hanno deciso di lasciarla spegnere senza investirci più, lasciando posto alla sua erede.
Una variante suv sul pianale bravo non è mai arrivata, quando ford, nissan, volkswagen e tutte le giapponesi fanno ottimi numeri nel segmento C-SUV, dove ora arrivano pure i francesi.

Dunque, se vogliamo parlare di station, prego.
Se vogliamo parlare segmento C o D, parliamone.

Ma non venirmi a parlare di competitività nel segmento A e B.

E le varie cornacchie che salgono sul carro degli incazzati e starnazzano a casaccio sui giornali senza manco sapere quante ruote ha una macchina, che vadano prima a farsi i compiti a casa.
Perché se accusano Marchionne di essere troppo manager e poco dentro al mondo dell'auto, loro di certo non sono da meno.
 
HenryChinaski ha scritto:
-Logan- ha scritto:
Sarà.
Premesso che oramai Marchionne ha dimostrato di non essere un brillante comunicatore, quello che voi vedete come fare i bagagli e andarsene io lo vedo come un semplice comunicato che dice: "fabbrica italia non era inciso nella pietra.
Non era un contratto e non era vincolante, ora va aggiornato per rispondere meglio alle attuali condizioni del mercato"

Non sappiamo ancora quali saranno le modifiche.
Non sappiamo ancora se verranno spostati dei modelli da o verso l'Italia.
Non sappiamo un tubo, ma siam già qui a dire "dagli all'untore".

Quello che mi piacerebbe vedere, anche da parte della stampa, è un atteggiamento meno accusatorio, quantomeno fino a che il piano industriale non sarà mostrato.
Dopodiché ognuno può dire tranquillamente quello che gli pare...

Altrimenti, come è caro a noi italiani, siam qui a scannarci su aria fritta.

Stai scherzando?
L'atteggiamento della stampa è accusatorio? Tranne nell'ultimo periodo dove l'evidenza allarmante della gestione della fiat si presenta in tutta la sua drammaticità, non ho visto alcuna critica allo sciagurato operato di Marchionne, il giornale che ci ospita soprattutto nella figura del suo direttore è entusiasta di qualsiasi cosa la fiat NON produce e lo difende a spada tratta, uno dei pochi giornalisti che ha sollevato il caso fin troppo evidente è stato Griseri di Repubblica.

A me pare tutto il contrario, uno che alla luce del sole sta distruggendo l'industria automobilistica italiana, lasciando delle fabbriche senza lavoro, senza modelli, sbagliando tutte le previsioni di mercato, mentendo sui piani industriali, proponendo ai lavoratori improbabili contratti attraverso un ricatto bello e buono è ancora definito un grande manager, quando ci sarebbero fior di aggettivi più appropriati.

Gli indizi ci sono sono tutti basta considerarli:

-Uscita dalla Confidustria
-contratto in deroga per i lavoratori, rispetto a quello nazionale
-restiling di modelli di relativo successo cancellati
-varianti sw delle berline di categoria c, promessi e mai fatti che non avrebbero comportato grossi investimenti
-non sostituzione di alcuni modelli, vedi alfa, cosa che non ha precedenti nella storia delle case automobilistiche
-nessun coupè anche partendo da base esistente
-dileggio da parte del managemet dei modelli in produzione
-vetustità e gamma risicata all'osso, non competitiva sul mercato
-rifiuto della ricerca
-rifiuto di competere nelle piccole, io trovo clamoroso il fatto che anche la punto, cavallo di battaglia fiat, non verrà prodotta nel nuovo modello, cosa che in pratica vuol dire morte della fiat e non altro.
-Alfa con due modelli di cui uno vecchio e alla frutta
-Lancia "salvata" da tre modelli americani che proprio non centrano una mazza con la Lancia e non vendono una mazza.

Questa è l'evidenza di un disegno che ha uno scopo preciso, non sono opinioni, e stiamo parlando di fatti, perchè delle promesse che ha fatto neanche una è stata rispettata, uno solo esempio la fiat 500l doveva essere fatta a Mirafiori, poi è stata spostata in Serbia, ma nella conferenza stampa di presentazione il signor grande manager si è anche permesso di dire che la Serbia come sito produttivo non è che gli sia convenuto gran che...cosa gravissima e che la stampa non si è sognata nemmeno di riportare.
Credo che anche se il signor M si mettesse a rapinare le vecchiette alla posta che ritirano la pensione, qualche direttore di qualche giornale di automobili lo difenderebbe con toni trionfalistici, riportando nel suo blog un post dal titolo " Il grande manager Marchionne riesce a trovare liquidità per la nuova gamma" :evil:

piu di 5 non si può.
tre indizi fanno una prova e speriamo che con 5 facciano una PUNTO ;)
 
mac128bit ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
-Logan- ha scritto:
Sarà.
Premesso che oramai Marchionne ha dimostrato di non essere un brillante comunicatore, quello che voi vedete come fare i bagagli e andarsene io lo vedo come un semplice comunicato che dice: "fabbrica italia non era inciso nella pietra.
Non era un contratto e non era vincolante, ora va aggiornato per rispondere meglio alle attuali condizioni del mercato"

Non sappiamo ancora quali saranno le modifiche.
Non sappiamo ancora se verranno spostati dei modelli da o verso l'Italia.
Non sappiamo un tubo, ma siam già qui a dire "dagli all'untore".

Quello che mi piacerebbe vedere, anche da parte della stampa, è un atteggiamento meno accusatorio, quantomeno fino a che il piano industriale non sarà mostrato.
Dopodiché ognuno può dire tranquillamente quello che gli pare...

Altrimenti, come è caro a noi italiani, siam qui a scannarci su aria fritta.

Stai scherzando?
L'atteggiamento della stampa è accusatorio? Tranne nell'ultimo periodo dove l'evidenza allarmante della gestione della fiat si presenta in tutta la sua drammaticità, non ho visto alcuna critica allo sciagurato operato di Marchionne, il giornale che ci ospita soprattutto nella figura del suo direttore è entusiasta di qualsiasi cosa la fiat NON produce e lo difende a spada tratta, uno dei pochi giornalisti che ha sollevato il caso fin troppo evidente è stato Griseri di Repubblica.

A me pare tutto il contrario, uno che alla luce del sole sta distruggendo l'industria automobilistica italiana, lasciando delle fabbriche senza lavoro, senza modelli, sbagliando tutte le previsioni di mercato, mentendo sui piani industriali, proponendo ai lavoratori improbabili contratti attraverso un ricatto bello e buono è ancora definito un grande manager, quando ci sarebbero fior di aggettivi più appropriati.

Gli indizi ci sono sono tutti basta considerarli:

-Uscita dalla Confidustria
-contratto in deroga per i lavoratori, rispetto a quello nazionale
-restiling di modelli di relativo successo cancellati
-varianti sw delle berline di categoria c, promessi e mai fatti che non avrebbero comportato grossi investimenti
-non sostituzione di alcuni modelli, vedi alfa, cosa che non ha precedenti nella storia delle case automobilistiche
-nessun coupè anche partendo da base esistente
-dileggio da parte del managemet dei modelli in produzione
-vetustità e gamma risicata all'osso, non competitiva sul mercato
-rifiuto della ricerca
-rifiuto di competere nelle piccole, io trovo clamoroso il fatto che anche la punto, cavallo di battaglia fiat, non verrà prodotta nel nuovo modello, cosa che in pratica vuol dire morte della fiat e non altro.
-Alfa con due modelli di cui uno vecchio e alla frutta
-Lancia "salvata" da tre modelli americani che proprio non centrano una mazza con la Lancia e non vendono una mazza.

Questa è l'evidenza di un disegno che ha uno scopo preciso, non sono opinioni, e stiamo parlando di fatti, perchè delle promesse che ha fatto neanche una è stata rispettata, uno solo esempio la fiat 500l doveva essere fatta a Mirafiori, poi è stata spostata in Serbia, ma nella conferenza stampa di presentazione il signor grande manager si è anche permesso di dire che la Serbia come sito produttivo non è che gli sia convenuto gran che...cosa gravissima e che la stampa non si è sognata nemmeno di riportare.
Credo che anche se il signor M si mettesse a rapinare le vecchiette alla posta che ritirano la pensione, qualche direttore di qualche giornale di automobili lo difenderebbe con toni trionfalistici, riportando nel suo blog un post dal titolo " Il grande manager Marchionne riesce a trovare liquidità per la nuova gamma" :evil:

piu di 5 non si può.
tre indizi fanno una prova e speriamo che con 5 facciano una PUNTO ;)

Ho tralasciato un altro indizio abbastanza importante, la cacciata di tutti gli uomini di prodotto, mi sa che tutti questi indizi la nuova Punto non la fanno proprio :shock:
 
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