Sbagli solo quando dici "si crea meno fuliggine", perché la fuliggine l'abbiamo già creata (per giunta in misura maggiore visto che l'auto consuma di più) intrappolata, sottoposta a nuova combustione e non eliminata come per magia, ma trasformata in un volume di CO2 quasi 4 volte maggiore di quello emesso da un'auto senza FAP.-Logan- ha scritto:PanDemonio ha scritto:Non solo. Dice anche che un filtro costruito per bloccare il PM10 non solo blocca anche tutto il resto (ma quanto sono strette queste celle?) ma lo fa anche svanire nel nulla, visto che nel momento della rigenerazione emette lo stesso quantitativo di particelle di un motore senza filtro...ucre ha scritto:quel grafico mi sembra alquanto strano... correggetemi se sbaglio, ma in pratica dice che in nessun caso si produce pm10. tutte le linee si fermano prima, non solo, ma non arrivano nemmeno a metà tra il 10 e l'1. mi pare strano...
Esatto.
Questo perché con la combustione che avviene nel filtro si crea meno "fuliggine", ricollegandoci ai post precedenti.
Da quel che ho capito il segreto del fap sta qui.
Brucia ciò che generalmente non lo fa. E lo fa in extraurbano.
Sbaglio?
PS: dire che il FAP serve "per bloccare il PM10" e solo quello, è scorretto.
Il PM10 è solo il particolato più "grosso", ma il fap ferma anche particelle di dimensioni inferiori.
Contemporaneamente abbiamo privato le particelle metalliche dell'agglomerato carbonioso che permetteva di fermarle nelle prime vie respiratorie rendendole più pericolose, immesso nell'aria l'additivante tossico (cerina) dei FAP che lo usano (o degradato più velocemente l'olio dei DPF che non usano additivanti), consumato di più per far andare un'auto "tappata", aumentato i costi di produzione e manutenzione della stessa e prodotto un ulteriore rifiuto non degradabile o recuperabile (il filtro stesso, che dura circa 100.000 Km).
Ok, l'auto "fuma" di meno, ma sei sicuro che sia meno inquinante?
Io no.