danilorse ha scritto:
D'accordo che la ruspa non doveva essere fuori in quel momento, ma la bandiera gialla indica una situazione di pericolo dovuta ad un'auto ferma e a possibili commissari di gara all'opera.
Quindi il pilota' ha il diritto di non trovarsi una ruspa, ma ha anche il diritto di rispettare il pericolo per i commissari di gara. Quindi il rispetto deve essere a 360°.
In questa disgrazia purtroppo si sono concatenate piu' responsabilita'.
Non proprio, la bandiera gialla indica una situazione di pericolo
generico e implica l'obbligo di "rallentare" oltre che il divieto di superare nei settori di pista (intendendo con questo termine il tratto che va da una postazione di commissari a un'altra, di solito ce n'è una per ogni curva, e
non necessariamente i settori delimitati dalle rilevazioni dei tempi parziali sul giro) dove le bandiere gialle sono esposte. Non dev'esserci per forza una macchina ferma da qualche parte, basta uno che fora una gomma e riempie di detriti la pista - magari fuori traiettoria - e i commissari esporranno la bandiera gialla...
D'accordo sulla concatenazione di responsabilità, ma il punto - e qui non mi riferisco al tuo intervento ma parlo in generale - è che una corretta gestione della sicurezza non significa eliminare gli errori (cosa impossibile) di piloti, commissari e direttore di corsa, ma fare in modo che questi non abbiano conseguenze serie. Bianchi,
partendo dal presupposto tutto da verificare che l'uscita di strada sia stata causata da questo non è stato il primo pilota che ha rallentato "troppo poco" in regime di bandiere gialle e sicuramente non sarà l'ultimo. Ci sono stati vari casi, e chi segue la F1 lo sa benissimo, in cui le gialle sono state tranquillamente ignorate dai piloti, senza che questo avesse conseguenze peggiori di sacrosante penalizzazioni e/o squalifiche/multe ecc. Questo è un problema, ma non può essere la scusa per dire "prima o poi doveva succedere" e basta: bisogna pensare "come si può evitare che un pilota, in una situazione di gara caotica e stressante (più del solito) come quella in cui si è trovato Bianchi a Suzuka possa farsi male o fare male a terzi per non aver rallentato abbastanza?" La soluzione può essere introdurre il limitatore in regime di bandiere gialle - come si è discusso -, far entrare sempre la Safety Car in caso di mezzi di soccorso in pista, usare solo autogru che stanno dietro le barriere e non hanno bisogno di entrare in pista, o qualunque altra cosa. E' questo di cui si dovrebbe discutere, non di "chi ha sbagliato cosa"...perchè in nessun caso la discussione può aiutare il povero Bianchi, ma la caccia alle streghe (non mi riferisco a questo thread in particolare, ma al clima alimentato da media e dalle dichiarazioni di qualche "addetto ai lavori") non serve nemmeno a evitare che si ripetano incidenti di questo tipo, una ricerca seria di maggior sicurezza (partendo dal solito presupposto che la sicurezza totale è e resterà irraggiungibile) sì.