ALGEPA ha scritto:se fosse cosi non ci sarebbero incidenti nel motor sport . In pista in linea di massima si ha sentore di quello che sta succedendo alla vettura( anche per questo si vuole avere le cinture che stringono da morire proprio perchè si deve creare un tutt'uno con il mezzo in modo di sentire ogni singola reazione) ma poi non è detto che questa sensazione sia esatta e cmq ci possono essere dei fattori non calcolabili.
Quindi? Rispettando la regola eviti solo la penalizzazione tutto il resto è responsabilità del pilota.La regola esistente dice che basta un minimo rallentamento, verificabile in telemetria, per non subire penalizzazioni.
Gilles82A ha scritto:a me pare che in generale ci sia un modo di pensare molto italiano..
la colpa è sempre delle istituzioni e delle organizzazioni (o dello stato), mai delle singole persone..
nessuno vuole buttare la croce addosso al pilota, ma sembra quasi che dire che ha commesso anche lui un errore sia un sacrilegio.. come in italia, la colpa non è dei cittadini, è sempre di qualcosa o qualcun altro..
ALGEPA ha scritto:secondo me voi state utilizzando una sacrosanta logica che è valida nella vita quotidiana in una circostanza che esula invece dall'esperienza di tutti i giorni.
Io come pilota devo avere il sacrosanto diritto in pista di poter sbagliare senza che rischi la vita perchè la manifestazione a cui sto partecipando si inquadra in una dimensione di competizione sportiva in cui l'obbiettivo è vincere. Se poi a fronte del mio comportamento vado fuori i regolamenti devo essere sanzionato,ma da qui a dire che se sono in fin di vita è anche perchè me la sono cercata secondo me ne corre di strada.
Più che altro mi sorprendo che etichettate come degli "Italiani " chi non la pensa come voi ma non vi siete indignati a sentire il boss della F1 dire che tutto l'incidente è causato dalla sfortuna, se per voi è normale che chi è capo di quell'evento liquida la cosa in questo modo cosi semplicistico ed anche qualunquista per una volta negli ultimi anni mi sento molto più italiano che inglese e lodo Montezzemolo che invece auspicava un indagine serie e approfondita sulla cosa.
automoto3 ha scritto:Solo una domanda: dopo oltre 20 anni, il caso Senna continua a far discutere, e i fiumi di inchiostro continuano.
Il muro del Tamburello è stato tolto, vero?
Carloantonio70 - 1 ora fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa