<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ecco il piano industriale | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Ecco il piano industriale

autofede2009 ha scritto:
http://www.bloomberg.com/news/2012-10-30/fiat-ceo-said-to-have-proposed-merger-with-opel-peugeot.html

L?intensa giornata di speculazioni e voci più o meno attendibili non è certo terminata con l?assemblea del Lingotto. In serata l?agenzia Bloomberg ha battuto un?agenzia dal contenuto esplosivo, che ipotizza la nascita di un super-gruppo automobilistico europeo composto da Fiat/Chrysler, Peugeot/Citroen e GM Europa (con la controllata Opel) per soffiare lo scettro di prima entità continentale a Volkswagen. Artefice di questo progetto sarebbe proprio Marchionne, ancora convinto della necessità di stringere le forze per dar vita ad un mercato automobilistico formato da soli sei ?player?.

Io nel mega gruppo metterei anche i sette nani, l'uomo ragno, catwoman e topo gigio!

Edit per il monostellatore, come lasciare fuori mandrake???
 
autofede2009 ha scritto:
http://www.bloomberg.com/news/2012-10-30/fiat-ceo-said-to-have-proposed-merger-with-opel-peugeot.html

L?intensa giornata di speculazioni e voci più o meno attendibili non è certo terminata con l?assemblea del Lingotto. In serata l?agenzia Bloomberg ha battuto un?agenzia dal contenuto esplosivo, che ipotizza la nascita di un super-gruppo automobilistico europeo composto da Fiat/Chrysler, Peugeot/Citroen e GM Europa (con la controllata Opel) per soffiare lo scettro di prima entità continentale a Volkswagen. Artefice di questo progetto sarebbe proprio Marchionne, ancora convinto della necessità di stringere le forze per dar vita ad un mercato automobilistico formato da soli sei ?player?.
Qui pare che siano più illazioni:

http://www.quattroruote.it/notizie/...pel-solo-contatti-nel-2009?comeFrom=forum_QRT
 
Riguardo al piano per Alfa Romeo:

"giova sottolineare che ci stiamo muovendo nel campo della speculazione, e che siamo stati abituati negli anni scorsi a frequenti ripensamenti sul lancio di nuovi modelli, particolarmente per quello che riguarda l'Alfa."

Chi lo dice? La pagina web ufficiale di Quattroruote a firma Fabio Sciarra.

Evidentemente non sono solo alcuni nostalgici ad avere delle perplessità ;)
 
fpaol68 ha scritto:
Riguardo al piano per Alfa Romeo:

"giova sottolineare che ci stiamo muovendo nel campo della speculazione, e che siamo stati abituati negli anni scorsi a frequenti ripensamenti sul lancio di nuovi modelli, particolarmente per quello che riguarda l'Alfa."

Chi lo dice? La pagina web ufficiale di Quattroruote a firma Fabio Sciarra.

Evidentemente non sono solo alcuni nostalgici ad avere delle perplessità ;)
Le perplessità ci stanno e sono legittime, ma spero che sia possibile, a chi crede che le cose possano cambiare in meglio, di esprimere liberamente le proprie opinioni.
 
Sul 2014 e 2015 ovviamente le perplessità e i dubbi ce li abbiamo tutti perchè si tratta di progetti ancora allo stato embrionale o ancora addirittura solo sulla carta (es. erede Maserati GranTurismo), quindi modificabili o revocabili, per il 2013 però credo che possiamo ormai contare, per i mercati europei ed escludendo Chrysler, su ciò:

- Alfa 4C
- Fiat 500 X-XL
- Maserati Quattroporte VI
- Maserati Ghibli III
- Ferrari "Erede Enzo"

Indubbiamente è poco, troppo poco per un gruppo così grosso, ma almeno è pressochè certo.

Intanto qui ci sono i dettagli:
http://www.quattroruote.it/notizie/industria/fiat-i-dettagli-del-piano-industriale
 
Estimatore58 ha scritto:
all'epoca Fiat vendeva fondamentalmente in Italia, qualcosa in altri paesi del Sud Europa e qualche altro centinaio di migliaia in Brasile...la redditività era molto bassa a causa della tipologia di auto prodotte...aveva 2 marchi near Premium, di cui Lancia (lusso) rappresentava quello su cui investire maggiormente... Audi, con la 50, altro non era che un clone Volks.....invece oggi......Marchionne aveva i soldi presi a GM e cosa ne ha fatto?....qualche restyling e poco di nuovo
guarda caso, dopo 8 anni alla guida del gruppo, si accorge che per fare utili bisogna investire sui Premium, che aveva ed ha buttato praticamente nel secchio della spazzatura (attuale investimento sulla 4 C....diciamo....100.000 milioni di Euro?)
I Premium tedeschi hanno investito in questi anni ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.....non ci sarebbe voluto molto per avere risultati solo di poco migliori degli attuali

Già, non ci sarebbe voluto molto.

Chissà perchè, allora, tranne i tedeschi (che hanno saputo sfruttare meglio di altri l'opportunità rappresentata dall'Euro per crescere i Europa e si sono presentati con solide credenziali) stanno tutti alla canna del gas...
Giocare a monopoli è facile come giocare a poker con i soldi finti. Poi, nella realtà le cose possono rivelarsi un po' più difficili.

Personalmente direi che c'è da essere contenti se non chiude nessun sito produttivo in Italia. Poi, se è aria fritta si vedrà.
 
sebaco ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
all'epoca Fiat vendeva fondamentalmente in Italia, qualcosa in altri paesi del Sud Europa e qualche altro centinaio di migliaia in Brasile...la redditività era molto bassa a causa della tipologia di auto prodotte...aveva 2 marchi near Premium, di cui Lancia (lusso) rappresentava quello su cui investire maggiormente... Audi, con la 50, altro non era che un clone Volks.....invece oggi......Marchionne aveva i soldi presi a GM e cosa ne ha fatto?....qualche restyling e poco di nuovo
guarda caso, dopo 8 anni alla guida del gruppo, si accorge che per fare utili bisogna investire sui Premium, che aveva ed ha buttato praticamente nel secchio della spazzatura (attuale investimento sulla 4 C....diciamo....100.000 milioni di Euro?)
I Premium tedeschi hanno investito in questi anni ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.....non ci sarebbe voluto molto per avere risultati solo di poco migliori degli attuali

Già, non ci sarebbe voluto molto.

Chissà perchè, allora, tranne i tedeschi (che hanno saputo sfruttare meglio di altri l'opportunità rappresentata dall'Euro per crescere i Europa e si sono presentati con solide credenziali) stanno tutti alla canna del gas...
Giocare a monopoli è facile come giocare a poker con i soldi finti. Poi, nella realtà le cose possono rivelarsi un po' più difficili.

Personalmente direi che c'è da essere contenti se non chiude nessun sito produttivo in Italia. Poi, se è aria fritta si vedrà.

Durante i mondiali e gli europei di calcio 60 milioni di ct
Durante il resto dell'anno 60 milioni di ad :rolleyes:
 
fpaol68 ha scritto:
Riguardo al piano per Alfa Romeo:

"giova sottolineare che ci stiamo muovendo nel campo della speculazione, e che siamo stati abituati negli anni scorsi a frequenti ripensamenti sul lancio di nuovi modelli, particolarmente per quello che riguarda l'Alfa."

Chi lo dice? La pagina web ufficiale di Quattroruote a firma Fabio Sciarra.

Evidentemente non sono solo alcuni nostalgici ad avere delle perplessità ;)

Opinione rispettabile, non verità di fede.

Comunque, se Quattroruote ci azzecca come sulle anticipazioni per l'area di Arese che avrebbero dovuto "scottare" forse è la volta che vediamo qualche modello nuovo a listino...
 
pilota54 ha scritto:
Mah, vorrei fare le mie personalissime considerazioni.

1) I "Piani Industriali" non sono la Bibbia: vanno adeguati alle circostanze, all'andamento dei mercati, alle alleanze, ecc.. Un buon imprenditore non fa A solo perchè ha detto che farà A. Se dopo alcuni mesi che ha previsto A vede più conveniente fare B, farà B.

2) La Lancia era già morta con l'avvento di Thema e Flavia, semplicemente delle Chrysler rimarchiate e leggermente modificate per renderle più appetibili sul mercato italiano/europeo. L'operazione però si è dimostrata un flop e quindi io ritengo che, quando l'investimento Thema si sarà esaurito (non parliamo del fallimento Flavia) la Y, unico vero successo attuale del marchio, potrà tornare ad essere chiamata "Autobianchi Y". Qui Marchionne ha fatto un po' di autocritica.

3) Il "Piano Alfa" e il "Piano Maserati" sembrano di fatto i più credibili. La 4C è imminente (gennaio a max. marzo 2013), la Giulia dovrebbe essere in gestazione, l'erede 166 sembra sia deliberata e la "Duetto-Mazda" è stata quanto meno concepita. La Maserati Quattroporte VI è pronta, la "Ghibli III" è quasi pronta e il SUV "Levante" è un derivato Kerokee quindi è credibile.

4) La scelta di prediligere i brands "500", Alfa Romeo, Maserati e Jeep può sembrare limitativa ma risponde a precisi obiettivi di marketing. Sono i marchi che stanno "tirando" (a parte Alfa ma è ancora un brand di risonanza internazionale), quindi perchè non insistere su di essi?
E' inutile intestardirsi su una Fiat o Lancia "grande" che nessuno comprerà mai perchè il dominio tedesco non è scalfibile. Forse lo si potrà scalfire con un'Alfa Romeo o una Maserati, è più che evidente.

5) Non condivido la scelta di procrastinare la nuova Punto al 2015. La 500L ha bisogno di un'alternativa. Non a tutti piacciono le mini-SUV.

Quindi, in definitiva, vado un po' controcorrente. Non me la sento di salire sul carro dei "contestatori". Fino ad oggi le scelte imprenditoriali di "Maglionne" hanno pagato in termini di fatturato e redditività. Si è puntato su singoli mercati, in trend positivo (America) o emergenti (Brasile, Cina), con ottimi risultati. Inoltre si è confermato l'utilizzo degli attuali stabilimenti italiani. Non la vedo così nera.

Come non sottoscrivere. Letta la seconda e la terza trimestrale 2012 commentai: addio Punto e Giulia tp, esattamente quello che é emerso dal nuovo piano. Per il resto trovano conferma tutti i modelli Usa, SudAmerica, Cina e Ferrari-Maserati. Al contraio pare che avremo i restyling Mito e Giulietta con quest'ultina anche a tre volumi, pare confermata la 169 al posto della Giulia, quindi puntano in ogni caso sulla tp che era un azzardo sul segmento D ma é direi fisiologica (oltre che giá pronta, le Maserati son li) su una E Alfa.

A tutto cio' si aggiungono due notizie passate ovviamente inosservate. La prima pessima é che cresce se pur non di molto in relazione alla congiuntura europea l'indebitamento del gruppo, la seconda é che per la prima volta a mia memoria si annovera fra i mercati positivi del Gruppone quello asiatico, potrebbe esserci qualche buona primizia dalla Cina che per ora cisfugge, per ora é solo noto che Fiat intende aumentare la produzione gia' pianificata per 140mila vetture :)

Ps: sono in Scilia peril ponte e visto che sono dotato di Alfa avevo pensato di fare qualcosa a Catania. Il tempo qui é inclemente, nel caso giro di chiamate o sms???
 
Nardo-Leo ha scritto:
modus72 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Non mi pare che il tuo esempio sia calzante.
Una cosa è un animale, nello specifico un felino che di natura è molto indipendente, che si comporta seguendo il suo istinto. E una cosa è un piano industriale, che se le cose vanno bene secondo le previsioni, si può realizzare.
Comunque aspettiamo e vediamo come si mettono le cose.
E' calzantissimo, basta volerne vedere il senso...
No, non c'è nessun senso.
Un gatto segue solo il suo istinto, un piano industriale cambia non per l'istinto di Marchionne, ma per il cambiare della crisi europea.
Anch'io mi sto chiedendo se tu ci sia o ci faccia, e non so cosa sia meglio...
Ritenevo assai arduo che qualcuno, leggendo l'esempio, provasse ad attaccarsi alla tipologia di animale o al colore del pelo o ad altri dettagli insignificanti evitando, non so davvero se apposta oppure per l'incapacità di cogliere il punto saliente, di osservare che la metafora del gatto voleva semplicemente dire che se l'esperienza ti mostra un dato di fatto, è decisamente illogico aspettarsi qualcosa di diametralmente opposto.
Ma tant'è, è noto come non ci sia peggior sordo di chi non vuol sentire.
 
modus72 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
modus72 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Non mi pare che il tuo esempio sia calzante.
Una cosa è un animale, nello specifico un felino che di natura è molto indipendente, che si comporta seguendo il suo istinto. E una cosa è un piano industriale, che se le cose vanno bene secondo le previsioni, si può realizzare.
Comunque aspettiamo e vediamo come si mettono le cose.
E' calzantissimo, basta volerne vedere il senso...
No, non c'è nessun senso.
Un gatto segue solo il suo istinto, un piano industriale cambia non per l'istinto di Marchionne, ma per il cambiare della crisi europea.
Anch'io mi sto chiedendo se tu ci sia o ci faccia, e non so cosa sia meglio...
Ritenevo assai arduo che qualcuno, leggendo l'esempio, provasse ad attaccarsi alla tipologia di animale o al colore del pelo o ad altri dettagli insignificanti evitando, non so davvero se apposta oppure per l'incapacità di cogliere il punto saliente, di osservare che la metafora del gatto voleva semplicemente dire che se l'esperienza ti mostra un dato di fatto, è decisamente illogico aspettarsi qualcosa di diametralmente opposto.
Ma tant'è, è noto come non ci sia peggior sordo di chi non vuol sentire.

Effettivamente...

Magari, come replica, per restare nel modo animale, poteva valere un richiamo alla storia del tacchino induttivista...

Quindi, fuor di metafora, l'esperienza dei precedenti piani industriali giustifica la cautela e lo scetticismo. Ma non è una garanzia di verità.
 
pilota54 ha scritto:
Mah, vorrei fare le mie personalissime considerazioni.

1) I "Piani Industriali" non sono la Bibbia: vanno adeguati alle circostanze, all'andamento dei mercati, alle alleanze, ecc.. Un buon imprenditore non fa A solo perchè ha detto che farà A. Se dopo alcuni mesi che ha previsto A vede più conveniente fare B, farà B.

2) La Lancia era già morta con l'avvento di Thema e Flavia, semplicemente delle Chrysler rimarchiate e leggermente modificate per renderle più appetibili sul mercato italiano/europeo. L'operazione però si è dimostrata un flop e quindi io ritengo che, quando l'investimento Thema si sarà esaurito (non parliamo del fallimento Flavia) la Y, unico vero successo attuale del marchio, potrà tornare ad essere chiamata "Autobianchi Y". Qui Marchionne ha fatto un po' di autocritica.

3) Il "Piano Alfa" e il "Piano Maserati" sembrano di fatto i più credibili. La 4C è imminente (gennaio a max. marzo 2013), la Giulia dovrebbe essere in gestazione, l'erede 166 sembra sia deliberata e la "Duetto-Mazda" è stata quanto meno concepita. La Maserati Quattroporte VI è pronta, la "Ghibli III" è quasi pronta e il SUV "Levante" è un derivato Kerokee quindi è credibile.

4) La scelta di prediligere i brands "500", Alfa Romeo, Maserati e Jeep può sembrare limitativa ma risponde a precisi obiettivi di marketing. Sono i marchi che stanno "tirando" (a parte Alfa ma è ancora un brand di risonanza internazionale), quindi perchè non insistere su di essi?
E' inutile intestardirsi su una Fiat o Lancia "grande" che nessuno comprerà mai perchè il dominio tedesco non è scalfibile. Forse lo si potrà scalfire con un'Alfa Romeo o una Maserati, è più che evidente.

5) Non condivido la scelta di procrastinare la nuova Punto al 2015. La 500L ha bisogno di un'alternativa. Non a tutti piacciono le mini-SUV.

Quindi, in definitiva, vado un po' controcorrente. Non me la sento di salire sul carro dei "contestatori". Fino ad oggi le scelte imprenditoriali di "Maglionne" hanno pagato in termini di fatturato e redditività. Si è puntato su singoli mercati, in trend positivo (America) o emergenti (Brasile, Cina), con ottimi risultati. Inoltre si è confermato l'utilizzo degli attuali stabilimenti italiani. Non la vedo così nera.

1) i piani industriali sono programmazioni di medio-lungo periodo che lo scellerato maglionato, vagamente edit, cambia ogni sei mesi a dir tanto.

2) La lancia è morta da tempo, almeno da quano non hanno sostituito la Libra, ammesso e non concesso che fosse una Lancia.
Sono passati svariati anni è te non te ne sei nemmeno accorto.

3) maserati, 4c... non me ne frega un emerito EDIT. Tanto per essere "fini"
Non sono industra, sono artigianato certi modelli.
Non servono a NIENTE se alle loro spalle con ci sono auto di buon livello che fanno i volumi di vendita.

4) Alfa -30%, Maserati è artigianato, 500 ha già il fiato corto (mede in italy di sta michia, tutto costruito all'estero) e jeep -18% in Europa a settembre.
Basta cosi'?

5) Niente Punto, Bravo agonizzante, Delta idem (vabbè, la Lancia è morta, quindi chi se ne frega), Nuova Panda già in cassa integrazione, Giulietta -30%, Mito lasciamo perdere.
E' una Caporetto, te ne sei accorto? No eh? SVEGLIAAAAAAA!!!!!

6) il teorema Marchionne, ossia che possono discriminare sul lavoro quanto gli pare, tanto nessuno si lamenta è smontato: stanno perdendo tutte le cause con la Fiom.

7) in Brasile sono finiti gli incentivi e il mercato a settembre ha fatto -34%...
nel frattempo Fiat sta spendendo qualche centinaio di milioni di euro per incrementare la produzione :D

8) ieri Fiat -4% in borsa, oggi -4,5%.
Un -4% al giorno toglie la Fiat di torno.....
Analisti internazionali valutano che l'azione è comunque overquotata e dovrebbe stare a 3 euro.
Vuol dire che è ancora sopravvalutata di un 20% abbondante.

STABILITO CHE DI MACCHINE NON CAPISCE UNA EDIT, NON S'ERA DETTO CHE ALMENO DI FINANZA NE CAPIVA?
O FORSE CAPIVA SOLO DELLE SUA FINANZE PERSONALI E DEI 200 MILIONI DI STOCK OPTIONS CHE SI E' CIUCCIATO?

Pero' quando leggo che tu non la vedi tanto nera penso che sicuramente hai ragione tu :lol: :lol:

MOD: sei invitato ad evitare linguaggi scurrili ed offensivi.
 
pilota54 ha scritto:
Mah, vorrei fare le mie personalissime considerazioni.

1) I "Piani Industriali" non sono la Bibbia: vanno adeguati alle circostanze, all'andamento dei mercati, alle alleanze, ecc.. Un buon imprenditore non fa A solo perchè ha detto che farà A. Se dopo alcuni mesi che ha previsto A vede più conveniente fare B,  farà B. 

Ciao pilota, d'accordo su tutto il resto, ma su questo punto devo dissentire.

Probabilmente siamo abituati, anche grazie a Fiat, a considerare un piano industriale come una vaga ipotesi ( eufemismo ) , come una mazzetta di slides da mostrare alla stampa. Ma nell'accezione comune - e normale nell'industria - non é esattamente cosí.

Quando un'azienda stila il proprio piano industriale ( che é un oggetto ad uso interno ) , comincia ad investirci sopra miliardi ( perché il piano a quello serve ) ben prima di ufficializzarlo, e questo lo rende vincolante e vincolato: una volta avviata la sua attuazione, salvo guerre termonucleari, non si torna indietro. Perché ogni slittamento o cancellazione di prodotto significano, nel primo caso, tenere immobilizzati miliardi già spesi, su cui non c'é alcun ritorno, nel secondo caso, gettarli proprio nel cesso.

É questo il motivo per cui altre case, una volta stabilito un piano, lo considerano blindato e faticano a tirare i freni dello sviluppo, anche se la congiuntura successivamente peggiora: perché una volta che hai smenato miliardi su quel piano, ti conviene far comunque uscire il prodotto, tentare di giocartelo, pur rischiando un fallimento, piuttosto che buttare a mare gli investimenti fatti e decretare il fallimento immediato a tavolino, senza nemmeno tentare di trovare uno sbocco a fondi comunque già spesi. É come se uno stanziasse tutti i propri averi per costruire una palazzina di 6 appartamenti da affittare, ed una volta arrivato a spendere i 3/4 dell'investimento, decidesse di demolirla perché in questo momento é difficile affittare: pura follia, e perdi sempre meno soldi tentando di adeguarti al mercato in ribasso.

La storia per cui un manager avveduto rivolta i piani industriali come un calzino, anche tre volte in un decennio, é una balla: se lo puó permettere solo Fiat, in quanto su quei piani non ha mai investito un euro: sono carta straccia fin dalla nascita e ci rimangono.

E questo vale se di piano ci si permette di stravolgerne uno. Se i piani industriali buttati all'aria cominciano ad essere tre in un decennio, o giù di lí, qualcuno potrebbe davvero cominciare a chiedersi su cosa investano questi, con quali tempi, e quanti milioni abbiano bruciato in progetti cancellati. Risposta? Zero: i soldi non ce li hanno mai messi.

Poi uno ci riflette sopra, si rende conto che gli attuali modelli sono tutti derivati o modifiche di derivati ( salvo 4c, salvo vederla uscire ) , per cui si vantano tempi di sviluppo lampo, e tutto torna.
 
a me sembra che se uno si guarda intorno si rende conto che tutti i costruttori europei compresi i tedeschi, i tre premium, comprese Ferrari e Maserati sono tutti in perdita in Europa. Chi ha investito di piu' perde di piu', chi si é salvato lo ha fatto solo con gli utili di altri mercati. Mi sembra che le altre cose le vedi solo tu
 
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