Mah, vorrei fare le mie personalissime considerazioni.
1) I "Piani Industriali" non sono la Bibbia: vanno adeguati alle circostanze, all'andamento dei mercati, alle alleanze, ecc.. Un buon imprenditore non fa A solo perchè ha detto che farà A. Se dopo alcuni mesi che ha previsto A vede più conveniente fare B, farà B.
2) La Lancia era già morta con l'avvento di Thema e Flavia, semplicemente delle Chrysler rimarchiate e leggermente modificate per renderle più appetibili sul mercato italiano/europeo. L'operazione però si è dimostrata un flop e quindi io ritengo che, quando l'investimento Thema si sarà esaurito (non parliamo del fallimento Flavia) la Y, unico vero successo attuale del marchio, potrà tornare ad essere chiamata "Autobianchi Y". Qui Marchionne ha fatto un po' di autocritica.
3) Il "Piano Alfa" e il "Piano Maserati" sembrano di fatto i più credibili. La 4C è imminente (gennaio a max. marzo 2013), la Giulia dovrebbe essere in gestazione, l'erede 166 sembra sia deliberata e la "Duetto-Mazda" è stata quanto meno concepita. La Maserati Quattroporte VI è pronta, la "Ghibli III" è quasi pronta e il SUV "Levante" è un derivato Kerokee quindi è credibile.
4) La scelta di prediligere i brands "500", Alfa Romeo, Maserati e Jeep può sembrare limitativa ma risponde a precisi obiettivi di marketing. Sono i marchi che stanno "tirando" (a parte Alfa ma è ancora un brand di risonanza internazionale), quindi perchè non insistere su di essi?
E' inutile intestardirsi su una Fiat o Lancia "grande" che nessuno comprerà mai perchè il dominio tedesco non è scalfibile. Forse lo si potrà scalfire con un'Alfa Romeo o una Maserati, è più che evidente.
5) Non condivido la scelta di procrastinare la nuova Punto al 2015. La 500L ha bisogno di un'alternativa. Non a tutti piacciono le mini-SUV.
Quindi, in definitiva, vado un po' controcorrente. Non me la sento di salire sul carro dei "contestatori". Fino ad oggi le scelte imprenditoriali di "Maglionne" hanno pagato in termini di fatturato e redditività. Si è puntato su singoli mercati, in trend positivo (America) o emergenti (Brasile, Cina), con ottimi risultati. Inoltre si è confermato l'utilizzo degli attuali stabilimenti italiani. Non la vedo così nera.