<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ecco chi è il vero MARCHIONNE ! | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Ecco chi è il vero MARCHIONNE !

MultiJet150 ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
Andrew_89 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
Andrew_89 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
Yd.rss2025 ha scritto:
G5 ha scritto:
Non voglio rompere le uova nel paniere ma quelle belle parole sono le stesse che ho usato anche io per rilanciare la nostra piccola associazione. Ovviamente ben pochi soci hanno creduto fermamente nella possibilità di invertire la rotta relegando un sentimento sincero e convinto al rango di ovvia banalità. Noi continuiamo a vivacchiare in attesa di un influenza seria che ponga fine alle sofferenze del malato. FIAT è in attesa di che cosa?
Dei soldi statali cioe sottoforma di incentivi rottamazione, La Fiat si muoverà solo dopo che lo stato odierno di buffoni paghi . es: "Caro stato vuoi che Pomigliano resti aperta per i proximi 10 anni e che il governo non caschi?Passami i soldi per la rottamazione. Non lo fai cavoli tuoi trasferiamo tutto di nuovo all'estero:" il ragionamento fila se saremmo in un paese sudamericano ma il brutto che siamo in Italia . :(

La supersocialista Francia è un paese sudamericano?
No perchè quello che hai avuto il coraggio di scrivere è quello che è davvero successo l'anno scorso all'Eliseo tra Governo gruppo Renault e gruppo PSA. Caccia li sordi che sennò spostiamo nell'est-europeo...ed ecco ottenuta la pioggia plurimiliardaria per le due case automobilistiche che Sergione ha denunciato e che l'europa ha benedetto facendo spallucce.

Veramente è stato il contrario! E' lo Stato che ha detto "Se volete i soldi dovete produrre qua, altrimenti nisba!"

Prego? Com'è iniziata la trattativa scusami? :D Sarkozy s'è trovato con qualche miliardo di ? in eccesso e li ha invitati a palazzo per vedere se fossero interessati ad un prestito a tasso fuori mercato? :lol:
Ti sei dimenticato forse che buchi di bilancio avevano registrato nel 2008 le due case e come avevano intenzione di procedere per abbassare i costi di produzione? Allora provo a rinfrescare la memoria..LICENZIAMENTI E SPOSTAMENTI DI PRODUZIONE VERSO L'EST EUROPEO.
Questi erano i rimedi che avevano progettato..per Renault poi bastava una nottata per spostarsi in Romania dove gia possiede Dacia...
Quelli che dici tu sono i rimedi concordato sotto la pioggia miliardaria in prestito. Ah..aggiungo per completezza di informazione..che si sono impegnati pure ad investire nell'elettrico con quel prestito.

L'elettrico è partito ben prima di questo finanziamento...
Comunque è anche vero che la Renault ha dichiarato che entro la fine dell'anno inizierà a restituire il prestito ricevuto:
http://www.omniauto.it/magazine/12656/renault-ripaga-la-francia
Hai mai sentito invece da parte della Fiat che era pronta a restituire qualcosa allo Stato? Io no!

Ve l'ho già scritto in svariate occasioni: il marpionne con gli aiuti dello stato italiano s'è aumentato considerevolmente lo stipendio, pero' ha scelto di risiedere in Svizzera, cosi' non ci rifonde nemmeno un euro di IRPEF.

Inqualificabile!

A me bastano quelli che versano in IVA e tasse le società del gruppo.

Sinceramente non conosco dati aggiornati, ma da verifiche fatte 10-15 anni fa risultava che le grosse aziende (tipo FIat) in realtà non pagavano proprio nulla di tasse.
Cioè messe a bilancio tutte le passività, risultava un sostanziale pareggio. Quindi le tasse le pagavano solo i dipendenti di codeste società.

Esempio: se Fiat fattura 40-50 miliardi di euro e dichiara un utile di 1,5 miliardi, pagherà sotto forma di tasse quanto? Conquecento milioni?
Praticamente niente rispetto al fatturato.

Tornando a Marchionne, come tu ben sai, più delle chiacchiere contano i fatti ed i simboli.

Quando il n°1 di un'azienda italiana (ex italiana?) decide di prendere la residenza all'estero, è evidente che ciò rappresenta un prendere le distanze dall'Italia e dal'italianità del marchio.

Comunque, come quasi sempre accade, nelle tragicommedie all'italiana c'è sempre lo zampino dello stato: se a fronte delle enormi cifre con cui la collettività ha finanziato Fiat nei decenni passati, ed anche recentemente, lo stato, o le regioni nelle quali erano situati gli impianti produttivi, avessero preteso (ed ottenuto) la partecipazione al capitale sociale della Fiat, certe cose il marpionne non potrebbe dirle e farle, pena la cacciata immediata.

Se è per quello lo stato Italiano, cioè tutti noi, ha finanziato con ammortizzatori sociali, incentivi, defiscalizzazioni, ecc.. anche molte multinazionali straniere che al minimo segnale negativo, se ne sono andate senza fare tanto rumore e senza neanche dire grazie e scusate per il disturbo.

Inoltre le regole dei bilanci, non le fa FIAT e comunque valgono per tutti.

Pensa per esempio al disastro Alitalia gestione precedente ....... chi sta ancora pagando ? E chi si è preso le attività buone ? Eppure, non si fa e non si è fatto il rumore che si fa ingiustamente per FIAT che invece è ancora sul mercato a combattere contro la concorrenza.

E' la seconda volta che mi fai l'esempio di Alitalia, ed io, esattamente come l'altra volta, ti rispondo che questo è un forum di appassionati di automobili.
Quindi è normale che si parli piu' di Fiat che di altro, in quanto unica industria italiana del settore.

Fiat ha scoperto il mercato troppo tardi, dopo averlo ostacolato in Italia per decenni (l'ha sostanzialmente ammesso lo stesso Montezemolo poco tempo fa).
Il vero motivo della decadenza di Fiat è stato, a ben guardare, il regime di quasi monopolio in cui ha operato fino agli anni '80.
E non sono certo che le critiche che gli muoviamo a nuocergli anzi, semmai l'assenza di critica.
Perchè la critica costruttiva deve essere uno stimolo a fare meglio, sia nella realizzazione delle autovetture, sia nel rapporto con i lavoratori e con i sindacati.

Non ce lo dimentichiamo che chi ha reso impossibile l'acquisizione di Opel sono stati proprio i sindacati tedeschi, che ben sapevano come Fiat si è sempre comportata con gli omologhi italiani.

E anche in questo caso, come per il regime di monopolio, il tempo è galantuomo e gli autogol si pagano cari,
 
controilbanditismo ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
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Non voglio rompere le uova nel paniere ma quelle belle parole sono le stesse che ho usato anche io per rilanciare la nostra piccola associazione. Ovviamente ben pochi soci hanno creduto fermamente nella possibilità di invertire la rotta relegando un sentimento sincero e convinto al rango di ovvia banalità. Noi continuiamo a vivacchiare in attesa di un influenza seria che ponga fine alle sofferenze del malato. FIAT è in attesa di che cosa?
Dei soldi statali cioe sottoforma di incentivi rottamazione, La Fiat si muoverà solo dopo che lo stato odierno di buffoni paghi . es: "Caro stato vuoi che Pomigliano resti aperta per i proximi 10 anni e che il governo non caschi?Passami i soldi per la rottamazione. Non lo fai cavoli tuoi trasferiamo tutto di nuovo all'estero:" il ragionamento fila se saremmo in un paese sudamericano ma il brutto che siamo in Italia . :(

La supersocialista Francia è un paese sudamericano?
No perchè quello che hai avuto il coraggio di scrivere è quello che è davvero successo l'anno scorso all'Eliseo tra Governo gruppo Renault e gruppo PSA. Caccia li sordi che sennò spostiamo nell'est-europeo...ed ecco ottenuta la pioggia plurimiliardaria per le due case automobilistiche che Sergione ha denunciato e che l'europa ha benedetto facendo spallucce.

Veramente è stato il contrario! E' lo Stato che ha detto "Se volete i soldi dovete produrre qua, altrimenti nisba!"

Prego? Com'è iniziata la trattativa scusami? :D Sarkozy s'è trovato con qualche miliardo di ? in eccesso e li ha invitati a palazzo per vedere se fossero interessati ad un prestito a tasso fuori mercato? :lol:
Ti sei dimenticato forse che buchi di bilancio avevano registrato nel 2008 le due case e come avevano intenzione di procedere per abbassare i costi di produzione? Allora provo a rinfrescare la memoria..LICENZIAMENTI E SPOSTAMENTI DI PRODUZIONE VERSO L'EST EUROPEO.
Questi erano i rimedi che avevano progettato..per Renault poi bastava una nottata per spostarsi in Romania dove gia possiede Dacia...
Quelli che dici tu sono i rimedi concordato sotto la pioggia miliardaria in prestito. Ah..aggiungo per completezza di informazione..che si sono impegnati pure ad investire nell'elettrico con quel prestito.

L'elettrico è partito ben prima di questo finanziamento...
Comunque è anche vero che la Renault ha dichiarato che entro la fine dell'anno inizierà a restituire il prestito ricevuto:
http://www.omniauto.it/magazine/12656/renault-ripaga-la-francia
Hai mai sentito invece da parte della Fiat che era pronta a restituire qualcosa allo Stato? Io no!

Ve l'ho già scritto in svariate occasioni: il marpionne con gli aiuti dello stato italiano s'è aumentato considerevolmente lo stipendio, pero' ha scelto di risiedere in Svizzera, cosi' non ci rifonde nemmeno un euro di IRPEF.

Inqualificabile!

A me bastano quelli che versano in IVA e tasse le società del gruppo.

Sinceramente non conosco dati aggiornati, ma da verifiche fatte 10-15 anni fa risultava che le grosse aziende (tipo FIat) in realtà non pagavano proprio nulla di tasse.
Cioè messe a bilancio tutte le passività, risultava un sostanziale pareggio. Quindi le tasse le pagavano solo i dipendenti di codeste società.

Esempio: se Fiat fattura 40-50 miliardi di euro e dichiara un utile di 1,5 miliardi, pagherà sotto forma di tasse quanto? Conquecento milioni?
Praticamente niente rispetto al fatturato.

Tornando a Marchionne, come tu ben sai, più delle chiacchiere contano i fatti ed i simboli.

Quando il n°1 di un'azienda italiana (ex italiana?) decide di prendere la residenza all'estero, è evidente che ciò rappresenta un prendere le distanze dall'Italia e dal'italianità del marchio.

Comunque, come quasi sempre accade, nelle tragicommedie all'italiana c'è sempre lo zampino dello stato: se a fronte delle enormi cifre con cui la collettività ha finanziato Fiat nei decenni passati, ed anche recentemente, lo stato, o le regioni nelle quali erano situati gli impianti produttivi, avessero preteso (ed ottenuto) la partecipazione al capitale sociale della Fiat, certe cose il marpionne non potrebbe dirle e farle, pena la cacciata immediata.

Se è per quello lo stato Italiano, cioè tutti noi, ha finanziato con ammortizzatori sociali, incentivi, defiscalizzazioni, ecc.. anche molte multinazionali straniere che al minimo segnale negativo, se ne sono andate senza fare tanto rumore e senza neanche dire grazie e scusate per il disturbo.

Inoltre le regole dei bilanci, non le fa FIAT e comunque valgono per tutti.

Pensa per esempio al disastro Alitalia gestione precedente ....... chi sta ancora pagando ? E chi si è preso le attività buone ? Eppure, non si fa e non si è fatto il rumore che si fa ingiustamente per FIAT che invece è ancora sul mercato a combattere contro la concorrenza.

E' la seconda volta che mi fai l'esempio di Alitalia, ed io, esattamente come l'altra volta, ti rispondo che questo è un forum di appassionati di automobili.
Quindi è normale che si parli piu' di Fiat che di altro, in quanto unica industria italiana del settore.

Fiat ha scoperto il mercato troppo tardi, dopo averlo ostacolato in Italia per decenni (l'ha sostanzialmente ammesso lo stesso Montezemolo poco tempo fa).
Il vero motivo della decadenza di Fiat è stato, a ben guardare, il regime di quasi monopolio in cui ha operato fino agli anni '80.
E non sono certo che le critiche che gli muoviamo a nuocergli anzi, semmai l'assenza di critica.
Perchè la critica costruttiva deve essere uno stimolo a fare meglio, sia nella realizzazione delle autovetture, sia nel rapporto con i lavoratori e con i sindacati.

Non ce lo dimentichiamo che chi ha reso impossibile l'acquisizione di Opel sono stati proprio i sindacati tedeschi, che ben sapevano come Fiat si è sempre comportata con gli omologhi italiani.

E anche in questo caso, come per il regime di monopolio, il tempo è galantuomo e gli autogol si pagano cari,

Beh, certo che se la Merkel non avesse sponsorizzato Magna e Company, magari i sindacati tedeschi avrebbero aderito al progetto di creare il più grosso produttore di auto EUROPEO, FIAT+OPEL!

In realtà, come tutti sappiamo, è sfumata l'occasione e GM, giustamente, ripresa dalla crisi anche grazie ai finanziamenti pubblici USA :twisted: ci ha prontamente ripensato.
 
MultiJet150 ha scritto:
In realtà, come tutti sappiamo, è sfumata l'occasione e GM, giustamente, ripresa dalla crisi anche grazie ai finanziamenti pubblici USA :twisted: ci ha prontamente ripensato.
Sono gli stessi finanziamenti pubblici su cui si è buttata a pesce Fiat quando ha preso Chrysler... O forse pensi che Marchionne pensasse di ristrutturare una delle Big Three mettendo solo parte della tecnologia torinese, visto che di ghelli non ne ha manco uno in cassa?
 
controilbanditismo ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
Andrew_89 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
Andrew_89 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
Yd.rss2025 ha scritto:

Fiat ha scoperto il mercato troppo tardi, dopo averlo ostacolato in Italia per decenni (l'ha sostanzialmente ammesso lo stesso Montezemolo poco tempo fa).
Il vero motivo della decadenza di Fiat è stato, a ben guardare, il regime di quasi monopolio in cui ha operato fino agli anni '80.
E non sono certo che le critiche che gli muoviamo a nuocergli anzi, semmai l'assenza di critica.
Perfettamente d'accordo.
L'aprirsi al mercato può generare solamente innovazione e sviluppo. Non si può negare che da quando le quote di mercato interne hanno cominciato ad assottigliarsi in modo preoccupante (quasi sotto il 30%) fiat una svegliata se l'è data.
D'altronde se operi in monopolio chi te lo fa fare di investire sul prodotto?
 
modus72 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
In realtà, come tutti sappiamo, è sfumata l'occasione e GM, giustamente, ripresa dalla crisi anche grazie ai finanziamenti pubblici USA :twisted: ci ha prontamente ripensato.
Sono gli stessi finanziamenti pubblici su cui si è buttata a pesce Fiat quando ha preso Chrysler... O forse pensi che Marchionne pensasse di ristrutturare una delle Big Three mettendo solo parte della tecnologia torinese, visto che di ghelli non ne ha manco uno in cassa?

BRAVA FIAT che ci si è butta per prima, altrimenti, pensi che gli altri sarebbero stati a CINCISCHIARE ?? Inoltre, è forse una colpa, la lungimiranza ???

Infine, siccome quelli erano effettivamente prestiti di stato, la FIAT-CHRYSLER dovrà restituirli.
 
Kren ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
Andrew_89 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
Andrew_89 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
Yd.rss2025 ha scritto:

Fiat ha scoperto il mercato troppo tardi, dopo averlo ostacolato in Italia per decenni (l'ha sostanzialmente ammesso lo stesso Montezemolo poco tempo fa).
Il vero motivo della decadenza di Fiat è stato, a ben guardare, il regime di quasi monopolio in cui ha operato fino agli anni '80.
E non sono certo che le critiche che gli muoviamo a nuocergli anzi, semmai l'assenza di critica.
Perfettamente d'accordo.
L'aprirsi al mercato può generare solamente innovazione e sviluppo. Non si può negare che da quando le quote di mercato interne hanno cominciato ad assottigliarsi in modo preoccupante (quasi sotto il 30%) fiat una svegliata se l'è data.
D'altronde se operi in monopolio chi te lo fa fare di investire sul prodotto?

Decadenza ?? Tra alti e bassi è ancora li dal 1896, molti marchi, più blasonati, sono spariti oppure sono stati comperati, come per esempio: Chrysler :twisted: , SAAB, VOLVO, Jaguar, LAND, Rolls, ecc...
 
controilbanditismo ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Fonte ANSA:

Fiat: Marchionne, insieme vincere sfida
Lettera ai dipendenti, la Panda si fara' a Pomigliano
10 luglio, 13:00

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Fiat: Marchionne, insieme vincere sfida (ANSA) - ROMA, 10 LUG - Nel giorno del via libera alla produzione della nuova Panda a Pomigliano, Marchionne ha scritto ai lavoratori del gruppo Fiat in Italia. 'Ci troviamo - dice l'Ad - in una situazione molto delicata, in cui dobbiamo decidere il nostro futuro'. 'Quando, come adesso, si tratta di costruire insieme il futuro che vogliamo, non puo' esistere nessuna logica di contrapposizione interna. Questa e' una sfida tra noi e il resto del mondo. 'O si vince tutti insieme oppure tutti insieme si perde'.



Questo è un Manager e contemporaneamente un Leader !!!!!!!

Uomini come LUI dovrebbero guidare il PAESE ITALIA ! :thumbup: :thumbup:

Ha fatto -22,3% l'ultimo mese e sta a "strigne il c.u.l.o", come si dice a Roma
:lol: :lol: :lol:

Non è buonismo: è FIFA!

Aho, te saresti stato perfetto come addetto stampa di Mao tze tung.
Il culto della personalità ti fa un baffo
:lol: :lol: :lol:

P.S. Perchè non ha detto "O l'aumento lo si piglia tutti insieme, oppure non lo prende nessuno!".
Forse perchè s'è dato un aumento del 50% l'anno scorso, mentre gli operai l'ha messi in cassa integrazione da soli?

P.P.S.: più fai il le.cca.cu.lo più diminuiscono le vendite Fiat.
Al posto di Marchionne t'avrei già rimpiazzato con un polacco, e da un bel pezzo! :lol: :lol:

:lol: :lol: :lol:
 
MultiJet150 ha scritto:
Kren ha scritto:
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Yd.rss2025 ha scritto:

Fiat ha scoperto il mercato troppo tardi, dopo averlo ostacolato in Italia per decenni (l'ha sostanzialmente ammesso lo stesso Montezemolo poco tempo fa).
Il vero motivo della decadenza di Fiat è stato, a ben guardare, il regime di quasi monopolio in cui ha operato fino agli anni '80.
E non sono certo che le critiche che gli muoviamo a nuocergli anzi, semmai l'assenza di critica.
Perfettamente d'accordo.
L'aprirsi al mercato può generare solamente innovazione e sviluppo. Non si può negare che da quando le quote di mercato interne hanno cominciato ad assottigliarsi in modo preoccupante (quasi sotto il 30%) fiat una svegliata se l'è data.
D'altronde se operi in monopolio chi te lo fa fare di investire sul prodotto?

Decadenza ?? Tra alti e bassi è ancora li dal 1896, molti marchi, più blasonati, sono spariti oppure sono stati comperati, come per esempio: Chrysler :twisted: , SAAB, VOLVO, Jaguar, LAND, Rolls, ecc...

non so se hai notato, ma hai nominato quasi tutti marchi di nicchia.
i grossi costruttori tengono tutti duro.
e poi devi considerare che almeno fino all'ultimo dopoguerra ciascuno si occupava del suo mercato.
è quando si è cominciato a guardare l'orticello degli altri che la fiat si è trovata in difficoltà.
qualcuno ha detto che se sei in monopolio chi te lo fa fare ad investire nelle novità?
nessuno, però una volta finito il monopolio .....stato aiutami.
e se crrysler deve restituire il prestito perchè fiat non restituisce niente?
 
conan2001 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Kren ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
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Yd.rss2025 ha scritto:

Fiat ha scoperto il mercato troppo tardi, dopo averlo ostacolato in Italia per decenni (l'ha sostanzialmente ammesso lo stesso Montezemolo poco tempo fa).
Il vero motivo della decadenza di Fiat è stato, a ben guardare, il regime di quasi monopolio in cui ha operato fino agli anni '80.
E non sono certo che le critiche che gli muoviamo a nuocergli anzi, semmai l'assenza di critica.
Perfettamente d'accordo.
L'aprirsi al mercato può generare solamente innovazione e sviluppo. Non si può negare che da quando le quote di mercato interne hanno cominciato ad assottigliarsi in modo preoccupante (quasi sotto il 30%) fiat una svegliata se l'è data.
D'altronde se operi in monopolio chi te lo fa fare di investire sul prodotto?

Decadenza ?? Tra alti e bassi è ancora li dal 1896, molti marchi, più blasonati, sono spariti oppure sono stati comperati, come per esempio: Chrysler :twisted: , SAAB, VOLVO, Jaguar, LAND, Rolls, ecc...

non so se hai notato, ma hai nominato quasi tutti marchi di nicchia.
i grossi costruttori tengono tutti duro.
e poi devi considerare che almeno fino all'ultimo dopoguerra ciascuno si occupava del suo mercato.
è quando si è cominciato a guardare l'orticello degli altri che la fiat si è trovata in difficoltà.
qualcuno ha detto che se sei in monopolio chi te lo fa fare ad investire nelle novità?
nessuno, però una volta finito il monopolio .....stato aiutami.
e se crrysler deve restituire il prestito perchè fiat non restituisce niente?

"MINCHIA", quando ci vuole ci vuole, ma siete monotoni e logorroici, ma dov'è questo prestito che continuate a sbandierare ?????

Adesso basta, procuratevi i documenti notarili e pubblicateli, se no smettetela con questa canzone che ci sta tritando i cosiddetti.

Battute, storielle, luoghi comuni, prestiti, aiuti di stato, ma te lo ricordi il tuyo amico Maroni, ancora nell'altro governo (2001-2006) disse: o la FIAT ha le forze per andare avanti da sola o si arrangia, noi non scuciremo una lira, poi, dopo aver detto questo, è sfrecciato via su una AUDI/BMW con lampeggiante blu e pagata con i ns. soldi. Questi sono i FATTI i tuoi sono solo luoghi comuni. :evil: :evil: :evil: :evil: Poi, dopo quel governo, arrivo Marchionne e la STORIA LA CONOSCI ANCHE TU !
 
MultiJet150 ha scritto:
BRAVA FIAT che ci si è butta per prima, altrimenti, pensi che gli altri sarebbero stati a CINCISCHIARE ?? Inoltre, è forse una colpa, la lungimiranza ???
Allora bravi tutti, da GM a Fiat passando per Ford... e non solo Fiat come pedissequamente cerchi di far passare...
MultiJet150 ha scritto:
Infine, siccome quelli erano effettivamente prestiti di stato, la FIAT-CHRYSLER dovrà restituirli.
Trattandosi di dollari USA e non di lire/euro italiani credo proprio che la cosa dovrà accadere. Nel qual caso si spera che Fiat ne disponga..
 
["MINCHIA", quando ci vuole ci vuole, ma siete monotoni e logorroici, ma dov'è questo prestito che continuate a sbandierare ?????

Adesso basta, procuratevi i documenti notarili e pubblicateli, se no smettetela con questa canzone che ci sta tritando i cosiddetti.

Battute, storielle, luoghi comuni, prestiti, aiuti di stato, ma te lo ricordi il tuyo amico Maroni, ancora nell'altro governo (2001-2006) disse: o la FIAT ha le forze per andare avanti da sola o si arrangia, noi non scuciremo una lira, poi, dopo aver detto questo, è sfrecciato via su una AUDI/BMW con lampeggiante blu e pagata con i ns. soldi. Questi sono i FATTI i tuoi sono solo luoghi comuni. :evil: :evil: :evil: :evil: Poi, dopo quel

lo so che qui in italia passati i 5 anni i debiti con lo stato non possono più essere esigiti, o esatti!!. :oops:
 
conan2001 ha scritto:
lo so che qui in italia passati i 5 anni i debiti con lo stato non possono più essere esigiti, o esatti!!. :oops:
:D Qui in italia chi paga dazio o tasse sono gli scemi degli operai o impiegati , mentre per l'imprenditore sembra che ci sia l'ammistia trimestarle o giornaliera del fisco . Insomma siamo un paese delle banane, ma ci lodiamo con il mondo intero di essere una nazione che le tasse le pagano tutti :D
ecco una piccola sintesi fiscale di cosa e successo e cosa sta succedendo ora nel nostro paese:

Degli slogan elettorali di Berlusconi quello sulle tasse che diminuiscono, liberando risorse per famiglie e imprese, è certamente il più riuscito. Non c'è dubbio: nell'immaginario collettivo di moltissimi italiani i suoi governi si sono caratterizzati come quelli che non hanno "messo le mani nelle tasche della gente". Al contrario, gli stessi slogan del centrodestra e dei media di Berlusconi (tv e giornali) hanno accreditato i governi di centro sinistra come quelli che hanno sempre puntato ad alzare le tasse.
Chi ha creduto a quest'abile costruzione propagandistica di Berlusconi potrà trovare sorprendenti i dati contenuti nelle relazioni annuali della Banca d'Italia. Dati che smentiscono in toto le roboanti affermazioni che il nostro premier ci ha regalato in tutti questi anni

In estrema sintesi, i numeri evidenziano con chiarezza due circostanze: 1) le entrate dello Stato nel "decennio berlusconiano" non soltanto non sono diminuite ma sono addirittura aumentate, in relazione sia all'inflazione, sia al prodotto interno lordo. Non soltanto non c'è quindi stata la promessa riduzione delle tasse, ma al contrario è aumentata la voracità dello Stato. 2) L'incremento delle entrate dello Stato non è stato però causato da un incremento omogeneo delle principali fonti di gettito, ossia imposte dirette (quelle sul reddito), imposte indirette (Iva e accise) e contributi previdenziali (essenzialmente Inps e Inpdap).

È quindi corretto ammettere che il gettito delle imposte che si pagano con la busta paga (lavoratori dipendenti) o con la dichiarazione dei redditi (autonomi) non è aumentato, ma questo risultato può dipendere anche dal diverso livello di evasione fiscale. Infatti, confrontando le aliquote Irpef per gli anni 2000, 2005 e 2009, non si riscontra una palese riduzione delle stesse, che anzi tendono ad aumentare per i redditi più bassi, sebbene tale incremento possa risultare neutralizzato da maggiori detrazioni. In conclusione, le imposte dirette non sono aumentate, ma neppure diminuite, ed in ogni caso non vi sono state "meno tasse per tutti".

Calando questi argomenti nella situazione italiana, caratterizzata da un'evasione fiscale impressionante (si stimano ormai 120 miliardi di euro di imposte non pagate), la riduzione del gettito delle imposte indirette che si è verificato, ad aliquote Iva e importi delle accise invariati, potrebbe segnalare una maggiore evasione, che si realizza essenzialmente con le attività in nero e con il meccanismo delle cartiere, ossia delle società create per emettere fatture false.

Quindi, non ci sono state complessivamente meno tasse per tutti. Anzi sono cresciute le imposte dirette - che colpiscono particolarmente coloro che, come i dipendenti (ma anche molti autonomi) non possono evadere - e questo non è in Italia e nelle attuali circostanze un fatto positivo: dice soltanto che si accresciuto l'obolo che lo Stato pretende sui redditi effettivamente dichiarati. Ovvero, come ha detto di recente il Governatore della Banca d'Italia, sostanzialmente sulle stesse persone. Mentre non ci sono stati nel decennio berlusconiano segnali di un recupero dell'evasione, altrimenti si sarebbe visto anche un aumento delle imposte indirette.

In altre parole è aumentata di molto la pressione fiscale sul fattore lavoro, in particolare su quello dipendente.

Un decennio inutilmente trascorso in attesa che le promesse di Berlusconi si concretassero sulle buste paga e sui redditi.

le tasse non sono complessivamente calate. Né potevano esserlo per via dell'enorme, e crescente finora, spesa pubblica e di un debito pubblico che ha continuato la sua ascesa. . è possibile che soprattutto i lavoratori autonomi siano stati avvantaggiati dai governi di Berlusconi, a scapito dei lavoratori dipendenti.

Non solo, ma il maggior gettito dei contributi sociali, riverberandosi sul costo del lavoro, può aver contribuito alla riduzione della competitività del nostro sistema produttivo, che molto dipende, com'è noto, da questo fattore. Certamente i dati nudi e crudi non dicono che agli italiani sia convenuto avere Berlusconi al governo: neppure per le tasse.
 
MultiJet150 ha scritto:
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Andrew_89 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
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G5 ha scritto:
Non voglio rompere le uova nel paniere ma quelle belle parole sono le stesse che ho usato anche io per rilanciare la nostra piccola associazione. Ovviamente ben pochi soci hanno creduto fermamente nella possibilità di invertire la rotta relegando un sentimento sincero e convinto al rango di ovvia banalità. Noi continuiamo a vivacchiare in attesa di un influenza seria che ponga fine alle sofferenze del malato. FIAT è in attesa di che cosa?
Dei soldi statali cioe sottoforma di incentivi rottamazione, La Fiat si muoverà solo dopo che lo stato odierno di buffoni paghi . es: "Caro stato vuoi che Pomigliano resti aperta per i proximi 10 anni e che il governo non caschi?Passami i soldi per la rottamazione. Non lo fai cavoli tuoi trasferiamo tutto di nuovo all'estero:" il ragionamento fila se saremmo in un paese sudamericano ma il brutto che siamo in Italia . :(

La supersocialista Francia è un paese sudamericano?
No perchè quello che hai avuto il coraggio di scrivere è quello che è davvero successo l'anno scorso all'Eliseo tra Governo gruppo Renault e gruppo PSA. Caccia li sordi che sennò spostiamo nell'est-europeo...ed ecco ottenuta la pioggia plurimiliardaria per le due case automobilistiche che Sergione ha denunciato e che l'europa ha benedetto facendo spallucce.

Veramente è stato il contrario! E' lo Stato che ha detto "Se volete i soldi dovete produrre qua, altrimenti nisba!"

Prego? Com'è iniziata la trattativa scusami? :D Sarkozy s'è trovato con qualche miliardo di ? in eccesso e li ha invitati a palazzo per vedere se fossero interessati ad un prestito a tasso fuori mercato? :lol:
Ti sei dimenticato forse che buchi di bilancio avevano registrato nel 2008 le due case e come avevano intenzione di procedere per abbassare i costi di produzione? Allora provo a rinfrescare la memoria..LICENZIAMENTI E SPOSTAMENTI DI PRODUZIONE VERSO L'EST EUROPEO.
Questi erano i rimedi che avevano progettato..per Renault poi bastava una nottata per spostarsi in Romania dove gia possiede Dacia...
Quelli che dici tu sono i rimedi concordato sotto la pioggia miliardaria in prestito. Ah..aggiungo per completezza di informazione..che si sono impegnati pure ad investire nell'elettrico con quel prestito.

L'elettrico è partito ben prima di questo finanziamento...
Comunque è anche vero che la Renault ha dichiarato che entro la fine dell'anno inizierà a restituire il prestito ricevuto:
http://www.omniauto.it/magazine/12656/renault-ripaga-la-francia
Hai mai sentito invece da parte della Fiat che era pronta a restituire qualcosa allo Stato? Io no!

Ve l'ho già scritto in svariate occasioni: il marpionne con gli aiuti dello stato italiano s'è aumentato considerevolmente lo stipendio, pero' ha scelto di risiedere in Svizzera, cosi' non ci rifonde nemmeno un euro di IRPEF.

Inqualificabile!

A me bastano quelli che versano in IVA e tasse le società del gruppo.

Sinceramente non conosco dati aggiornati, ma da verifiche fatte 10-15 anni fa risultava che le grosse aziende (tipo FIat) in realtà non pagavano proprio nulla di tasse.
Cioè messe a bilancio tutte le passività, risultava un sostanziale pareggio. Quindi le tasse le pagavano solo i dipendenti di codeste società.

Esempio: se Fiat fattura 40-50 miliardi di euro e dichiara un utile di 1,5 miliardi, pagherà sotto forma di tasse quanto? Conquecento milioni?
Praticamente niente rispetto al fatturato.

Tornando a Marchionne, come tu ben sai, più delle chiacchiere contano i fatti ed i simboli.

Quando il n°1 di un'azienda italiana (ex italiana?) decide di prendere la residenza all'estero, è evidente che ciò rappresenta un prendere le distanze dall'Italia e dal'italianità del marchio.

Comunque, come quasi sempre accade, nelle tragicommedie all'italiana c'è sempre lo zampino dello stato: se a fronte delle enormi cifre con cui la collettività ha finanziato Fiat nei decenni passati, ed anche recentemente, lo stato, o le regioni nelle quali erano situati gli impianti produttivi, avessero preteso (ed ottenuto) la partecipazione al capitale sociale della Fiat, certe cose il marpionne non potrebbe dirle e farle, pena la cacciata immediata.

Se è per quello lo stato Italiano, cioè tutti noi, ha finanziato con ammortizzatori sociali, incentivi, defiscalizzazioni, ecc.. anche molte multinazionali straniere che al minimo segnale negativo, se ne sono andate senza fare tanto rumore e senza neanche dire grazie e scusate per il disturbo.

Inoltre le regole dei bilanci, non le fa FIAT e comunque valgono per tutti.

Pensa per esempio al disastro Alitalia gestione precedente ....... chi sta ancora pagando ? E chi si è preso le attività buone ? Eppure, non si fa e non si è fatto il rumore che si fa ingiustamente per FIAT che invece è ancora sul mercato a combattere contro la concorrenza.

E' la seconda volta che mi fai l'esempio di Alitalia, ed io, esattamente come l'altra volta, ti rispondo che questo è un forum di appassionati di automobili.
Quindi è normale che si parli piu' di Fiat che di altro, in quanto unica industria italiana del settore.

Fiat ha scoperto il mercato troppo tardi, dopo averlo ostacolato in Italia per decenni (l'ha sostanzialmente ammesso lo stesso Montezemolo poco tempo fa).
Il vero motivo della decadenza di Fiat è stato, a ben guardare, il regime di quasi monopolio in cui ha operato fino agli anni '80.
E non sono certo che le critiche che gli muoviamo a nuocergli anzi, semmai l'assenza di critica.
Perchè la critica costruttiva deve essere uno stimolo a fare meglio, sia nella realizzazione delle autovetture, sia nel rapporto con i lavoratori e con i sindacati.

Non ce lo dimentichiamo che chi ha reso impossibile l'acquisizione di Opel sono stati proprio i sindacati tedeschi, che ben sapevano come Fiat si è sempre comportata con gli omologhi italiani.

E anche in questo caso, come per il regime di monopolio, il tempo è galantuomo e gli autogol si pagano cari,

Beh, certo che se la Merkel non avesse sponsorizzato Magna e Company, magari i sindacati tedeschi avrebbero aderito al progetto di creare il più grosso produttore di auto EUROPEO, FIAT+OPEL!

In realtà, come tutti sappiamo, è sfumata l'occasione e GM, giustamente, ripresa dalla crisi anche grazie ai finanziamenti pubblici USA :twisted: ci ha prontamente ripensato.

GM ci ha ripensato ed ha fatto bene, in quanto avrebbe regalato un'azienda che adesso (e sottolineo adesso) ha modelli validi in produzione.

Fiat puntava, come nel 1987 con Alfa, a farsi regalare un'azienda coi modelli nuovi già sviluppati e pronti (all'epoca si trattò della 164).

In ogni caso mai i sindacati tedeschi, che contano assai di più di quelli italiani (forse perchè un paio di quelli nostrani sono pseudo-sindacati, che in realtà appoggiano le imprese ciulando i lavoratori) mai avrebbero permesso la vendita (oopss la regalia) a Fiat. E questo per i motivi che ho già esposto.
 
GM ci ha ripensato ed ha fatto bene, in quanto avrebbe regalato un'azienda che adesso (e sottolineo adesso) ha modelli validi in produzione.

Fiat puntava, come nel 1987 con Alfa, a farsi regalare un'azienda coi modelli nuovi già sviluppati e pronti (all'epoca si trattò della 164).

In ogni caso mai i sindacati tedeschi, che contano assai di più di quelli italiani (forse perchè un paio di quelli nostrani sono pseudo-sindacati, che in realtà appoggiano le imprese ciulando i lavoratori) mai avrebbero permesso la vendita (oopss la regalia) a Fiat. E questo per i motivi che ho già esposto.
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gm ci ha ripensato perchè nel frattempo il mercato ha ripreso a tirare .
e siccome a far auto ci si fanno i soldi , si fa presto a raddrizzare la barca.
e poi sinceramente, se uno vuole vendere non fa tutto quel cancan.
serve solo a sminuire il valore di quello che vuoi vendere.
a mio parere volevano solo guadagnare tempo e vedere se il governo tedesco sganciava qualcosa.
 
i modelli di Opel sono validi,i loro pesi molto meno... :lol: :lol: ma in questo caso passa tutto sotto silenzio,alla faccia della coerenza che viene sbandierata da qualcuno qui dentro...
 
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