Claudio b. ha scritto:
In particolare è molto più agghiacciante escludere i casi di stupro, ovvero introdurre una odiosa discriminazione per il nascituro, per te che reputi il nascere un diritto.
Diciamo che putroppo nel caso di stupro ci si troverebbe di fronte a dover tutelare la donna stuprata oppure il feto, magari a fronte di danni psicologici enormi della donna in caso di una gravidanza forzata.
che la vita appartaenga al bambino lo pensi tu, mentre io penso che non c'è nessun bambino ma solo un ovulo fecondato, e che la proprietaria di quell'ovulo è la madre come lo è delle ovaie che lo hanno generato.
E quando cominciamo a considerare bimbo l'ovulo? Ne facciamo una questione di sembianze umane, di tempo, o cosa? Come dicevo, si salvano oggi feti sempre + prematuri, che diventano bambini come gli altri.
E la "proprietaria" IMHO
NON è la madre, altrimenti in virtù di questo principio dovrebbe essere tale anche quando il bambino è nato.
non ho esposto le mie tesi credendole giuste come fai te, ma ho solo invitato a lasciar decidere in piena coscienza chi il problema ce l'ha in pancia, e non sei tu e neanche io.
Invece Con queste parole tu esponi con chiarezza la tua tesi, ribadendo quanto già hai detto sopra, e cioè che il feto è di proprietà della madre, cosa che mi vede completamente in disaccordo.
Tra l'altro noto che di solito queste sono affermazioni sulle quali si cambia idea quando di diventa padri.
Pensa se una coppia decide di avere un figlio, lo concepisce, e poi la donna cambia idea; in base alla tua affermazione, può interrompere la gravidanza senza che il partner abbia voce in capitolo, perchè "il problema ce l'ha in pancia" la donna.
Ma ti pare?