<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> e della pillola antiabortiva? | Il Forum di Quattroruote

e della pillola antiabortiva?

Meglio l'aggressività della CHIRURGIA, con tutte le complicazioni post-operatorie, che nascono anche ad anni di distanza, soprattutto se gli interventi Chirurgici sono ripetuti nel corso del tempo.
Questo anche quando si opera in endoscopia, che è il modo più dolce per intervenire Chirurgicamente.

Oppure Meglio la Soffice MEDICINA, che interviene attraverso medicamenti di vario tipo per raggiungere risultati che, altrimenti, richiederebbero l'aggressività della Chirurgia, con tutte le possibili complicazioni che la reiterazione chirurgica comporta.

In ambedue i casi il Medico può opporre l'obiezione di Coscienza se considera contrarie alle proprie convizioni le prestazioni richieste.

Resta il fatto che il rifiuto/obiezione di coscienza a fornire un intervento chirurgico reiterato nel tempo ha ragioni anche di carattere medico-scientifico.

A parte la "rasatura", che toglie la possibilità di avere figli, l'intervenire chirurgicamente porta anche ad una maggiore probabilità di sviluppare patologie gravi, che implicano alti costi per il servizio sanitario nazionale e locale, oltre a rischi per la vita delle persone soggette a questi interventi.

La maggiore probabilità di sviluppare tumori od altre gravi patologie, in seguito ad interventi chirurgici reiterati nel tempo.

In Italia la Deficenza è un male contagioso al contrario di altri paesi.

Bisogna essere proprio corti di cervello per non capire che non si vuole una sostituzione Medica ad una via Chirurgica, ma una prevenzione che renda inutile il ricorso alla via Chirurgica ed anche alla via medica. E comunque, tutto questo è contrastato da dogmi di carattere religioso per i credenti e dall'ingnoranza per coloro che non credono, da ambedue le caratteristiche per tutti gli altri.

Nelle periferie italiane grande è l'ingnoranza tra le giovani generazioni riguardo ai vari sistemi di prevenzione esistenti.
Il tutto contrastato poi da sub-strati che contrastano fortemente l'adozione di certe misure meccaniche di prevenzione, perchè ritenute poco "virili" da ambedue i sessi.

COME AL SOLITO E' LA SALUTE DELLE PAZIENTI AD ANDARCI DI MEZZO.
 
concordo con birillo21 su tutto, tranne sulla "dolce medicina".
a quanto pare anche la pillola è parecchio invasiva, e i rischi sono simili all'operazione chirurgica, dato il grande scompenso ormonale che crea.
però la legge dice che può essere somministrata SOLO in ospedale, quindi non credo che la cosa sia presa alla leggera dai medici.

naturalmente la disinformazione, o peggio, quella pilotata, porterà ad applaudire le baggianate dette dai due simpatici :hunf: governatori.....
e nel frattempo continueranno ad esserci le ragazze vittime del ferro da calza :evil: :evil: :evil:
 
Secondo me l'ignoranza non è solo periferica ma risiede in ogni dove. meglio la Chirurgia? meglio la medicina? Secondo me non credo si possa stabilire a priori, credo che l'aborto sia un evento talmente intimo e delicato che debba essere valutato caso per caso in base alle motivazioni e al quadro clinico di ciascuna paziente . Vero che il raschiamento può provocare l'impossibilità di avere altri figli, come è altrettanto vero che componenti farmacologiche possono scatenare allergia e causare problemi alla paziente. Vanno bene entrambe purché ognuno abbia la possibilità di scegliere.
 
A detta dei medici che conosco avendo la consorte che lavora in ambito sanitario, gli effetti collaterali della RU486 sono talmente pesanti che tutto sommato è meglio l'aborto chirurgico.
Considerando che presa al di fuori dell'ambito ospedaliero potrebbe essere davvero pericolosa, per me fanno bene a vietarla. Ci sono tanti modi per evitare una gravidanza indesiderata, l'aborto non dovrebbe (anzi, non deve) essere uno di questi.
Just my two cents.
 
a_gricolo ha scritto:
A detta dei medici che conosco avendo la consorte che lavora in ambito sanitario, gli effetti collaterali della RU486 sono talmente pesanti che tutto sommato è meglio l'aborto chirurgico.
Considerando che presa al di fuori dell'ambito ospedaliero potrebbe essere davvero pericolosa, per me fanno bene a vietarla. Ci sono tanti modi per evitare una gravidanza indesiderata, l'aborto non dovrebbe (anzi, non deve) essere uno di questi.
Just my two cents.

purtroppo ci sono casi in cui l'aborto potrebbe essere l'unica, quando impossibilitati dalla "pillola del giorno dopo" si rompe il preservativo e non te ne accorgi ad esempio... peggio ancora uno stupro, magari non denunciato per vergogna... e in questo caso secondo me la donna deve avere la possibilità di decidere di abortire o meno.
 
a_gricolo ha scritto:
A detta dei medici che conosco avendo la consorte che lavora in ambito sanitario, gli effetti collaterali della RU486 sono talmente pesanti che tutto sommato è meglio l'aborto chirurgico.
Considerando che presa al di fuori dell'ambito ospedaliero potrebbe essere davvero pericolosa, per me fanno bene a vietarla. Ci sono tanti modi per evitare una gravidanza indesiderata, l'aborto non dovrebbe (anzi, non deve) essere uno di questi.
Just my two cents.

trovo l'argomento in questione molto delicato (e soggetto a facili censure nell'ambito di questo forum) e, quotando Agricolo, vorrei aggiungere che l'aborto potrebbe essere applicato, chirurgicamente o tramite pillola, nei casi in cui la donna sia rimasta incinta a causa di uno stupro; in questo caso però bisognerebbe avere la certezza al 100% che il concepimento sia dovuto inequivocabilmente dalla violenza subita.
 
L'aborto resti una libera scelta del cittadino.
Quando le autorità cominciano a mettere la bocca nelle scelte individuali, c'è solo che da preoccuparsi, questo a prescindere dalle convinzioni personali.

Sulla ru486, attenzione a ritenerla un contraccettivo come il preservativo o la pillola anticoncezionale classica. E' sempre un trauma per la donna tanto quanto l'aborto classico, noi maschi difficilmente possiamo comprendere appieno ciò che prova una donna che abortisce. Sta solo a lei, aiutata nella scelta e sostenuta sul lato umano dall'eventuale compagno, decidere in piena coscienza e consapevole dei rischi e delle alternative.
La ru486 viee usata da decenni e credo che di dati in materia ve ne siano a tonnellate. Se è stata autorizzata (dopo decenni rispetto agli altri stati) i rischi sono stati valutati e ritenuti compatibili con le normative.
 
Thefrog ha scritto:
Io sono del tutto contrario all'aborto sotto qualunque forma esso venga applicato, dunque.....

Regards,
The frog

stavolta quoto il ranocchio (e prima di pirlate....non sono baciapile, anzi non vado in chiesa dal mio matrimonio, e non son giovane, esclusi i battesimi e cresime dei figli) l'aborto è un omicidio, a parte i casi di stupro, gravi malattie o malformazioni credo debba essere vietato. Hai scop...to beh adesso lo fai, se poi non lo vuoi tenere (vergogna...) o non lo puoi mantenere la legge in italia da anni concede il disconoscimento, si va in ospedale si partorisce con ogni cura e lo si lascia li in adozione (al limite a Milano hanno pure reinventato la ruota in un aspedale...) ma non capisco come si possa ammazzare un proprio figlio. in più molte donne che lo hanno fatto ne sono rimaste segnate a vita (al momento sembra una soluzione facile ma vi assicuro che non lo è) meglio darlo in adozione dato che in italia è sicuro ed efficace.
 
lucianoVE ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
A detta dei medici che conosco avendo la consorte che lavora in ambito sanitario, gli effetti collaterali della RU486 sono talmente pesanti che tutto sommato è meglio l'aborto chirurgico.
Considerando che presa al di fuori dell'ambito ospedaliero potrebbe essere davvero pericolosa, per me fanno bene a vietarla. Ci sono tanti modi per evitare una gravidanza indesiderata, l'aborto non dovrebbe (anzi, non deve) essere uno di questi.
Just my two cents.

trovo l'argomento in questione molto delicato (e soggetto a facili censure nell'ambito di questo forum) e, quotando Agricolo, vorrei aggiungere che l'aborto potrebbe essere applicato, chirurgicamente o tramite pillola, nei casi in cui la donna sia rimasta incinta a causa di uno stupro; in questo caso però bisognerebbe avere la certezza al 100% che il concepimento sia dovuto inequivocabilmente dalla violenza subita.

Grazie per il quoting, e colgo l'occasione per spiegarmi meglio, avendo scritto il precedente post con la macchina in moto fuori.....
Dunque, innanzitutto ritengo che debba essere tracciato un confine netto tra gravidanza derivante da rapporti consenzienti o forzati: nel secondo caso la possibilità per la donna di non affrontare la gravidanza a causa dei devastanti effetti psicologici che ciò prevedibilmente avrebbe deve a parer mio essere garantita. Diverso è il caso citato del "preservativo rotto". Completamente diverso. Infatti, l'uomo è l'unica specie animale in cui la sessualità assume una valenza relazionale che trascende la semplice finalità riproduttiva che contraddistingue il resto del regno animale. Il che è certamente un "plus", ma non deve farci dimenticare che la natura comanda: pertanto ogni donna quando intraprende un rapporto sessuale VOLONTARIO deve necessariamente mettere in preventivo la possibilità di andare incontro a una fecondazione. Siccome rischio=pericolo x esposizione, per azzerare il rischio bisogna evitare l'esposizione, e ciò significa mettere in atto ogni possibile precauzione per IMPEDIRE la fecondazione. I metodi non mancano, dal caro vecchio "tirare indietro", al preservativo hi-tech al gusto di fragola e con le nervature, al conteggio dei giorni, alla pillola anticoncezionale....... ma anche evitare comportamenti come andare in discoteca con le mutandine nella borsetta e aprire le gambe col primo che passa. Il fatto di essere ubriaca o drogata è un'aggravante, non una scusante! L'aborto NON E' e soprattutto NON DEVE essere un contraccettivo di emergenza. E' una scelta terribile per qualsiasi donna abbia due neuroni che funzionano in fase, e in questa scelta va assistita e aiutata da tutti quelli che le sono vicini, famiglia e se del caso istituzioni.
Ecco perchè ritengo che la RU486 sia un male, e non un bene: perchè la sensazione (peraltro sbagliata, come dicono i medici) di poter risolvere il problema con una pastiglia banalizza il problema, come ha ben detto il mio "governador" e non interviene sull'educazione ad una sessualità responsabile: "...ma sì, tanto, caso mai c'è la pillola..." No, non funziona così. Una gravidanza è un macigno nella vita di una donna, le piaccia o no, e come tale va considerata. E in questo un ruolo importante ce l'hanno gli uomini, che se tengono alla loro donna devono saper usare il black&decker in maniera responsabile e, all'occorrenza, lasciarlo nella cassetta. Se da noi in polentonia la fregatura si chiama anche "ciavada" un motivo ci sarà.....
 
Gunsite ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Io sono del tutto contrario all'aborto sotto qualunque forma esso venga applicato, dunque.....

Regards,
The frog

stavolta quoto il ranocchio (e prima di pirlate....non sono baciapile, anzi non vado in chiesa dal mio matrimonio, e non son giovane, esclusi i battesimi e cresime dei figli) l'aborto è un omicidio, a parte i casi di stupro, gravi malattie o malformazioni credo debba essere vietato. Hai scop...to beh adesso lo fai, se poi non lo vuoi tenere (vergogna...) o non lo puoi mantenere la legge in italia da anni concede il disconoscimento, si va in ospedale si partorisce con ogni cura e lo si lascia li in adozione (al limite a Milano hanno pure reinventato la ruota in un aspedale...) ma non capisco come si possa ammazzare un proprio figlio. in più molte donne che lo hanno fatto ne sono rimaste segnate a vita (al momento sembra una soluzione facile ma vi assicuro che non lo è) meglio darlo in adozione dato che in italia è sicuro ed efficace.

Opinione rispettabilissima. Ma come tutte le opinioni è soggettiva.
Ripeto, resti al singolo la scelta. Chi è d'accordo con te non lo fa, chi dissente ha la scelta di farlo o meno.
Sul trauma che subisce la donna non posso che quotarti. Ma aggiungo che anche mettere al mondo un figlio e rinunciarvi, è un trauma almeno equivalente se non peggiore, perchè per tutta la vita di chiederai che fine ha fatto, come starà, chi si occupa di lui. Vivrai una vita di ansia e di impotenza.
Ti faccio una domanda: se ritieni l'aborto un omicidio, perchè lo giustifichi in caso di stupro? Sarebbe pur sempre un omicidio, a prescindere... :rolleyes:
 

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