mac128bit ha scritto:
Divido il problema in due: lo stato e lo stato delle cose.
Lo stato, e concordo con te, deve prendersi le responsabilità per un piano energetico serio, cosa che sino ad ora non hanno fatto, destra sinistra e centro.
Non è stato fatto per ragioni di prospettiva o incapacità.
Se poi intascano i tanti soldi dell'energia senza investirli in ricerca è anche colpa nostra
Concordo, anche se forse diciamo che e' colpa del popolo italiano in generale.
Al singolo non resta tanta scelta in cabina elettorale, principalmente perche' come popolo in generale sono 1500 anni che ce ne freghiamo di chi ci governa.
L'altro è lo stato delle cose, dove paghiamo l'energia con guerre e tumori.
Argomenti forti, ma vista la disquisizione penso non sia il caso di girarci tanto intorno.
Anche qui sono daccordissimo, e piu' volte ho citato il prezzo politico degli idrocarburi.
Che non e' solo questione di guerre ma, piu' ancora, di vincoli e catene che ci legano a stati moralmente assai discutibili.
Negli Stati Uniti è piu facile comprare un arma che una bottiglia di acqua di sorgente, non la ritengo un evoluzione del futuro o possibile scelta.
A Los Angeles ci sono state piu morti violente in un anno che in Bosnia durante la guerra.
Qui invece non concordo, ed e' una generalizzazione tanto grossolana quanto inesatta.
In ALCUNI stati degli Stati Uniti e' possibile per un cittadino maggiorenne e incensurato comprare armi facilmente.
Sono anche quegli stati che hanno il rateo di criminalita' piu' basso.
Non diro' che sia un legame causale, perche' le cose non sono cosi' semplici, ma certamente vi e' una correlazione stretta tra le due cose.
Los Angeles e' una citta' della California, stato dove vigono leggi sulle armi MOLTO piu' restrittive di quelle italiane (usando i medesimi luoghi comuni come strumento per un esempio esplicativo, si potrebbe dire che, confronto alla California, l'Italia e' il Texas

).
Stesso dicasi per tutti gli altri stati ad altissimo tasso di criminalita': hanno tutti leggi sulle armi estremamente restrittive: molto piu' di quelle italiane, molto piu' di quelle della maggioranza delle nazioni europee, citate dagli americani con pari scadimento nel luogo comune come "assurdamente restrittive" solo perche' non abbiamo un Secondo Emendamento, e senza stare a guardare come stanno effettivamente le cose.
Di nuovo, non diro' che il legame sia causale, ma c'e' di nuovo una stretta correlazione, il cui esame va al di la' dell'argomento del thread.
Lo dico per le ragioni morali.
I grandi salti della storia vanno fatti ogni tanto, sono quelli che ci hanno portato il vero progresso con la ricerca: l'aereo, l'auto, e per citare la medicina un certo Fleming che scopri la penicillina non la brevettò vista l'urgenza e salvò migliaia di vite in pochi giorni. Premio nobel e insignito di molte onorificenze non diventò ricco come un nababbo e molti lo scambiano per l'autore di 007.
Stavolta ne abbiamo bisogno, dobbiamo fare un salto qualitativo e non una scorciatoia, servono idee e persone con una visione diversa per cambiare le cose.
Sono piu' che altro salti della tecnologia, non della storia.
Va considerato che i grandi salti della tecnologia hanno tipicamente colmato un vuoto.
Oggi e' molto piu' difficile, perche' resta (per fortuna) molto meno vuoto.
Ti faccio un esempio: pochi sanno che, un'ottantina d'anni fa l'idrogeno era diffusissimo. C'erano in mezza Europa e Stati Uniti distributori d'idrogeno sparsi un po' ovunque. Erano stati costruiti saltando fuori come funghi dal nulla quando i dirigibili divennero di moda. I dirigibili avevano bisogno di rifornirsi di idrogeno (ed elio, secondo i casi) molto di frequente.
Ma il punto del grande boom della distribuzione dell'idrogeno fu che, appunto, salto' fuori dal nulla. Ed e' molto piu' facile riempire un vuoto che non sostituire un sistema esistente e funzionante.
Prima di tutto, perche' nel primo caso l'investimento si ripaga molto piu' facilmente e conviene molto di piu'. Secondariamente perche' e' anche piu' facile ottenere spazio.
Oggi c'e' poco spazio per certe innovazioni, non perche' non le si voglia, o perche' misteriosi cospiratori cercano di osteggiarle per portare avanti il Grande Complotto, bensi', molto semplicemente, perche' devono non solo dimostrarsi migliori di cio' che gia' c'e' (facile quando non c'e' nulla, molto piu' difficile quando c'e' qualcosa che funziona, e pure bene), ma devono anche dimostrare di funzionare talmente meglio di cio' che gia' c'e' da permettere di ripagare in modo conveniente SIA i costi della loro introduzione SIA i costi di uscita della tecnologia esistente. Che non e' facile.
Mia nonna prendeva il tram a cavalli ed ha visto l'uomo sulla luna, io mi aspetto di vedere nel futuro qualcosa di piu di una macchina con una stufa sotto il cofano.
We can 'cos they did it before.