<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> dress code | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

dress code

Più che un problema di decoro (sempre relativo), ne farei una questione di rispetto delle regole.
Uno strappo in un jeans di per se stesso non significa nulla.
È il gesto, il gusto di sfida che c'è dietro, di pretesa superiorità a regole ritenute ingiustamente imposte che deve far pensare.
Basterebbe che il "dress code" richiesto in un certo ambito sia reso noto a chi vi accede e fatto rispettare, ed il problema è risolto. Ricordiamoci che norma generale è che tanto più sono vincolanti e rigide le regole per accedere e far parte in un gruppo o ambito specifico, tanto più si è liberi di starne fuori, se tali regole non le si accetta. La scuola, ambito ben definito e con finalità formative ed educative, anche se obbligatoria fino certa età, dovrebbe essere inamovibile nell' applicarlo al suo interno.
Abituarsi a rispettare le regole comuni sta alla base del rispetto reciproco, a sua volta base del vivere civile.
Comunque, sul tema jeans strappati, io sono della teoria che è "Mei i bragh roti in t'al q*l che al q*l rot in t'i bragh".... e non chiedetemi la traduzione perchè mi bannano all'istante.


Bisogna essere diversi/al di fuori dai vecchi " clisce' ".
Il sunto e' quello....
Alias....
( sempre li' si va a finire )
" Mi diano del patacca....Ma di ME parlino "
 
Domanda.
Per alzata di mano tra quelli che indossano i jeans quanti di voi si sono piegati,magari su insistenza della moglie o della fidanzata,alla moda del jeans stretto sul polpaccio e giusto giusto sia in vita che nel cavallo?
A me ne hanno fatti provare qualche paio contro la mia volontà.
Dopo 10 secondi mi sembrava di essere l'incredibile Hulk con addosso la tutina di un ballerino classico.
Stessa cosa per le camicie slim fit.
Solo il pensiero di indossarne una d'estate mi fa venire la sudarella.

Capisco la moda e tenerci al look (che poi in certi casi si va in giro ne più ne meno che in pigiama) ma per me i vestiti devono essere comodo o quantomeno non rappresentare una tortura.
E' vero che negli ultimi decenni la gente ha imparato a indossare abiti della propria taglia e non di 2 taglie più grandi come avveniva in passato (io mi posso mettere delle camicie di mio padre che è 15 cm e 15 kg in meno di me ma si vestiva abbondante).
Ma a tutto c'è un limite.
Se un abito mi slancia ma devo stare attento a non respirare troppo profondamente preferisco sembrare un botolo.

a me non piace indossare abiti troppo aderenti, sebbene non abbia la pancia. Preferisco siano comodi, non dico sbragati, ma non voglio sembrare ingessato nei movimenti
 
asterebbe che il "dress code" richiesto in un certo ambito sia reso noto a chi vi accede e fatto rispettare, ed il problema è risolto.

Più facile a dirsi che a farsi.

Prima di tutto perchè bisogna vedere se c'è un'autorità che abbia il potere di imporre un dress code.
Cosa che sarebbe contestata sicuramente da molti.

Poi bisogna stabilire bene le regole.
Decoroso cosa vuol dire?
La gonna quanto deve essere lunga?
Facciamo 10 cm sopra al ginocchio?
E se una ragazza è alta 1,90 e un'altra è alta 1,50 di fatto dovranno indossare capi completamente diversi per essere entrambe in regola.
Per i jeans quanti strappi sono ammessi e quanto grandi?
E' un ginepraio di dimensioni bibliche.

E infine far rispettare queste regole incerte in che modo?
Soprattutto a scuola che si fa?
Lo studente vestito in maniera indecorosa si sospende?
E il diritto allo studio?
Il dipendente che si occupa del front office e si presenta in canottiera sporca di sugo si licenzia?
Sono tutte cose che nella realtà offrono il fianco a possibili ricorsi e contestazioni.

Forse sarebbe più sensato invece della severità optare per la ragionevolezza.
Io penso che se a uno studente invece di tappargli i buchi sui jeans con lo scotch o dire che è vestito come se stesse battendo si chiedesse di coprirsi di più con un po' più di tatto forse non si scatenerebbero tante contestazioni.

Stavo ripensando alla scuola e il prof di educazione fisica pretendeva scarpe,calzini e maglietta bianchi (maglia a tinta unita senza scritte).
E calzoncini neri.
Estate e inverno.

Una ragazza che lavorava per l'azienda in cui lavoro io anni fa non venne fatta entrare in chiesa perchè indossava un abito troppo corto.
Presumo che fosse un'occasione speciale,tipo un matrimonio a cui si partecipa più per sfoggiare il proprio look che per seguire la cerimonia religiosa.
Ha senso cercare di imporre il proprio outfit agli altri in un ambiente particolare come potrebbe essere una chiesa,una scuola o un tribunale?
Secondo me no.

Però tanti direbbero che sono tali ambienti a non poter imporre a chi vuole accedervi di rinunciare alla propria individualità.

Nel dubbio secondo me non fa male guardarsi allo specchio prima di uscire e fare mente locale se si sta andando in spiaggia oppure in banca (nella mia banca le dipendenti spesso sono vestite come se dovessero prendere il sole).
 
a me non piace indossare abiti troppo aderenti, sebbene non abbia la pancia. Preferisco siano comodi, non dico sbragati, ma non voglio sembrare ingessato nei movimenti

In questo senso la moda maschile non aiuta.
Oggi giacca e pantalone devono essere rigorosamente stretti.
Mia madre vede spesso dei ragazzoni alti 1,90 che portano a lavare la giacca taglia 48 che abbottonano a fatica.
Pantaloni così tirati che se poco poco ti azzardi a salire i gradini due per volta li strappi.
In compenso sembrano molto più giovani.
 
In questo senso la moda maschile non aiuta.
Oggi giacca e pantalone devono essere rigorosamente stretti.
Mia madre vede spesso dei ragazzoni alti 1,90 che portano a lavare la giacca taglia 48 che abbottonano a fatica.
Pantaloni così tirati che se poco poco ti azzardi a salire i gradini due per volta li strappi.
In compenso sembrano molto più giovani.
L' ho scritto anche io che il concetto di decoro è relativo, ma non possiamo sostenere la tesi che non sapendo determinare quale sia un limite, che portata abbia, quanto sia giusto o meno, a chi tocchi farlo rispettare, allora nessun limite.
Le regole in una società sono come il lubrificante in un motore: se è buono, se ha la giusta viscosità tutte le parti in movimento lo fanno riducendo gli attriti, non si surriscaldano, e la macchina cammina.
Ci vuole, punto e basta, potrai essere indeciso su quale usare, ma sai che "devi" sceglierne un tipo e metterlo nel motore altrimenti si inchioda tutto, ti fermi e non vai più da nessuna parte.
Ecco, senza regole ad una società succede la stessa cosa, soprattutto non va da nessuna parte.
 
A me non dispiace affatto vedere ragazze e donne in abiti succinti, anche in un ambiente di lavoro, anzi...
Per me è questa una delle cose belle della stagione calda.
 
L' ho scritto anche io che il concetto di decoro è relativo, ma non possiamo sostenere la tesi che non sapendo determinare quale sia un limite, che portata abbia, quanto sia giusto o meno, a chi tocchi farlo rispettare, allora nessun limite.
Le regole in una società sono come il lubrificante in un motore: se è buono, se ha la giusta viscosità tutte le parti in movimento lo fanno riducendo gli attriti, non si surriscaldano, e la macchina cammina.
Ci vuole, punto e basta, potrai essere indeciso su quale usare, ma sai che "devi" sceglierne un tipo e metterlo nel motore altrimenti si inchioda tutto, ti fermi e non vai più da nessuna parte.
Ecco, senza regole ad una società succede la stessa cosa, soprattutto non va da nessuna parte.

Sarebbe un ragionamento sacrosanto.
Ma nella pratica io penso che siano di più,o che comunque siano più rumorose e capaci di fare casino paralizzando i tribunali,le persone che di fronte a una regolamentazione si opporrebbero.
 
A me non dispiace affatto vedere ragazze e donne in abiti succinti, anche in un ambiente di lavoro, anzi...
Per me è questa una delle cose belle della stagione calda.

Oddio dipende.
Nella mia banca c'è una dipendente che in estate in pratica indossa un prendisole quindi gambe e braccia totalmente scoperte e scollatura generosa.
Però avrà 60 anni e non è esattamente una modella.
Non voglio dire che certi outfit li debba indossare solo chi se li può permettere perchè sarebbe una discriminazione.
Meglio che li evitino tutti,anche quelli che lavorano in un ufficio ma sono dei modelli mancati.
Alla fine si lavora 8 ore al giorno,in banca anche meno,non credo che sia un grande sacrificio durante quelle ore lavorative stare un po' più coperti.
Poi come suona la campanella uno fa quello che vuole.

Anche perchè meno una donna si copre più pappagalli avrà intorno,che possono dare origine a questioni di molestie sul luogo di lavoro.
Ovviamente la colpa è dei pappagalli,io non capisco e non capirò mai gli uomini che di fronte a una scollatura impazziscono e devono fissare altrimenti muoiono,ma io se fossi dall'altra parte cercherei di fare il possibile per prevenire situazioni imbarazzanti.
Senza contare il discorso dell'igiene poi.
 
Sarebbe un ragionamento sacrosanto.
Ma nella pratica io penso che siano di più,o che comunque siano più rumorose e capaci di fare casino paralizzando i tribunali,le persone che di fronte a una regolamentazione si opporrebbero.
Bisogna vedere se esistono gli estremi per fare opposizione, che è un giusto diritto ma non necessariamente un dovere, concetto che non a tutti appare chiaro, credendo di avere solo diritti e niente doveri.
 
Oddio dipende.
Nella mia banca c'è una dipendente che in estate in pratica indossa un prendisole quindi gambe e braccia totalmente scoperte e scollatura generosa.
Però avrà 60 anni e non è esattamente una modella.
Non voglio dire che certi outfit li debba indossare solo chi se li può permettere perchè sarebbe una discriminazione.
Meglio che li evitino tutti,anche quelli che lavorano in un ufficio ma sono dei modelli mancati.
Alla fine si lavora 8 ore al giorno,in banca anche meno,non credo che sia un grande sacrificio durante quelle ore lavorative stare un po' più coperti.
Poi come suona la campanella uno fa quello che vuole.

Anche perchè meno una donna si copre più pappagalli avrà intorno,che possono dare origine a questioni di molestie sul luogo di lavoro.
Ovviamente la colpa è dei pappagalli,io non capisco e non capirò mai gli uomini che di fronte a una scollatura impazziscono e devono fissare altrimenti muoiono,ma io se fossi dall'altra parte cercherei di fare il possibile per prevenire situazioni imbarazzanti.
Senza contare il discorso dell'igiene poi.

Quando avevo sui 28 anni o poco più, nella piccola azienda dove lavoravo allora c'era una bella signora, poco più grande di me, che faceva la segreteria e nella bella stagione veniva vestita praticamente come se andasse al mare.
E non era un'oca, era una persona molto intelligente, sposata e con una bambina piccola (allora).
Nessuno in azienda si permetteva di fare il pappagallo con lei, anche perché era una donna forte che si faceva rispettare.
Non mi ha mai dato fastidio come si vestiva in ufficio, anzi... tra noi nacque una bella amicizia (ovviamente rafforzata da una certa attrazione sessuale) , e parlavamo per ore confidandoci i nostri rispettivi segreti.
Diventammo così amici che d'estate andavamo insieme al mare (era una grande amante della tintarella) a Terracina o a Fregene, visto che il marito (tra l'altro un bellissimo uomo, poteva fare l'attore in qualche telenovela tipo "Beautiful") in quel periodo lavorava a Rimini, e quindi lei restava sola a Roma con la bambina.
E in spiaggia era ancora più scollacciata che in ufficio, si metteva sempre in topless senza alcun imbarazzo, neanche di fronte a un giovane collega come me.
Che ricordi... ah, gli anni 90...
 
Se fossero vestite tutte uguali come le giapponesi il problema non si porrebbe.
Ed in più quelle più povere non si sentirebbero in difficoltà rispetto alle ricche, firmate dalla testa ai piedi.
Non penso che verrebbero lesi diritti fondamentali, da fare un'esposto alla corte europea dei diritti dell'uomo
Edit
Si, succederebbe un casino
motivo per cui spesso alle prime comunioni si fa indossare il saio
 
Poi è ovvio che per vestirsi in un certo modo bisogna poterselo permettere.
Non sono tipo che fa bodyshaming (al massimo prendo un po' in giro bonariamente, se c'ho un certo rapporto, di amicizia e simpatia, con la mia "vittima") ma non mi piacciono le persone che si trascurano.
E questo a prescindere da tutto il resto, se è un uomo o una donna, se sta in costume da bagno o vestita come una monaca di clausura.
Non è tanto una questione estetica (che per me non è certo la cosa più importante in una persona) quanto di mentalità, di spirito.
 
le cose belle vanno guardate, con discrezione e rispetto però. Alla donna fa piacere essere guardata, è gratificante, purchè non si cada nella volgarità da entrambi le parti. Riguardo al caso in questione bhe la preside che riempie di scotch i jeans dell'alunna fa notizia ma non non sappiamo i pregressi, non sappiamo se c'erano già stati precedenti ammonizioni, se gli insegnanti avevano lamentato questa situazione, se l'alunna usava vestire in un certo modo tutto l'anno, se aveva degli attriti con gli insegnanti o con la preside, ovvio il gesto fa notizia ma è tutto relativo. Penso che se fosse stata la prima volta ad aver osato un abbigliamento succinto (a parlare con lei e coi genitori sicuramente si) sarebbe bastato un ammonimento anche solo verbale.
 
Noi ai tempi del liceo organizziamo una forma di protesta perché la professoressa d'italiano riprese duramente un compagnia che aveva messo una gonna a scuola , gonna al ginocchio mica una minigonna, in pratica il giorno dopo tutti noi maschi andammo vestiti a scuola con abiti femminili , la cosa più bella fu la professoressa che fece finta di nulla ple per le 2 ore di lezione spiegò ed interrogo con noi in quello stato.
 
Alla donna fa piacere essere guardata

Molto di più di quello che si immagina!
(ho avuto rapporti di confidenze con molte ragazze e donne, e questa è quasi una costante: vogliono essere guardate, non ignorate)
Ciò non vuol dire che vogliono essere molestate!
E, soprattutto, vogliono essere guardate da chi gradiscono, e questo mi sembra naturale.
 
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