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dress code

lavorando nelle cerimonie ne vedo di ogni, c'è modo e modo di vestire e di portare l'abito, spesso passa anche la voglia di guardare, gente che hanno una loro bellezza ma al giorno della cerimonia diventano volgari, poi le rivaluti il giorno dopo quando fanno la spesa in jeans e maglietta.

Imho andrebbero aboliti quei programmi sulle cerimonie in cui,senza offesa,si vedono delle cose mostruose.
 
Tornando più sul pezzo imho a fare un'enorme differenza è il contesto.
Sul luogo di lavoro o a scuola secondo me è sacrosanto imporre delle limitazioni e chi viene ripreso perchè indossa un abbigliamento non consono ha poco da offendersi.
Invece mi pare che come al solito vengano messe in atto delle piccole crociate senza senso,come se il fatto di indossare un jeans strappato o un top al posto di una maglietta fossero questioni fondamentali per l'esistenza di una persona.
Imho ci sono questioni ben più serie.
 
Io ho indossato la divisa (o meglio il grembiulino - azzurro per i maschietti e bianco per le femminucce) solo alle elementari, ma andavo in un istituto di suore francesi (e forse è già da lì che è nata la mia repulsione verso la religione).

Ai miei tempi erano neri per tutti col colletto bianco.
Lunghi per le bambine e corti per i bambini.
Credo di avere ancora in un armadio a casa dei miei il mio primo grembiule delle elementari.
 
A me no perchè io come ho scritto cerco di contenere i miei istinti animaleschi.
Ma mi è capitato più di una volta di sentire che uno sguardo o un gesto veramente innocenti sono stati giudicati con eccessiva severità.
Magari perchè era lo sguardo numero 100000 e i 99999 prima del povero tapino che è stato trattato come se fosse un molestatore avevano tirato fuori dalla grazia di dio la persona che era oggetto di quelle attenzioni esagerate.



Purtroppo no.
Lo sguardo è diventato molestia e tutto quello che viene dopo addirittura violenza.
Per questo dicevo che bisognerebbe darsi una calmata prima di arrivare al punto in cui qualcuno verrà messo in galera per non aver distolto lo sguardo in tempo di fronte a una donna nuda.
Ovviamente è un'iperbole.

Un semplice sguardo non viene considerato molestia.

Poi noto una contraddizione: prima parli di contenere i propri istinti animaleschi (e questo qualsiasi persona civile lo fa - non solo tu - o almeno ci prova) e poi parli di sguardi o gesti innocenti, che di animalesco hanno ben poco.
 
basta spiegare il motivo del dress code, come si rappresenta l'azienda o la scuola e cosa si vuol comunicare all'interlocutore, dando delle spiegazioni e delle motivazioni viene più semplice farlo accettare. Un conto è dire devi non vestirti così perchè lo decido io un conto è dire "da oggi fate parte di questa scuola o questa azienda, voi alunni o dipendenti rappresentate voi stessi con la vostra personalità, il vostro carattere e le vostre attitudini ma rappresentate anche la scuola o l'azienda, facciamo tutti parte di un progetto e dovete esserne orgogliosi, per questo è opportuno apparire anche con un certo stile e decoro. Preferiamo un abbigliamento fatto ecc ecc....." si da una motivazione
 
basta spiegare il motivo del dress code, come si rappresenta l'azienda o la scuola e cosa si vuol comunicare all'interlocutore, dando delle spiegazioni e delle motivazioni viene più semplice farlo accettare. Un conto è dire devi non vestirti così perchè lo decido io un conto è dire "da oggi fate parte di questa scuola o questa azienda, voi alunni o dipendenti rappresentate voi stessi con la vostra personalità, il vostro carattere e le vostre attitudini ma rappresentate anche la scuola o l'azienda, facciamo tutti parte di un progetto e dovete esserne orgogliosi, per questo è opportuno apparire anche con un certo stile e decoro. Preferiamo un abbigliamento fatto ecc ecc....." si da una motivazione
Forse su un altro pianeta e con abitanti diversi...
 
Forse su un altro pianeta e con abitanti diversi...
non possiamo dare la colpa agli alunni se preside ed insegnanti non danno spiegazioni ma solo ordini, più ordini e pretendi più l'adolescente si ribella e fa il contrario, in questo caso do più colpa agli adulti che ai giovani. Ai bambini non si deve dire "non si fa" ma "non si fa perchè...."
 
agli ultimi 18esimi ho visto ragazze vestite in modo stiloso e molto appariscente ma non volgari ed altre volgari con un vestito elegante. Una ragazza 17-18enne non ha bisogno di non mettere il reggiseno, ormai ci sono modelli che si camuffano bene dentro gli abiti, a quell'età sta bene apparire sexy, non sta bene andare oltre. Anche ai matrimoni vedo donne con un bel decolltè ed altre con e xx di fuori, che motivo c'è? Hai una certa età, sei fidanzata o sposata, hai magari figli, ci stà che vuoi apparire bene ma poi c'è un limite al buon gusto, meglio un coprispalle in più, un veletto, una trasparenza che lasciare tutto in bella vista che spesso....tanta bella non è.
 
Ultima modifica:
La soluzione del problema è molto semplice. Divisa scolastica obbligatoria. Risolvi il problema del decoro, risorvi la disparità sociale tra chi può permettersi abiti da 500 euro e chi da 50, e se fatte bene possono aumentare il senso di appartenenza alla scuola stessa e diventare motivo di esibizione, un po' come accade per i college statunitensi. Ma è una soluzione troppo semplice perché venga mai applicata.
Standing ovation!
 
non possiamo dare la colpa agli alunni se preside ed insegnanti non danno spiegazioni ma solo ordini, più ordini e pretendi più l'adolescente si ribella e fa il contrario, in questo caso do più colpa agli adulti che ai giovani. Ai bambini non si deve dire "non si fa" ma "non si fa perchè...."
Certe motivazioni a determinati comportamenti si comprendono veramente solo con l'esperienza, con il confronto con gli altri, quindi necessariamente in età adulta (si spera).
Da bambini non si capisce nè il divieto, nè tantomeno il perchè a spiegazione, si ubbidisce col sistema premio-punizione, o bastone-carota, perchè l'uomo rimane pur sempre un animale.
Forse un giorno, se ci evolveremo da homo sapiens sapiens a uno stadio superiore soprattutto in termini culturali, potremo cambiare modalità educative. Adesso da homo sapiens sapiens stiamo ritornando agli ominidi, imho, con quello che si vede in giro.
 
Un semplice sguardo non viene considerato molestia.

In certi casi ti posso assicurare di si.

Nessuna contraddizione,l'espressione contenere i propri istinti animaleschi era volutamente esagerata.

Il mio è un discorso generale.
Da una parte si mostra sempre di più e allo stesso tempo,forse per tutelarsi,si tende ad alzare sempre di più l'asticella della gravità di ogni sguardo,frase o gesto.
Basta pensare a cosa era tollerato o tollerabile qualche anno fa e oggi invece è sufficiente per montare uno scandalo.
Secondo me c'è una grossa contraddizione in questo.
Posto che tutti dovrebbero essere rispettosi degli altri e educati,quindi con questo escludo automaticamente tutti i comportamenti davvero molesti e inopportuni,a me sembra che se l'obiettivo è fare in modo che le donne vengano rispettate di più si sta remando nella direzione sbagliata incentivando purtroppo quei comportamenti scorretti e inopportuni che alcuni uomini hanno e per i quali ahimè paghiamo tutti.
 
Voi che siete padri come vi comportante sul tema dell'abbigliamento?
Provate a imporre un dress code o almeno a monitorare la percentuale di pelle esposta oppure non potete mettere becco su certe questioni?
Questo papà su youtube imho ha centrato il punto facendo vedere alle figlie che non è esattamente piacevole vedere un proprio caro così esposto

Mi è capitato di vedere i profili social di alcune ragazze.
Su dieci foto nove si potrebbero definire osè.
Sarà un limite mio ma onestamente non capisco a cosa serva,una volta che raccogli il consenso di tot utenti (che magari appartengono alla categoria di quelli che non vorresti che ti guardassero) cosa ottieni?
Non dico vergognarsi come monache di clausura,ma se invece su dieci foto solo una fosse con le natiche di fuori e le altre fossero chessò con in mano un libro non sarebbe meglio?
Sarebbe un buon modo per dimostrare che oltre alle chiappe (una volta erano le gambe ma ormai è roba da educande) c'è di più soprattutto in un contesto storico e sociale come quello odierno in cui le donne vengono spesso considerate oggetti e purtroppo il tema della violenza nei loro confronti è attualissimo.
 
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