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dress code

Forse è una questione di percezione.
Oggi un morto fa molto più rumore di dieci nell'era in cui non esistevano i social e le notizie viaggiavano molto più lentamente.
Chissà quanti poveri disgraziati sono morti e ne ha parlato solo la cronaca locale.
Oddio capita anche oggi.
Se uno ha la sfortuna di crepare in un momento in cui c'è un altro argomento che tiene banco nessuno ne parla.

PS Ho solo io la sensazione che anche sulla cronaca nera si segua molto la moda del momento?
Ci avete fatto caso che se capita un femminicidio oggi nelle settimane successive se ne capitano altri se ne parla molto di più.
Idem per le morti sul lavoro.
Mentre i fatti di cronaca che non capitano in successione non vengono nemmeno citati.
 
Beh da questo punto di vista a sentire i tg credo che nessuno possa provare nostalgia visto che fondamentalmente è cambiato poco o nulla.
A me fanno un po' storcere il naso a volte le polemiche sul ruolo della donna quando si parla di velo e cose simili,che volendo sarebbero quasi in tema dress code.
Ci si scandalizza oggi delle imposizioni che subiscono alcune donne quando ancora adesso nei paesini se una vedova non si veste di nero per tot anni gliene dicono dietro di tutti i colori.
Concordo sul fatto che spesso ci sia molta ipocrisia su certi temi e si tenda a ricordare solo quello che si vuole ricordare tralasciando il resto.
Allora il tema è delicato: fermo restando che spero che oggi si superi il "gliene dicono di tutti i colori"...voglio dire, se la gente non ha di meglio da fare, che parli poco. Non curarsene è una grande vittoria.

Ma detto questo, il tema delle tanto sbandierate tradizioni tipo velo, lutto etc etc è complesso. Perchè non è che un'abitudine che impone comportamenti sociali basati sulla sopraffazione e la subalternità debba essere accetata solo perchè cultura, tradizione etc. Perchè si smette di essere liberi.
Ecco che quindi il mondo arabo che si nasconde dietro alla tradizione quando si parla di velo dal mio punto di vista è inaccetabile. Esattamente quanto un lutto nero per una donna (che poi stiamo parlando di donne, ma gli uomini???) .
Diversamente se si tratta di una scelta libera. Ma che deve essere davvero tale e non indotta tra influssi esterni.

Mia nonna classe 1932, un esempio per me. Parlare di lei mi fa ancora commuovere. Quando il nonno è mancato, lei già 80ina il nero non l'ha messo. Non che non fosse triste. Ma ha scelto così. Mi aveva detto "una lo dovevano portare per anni...e guai a non metterlo, io lascio perdere, a tuo nonno penso lo stesso, ci ho messo così tanto ad avere due vestiti che prima ero povera e non me li potevo permettere"...
 
Forse è una questione di percezione.
Oggi un morto fa molto più rumore di dieci nell'era in cui non esistevano i social e le notizie viaggiavano molto più lentamente.
Chissà quanti poveri disgraziati sono morti e ne ha parlato solo la cronaca locale.
Oddio capita anche oggi.
Se uno ha la sfortuna di crepare in un momento in cui c'è un altro argomento che tiene banco nessuno ne parla.

PS Ho solo io la sensazione che anche sulla cronaca nera si segua molto la moda del momento?
Ci avete fatto caso che se capita un femminicidio oggi nelle settimane successive se ne capitano altri se ne parla molto di più.
Idem per le morti sul lavoro.
Mentre i fatti di cronaca che non capitano in successione non vengono nemmeno citati.
Il fenomeno dei femminicidi c'è sempre stato. Avevamo il delitto d'onore figurati. Ma parliamo dei pitbull che sbranano bambini???
 
Mia madre è sempre stata molto avanti per i suoi tempi,su certe cose almeno.
Mia nonna invece quando è mancato mio nonno,e detto tra parentesi non è che fossero la coppia più affiatata del mondo (avete presente quelle coppie che si rivolgono la parola solo per battibeccare?),si è vestita di nero finchè non è morta anche lei.
Mi pare per una decina d'anni.
Eppure viveva al nord,non aveva parenti o comari che potessero giudicarla.
Sarebbe stata libera di fare come credeva e invece ha fatto probabilmente come le era stato insegnato.

Io penso,ma magari mi sbaglio,che se si parla di parità e di rispetto per le donne la nostra società non abbia poi molto da insegnare alle società più arretrate che almeno hanno la scusa dei motivi religiosi da campare,noi manco quella.
 
Mia madre è sempre stata molto avanti per i suoi tempi,su certe cose almeno.
Mia nonna invece quando è mancato mio nonno,e detto tra parentesi non è che fossero la coppia più affiatata del mondo (avete presente quelle coppie che si rivolgono la parola solo per battibeccare?),si è vestita di nero finchè non è morta anche lei.
Mi pare per una decina d'anni.
Eppure viveva al nord,non aveva parenti o comari che potessero giudicarla.
Sarebbe stata libera di fare come credeva e invece ha fatto probabilmente come le era stato insegnato.

Io penso,ma magari mi sbaglio,che se si parla di parità e di rispetto per le donne la nostra società non abbia poi molto da insegnare alle società più arretrate che almeno hanno la scusa dei motivi religiosi da campare,noi manco quella.
Quoto in tutto.
 
io un pò di colpa la do pure alla scuola, alla formazione, insegnare sin da piccoli che noi siamo il bigliettino da visita di noi stessi, l'abbigliamento, il profumo, l'igiene, tenere la macchina ben pulita e in ordine, anche lo smartphone o l'orologio. Si dice che l'abito non fa il monaco ma aiuta tanto. Bisogna essere una bella presenza, anche con un fisico imperfetto possiamo apparire persone serie e professionali, parlare poco e bene, misurare le parole e farlo con un sorriso. Seguitemi per altri consigli :D :D :D
 
Perdonami, senza polemica, ma a "quali valori" ti riferisci?

Sai perchè lo chiedo, perchè questo è un po' un classico...la nostalgia del passato...

Non che non ci sia un problema di bancarotta intellettuale...
Ti faccio un paio di esempi, che ti confermeranno non trattarsi di nostalgia:

Anni '70: papà la maestra mi ha sgridato e dato la nota! Se andava bene, ti diceva che te lo eri meritato, sennò, pigliavi un ceffone.
Anni '20: papà, la maestra mi ha sgridato e dato la nota! Senti Paola (la maestra), mio figlio non si meritava certo la nota, se non sai insegnare, cambia lavoro, anzi, faccio denuncia alla scuola.

Anni '70: ore 22.00, sotto casa a cantare e bisbocciare. Ragazzi basta fare rumore! Scusi signora, e ci si allontanava.
Anni '20: ore 01.00, sotto casa a bisbocciare. ragazzi, è notte la gente deve dormire. " A vecchia di mm..rda, non rompe er ca...o"
 
Ti faccio un paio di esempi, che ti confermeranno non trattarsi di nostalgia:

Anni '70: papà la maestra mi ha sgridato e dato la nota! Se andava bene, ti diceva che te lo eri meritato, sennò, pigliavi un ceffone.
Anni '20: papà, la maestra mi ha sgridato e dato la nota! Senti Paola (la maestra), mio figlio non si meritava certo la nota, se non sai insegnare, cambia lavoro, anzi, faccio denuncia alla scuola.

Anni '70: ore 22.00, sotto casa a cantare e bisbocciare. Ragazzi basta fare rumore! Scusi signora, e ci si allontanava.
Anni '20: ore 01.00, sotto casa a bisbocciare. ragazzi, è notte la gente deve dormire. " A vecchia di mm..rda, non rompe er ca...o"
bhe si in un certo senso si riallaccia a quello che dicevo io, ammesso che la scuola dia delle regole (che a parer mio vanno spiegate e non solo imposte) poi ci sono i genitori "moderni" che per prima non le accettano e fanno di tutto per non farle accettare nemmeno ai figli, bisognerebbe mandare a scuola prima i genitori e poi i figli, ci sono un paio di generazioni che hanno mandato a rotoli il lavoro fatto dalle generazioni precedenti, quelle dei nostri papà e nonni. Se la scuola detta delle regole i genitori devono OBBEDIRE e fare in modo che anche i propri figli le rispettino, senza se e senza ma.
 
Se volete essere "alla moda", affrettatevi, ci sono i saldi :emoji_rage:

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