<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> DPF/FAP: è ora di dire basta! | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

DPF/FAP: è ora di dire basta!

99octane ha scritto:
Sono DPF, il PDF e' un formato di file... :D
Solo perche' viene citato solo il PM10.
Il FAP trasforma un particolato misurato nelle norme antinquinamento in un particolato non misurato...
Scusa per l'errore. Comunque capivi a cosa mi riferivo. Alle 24,10 il cervello và in palla. L'effetto delle nanoparticelle! :D
 
MotoriFumanti ha scritto:
99octane ha scritto:
pubblicate su riviste come Scientific American.
Studi italiani no?
Gli americani hanno ragione, invece gli studi del 2003 in Italia sono falsi.
Bene...

Non vedo cosa la nazionalita' delle ricerche abbia a che fare con la loro validita' scientifica.
Gli americani, comunque, sono loro malgrado molto avanti sullo studio degli effetti fisiologici del nanoparticolato, a causa delle nefaste conseguenze del crollo del WTC.
Il nanoparticolato e i suoi effetti, prima di allora, erano virtualmente sconosciuti, e nessuno aveva collegato certe patologie con le nanopolveri.
A tutt'oggi, le dinamiche dell'azione delle nanopolveri restano in larga parte da comprendere. Si sa solo che fanno molto, molto male.
 
99octane ha scritto:
Non vedo cosa la nazionalita' delle ricerche abbia a che fare con la loro validita' scientifica.
Gli americani, comunque, sono loro malgrado molto avanti sullo studio degli effetti fisiologici del nanoparticolato, a causa delle nefaste conseguenze del crollo del WTC.
Il nanoparticolato e i suoi effetti, prima di allora, erano virtualmente sconosciuti, e nessuno aveva collegato certe patologie con le nanopolveri.
A tutt'oggi, le dinamiche dell'azione delle nanopolveri restano in larga parte da comprendere. Si sa solo che fanno molto, molto male.
Essendo ignorante, in America usano il PDF?
 
Non è poi così difficile "dire basta" o comunque fare qualcosa di concreto in tal senso, senza bisogno di chissà quali mobilitazioni o iniziative di "terzi" (la rivista, il governo, l'associazione tale ecc. ecc.).

Basta non comprare le auto con il fap.
Il che significa, ad esempio, tenersi la propria auto "vecchia" (senza fap) anziché cambiarla con una nuova.

Questa è la sola ed unica strategia che possa sortire qualche effetto concreto. Tutto il resto serve solo a tenere in allenamento le corde vocali o le dita.
 
MotoriFumanti ha scritto:
99octane ha scritto:
Non vedo cosa la nazionalita' delle ricerche abbia a che fare con la loro validita' scientifica.
Gli americani, comunque, sono loro malgrado molto avanti sullo studio degli effetti fisiologici del nanoparticolato, a causa delle nefaste conseguenze del crollo del WTC.
Il nanoparticolato e i suoi effetti, prima di allora, erano virtualmente sconosciuti, e nessuno aveva collegato certe patologie con le nanopolveri.
A tutt'oggi, le dinamiche dell'azione delle nanopolveri restano in larga parte da comprendere. Si sa solo che fanno molto, molto male.
Essendo ignorante, in America usano il PDF?
Riporto per "sentito dire":
la maggior parte delle automobili sono a benzina, quindi il problema non si pone. I grossi Truks credo utilizzino qualcosa di simle già tempo.
 
marimasse ha scritto:
Non è poi così difficile "dire basta" o comunque fare qualcosa di concreto in tal senso, senza bisogno di chissà quali mobilitazioni o iniziative di "terzi" (la rivista, il governo, l'associazione tale ecc. ecc.).

Basta non comprare le auto con il fap.
Il che significa, ad esempio, tenersi la propria auto "vecchia" (senza fap) anziché cambiarla con una nuova.

Questa è la sola ed unica strategia che possa sortire qualche effetto concreto. Tutto il resto serve solo a tenere in allenamento le corde vocali o le dita.

se guardi il listino di 4R ti accorgi che il dpf/fap è di serie praticamente su tutte le auto (anche per una questione euro5)
 
marimasse ha scritto:
Non è poi così difficile "dire basta" o comunque fare qualcosa di concreto in tal senso, senza bisogno di chissà quali mobilitazioni o iniziative di "terzi" (la rivista, il governo, l'associazione tale ecc. ecc.).

Basta non comprare le auto con il fap.
Il che significa, ad esempio, tenersi la propria auto "vecchia" (senza fap) anziché cambiarla con una nuova.

Questa è la sola ed unica strategia che possa sortire qualche effetto concreto. Tutto il resto serve solo a tenere in allenamento le corde vocali o le dita.

Concordo al 100%
E' la scelta non solo piu' economica, ma anche piu' ecologica.
Continuiamo a buttare via auto perfettamente efficienti per comprarne di nuove che non ci servono.
 
MotoriFumanti ha scritto:
99octane ha scritto:
Continuiamo a buttare via auto perfettamente efficienti per comprarne di nuove che non ci servono.
Io no...
Vorresti dire che una euro 0 inquina di meno di una euro 5 con il FAP?

MotoriFumanti, sia chiaro che NON ce l'ho con te, ci mancherebbe.
Pero' si puo' discutere di un argomento tecnico quando esistono delle basi tecniche su cui ragionare. Finche' la controparte continua a limitarsi ai luoghi comuni e alle frasi fatte, senza nemmeno provare a ragionare sull'argomento, qualsiasi dibattito e' impossibile.

Se tu decidi di non ragionare, e andare in una direzione per partito preso, come pretendi che abbia senso una discussione? Ti dico "hai ragione" e morta li'. Sei contento tu, risparmio tempo io.
Se invece l'argomento ti interessa davvero, allora sia online che su riviste come Auto (piu' che quattroruote che da un po' in questo senso tende a latitare) sia su riviste come Scientific American troverai molti spunti interessanti e risultati di ricerche scientifiche condotte da enti indipendenti e non schierati. Quelle riportate da Legambiente o partiti non valgono il tempo che ci vuole a leggerle, visto che seguono il vecchio principio del "se vuoi trovare una retta, cerca solo due punti" .

Io ti consiglio di documentarti. E' interessante e da' soddisfazione quando il politicante di turno cerca di menarci per il naso.
Personalmente non ci guadagno nulla che tu la pensi in un modo o nell'altro.
Ma se ci documentiamo meglio tutti, ed evitiamo tutti di cascare nelle esche della propaganda, ci guadagnamo tutti parecchio. L'aria che respiri tu e' la stessa che respiro io, come gia' ti ho detto, e ho il tuo stesso interesse a vederla migliorare. ;)
 
MotoriFumanti ha scritto:
99octane ha scritto:
Non vedo cosa la nazionalita' delle ricerche abbia a che fare con la loro validita' scientifica.
Gli americani, comunque, sono loro malgrado molto avanti sullo studio degli effetti fisiologici del nanoparticolato, a causa delle nefaste conseguenze del crollo del WTC.
Il nanoparticolato e i suoi effetti, prima di allora, erano virtualmente sconosciuti, e nessuno aveva collegato certe patologie con le nanopolveri.
A tutt'oggi, le dinamiche dell'azione delle nanopolveri restano in larga parte da comprendere. Si sa solo che fanno molto, molto male.
Essendo ignorante, in America usano il PDF?

In America non credo abbiano questo problema.....
non girano tutti a benza?
Ciao
 
MotoriFumanti ha scritto:
99octane ha scritto:
NON ce l'ho con te.
Io idem! ;)

ho il tuo stesso interesse a vederla migliorare. ;)
Ma potrà davvero migliorare togliendo il FAP?
Quindi inquina di più un diesel euro 4 senza FAP o uno euro 5 con il FAP?
Cominciamo col dire che una Euro 0 puo' inquinare MOLTO meno di una Euro5, e dunque l'intera questione e' mal posta.
Poi bisogna vedere lo stato dei dispositivi antinquinamento (la maggioranza dei catalizzatori con piu' di 3 anni in circolazione e' semplicemente un tappo nello scarico, e nulla di piu').
A parita' di percorrenza e in condizioni di nuovo, una Euro 5 inquina per definizione meno di una Euro 4. Ma il punto non e' questo, perche' in qualsiasi "bilancio" non ci si puo' limitare all'effetto diretto, ma per valutare un investimento (in questo caso un'investimento ecologico) bisogna anche valutare i costi.
Ora: se devo rottamare la mia auto perche' ha su 300.000 km e casca a pezzi, ovviamente cerchero' di prendere una Euro 5 benzina. Se dovessi prendere una diesel, dovrei scegliere una Euro 5 FAP obtorto collo, perche' se no non mi lasciano circolare, ma questo non significa che sia meglio.
Se invece ho un'auto perfettamente funzionante, in ottimo stato e ben tenuta, e' nettamente meno inquinante continuare a usare quella che buttarla via quando e' magari a meta' vita utile per comprarne una nuova di cui non avevo in realta' bisogno, perche' i costi ecologici di PRODUZIONE di un'auto sono enormi, e prima che li ammortizzi con il minor inquinamento di quella nuova, persino passando da Euro0 a Euro5, campa cavallo, e non e' nemmeno detto che ci riuscirai mai ad ammortizzarli, considerando che, appunto, dopo 3 anni la maggioranza dei dispositivi antinquinamento come cat e simili defungono (il FAP no, perche' almeno quello se muore si ottura e non vai piu' ingiro).
Questo senza contare che, demolendo un'auto funzionante per comprarne una nuova distruggi un bene, e dunque un valore, ossia ricchezza nazionale, per nulla. Se consideri che l'auto influisce dal 2 al 5 % secondo zone e studi sull'inquinamento atmosferico complessivo, vedi da te che il costo supera abbondantemente il beneficio (anche se la casa che ti vende l'auto e lo stato che ne riscuote le imposte la penseranno ovviamente in modo opposto).
Aggiungiamoci che i dispositivi antinquinamento provocano un aumento dei consumi quantificabile tra il 20 e il 30%.
Sostituendo filtro aria e marmitte alla mia Harley e rimappando, sono passato dai 13 con un litro ai 20 con un litro.
Sempre con sostituzione scarico e aspirazione e rimappatura la evo e' passata da 280 a 360 cv mantenendo i consumi invariati.
Ora, considerando questo, non conviene invece magari avere motori un pelo piu' inquinanti, ma che consumano diciamo il 20% (stiamo stretti) in meno di carburante?
A noi si', sicuramente. Allo Stato, che quel carburante ce lo vende con tasse pari al doppio del valore, no.
E allora, se cominciamo a vedere che l'auto ha un'influenza del 2-5% sull'inquinamento, ma le norme antinquinanti producono vantaggi enormi sulle entrate dell'erario (un aumento del 20% sulle vendite di carburanti, piu' difficile da quantificare con la vendita di auto nuove), le leggi "ecologiche" dello Stato assumono tutto un altro aspetto, e vale la pena riflettere parecchio su quanti soldi ci stanno spillando a fronte di quali irrisori benefici, mentre problemi reali, come quello degli imballaggi e dello spreco energetico, restano intoccati, eclissati dallo spauracchio dell'auto "inquinante"..
 
migliazziblu ha scritto:
MotoriFumanti ha scritto:
99octane ha scritto:
Non vedo cosa la nazionalita' delle ricerche abbia a che fare con la loro validita' scientifica.
Gli americani, comunque, sono loro malgrado molto avanti sullo studio degli effetti fisiologici del nanoparticolato, a causa delle nefaste conseguenze del crollo del WTC.
Il nanoparticolato e i suoi effetti, prima di allora, erano virtualmente sconosciuti, e nessuno aveva collegato certe patologie con le nanopolveri.
A tutt'oggi, le dinamiche dell'azione delle nanopolveri restano in larga parte da comprendere. Si sa solo che fanno molto, molto male.
Essendo ignorante, in America usano il PDF?

In America non credo abbiano questo problema.....
non girano tutti a benza?
Ciao

Pare che ultimamente il parco diesel sia piu' che raddoppiato (che non vuol dire che sia abbondante, saran passati dall'1% al 2"... :D ) pero' anche da loro certi dispositivi sono obbligatori, anche se la legislazione cambia da stato a stato.
La California ha criteri completamente demenziali e scollati dalla realta'.
 
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