<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Dimissioni Carlos Tavares | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Dimissioni Carlos Tavares

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Quando venne scelto come CEO del nuovo gruppo poi chiamato "Stellantis" (illuminato di stelle"), doveva essere il salvatore delle "due patrie", cioè colui che, grazie ai suoi gloriosi trascorsi, avrebbe salvato due gruppi in crisi (PSA e FCA) unendoli insieme.

Alcuni osservatori dicevano che se si uniscono un gruppo in buona salute e un altro no ancora può essere un buon matrimonio, se ben gestito, ma se se ne uniscono due in crisi (e un terzo ancora più in crisi, ovvero Chrysler, già inglobato da uno dei due) diventa un'ardua impresa risollevarli, soprattutto farlo con una certa celerità.

Quindi il compito di Tavares non era certo facile, anzi, era tra i più difficili in assoluto. Lui con coraggio ci ha provato, e all'inizio sembrava partito benino, poi ci si è messo di mezzo anche il Covid (ma questo per tutti), e poi ancora, criticato a sangue dalla parte italiana, a seguito di varie scelte errate, ma criticato anche (a quanto è dato sapere) anche dalla parte francese, ha gettato la spugna, e penso che abbia fatto bene.

Ora ci sarà questo comitato di gestione, guidato da Elkann, che anche per me non dovrebbe durare ben 6 mesi, perchè si rischia una fase di impasse che farebbe seguito ad un'altra fase di impasse generata evidentemente dai dissapori e le diatribe interne su importanti decisioni strategiche del gruppo. E il quarto gruppo mondiale dell'automotive non può permettersi 8-9 mesi di sostanziale stallo.

Le diatribe sono state evidenti, anche e forse soprattutto nella "comunicazione": ammiraglia Maserati prima annunciata e poi rinviata sine die, Maserati tutta elettrica si, poi no, poi boh...
Melfi prima presentata come "tutta elettrica" per il futuro, poi marcia indietro con la Compass che rimane lì, vetture ibride sicure e varie incertezze. Giga-Factory a Termoli, prima si, poi no, poi ni. Abarth 500 flop totale e 595 cancellata. Peugeot che non presenta modelli nuovi, il "Puretech" bistrattato sui social (poi con la catena e senza nome), crash test rovinoso per la Citroen C3, con pubblicità negativa, ma poi si scopre che era la versione Brasile. Grande Panda presentata a luglio 2024 ma uscirà a gennaio 2025 per problemi, 500 Hybrid cancellata con un colpo di spugna (200.000 auto/anno in meno) e poi in fretta e furia annunciata la sua erede derivata dalla 500e. Quest'ultima troppo cara e ormai un mezzo flop. Opel un punto interrogativo, America in crisi nera, con Elkann che ha attaccato praticamente la gestione Tavares appunto in USA, litigi con i sindacati italiani e francesi, e si potrebbe continuare a lungo. Insomma da qualche mese, forse da circa 1 anno Stellantis era in evidente caos di gestione. Forse funzionava solo il LATAM, storica isola felice per il lato FCA.

Vedremo cosa accadrà veramente nel futuro.
 
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Annunci per mesi che cerchi un nuovo ceo. Poi che resta sino a fine mandato. Poi se ne va per motivi famigliari, come le giustifiche a scuola. Poi vengono fuori i dissapori, evidenti ma sempre smentiti prima... e, adesso, dopo parecchi mesi di questi siparietti, dici che per 6 mesi, dopo che lo cerchi già da almeno altri 6, amministrerà il tutto un fantomatico comitato guidato da un erede che ha già venduto i gioielli di famiglia... 6 mesi??? O hai in tasca il contratto per mister x, cosa di cui dubito, che si libera tra 6 mesi, o non trovi nessuno, e prendi tempo... certo, che fretta c'è? Solo io noto un interesse, da molti anni ormai, solo per i dividendi, e nessuno per industria e prodotto?
 
Non ci credo neanche se vedo....
Il CEO, in questione, ha " sicuramente " le mani libere su:
" questo modello si', questo no ",
e sul licenziare, visto che la faccia che ci va di mezzo e' la sua.
Sulla parte finanziario/redditizia con un " soggetto " come Elkan
di controparte.... Credo che abbia ben poco a che fare.

IMO, ovviamente
continua la tradizione" sabauda" del tu fai il lavoro sporco, il cattivo della situazione, noi ti paghiamo.... e quando non ci servi più.. ciao ciao....?
in quest'ultimo caso forse tavares ha anticipato i tempi o forse lo ha fatto la controparte... lo sapremo in base ai tempi di nomina del nuovo ceo...
al di là di questo i numeri del gruppo rimangono in calo, le capacità di produzione idem ed i modelli in sviluppo come abbiamo visto sono in profondo ritardo....
 
Annunci per mesi che cerchi un nuovo ceo. Poi che resta sino a fine mandato. Poi se ne va per motivi famigliari, come le giustifiche a scuola. Poi vengono fuori i dissapori, evidenti ma sempre smentiti prima... e, adesso, dopo parecchi mesi di questi siparietti, dici che per 6 mesi, dopo che lo cerchi già da almeno altri 6, amministrerà il tutto un fantomatico comitato guidato da un erede che ha già venduto i gioielli di famiglia... 6 mesi??? O hai in tasca il contratto per mister x, cosa di cui dubito, che si libera tra 6 mesi, o non trovi nessuno, e prendi tempo... certo, che fretta c'è? Solo io noto un interesse, da molti anni ormai, solo per i dividendi, e nessuno per industria e prodotto?
sarà..appunto... siamo un'europa dove si continua a parlare di merito.. Di innovazione.... Di produttività... e poi certe scelte riguarda "la famiglia"...... sempre quelle per giunta....
 
Forse funzionava solo il LATAM, storica isola felice per il lato FCA.
Perché era l’unica area in cui non ci aveva messo le mani.

Un positivo effetto per noi è che la sua cacciata forse salva capra e cavoli alla Sevel, dove i suoi tagli insensati di costi avevano fatto andare su tutte le furie clienti come Toyota
 
Quando venne scelto come CEO del nuovo gruppo poi chiamato "Stellantis" (illuminato di stelle"), doveva essere il salvatore delle "due patrie", cioè colui che, grazie ai suoi gloriosi trascorsi, avrebbe salvato due gruppi in crisi (PSA e FCA) unendoli insieme.

Alcuni osservatori dicevano che se si uniscono un gruppo in buona salute e un altro no ancora può essere un buon matrimonio, se ben gestito, ma se se ne uniscono due in crisi (e un terzo ancora più in crisi, ovvero Chrysler, già inglobato da uno dei due) diventa un'ardua impresa risollevarli, soprattutto farlo con una certa celerità.

Quindi il compito di Tavares non era certo facile, anzi, era tra i più difficili in assoluto. Lui con coraggio ci ha provato, e all'inizio sembrava partito benino, poi ci si è messo di mezzo anche il Covid (ma questo per tutti), e poi ancora, criticato a sangue dalla parte italiana, a seguito di varie scelte errate, ma criticato anche (a quanto è dato sapere) anche dalla parte francese, ha gettato la spugna, e penso che abbia fatto bene.

Ora ci sarà questo comitato di gestione, guidato da Elkann, che anche per me non dovrebbe durare ben 6 mesi, perchè si rischia una fase di impasse che farebbe seguito ad un'altra fase di impasse generata evidentemente dai dissapori e le diatribe interne su importanti decisioni strategiche del gruppo. E il quarto gruppo mondiale dell'automotive non può permettersi 8-9 mesi di sostanziale stallo.

Le diatribe sono state evidenti, anche e forse soprattutto nella "comunicazione": ammiraglia Maserati prima annunciata e poi rinviata sine die, Maserati tutta elettrica si, poi no, poi boh...
Melfi prima presentata come "tutta elettrica" per il futuro, poi marcia indietro con la Compass che rimane lì, vetture ibride sicure e varie incertezze. Giga-Factory a Termoli, prima si, poi no, poi ni. Abarth 500 flop totale e 595 cancellata. Peugeot che non presenta modelli nuovi, il "Puretech" bistrattato sui social (poi con la catena e senza nome), crash test rovinoso per la Citroen C3, con pubblicità negativa, ma poi si scopre che era la versione Brasile. Grande Panda presentata a luglio 2024 ma uscirà a gennaio 2025 per problemi, 500 Hybrid cancellata con un colpo di spugna (200.000 auto/anno in meno) e poi in fretta e furia annunciata la sua erede derivata dalla 500e. Quest'ultima troppo cara e ormai un mezzo flop. Opel un punto interrogativo, America in crisi nera, con Elkann che ha attaccato praticamente la gestione Tavares appunto in USA, litigi con i sindacati italiani e francesi, e si potrebbe continuare a lungo. Insomma da qualche mese, forse da circa 1 anno Stellantis era in evidente caos di gestione. Forse funzionava solo il LATAM, storica isola felice per il lato FCA.

Vedremo cosa accadrà veramente nel futuro.
Per quelle che erano le sue effettive responsabilità se n'è preso un sacco di sterco, ma d'altronde la sua funzione è stata quella di capro espiatorio. Poi per centinaia di milioni lo farei anch'io il parasterco
 
Trovo assurdo che un gruppo di grandi dimensioni ed in gran difficolta' come Stellantis possa rimanere senza CEO per 6 mesi !!
In questi mesi ci saranno molte decisioni da prendere, in primis sulla gestione delle multe legate alle emissioni medie di CO2 in vigore dal 2025 e poi le linee guida sui futuri progetti di sviluppo della gamma in particolare in merito alle scelte delle motorizzazioni, visto che l'elettrico non è ancora maturo e qualcuno dovrà farlo capire alla commissione europea !!
Vicenda molto oscura e torbida, vediamo i dati di vendita....però curiosamente in sti giorni in borsa il titolo "correva"
 
Quando venne scelto come CEO del nuovo gruppo poi chiamato "Stellantis" (illuminato di stelle"), doveva essere il salvatore delle "due patrie", cioè colui che, grazie ai suoi gloriosi trascorsi, avrebbe salvato due gruppi in crisi (PSA e FCA) unendoli insieme.

Alcuni osservatori dicevano che se si uniscono un gruppo in buona salute e un altro no ancora può essere un buon matrimonio, se ben gestito, ma se se ne uniscono due in crisi (e un terzo ancora più in crisi, ovvero Chrysler, già inglobato da uno dei due) diventa un'ardua impresa risollevarli, soprattutto farlo con una certa celerità.

Quindi il compito di Tavares non era certo facile, anzi, era tra i più difficili in assoluto. Lui con coraggio ci ha provato, e all'inizio sembrava partito benino, poi ci si è messo di mezzo anche il Covid (ma questo per tutti), e poi ancora, criticato a sangue dalla parte italiana, a seguito di varie scelte errate, ma criticato anche (a quanto è dato sapere) anche dalla parte francese, ha gettato la spugna, e penso che abbia fatto bene.

Ora ci sarà questo comitato di gestione, guidato da Elkann, che anche per me non dovrebbe durare ben 6 mesi, perchè si rischia una fase di impasse che farebbe seguito ad un'altra fase di impasse generata evidentemente dai dissapori e le diatribe interne su importanti decisioni strategiche del gruppo. E il quarto gruppo mondiale dell'automotive non può permettersi 8-9 mesi di sostanziale stallo.

Le diatribe sono state evidenti, anche e forse soprattutto nella "comunicazione": ammiraglia Maserati prima annunciata e poi rinviata sine die, Maserati tutta elettrica si, poi no, poi boh...
Melfi prima presentata come "tutta elettrica" per il futuro, poi marcia indietro con la Compass che rimane lì, vetture ibride sicure e varie incertezze. Giga-Factory a Termoli, prima si, poi no, poi ni. Abarth 500 flop totale e 595 cancellata. Peugeot che non presenta modelli nuovi, il "Puretech" bistrattato sui social (poi con la catena e senza nome), crash test rovinoso per la Citroen C3, con pubblicità negativa, ma poi si scopre che era la versione Brasile. Grande Panda presentata a luglio 2024 ma uscirà a gennaio 2025 per problemi, 500 Hybrid cancellata con un colpo di spugna (200.000 auto/anno in meno) e poi in fretta e furia annunciata la sua erede derivata dalla 500e. Quest'ultima troppo cara e ormai un mezzo flop. Opel un punto interrogativo, America in crisi nera, con Elkann che ha attaccato praticamente la gestione Tavares appunto in USA, litigi con i sindacati italiani e francesi, e si potrebbe continuare a lungo. Insomma da qualche mese, forse da circa 1 anno Stellantis era in evidente caos di gestione. Forse funzionava solo il LATAM, storica isola felice per il lato FCA.

Vedremo cosa accadrà veramente nel futuro.
È indubbio che la francia l'ha salvata. L'italia no. In stellantis la famiglia peugeot ha più potere degli elkann a livello societario (e di sicuro più capacità). Di fatto il lavoro del portoghese è stato comprare dei marchi storici di altri paesi, eliminare concorrenti a peugeot e vendere a marchio delle peugeot ricarrozzate. Anzi, nemmeno questo sta facendo. Il listino FIAT non è mai stato così povero. Non mi sembra una grande visione industriale. Per dire, nel mondo sono più rinomate a livello di percezione le auto italiane o quelle francesi? Io direi nettamente le prime. Eppure alfa romeo, maserati ecc... le ha fatte morire per..DS. Fiat per peugeot. Se è vero che "doveva salvare due paesi e due gruppi" ha fallito totalmente, facendo la cosa più vecchia e comune tra i manager mediocri degli ultimi 30 anni: compra il concorrente e fallo fuori. Condito in più da una marcata arroganza con le istutuzioni statali e una continua richiesta di soldi. Fiat farà la fine di Monsanto con Bayer.
 
È indubbio che la francia l'ha salvata. L'italia no. In stellantis la famiglia peugeot ha più potere degli elkann a livello societario (e di sicuro più capacità). Di fatto il lavoro del portoghese è stato comprare dei marchi storici di altri paesi, eliminare concorrenti a peugeot e vendere a marchio delle peugeot ricarrozzate. Anzi, nemmeno questo sta facendo. Il listino FIAT non è mai stato così povero. Non mi sembra una grande visione industriale. Per dire, nel mondo sono più rinomate a livello di percezione le auto italiane o quelle francesi? Io direi nettamente le prime. Eppure alfa romeo, maserati ecc... le ha fatte morire per..DS. Fiat per peugeot. Se è vero che "doveva salvare due paesi e due gruppi" ha fallito totalmente, facendo la cosa più vecchia e comune tra i manager mediocri degli ultimi 30 anni: compra il concorrente e fallo fuori. Condito in più da una marcata arroganza con le istutuzioni statali e una continua richiesta di soldi. Fiat farà la fine di Monsanto con Bayer.
Io ritengo che anche la Francia sia stata penalizzata lì ha pesato la quota Francese ma la "globalizzazione" e la "sofferenza" della filiera ci sono anche lì....e non solo per un mercato che è un pò "asfittico"
 
A mio personalissimo avviso se ne dovrebbero andare anche i suoi degni compari in Volkswagen, Mercedes, BMW, Renault, Ford eccetera. Insulsi commedianti che stanno guidando l'industria verso il baratro e con essa milioni di famiglie.
 
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