Quando venne scelto come CEO del nuovo gruppo poi chiamato "Stellantis" (illuminato di stelle"), doveva essere il salvatore delle "due patrie", cioè colui che, grazie ai suoi gloriosi trascorsi, avrebbe salvato due gruppi in crisi (PSA e FCA) unendoli insieme.
Alcuni osservatori dicevano che se si uniscono un gruppo in buona salute e un altro no ancora può essere un buon matrimonio, se ben gestito, ma se se ne uniscono due in crisi (e un terzo ancora più in crisi, ovvero Chrysler, già inglobato da uno dei due) diventa un'ardua impresa risollevarli, soprattutto farlo con una certa celerità.
Quindi il compito di Tavares non era certo facile, anzi, era tra i più difficili in assoluto. Lui con coraggio ci ha provato, e all'inizio sembrava partito benino, poi ci si è messo di mezzo anche il Covid (ma questo per tutti), e poi ancora, criticato a sangue dalla parte italiana, a seguito di varie scelte errate, ma criticato anche (a quanto è dato sapere) anche dalla parte francese, ha gettato la spugna, e penso che abbia fatto bene.
Ora ci sarà questo comitato di gestione, guidato da Elkann, che anche per me non dovrebbe durare ben 6 mesi, perchè si rischia una fase di impasse che farebbe seguito ad un'altra fase di impasse generata evidentemente dai dissapori e le diatribe interne su importanti decisioni strategiche del gruppo. E il quarto gruppo mondiale dell'automotive non può permettersi 8-9 mesi di sostanziale stallo.
Le diatribe sono state evidenti, anche e forse soprattutto nella "comunicazione": ammiraglia Maserati prima annunciata e poi rinviata sine die, Maserati tutta elettrica si, poi no, poi boh...
Melfi prima presentata come "tutta elettrica" per il futuro, poi marcia indietro con la Compass che rimane lì, vetture ibride sicure e varie incertezze. Giga-Factory a Termoli, prima si, poi no, poi ni. Abarth 500 flop totale e 595 cancellata. Peugeot che non presenta modelli nuovi, il "Puretech" bistrattato sui social (poi con la catena e senza nome), crash test rovinoso per la Citroen C3, con pubblicità negativa, ma poi si scopre che era la versione Brasile. Grande Panda presentata a luglio 2024 ma uscirà a gennaio 2025 per problemi, 500 Hybrid cancellata con un colpo di spugna (200.000 auto/anno in meno) e poi in fretta e furia annunciata la sua erede derivata dalla 500e. Quest'ultima troppo cara e ormai un mezzo flop. Opel un punto interrogativo, America in crisi nera, con Elkann che ha attaccato praticamente la gestione Tavares appunto in USA, litigi con i sindacati italiani e francesi, e si potrebbe continuare a lungo. Insomma da qualche mese, forse da circa 1 anno Stellantis era in evidente caos di gestione. Forse funzionava solo il LATAM, storica isola felice per il lato FCA.
Vedremo cosa accadrà veramente nel futuro.
Alcuni osservatori dicevano che se si uniscono un gruppo in buona salute e un altro no ancora può essere un buon matrimonio, se ben gestito, ma se se ne uniscono due in crisi (e un terzo ancora più in crisi, ovvero Chrysler, già inglobato da uno dei due) diventa un'ardua impresa risollevarli, soprattutto farlo con una certa celerità.
Quindi il compito di Tavares non era certo facile, anzi, era tra i più difficili in assoluto. Lui con coraggio ci ha provato, e all'inizio sembrava partito benino, poi ci si è messo di mezzo anche il Covid (ma questo per tutti), e poi ancora, criticato a sangue dalla parte italiana, a seguito di varie scelte errate, ma criticato anche (a quanto è dato sapere) anche dalla parte francese, ha gettato la spugna, e penso che abbia fatto bene.
Ora ci sarà questo comitato di gestione, guidato da Elkann, che anche per me non dovrebbe durare ben 6 mesi, perchè si rischia una fase di impasse che farebbe seguito ad un'altra fase di impasse generata evidentemente dai dissapori e le diatribe interne su importanti decisioni strategiche del gruppo. E il quarto gruppo mondiale dell'automotive non può permettersi 8-9 mesi di sostanziale stallo.
Le diatribe sono state evidenti, anche e forse soprattutto nella "comunicazione": ammiraglia Maserati prima annunciata e poi rinviata sine die, Maserati tutta elettrica si, poi no, poi boh...
Melfi prima presentata come "tutta elettrica" per il futuro, poi marcia indietro con la Compass che rimane lì, vetture ibride sicure e varie incertezze. Giga-Factory a Termoli, prima si, poi no, poi ni. Abarth 500 flop totale e 595 cancellata. Peugeot che non presenta modelli nuovi, il "Puretech" bistrattato sui social (poi con la catena e senza nome), crash test rovinoso per la Citroen C3, con pubblicità negativa, ma poi si scopre che era la versione Brasile. Grande Panda presentata a luglio 2024 ma uscirà a gennaio 2025 per problemi, 500 Hybrid cancellata con un colpo di spugna (200.000 auto/anno in meno) e poi in fretta e furia annunciata la sua erede derivata dalla 500e. Quest'ultima troppo cara e ormai un mezzo flop. Opel un punto interrogativo, America in crisi nera, con Elkann che ha attaccato praticamente la gestione Tavares appunto in USA, litigi con i sindacati italiani e francesi, e si potrebbe continuare a lungo. Insomma da qualche mese, forse da circa 1 anno Stellantis era in evidente caos di gestione. Forse funzionava solo il LATAM, storica isola felice per il lato FCA.
Vedremo cosa accadrà veramente nel futuro.
Ultima modifica: