renatom
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alealfista ha scritto:Ciao, intanto grazie per l'aiuto, poi dall'area del condotto in m2 per passare in mm come faccio ? Grazie anticipatamente.
Ahi! Qui mancano proprio le basi!
alealfista ha scritto:Ciao, intanto grazie per l'aiuto, poi dall'area del condotto in m2 per passare in mm come faccio ? Grazie anticipatamente.
PCafiero ha scritto:Ragioniamo da subito in millimetri che facciamo prima.alealfista ha scritto:Ah scusa porta pazienza anche l'As = superficie del pistone non riesco a calcolara :cry: se mi potresti dire la formula te ne sare enormemente grato![]()
Immaginiamo un cilindro da 80 mm di alesaggio e 80 mm di corsa (402,12 cc), regime massimo di rotazione fissato in 6.000 giri ed impostiamo una velocità massima del fluido di alimentazione pari a 80 m/s (cioè 80.000 mm/s).
- calcoliamo la velocità media del pistone:
corsa (in mm), per regime di rotazione, diviso 30 (invece di 30.000 così abbiamo la velocità in mm/s e non in m/s). Ovvero: 80*6.000:30 = 16.000 mm/s
-calcoliamo la superficie del pistone:
diametro per diametro * 3,14 diviso 4. Ovvero: 80*80*3,14/4 = 5.024 mm2
- velocità del fluido in aspirazione impostato (come scritto sopra) ad 80.000 mm/s
Ora: l?area del condotto di aspirazione (da ricondurre grosso modo all?area della valvola di aspirazione) sarà pari a: 5.024 (AS) per 16.000 (V) diviso 80.000 (G) = 1.004,8 mm2
Avendo l?area del condotto: 1.004,8 mm2 la dividi per 3,14 = 320 mm2, di questo risultato calcoli la radice quadrata ed ottieni 17,888 mm che è il raggio del condotto, se moltiplichi il raggio per due ottieni il diametro, quindi 35,777 mm.
Naturalmente questa è teoria che non tiene conto delle perdite di carico introdotte dalla non linearità dei condotti e dalla sezione occupata dallo stelo dell valvole.
Quanto sopra concorre alla determinazione delle volumetrie (geometrie) variabili riferite ai due distinti effetti d'onda ed inerziali, che concorrono al riempimento dei cilindri, assieme al volume del cilindro stesso ed alla posizione della valvola interessata, chiusa od aperta.
alealfista ha scritto:Si si ho capito bene la formula ti ringrazio,l'alzata h la si stabilisce in fase di progettazione o c'e na formula per trovarla ?.
Come precedentemente scritto il diametro dei condotti è da assimilare a quello delle valvole, nel senso che è inutile avere delle valvole grandi quando i condotti sono piccoli, grandi valvole e grandi alzate avrebbero solo l'effetto di rallentare i gas in entrata, leggeri vantaggi si avrebbero solo agli alti regimi di rotazione.alealfista ha scritto:PCafiero ha scritto:Ragioniamo da subito in millimetri che facciamo prima.alealfista ha scritto:Ah scusa porta pazienza anche l'As = superficie del pistone non riesco a calcolara :cry: se mi potresti dire la formula te ne sare enormemente grato![]()
Immaginiamo un cilindro da 80 mm di alesaggio e 80 mm di corsa (402,12 cc), regime massimo di rotazione fissato in 6.000 giri ed impostiamo una velocità massima del fluido di alimentazione pari a 80 m/s (cioè 80.000 mm/s).
- calcoliamo la velocità media del pistone:
corsa (in mm), per regime di rotazione, diviso 30 (invece di 30.000 così abbiamo la velocità in mm/s e non in m/s). Ovvero: 80*6.000:30 = 16.000 mm/s
-calcoliamo la superficie del pistone:
diametro per diametro * 3,14 diviso 4. Ovvero: 80*80*3,14/4 = 5.024 mm2
- velocità del fluido in aspirazione impostato (come scritto sopra) ad 80.000 mm/s
Ora: l?area del condotto di aspirazione (da ricondurre grosso modo all?area della valvola di aspirazione) sarà pari a: 5.024 (AS) per 16.000 (V) diviso 80.000 (G) = 1.004,8 mm2
Avendo l?area del condotto: 1.004,8 mm2 la dividi per 3,14 = 320 mm2, di questo risultato calcoli la radice quadrata ed ottieni 17,888 mm che è il raggio del condotto, se moltiplichi il raggio per due ottieni il diametro, quindi 35,777 mm.
Naturalmente questa è teoria che non tiene conto delle perdite di carico introdotte dalla non linearità dei condotti e dalla sezione occupata dallo stelo dell valvole.
Quanto sopra concorre alla determinazione delle volumetrie (geometrie) variabili riferite ai due distinti effetti d'onda ed inerziali, che concorrono al riempimento dei cilindri, assieme al volume del cilindro stesso ed alla posizione della valvola interessata, chiusa od aperta.
Per caso risalendo dal diametro del condotto, si riesce a ricavare il diametro maggiore della valvola ? Grazie di nuovo
Scusami Ale, non averne a male, allora è meglio che lasci stare il volume dialealfista ha scritto:La matematica e' il mio tallone d'achille![]()
Si, l'incrocio delle valvole è determinato dal profilo delle camme ed è impostato da progetto, nei motori a fasatura fissa è sempre quello, chiaramente in quelli a fasatura variabile l'incrocio può variare, dipende da quanto è "evoluta" la meccanica di fasatura variabile. Ampi incroci, cioà con sovrapposizione dei tempi di apertura della valvola di aspirazione con quella di scarico (insomma sono contemporaneamente aperte a fine espulsione ed inizio aspirazione con pistone al PMI), determinano elevati regimi di rotazione e bassa coppia ai regimi medio bassi, a meno di avere una fasatura variabile che "stringa" l'incrocio ai bassi e medi regimi favorendo così minori rifiuti all'aspirazione e migliorando il riempimento del cilindro. La miglior coppia motrice si ha col miglior riempimento del cilindro, se la fasatura è variabile il miglior riempimento si ha in una ampia gamma di giri.alealfista ha scritto:Ho capito, ti ringrazio per la spiegazione adesso e' piu chiaro, volevo farti un'ultima domanda poi basta,l'incrocio delle valvole si stabilisce mediante il profilo delle camme oppure avviene casualmente ad un determinato regime ? E un'altra cosa la coppia max motrice di un motore avviene nell'incrocio oppure dipende dalle dimensioni dei condotti e valvole ? Grazie di nuovo
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Comprenderai che un conto è "progettare" un motore da 50 cv/litro mentre uno da 100 o più cv/litro di potenza specifica è un'altra cosa. Le formule sono sempre quelle ma le "x" cambiano.alealfista ha scritto:Cioe allora per dire i valori di alzata sono solamente empirici, nel senso che nel progetto penso che si tenga anche conto che le valvole possano sbattere sopra il cielo del pistone, per dire io ho un manuale di meccanica dove ho la seguente formula: D= diametro condotto e x= con valori da 2,5-4 e cioe per trovare l'hmax D/x...da come capisco sono valori ipotetici e non fissi, e poi come dicevi te giustamente dipende dalla forma della camera, poi riguardo ad es la coppia costante penso che si ottenga dalla centralina, perche' non penso che le case sfornino motori di nuova concezione ogni volta che esce un modello, per dire io ho la 147 diesel e il mio motore e' un po' datato di concezione mecc e' un 1910 del 97 ma cmq evoluto a livello di elettronica con l'mjet.
Si, anche lo scarico (e soprattutto nei 2T), è soggetto al risonatore di Helmholtz, non c'entra tanto la curvatura quanto la volumetria, questo discorso però lo tratta il Bocchi nella sua opera.alealfista ha scritto:Si quello si sono d'accordo che dietro allo studio di un motore ci sono mille cose, forma della camera, inclinazione dei condotti, dimensioni dei condotti ecc, forse magari leggendo anche il libro che mi hai consigliato mi potra schiarire le idee...anche perche' ormai ci sono tutti studi al computer dove ci sono software che simulano l'andamento volumetrico di un motore, ad esempio penso che anche la curvatura dello scarico posso influire sull'erogazione della coppia...
agricolo - 1 giorno fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 2 mesi fa