<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Della Valle spara a zero sui vertici Fiat | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Della Valle spara a zero sui vertici Fiat

pilota54 ha scritto:
"Se io avessi lanciato adesso dei nuovi modelli avrebbero fatto la stessa fine della nuova Panda di Pomigliano: la miglior Panda nella storia, 800 milioni di investimento, e il mercato non la prende, perché il mercato non c'è".

Secondo me, la miglior Panda, ragionando in termini storici (quindi in relazione all'epoca di costruzione), e' indubbiamente la prima di Giugiaro, che aveva moltissimi contenuti innovativi dal punto di vista progettuale, funzionale ed industriale. (i vetri piatti, le protezioni, le nervature della carrozzeria, i sedili e la plancia, anche se questi ultimi concettualmente erano giá stati esplorati dai sedili delle 2cv e la plancia a tasca della Mini). E' un capolavoro e come tale penso che sará l'unica Panda a poter entrare a pieno diritto nella storia del Design e nei musei.
Credo che il mio giudizio, in termini storici, sia condivisibile da tutti.
L'ultima panda sara' sicuramente molto meglio dell'antenata da tutti i punti di vista riguardanti qualita' della vita a bordo e sicurezza, com'é ovvio essendo un prodotto contemporaneo, sará probabilmente un'ottima auto, ma secondo me l'uscita di Marchionne é sintomatica di quanto si intenda del prodotto automobile, anche a livello di forza evocativa che é fondamentale per un prodotto a forte riconoscibilitá anche nei segmenti piú economici.
 
Ed ecco la replica di Montezemolo, già prima della trasmissione di La 7 (fonte corriere.it):

Milano, 14 set - "Espressioni come quelle usate da Diego sono assolutamente inaccettabili e non dovrebbero mai far parte di una dialettica tra imprenditori". Cosi' una nota diramata da Luca Cordero di Montezemolo sulla dura presa di posizione di Diego Della Valle nei confronti dei vertici e deglo'i azionisti Fiat. "Di tutto abbiamo bisogno in questo momento - continua Montezemolo - ma non di polemiche che non appartengono alla cultura imprenditoriale e che fanno male al Paese. Tanto piu' che coinvolgono imprenditori che in settori diversi affrontano una difficile competizione su mercati mondiali. Fiat, da una situazione di gravissima crisi, ha compiuto con successo un percorso difficile che l'ha portata a rafforzare la sua presenza internazionale, fondamentale per la sua sopravvivenza. Mi auguro che questa assurda situazione possa ritrovare immediata ricomposizione, trattandosi di persone di qualita' verso le quali nutro stima e amicizia".

In effetti Della Valle è stato tutto fuorchè corretto ed elegante. Esiste anche un codice etico tra imprenditori.
 
pilota54 ha scritto:
Ed ecco la replica di Montezemolo, già prima della trasmissione di La 7 (fonte corriere.it):

Milano, 14 set - "Espressioni come quelle usate da Diego sono assolutamente inaccettabili e non dovrebbero mai far parte di una dialettica tra imprenditori". Cosi' una nota diramata da Luca Cordero di Montezemolo sulla dura presa di posizione di Diego Della Valle nei confronti dei vertici e deglo'i azionisti Fiat. "Di tutto abbiamo bisogno in questo momento - continua Montezemolo - ma non di polemiche che non appartengono alla cultura imprenditoriale e che fanno male al Paese. Tanto piu' che coinvolgono imprenditori che in settori diversi affrontano una difficile competizione su mercati mondiali. Fiat, da una situazione di gravissima crisi, ha compiuto con successo un percorso difficile che l'ha portata a rafforzare la sua presenza internazionale, fondamentale per la sua sopravvivenza. Mi auguro che questa assurda situazione possa ritrovare immediata ricomposizione, trattandosi di persone di qualita' verso le quali nutro stima e amicizia".

In effetti Della Valle è stato tutto fuorchè corretto ed elegante. Esiste anche un codice etico tra imprenditori.
Grazie pilota. Ricordavo bene.
 
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Altri spezzoni del Marchionne-pensiero:
Il numero uno di Fiat si dice disponibile a incontrare il governo, "ma poi? Sopravvivere alla tempesta con l'aiuto di quella parte dell'azienda che va bene in America del Nord e del Sud, per sostenere l'Italia, mi pare sia un discorso strategico". "Fiat - osserva Marchionne - sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa, e sta reggendo sui successi all'estero. Sono le due uniche cose che contano. Se vogliamo confrontarci dobbiamo partire da qui: non si scappa". Il progetto fabbrica Italia era basato "su cento cose, la metà non ci sono più. Io allora puntavo su un mercato che reggeva, ed è crollato, su una riforma del mercato del lavoro, e ho più di 70 cause della Fiom. Tutto è cambiato. E io non sono capace di far finta di niente. Anche perché puoi nasconderli, ma i nodi prima o poi vengono al pettine. Ecco, siamo in quel momento. Io indico i nodi: parliamone".

"Se io avessi lanciato adesso dei nuovi modelli avrebbero fatto la stessa fine della nuova Panda di Pomigliano: la miglior Panda nella storia, 800 milioni di investimento, e il mercato non la prende, perché il mercato non c'è".

il mercato non la prende perchè forse è bruttina e piace meno della precedente?
Non credo sia così.
La crisi del mercato è evidente.
 
Nardo-Leo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Altri spezzoni del Marchionne-pensiero:
Il numero uno di Fiat si dice disponibile a incontrare il governo, "ma poi? Sopravvivere alla tempesta con l'aiuto di quella parte dell'azienda che va bene in America del Nord e del Sud, per sostenere l'Italia, mi pare sia un discorso strategico". "Fiat - osserva Marchionne - sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa, e sta reggendo sui successi all'estero. Sono le due uniche cose che contano. Se vogliamo confrontarci dobbiamo partire da qui: non si scappa". Il progetto fabbrica Italia era basato "su cento cose, la metà non ci sono più. Io allora puntavo su un mercato che reggeva, ed è crollato, su una riforma del mercato del lavoro, e ho più di 70 cause della Fiom. Tutto è cambiato. E io non sono capace di far finta di niente. Anche perché puoi nasconderli, ma i nodi prima o poi vengono al pettine. Ecco, siamo in quel momento. Io indico i nodi: parliamone".

"Se io avessi lanciato adesso dei nuovi modelli avrebbero fatto la stessa fine della nuova Panda di Pomigliano: la miglior Panda nella storia, 800 milioni di investimento, e il mercato non la prende, perché il mercato non c'è".

il mercato non la prende perchè forse è bruttina e piace meno della precedente?
Non credo sia così.
La crisi del mercato è evidente.
Fosse cosí le altre case non avrebbero il segno meno e le concessionarie non fallirebbero...ma tant'è....c'è la crisi e nessuno se ne sccorge. Intanto sale la lista dei liei clienti licenziati, cresce la lista dei lavori non consegnati e cresce la lista dei miei debiti. Se la gente fatica a pagare le 100 euro come si può pretendere di vendere le macchine? Aggiungiamo che per il momento anche i ricchi sono frenati dal fare acquisti perchè sono controllati a vista. Gli occhi ce li avete ancora chiusi?
 
Corazon Habanero ha scritto:
angelo0 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
angelo0 ha scritto:
...Leggervi é bello ma quello che scrivete é straordinario!!!!!
meno male che la fantasia é libera........

Il mondo é bello perché vario.........................

Ma di che vi fate tanti pensieri,tanto arriverá fra non molto la VW che prenderá il posto di Fiat e tutto torna alla normalitá.....non ci sará piu un 'italiano disoccupato!!
Non rimarrà nessun costruttore di auto in Italia. Quello che c'era, dopo aver ripulito la dispensa senza lasciare nulla per altri, nemmeno per i gestori del locale, ha deciso che il menù non gli aggrada più.
Dovremo anche sentirci in colpa dopo essere stati presi per i fondelli.
Nel caso di uscita dall'Italia del gruppo sarebbe bello provvedere ad un bell'esproprio di tutti i beni di famiglia. Così solo per fare un dispetto...
..I beni di famiglia interessano poco, a dire il vero interessano anche poco i locali o fabbriche vuote che rimarranno...ci sono altri posti dove si possono costruire altri stabilimenti,che nessuno fino ad oggi ci abbia pensato mi sembra molto strano?? eppure Vag, vuole comprare? peró non capisco che non vogliono costruire qualcosa di suo nuovo di zecca? Eppure in Italia di fiducia ce ne hanno anche troppa.
Cercare di tenere Fiat rovina tutto, che ne facciamo? dovremmo esserne contenti se vanno....quindi?
Non mi hai capito: intendo i beni della famiglia. A quelli ci tengono. Lo so benissimo che non si può fare, intendiamoci.
Non sviare il discorso: sai benissimo che VAG non investirà in Italia perchè nessuno gli venderà nulla.
Il fatto è che grazie alla amata (non da me) famiglia a nessun costruttore straniero è stato possibile investire in Italia. Adesso non lo farebbe nessuno.
Ma lorsignori fan i conti senza l'oste: dell'attuale milione (poco meno) di auto vendute in Europa oggi come oggi, a quanto pensano di scendere in caso di abbandono dell'Italia?
Io credo ad un terzo. Il che significa scomparsa dal vecchio continente.
I non credo che l amore per quella famiglia sia grande ne da te e ne da molti altri...ma credo che molti hanno comprato da quella famiglia perché bene o male gli stava bene.Oggi stiamo arrivando al punto che il non comprare(e qui la qualitá non centra niente) da quella famiglia fa stare male anche chi comprava da quella famiglia.Purtroppo le conseguenze si pagano anche se a caro prezzo. La scomparsa del vecchio continente a quei signori gliene frega una chicca se nel nuovo continente ne venderanno 1,5 milioni....il numero del vecchio continente quanto piccolo sará,tutto di guadagnato. Quelli a stare male saranno sempre chi rimane con le mani vuoti e chi saranno questi..... le ripicche non hanno fatto mai bene e se ti litighi con qualcuno e difficile sanare e riportare come quando l amicizia era sana........
Al quanto gli investimenti,se Vag voleva davvero investire in Italia avrebbe potuto farlo ache se non gli hanno venduto niente... Il guaio di vag é, quello di volere comprare cio che gli altri non riescono a tenere su per vari motivi.... a loro piace speculare sul nome che la stessa Germania ha. Ció gli rende facile acquisire il successo ,che si voglia credere o no.... (a parte il prodotto che sia buono o no) il nome Italia politicamente e l ultimo della classe quindi No fiducia e questo non si deve sottovalutare.Vedi ducati, in pochi mesi e divendato il primo della classe dimmi tu.... e dico in pochi mesi.
 
No caro Angelo non è così. Sai bene (e ciò è stato confermato anche dai politici) che tutti gli investimenti esteri da parte di case automobilistiche concorrenti sono sempre stati bloccati dalla famiglia Agnelli.
Ford e Toyota sicuramente sono stati bloccati e chissà quanti altri ancora.
E' vero che quel che è stato è stato ma ha condizionato enormemente l'Italia. Non si può far finta di nulla perchè quella generazione non c'è più.
Negli anni 80/90 tutto era più facile: c'era mercato e l'Europa viaggiava spedita.
Oggi c'è crisi e le condizioni sono estremamente difficili per tutti.
Gli Agnelli hanno dettato, nel bene e nel male lo sviluppo di questo Paese. Hanno fatto in modo che i loro concorrenti interni venissero in un modo o nell'altro spazzati via. Si sono arresi solamente quando l'Europa ci ha imposto l'eliminazione dei dazi sulle importazioni. Altrimenti, come dice mio padre, noi giravamo ancora con i sedili della 600.
Il loro silenzio è assordante ed i loro comportamenti inaccettabili.
 
Nardo-Leo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Altri spezzoni del Marchionne-pensiero:
Il numero uno di Fiat si dice disponibile a incontrare il governo, "ma poi? Sopravvivere alla tempesta con l'aiuto di quella parte dell'azienda che va bene in America del Nord e del Sud, per sostenere l'Italia, mi pare sia un discorso strategico". "Fiat - osserva Marchionne - sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa, e sta reggendo sui successi all'estero. Sono le due uniche cose che contano. Se vogliamo confrontarci dobbiamo partire da qui: non si scappa". Il progetto fabbrica Italia era basato "su cento cose, la metà non ci sono più. Io allora puntavo su un mercato che reggeva, ed è crollato, su una riforma del mercato del lavoro, e ho più di 70 cause della Fiom. Tutto è cambiato. E io non sono capace di far finta di niente. Anche perché puoi nasconderli, ma i nodi prima o poi vengono al pettine. Ecco, siamo in quel momento. Io indico i nodi: parliamone".

"Se io avessi lanciato adesso dei nuovi modelli avrebbero fatto la stessa fine della nuova Panda di Pomigliano: la miglior Panda nella storia, 800 milioni di investimento, e il mercato non la prende, perché il mercato non c'è".

il mercato non la prende perchè forse è bruttina e piace meno della precedente?
Non credo sia così.
La crisi del mercato è evidente.

Come é chiaro che la nuova Panda é più cara di un numero di contendenti di pari livello.

1500 euro in più di una Hyundai i10, salvo promozioni, di cui per la Panda ancora non si parla, in un momento in cui la gente deve far debiti anche per comprare la i10.
 
Corazon Habanero ha scritto:
No caro Angelo non è così. Sai bene (e ciò è stato confermato anche dai politici) che tutti gli investimenti esteri da parte di case automobilistiche concorrenti sono sempre stati bloccati dalla famiglia Agnelli.
Ford e Toyota sicuramente sono stati bloccati e chissà quanti altri ancora.
E' vero che quel che è stato è stato ma ha condizionato enormemente l'Italia. Non si può far finta di nulla perchè quella generazione non c'è più.
Negli anni 80/90 tutto era più facile: c'era mercato e l'Europa viaggiava spedita.
Oggi c'è crisi e le condizioni sono estremamente difficili per tutti.
Gli Agnelli hanno dettato, nel bene e nel male lo sviluppo di questo Paese. Hanno fatto in modo che i loro concorrenti interni venissero in un modo o nell'altro spazzati via. Si sono arresi solamente quando l'Europa ci ha imposto l'eliminazione dei dazi sulle importazioni. Altrimenti, come dice mio padre, noi giravamo ancora con i sedili della 600.
Il loro silenzio è assordante ed i loro comportamenti inaccettabili.
Quindi é inutile versare benzina sul fuoco..oggi é tutto libero un cliente del genere é meglio perderlo che tenerselo,allora che se ne vanno,se Vag vuole investire che lo faccia con o senza l alfa romeo ha delle buone macchine ha la fiducia del cliente italiano cosa aspetta ancora per farlo......?
 
pilota54 ha scritto:
Altri spezzoni del Marchionne-pensiero:
Il numero uno di Fiat si dice disponibile a incontrare il governo, "ma poi? Sopravvivere alla tempesta con l'aiuto di quella parte dell'azienda che va bene in America del Nord e del Sud, per sostenere l'Italia, mi pare sia un discorso strategico". "Fiat - osserva Marchionne - sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa, e sta reggendo sui successi all'estero. Sono le due uniche cose che contano. Se vogliamo confrontarci dobbiamo partire da qui: non si scappa". Il progetto fabbrica Italia era basato "su cento cose, la metà non ci sono più. Io allora puntavo su un mercato che reggeva, ed è crollato, su una riforma del mercato del lavoro, e ho più di 70 cause della Fiom. Tutto è cambiato. E io non sono capace di far finta di niente. Anche perché puoi nasconderli, ma i nodi prima o poi vengono al pettine. Ecco, siamo in quel momento. Io indico i nodi: parliamone".

"Se io avessi lanciato adesso dei nuovi modelli avrebbero fatto la stessa fine della nuova Panda di Pomigliano: la miglior Panda nella storia, 800 milioni di investimento, e il mercato non la prende, perché il mercato non c'è".

più chiaro di così
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Altri spezzoni del Marchionne-pensiero:
Il numero uno di Fiat si dice disponibile a incontrare il governo, "ma poi? Sopravvivere alla tempesta con l'aiuto di quella parte dell'azienda che va bene in America del Nord e del Sud, per sostenere l'Italia, mi pare sia un discorso strategico". "Fiat - osserva Marchionne - sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa, e sta reggendo sui successi all'estero. Sono le due uniche cose che contano. Se vogliamo confrontarci dobbiamo partire da qui: non si scappa". Il progetto fabbrica Italia era basato "su cento cose, la metà non ci sono più. Io allora puntavo su un mercato che reggeva, ed è crollato, su una riforma del mercato del lavoro, e ho più di 70 cause della Fiom. Tutto è cambiato. E io non sono capace di far finta di niente. Anche perché puoi nasconderli, ma i nodi prima o poi vengono al pettine. Ecco, siamo in quel momento. Io indico i nodi: parliamone".

"Se io avessi lanciato adesso dei nuovi modelli avrebbero fatto la stessa fine della nuova Panda di Pomigliano: la miglior Panda nella storia, 800 milioni di investimento, e il mercato non la prende, perché il mercato non c'è".

il mercato non la prende perchè forse è bruttina e piace meno della precedente?
Non credo sia così.
La crisi del mercato è evidente.

Come é chiaro che la nuova Panda é più cara di un numero di contendenti di pari livello.

1500 euro in più di una Hyundai i10, salvo promozioni, di cui per la Panda ancora non si parla, in un momento in cui la gente deve far debiti anche per comprare la i10.

convengo, con quello che costa una panda ci prendi una segmento B coreana o japponese .. è chiaro che per quanto possa essere valida la vettura viene troppo penalizzata dal prezzo
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Altri spezzoni del Marchionne-pensiero:
Il numero uno di Fiat si dice disponibile a incontrare il governo, "ma poi? Sopravvivere alla tempesta con l'aiuto di quella parte dell'azienda che va bene in America del Nord e del Sud, per sostenere l'Italia, mi pare sia un discorso strategico". "Fiat - osserva Marchionne - sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa, e sta reggendo sui successi all'estero. Sono le due uniche cose che contano. Se vogliamo confrontarci dobbiamo partire da qui: non si scappa". Il progetto fabbrica Italia era basato "su cento cose, la metà non ci sono più. Io allora puntavo su un mercato che reggeva, ed è crollato, su una riforma del mercato del lavoro, e ho più di 70 cause della Fiom. Tutto è cambiato. E io non sono capace di far finta di niente. Anche perché puoi nasconderli, ma i nodi prima o poi vengono al pettine. Ecco, siamo in quel momento. Io indico i nodi: parliamone".

"Se io avessi lanciato adesso dei nuovi modelli avrebbero fatto la stessa fine della nuova Panda di Pomigliano: la miglior Panda nella storia, 800 milioni di investimento, e il mercato non la prende, perché il mercato non c'è".

il mercato non la prende perchè forse è bruttina e piace meno della precedente?
Non credo sia così.
La crisi del mercato è evidente.

Come é chiaro che la nuova Panda é più cara di un numero di contendenti di pari livello.

1500 euro in più di una Hyundai i10, salvo promozioni, di cui per la Panda ancora non si parla, in un momento in cui la gente deve far debiti anche per comprare la i10.

vorrei chiedere a mr Marchionne perchè invece il mercato che non c'è prende per esempio Audi, MB, BMW che crescono in Europa nei primi 6 mesi dell'anno, o per rimanere all'Italia Hyundai. E per tornare alla panda, sarà forse la migliore come dice lui, ma forse è anche quella con meno appeal ed originalità delle 3, e forse sarà per quello che la gente non se la prende...... chissà misteri del mercato che non c'è.

Però se Marchionne prende "la seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino, poi la strada la trova da sè......" porta al mercato che non c'è (cit.) ;)
 
Dopo aver letto l'intervista di Marchionne su Repubblica non posso non notare che, con massima coerenza, Marchione conferma a parole di non volere abbandonare l'Italia. Questo lo fa da anni ormai. E sempre solo a parole, senza mai un solo fatto a supporto di quanto dice (o meglio, l'unico fatto è che negli ultimi anni sono usciti solo tre modelli nuovi, la Ypsilon, la Panda e la 500L, e di questi solo uno è fabbricato in Italia). La seconda cosa che ho notato è che, alle domande più pungenti del giornalista (tipo come mai i concorrenti continuano a investire in Europa al contrario di Fiat) Marchionne risponde come un disco rotto che il mercato in Europa è precipitato, che è inutile investire in queste condizioni (e di fatto non risponde realmente alla domanda), che la nuova Panda non si vende (non sarà che di questi tempi costa troppo per essere una macchinetta?).
Ora che ci sia la crisi e che il mercato sia crollato è un fatto. Che Fiat sia andata decisamente peggio del mercato è un altro fatto. Ma la soluzione di Marchionne è la fuga? Ovvero, un grande manager trova come soluzione, di fronte alle difficoltà, di fuggire dal mercato anzichè cercare di essere competitivo? Questa è la risposta di un supermanager strapagato? Fiat in Europa ha una quota di mercato ridicola, intorno al 6%. Immaginando che il mercato ripartisse, come pensa Marchionne di recuperare terreno e soprattutto credibilità sul mercato europeo? Si è mai chiesto perchè Fiat in Europa ormai conta come il due da briscola e come mai persino in Italia fatichi ad arrivare al 30% del mercato quando in tutte le altre nazioni i produttori nazionali a casa loro hanno performances ben più lusinghiere? Siamo sicuri che siano tutti brutti e cattivi i clienti che non comprano Fiat, gli operai sfaticati, i concorrenti che fanno dumping, il mercato puzzone, i sindacati cattivoni? O magari qualche esamino di coscienza occorrerebbe farselo perchè essere competitivi è alla base del successo, e non è un problema di mercato in crisi o no. Fiat aveva un problema di competitività dei propri prodotti già da prima della crisi attuale, e Marchionne sotto il profilo industriale ha fatto un grande fiasco fino ad oggi. Troppi prodotti hanno mancato il bersaglio e ormai la gamma prodotti è sguarnita e obsoleta.
Ora Marchionne dice che non abbandonerà l'Italia, che non chiuderà stabilimenti etc... ma i fatti purtroppo sono un po' diversi. La situazione produttiva degli stabilimenti italiani oggi è come se avessimo chiuso quasi tre stabilimenti, perchè l'uso della cassa integrazione rispetto a quanto si produce realmente è di questo ordine di grandezza. In più anche le progettazioni e lo sviluppo di nuovi prodotti è fermo. Si stanno uccidendo di morte lenta molti fornitori, e la stessa cosa succede alla struttura commerciale di vendita. Un sistema degradato come questo non può reggere altri anni in queste condizioni, questa è semplicemente la fine di un'azienda. Che poi si voglia chiamare Fiat la Chrysler è un altro film, ma di fatto la Fiat è quasi morta nella realtà. E questo nonostante Marchionne continui a dichiarare che non lascerà l'Italia.
In tutto questo scenario poi brilla l'assenza del governo, troppo preso da problemi finanziari e dalla difesa delle tante lobby per pensare all'economia reale che va a rotoli.

Sempre nell'intervista Marchionne dichiara che la Fiat "europea" ha perso 700 milioni di euro. Se questo è vero, tenuto conto che questi sono i risultati Fiat senza avere fatto investimenti, direi che sono stati più bravi gli altri competitors europei che magari sono andati in rosso come Fiat, ma almeno grazie agli investimenti hanno dato una boccata di ossigeno all'economia dando lavoro e hanno mantenuto, quando non accresciuto, le quote di mercato.

Altra chicca di Marchionne: " io venderò la 500L a 14.500 euro. La Citroen ha deciso di vendere la C3 Picasso, che è un competitor, a meno di diecimila".
E' come dire che la 500 L sarà 4500 euro più caradi un suo competitor diretto. E per fortuna che siamo andati a produrre in Serbia anzichè a Mirafiori, dove abbiamo le maestranze a casa da anni ormai, perchè ci hanno quasi regalato lo stabilimento e paghiamo gli operai meno di 400 euro al mese.

In Italia ha voluto riformare i contratti di lavoro e l'ha ottenuto. Ha voluto un contratto specifico solo per Fiat in deroga ai contratti nazionali, e lo ha avuto. Ha avuto la modifica dell'articolo 18.
Probilmente ora vorrebbe altri aiuti di stato altrimenti se ne va dall'Italia, la sua strategia pare essere questa, lui produce solo dove viene sovvenzionato dai governi. E probabilmente vorrebbe anche una legge ad personam per impedire a sindacati e lavoratori di intentare cause nel caso ritenessero lesi i propri diritti, tanto per non disturbare i suoi piani...
 
Corazon Habanero ha scritto:
No caro Angelo non è così. Sai bene (e ciò è stato confermato anche dai politici) che tutti gli investimenti esteri da parte di case automobilistiche concorrenti sono sempre stati bloccati dalla famiglia Agnelli.
Ford e Toyota sicuramente sono stati bloccati e chissà quanti altri ancora.
E' vero che quel che è stato è stato ma ha condizionato enormemente l'Italia. Non si può far finta di nulla perchè quella generazione non c'è più.
Negli anni 80/90 tutto era più facile: c'era mercato e l'Europa viaggiava spedita.
Oggi c'è crisi e le condizioni sono estremamente difficili per tutti.
Gli Agnelli hanno dettato, nel bene e nel male lo sviluppo di questo Paese. Hanno fatto in modo che i loro concorrenti interni venissero in un modo o nell'altro spazzati via. Si sono arresi solamente quando l'Europa ci ha imposto l'eliminazione dei dazi sulle importazioni. Altrimenti, come dice mio padre, noi giravamo ancora con i sedili della 600.
Il loro silenzio è assordante ed i loro comportamenti inaccettabili.
Se non ricordo male il direttore Cavicchi raccontò tempo fa un aneddoto su un costruttore giapponese di moto che voleva aprire una fabbrica in Italia.
Quando pareva tutto fatto con le firme del costruttore e dell'autorità locale, saltarono fuori molte altre firme da mettere (vari politici, sindacati e forse qualche ingranaggio da ungere).
Risultato il costruttore scappò inorridito.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Altri spezzoni del Marchionne-pensiero:
Il numero uno di Fiat si dice disponibile a incontrare il governo, "ma poi? Sopravvivere alla tempesta con l'aiuto di quella parte dell'azienda che va bene in America del Nord e del Sud, per sostenere l'Italia, mi pare sia un discorso strategico". "Fiat - osserva Marchionne - sta accumulando perdite per 700 milioni in Europa, e sta reggendo sui successi all'estero. Sono le due uniche cose che contano. Se vogliamo confrontarci dobbiamo partire da qui: non si scappa". Il progetto fabbrica Italia era basato "su cento cose, la metà non ci sono più. Io allora puntavo su un mercato che reggeva, ed è crollato, su una riforma del mercato del lavoro, e ho più di 70 cause della Fiom. Tutto è cambiato. E io non sono capace di far finta di niente. Anche perché puoi nasconderli, ma i nodi prima o poi vengono al pettine. Ecco, siamo in quel momento. Io indico i nodi: parliamone".

"Se io avessi lanciato adesso dei nuovi modelli avrebbero fatto la stessa fine della nuova Panda di Pomigliano: la miglior Panda nella storia, 800 milioni di investimento, e il mercato non la prende, perché il mercato non c'è".

il mercato non la prende perchè forse è bruttina e piace meno della precedente?
Non credo sia così.
La crisi del mercato è evidente.

Come é chiaro che la nuova Panda é più cara di un numero di contendenti di pari livello.

1500 euro in più di una Hyundai i10, salvo promozioni, di cui per la Panda ancora non si parla, in un momento in cui la gente deve far debiti anche per comprare la i10.
Allora forse era meglio continuare a farla in Polonia?
 
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