ragazzomoro1 ha scritto:
...io potrei anche concedermi ... pero' non me li concedo perché sono cose che rientrano nel superfluo...
Per me non è tanto una questione di superfluo o meno, ma più semplicemente una questione di amministrazione del proprio rapporto con il denaro e della proverbiale proporzione tra passi e gambe.
Soddisfare i propri desideri e anche capricci (non arrecanti danno a terzi), quale che sia la sensatezza che essi hanno agli occhi del prossimo, è a mio parere un sacrosanto diritto che tutti dobbiamo avere la possibilità di esercitare. In fin dei conti, eliminandoli categoricamente si otterrebbe una vita assai poco degna di essere vissuta.
Tizio spende soldi per una cosa che Caio ritiene assurda e viceversa, ma entrambi traggono gratificazione da ciò che hanno comprato.
Anch'io avrei potuto e tutt'ora potrei concedermi molte cose (non tutte assieme, però...) che invece non mi sono concesso; il mio ragionamento però non è basato sulla superfluità o meno, tanto è vero che ad esempio in questi giorni mi arriveranno i componenti del nuovo computer che mi sono... regalato nonostante non ne avessi alcun oggettivo bisogno, visto che quello che sto usando in questo momento funziona benissimo.
Quando mi passa per la testa l'idea di comprare qualcosa io la sottopongo ad un trattamento che più o meno è sempre lo stesso. Innanzitutto cerco di esaminare il
rapporto tra il
prezzo di quella cosa, il suo effettivo
valore e il concreto
beneficio (anche in termini di gratificazione) che da quella cosa potrei trarre; già a questo punto, per esempio, viene regolarmente bocciata, da alcuni anni a questa parte, ogni periodica tentazione di cambiare la macchina.
In secondo luogo verifico
se posso
permettermi la spesa, il che per me significa avere
già in tasca la somma necessaria e anche poterla spendere
senza introdurre alcuna sensibile perturbazione nella situazione economica familiare.
Passo alla fase successiva, ovvero all'acquisto, solo quando entrambe le analisi, tanto più accurate quanto più alta è la spesa in esame, danno esito positivo.