<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Dacia Duster cambio olio ogni 90.000 km | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Dacia Duster cambio olio ogni 90.000 km

emavita ha scritto:
...MAI cercare di risparmiare sul cambio olio, quello che spendi adesso lo guadagni in durata dell'auto...
Non si tratta di risparmiare, ma di non sprecare, concetto ben diverso seppure assai poco percepito come tale.

Io non ho alcun interesse a danneggiare il mio motore per mettermi in tasca qualche centinaia di euro derivante da un arbitrario ritardo dei cambi di olio, anche perché ho l'intenzione (come sempre) di tenermi la mia auto fino a quando sarà effettivamente ora di cambiarla per raggiunti limiti di età.

Questo però non significa che io sia disposto a sprecare denari in manutenzione prematura o non necessaria. Nel caso dell'olio, quindi, vorrei cambiarlo seguendo una logica di stampo tecnico-scientifico: non in base a... principi del tipo "prima è meglio è" o a valutazioni assai approssimative e inevitabilmente inquinate da aspetti commerciali, ma quando il suo stato di usura è oggettivamente tale da giustificare l'operazione. Esattamente come faccio con tutti gli altri elementi soggetti a periodica sostituzione (gomme, freni, frizione, filtro aria, filtro antipolline, lampadine e via dicendo).

Attualmente ciò è tutt'altro che facile da fare, con il risultato (abbastanza ovvio) che in moltissimi casi l'olio motore viene sostituito e buttato parecchio prima del necessario.
 
emavita ha scritto:
capnord ha scritto:
Su una hyundai ho fatto il tagliano dopo 3 anni senza nessuna conseguenza. ma i km erano 35.000. pochi.
La conseguenza nell'immediato non la vedi, ma nel lungo periodo un motore a cui è stato trascurato il cambio olio durerà meno, molto meno. MAI cercare di risparmiare sul cambio olio, quello che spendi adesso lo guadagni in durata dell'auto.

I 90.000 km sono un pesce d'Aprile, PUNTO.

vedremo.
 
marimasse ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
...A maggior ragione, in questo caso, se fossi una casa proverei a stabilire cambi il più possibile vicini al limite tecnico, per poi vantarmene sulle brochures...
Una cosa del genere, appunto, ha cominciato a succedere non appena gli acquirenti di auto hanno cominciato, seppure con molta calma, a dare importanza anche a questi aspetti. Prima nessuno ci faceva caso, un po' come è successo negli anni 70 con i consumi.
Bene, ma io sto ancora cercando di capire come, in quest'ottica, una casa possa trovare commercialmente vantaggioso far cambiare l'olio prima del tempo se: a) rischia di fare &quot;brutta figura&quot; rispetto a modelli della concorrenza con cambi più distanziati, e b) non è lei a guadagnare dal cambio anticipato ma officine e grossisti di lubrificanti.

...nessuno ci garantisce il contrario, ma nel dubbio preferisco buttare via l'olio invece del motore...
Il contrario non sarà &quot;garantito&quot;, ma la logica e l'osservazione dei fatti lo suggeriscono vistosamente.
Veramente mi sembra piuttosto vero il contrario: qualche anno fa il cambio olio si faceva in media con cadenza annuale o ogni 10/15.0000 Km; oggi sul libretto della mia carriola rumena c'è scritto di procedere ogni 2 anni o 30.000 km. Logica e osservazione dei fatti in questo caso dicono che a migliorate caratteristiche di olio e accoppiamenti motore corrispondono intervalli tra i cambi praticamente raddoppiati.

O no?

...a cambiare olio e filtri, intascando così il costo della manodopera, siano le officine, e non le case...
Le concessionarie sono clienti delle case, fino a prova contraria. Favorire il lavoro e il fatturato dei propri clienti non è certo un modo per inimicarseli.
I clienti delle case sono quelli che comprano le macchine. Gli altri fanno parte dell'indotto. E sospettare un &quot;complotto&quot; del cambio olio anticipato ai danni dei primi per favorire i secondi è (imho) solo un'idea balzana.

In assenza di metodi più oggettivi di misurazione (come ad esempio sensori appositi) siamo costretti a far riferimento al libretto di manutenzione, il quale però ha per lo meno due gravi &quot;difetti&quot; in questo senso:
  • non può assolutamente sapere come e quanto e dove io adopero il mio motore e quindi necessariamente mi impone intervalli valutati in maniera statistica facendo riferimento alle condizioni peggiori. Ciò si traduce automaticamente in sprechi più o meno vistosi per tutti coloro, tutt'altro che pochi, che sottopongono il loro motore ad un impiego tranquillo.
Non so che auto hai tu, ma sulla mia il libretto è abbastanza chiaro in proposito. Dopo aver elencato e schematizzato le operazioni da effettuare e gli intervalli temporali o chilometrici ad esse relativi, c'è un capitoletto apposta:

CONDIZIONI PARTICOLARI DI UTILIZZO
DACIA consiglia di aumentare la frequenza di sostituzione di alcuni pezzi o fluidi se il veicolo è sottoposto a condizioni di utilizzo particolari.
Per condizioni particolari di utilizzo si intende:
· Almeno il 50% dei tragitti effettuati ad una velocità media inferiore a 30 Km/h (es. : utilizzo prevalente nel traffico urbano, servizio taxi ecc? );
· Utilizzo prolungato (&gt 5.000 Km/anno) a temperature permanenti superiori a +30 °C o inferiori a ?15 °C;
· Utilizzo prolungato (&gt 1.000 Km/anno) su piste non asfaltate o in ambiente fortemente polveroso (es. : cantiere);
· Utilizzo prolungato (&gt 3.000 Km/anno) in un Paese che dispone di oli motore o carburanti non conformi alle indicazioni DACIA;
· Almeno il 30% dei Km percorsi trainando un rimorchio di peso superiore a 500 Kg;
· Almeno il 50% del tempo di utilizzo del veicolo con motore al minimo (es. : porta a porta senza spegnere il motore).


seguito da uno schemino che stabilisce di quanto diminuire gli intervalli previsti per la sostituzione di olio, filtri, e cinghie.

Da ciò si evince che gli intervalli &quot;standard&quot; sono pensati per un utilizzo altrettanto &quot;standard&quot;.

  • è inevitabilmente inquinato da questioni di natura commerciale, come dimostra anche, ad esempio, il fatto che in molti casi per uno stesso identico motore montato su auto diverse vengano prescritti intervalli differenti.
O magari il fatto di portarsi appresso masse diverse, o anche solo di utilizzare mappature diverse di erogazione comporta un diverso stress degli organi meccanici e una diversa necessità di lubrificazione.

...ritengo ragionevole fidarsi e seguire le indicazioni in esso riportate.
Io purtroppo ho esaurito da parecchio tempo le mie riserve di fiducia &quot;tecnica&quot; nei confronti dell'odierno modo di intendere il mercato, il marketing e la pubblicità.
Se tu invece davvero credi che queste persone parlino e scrivano mettendo di fatto l'interesse tuo (in termini di soldi, inquinamento, sprechi ecc.) davanti al loro non posso fare altro che invidiarti sinceramente, dal momento che senza dubbio sarai più sereno di me.
Secondo me prendi un sonoro abbaglio, ma sotto sotto spero di essere io a sbagliare; se così fosse, infatti, il mondo sarebbe migliore di quanto non mi appaia, cosa indubbiamente positiva.
Non si tratta tanto di interesse, quanto di professionalità e fiducia. Se non mi fidassi di quanto dicono a proposito dell'olio, perché dovrei invece farlo quando si parla di freni o di assemblaggi in generale?
E poi: non si tratta di un segreto militare da rivelare solo agli &quot;introdotti&quot;: l'intervallo tra i cambi olio è un dato noto e facilmente verificabile PRIMA dell'acquisto di un'auto... perché dovrebbero dirmi una cosa per un'altra? Per guadagnare UN cambio olio ogni quattro? Nel mio caso si parlerebbe di un centinaio di euro in OTTO anni: un pò pochino per valere la pena di ordire tutte queste trame segrete, no?
 
PanDemonio ha scritto:
...rischia di fare "brutta figura" rispetto a modelli della concorrenza con cambi più distanziati...
Nella stessa misura in cui, ad esempio, certe compagnie petrolifere rischiano di fare brutta figura quando alzano i prezzi... o certi Comuni rischiano di fare brutta figura quando organizzano strategie multaiole a scopo più o meno palesemente esattoriale.

...non è lei a guadagnare dal cambio anticipato ma officine e grossisti di lubrificanti...
che sono elementi portanti della catena commerciale.

...qualche anno fa il cambio olio si faceva in media con cadenza annuale o ogni 10/15.0000 Km; oggi sul libretto della mia carriola rumena c'è scritto di procedere ogni 2 anni o 30.000 km...
Da ciò si deduce che gli oli sono molto migliorati, così come è migliorata la sensibilità nei confronti degli sprechi, facendo per l'appunto sì che il consumatore prenda in esame anche i costi della manutenzione (confrontandoli con la concorrenza) nel momento in cui sceglie la sua vettura, cosa che in passato non accadeva.
Nessuno però ci garantisce, oggi come allora, che gli intervalli proposti siano effettivamente stabiliti in base a sole valutazioni tecniche. Molte delle cose che ci accadono intorno, invece, portano a pensare il contrario (ovvero che ci siano di mezzo anche questioni e interessi di carattere commerciale).

...sospettare un "complotto" del cambio olio anticipato...
Mai parlato di complotti. Solo di affari, priorità, strategie commerciali.
I produttori di stampanti a getto d'inchiostro hanno cominciato a preoccuparsi di studiare sistemi meno spreconi e dispendiosi di sostituzione delle cartucce soltanto dopo che i consumatori hanno iniziato a farlo, smettendo di comprare certe stampanti o riducendo gli acquisti di cartucce originali. Fino ad un momento prima consigliavano ufficialmente di sprecare quattrini a tutta birra, sostituendo tre inchiostri quando ne finiva uno solo e pagando per le cartucce di ricambio prezzi vergognosi.
Non credo proprio ci fosse alcun tipo di complotto occulto o organizzato da chissà chi; semplicemente la tendenza a trarre il massimo beneficio economico dalla propria attività.

Per il resto (fiducia, interesse ecc.) non posso che ribadire la mia opinione, che ovviamente potrebbe essere anche errata ma che deriva da alcuni decenni di personale osservazione degli avvenimenti:
"Secondo me prendi un sonoro abbaglio, ma sotto sotto spero di essere io a sbagliare; se così fosse, infatti, il mondo sarebbe migliore di quanto non mi appaia, cosa indubbiamente positiva".
 
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