99octane ha scritto:Io parlo in generale, non solo ai possessori di scooter.
Quanta gente tira fuori comunque il 20 euro perche' non ha voglia di risalire in auto, andare al prossimo distributore, riscendere e fare il pieno?
E cosi' si fan contenti questi (e si favoriscono giri in nero).
esatto, questo era il senso, poi una telefonata mi ha costretto ad interrompere.Epme ha scritto:Certo. Se uno mette 5 euri di carburante.....Se fai il pieno ....|Mauro65| ha scritto:il problema dei benzinai è che il costo della transazione pos gli porta via dal 30% al 50% del margine di vendita, perché la commissione è calcolata sul totale e loro hanno margini molto ridotti
E' la prima volta che sento di una commissione a carico del cliente, eccetto quella fissa proprio per i rifornimenti carburante :shock:Grattaballe ha scritto:Il colmo è questo: io vendo un particolare a 50 euro e il cliente me lo paga con la carta di credito o col bancomat. Nel primo caso, la carta ha spesso un costo di adesione e quasi sempre un costo percentuale a operazione -per il cliente- e un costo a percentuale per chi accetta il pagamento. Per il cliente può essere lo 0,4% mentre per il negoziante arriva anche al 3,50%. Nulla di gratuito per nessuno, quindi. Nel caso bancomat, per il cliente non ci sono spese nè di avvio nè in percentuale, mentre per il negoziante la "gabella" varia tra lo 0,5% e l'1,5% a seconda del circuito.
Quello non è un problema, nel senso che la commissione ti va a costo deducibileIo batto lo scontrino per la cifra intera, e quella porto alla denuncia dei redditi. A fine mese, però, la banca che mi gestisce i pagamenti virtuali, mi manda il resoconto delle operazioni che ho accettato e mi accredita la cifra risultante dalla somma, ridotta però della sua percentuale. Capito? Batto lo scontrino da 50 euro e però ne incasserò (a fine mese...) 48,25. Figo, no? :evil: :evil: ......il movimento registrato dal misuratore fiscale non coincide con quello avviene poi in banca.
Dipende solo dal cliente.|Mauro65| ha scritto:E' la prima volta che sento di una commissione a carico del cliente, eccetto quella fissa proprio per i rifornimenti carburante :shock:
Non solo. In molti altri paesi le commissioni ai commercianti non superano l'1%, e in molti casi lo 0,5%. Anche in Italia, inizialmente, erano al 5%, ma poi sono scese.Quello non è un problema, nel senso che la commissione ti va a costo deducibile
99octane ha scritto:E' ora di scendere dagli alberi.
Bisognerebbe mettere fuori dai distributori che accettano solo contante un bel cartello con scritto "QUI SOLO CONTANTE", cosi' dopo la seconda terza volta che si trovano la colonnina di pagamento divelta col carroattrezzi, imparano ad accettare la plastica come il resto del mondo civile! :evil:
E prima che qualcuno commenti "si', ma in Italia le commissioni di bancomat e carte di credito sono molto piu' alte che altrove", chiedetevi "COME MAI?"!!!
Grattaballe ha scritto:Se dovessero campare col ricarico che hanno sul litro di carburante, sarebbero quasi tutti chiusi, oramai. E se non hanno altro con cosa guadagnare, fanno bene a non accettare il bancomat. Bancomat che, per inciso, è stato avviato come cosa vantaggiosa per tutti ma che lo è solo per uno; chi lo gestisce. Mi fanno incavolare di più le persone che non sono capaci di tenersi una carta da 5 e una da 10 nel portafoglio. Siamo nel 2009 ma il buon senso è rimasto indietro, mi pare.
Tralaltro, il pagamento viene fatto per mezzo di telefonate, a volte molto più di una, anche fino a 15. Le linee sono spesso intasate perchè ( come succede con qualsiasi cosa, vedi Internet...) i gestori regalano 500 messaggi gratis a destra e a manca, ai botoli che non hanno una ceppa da fare......e fanno invece mancare la linea (intasandola di comunicazioni francamente inutili quando non imbecilli..) a chi ci deve lavorare.
Il colmo è questo: io vendo un particolare a 50 euro e il cliente me lo paga con la carta di credito o col bancomat. Nel primo caso, la carta ha spesso un costo di adesione e quasi sempre un costo percentuale a operazione -per il cliente- e un costo a percentuale per chi accetta il pagamento. Per il cliente può essere lo 0,4% mentre per il negoziante arriva anche al 3,50%. Nulla di gratuito per nessuno, quindi. Nel caso bancomat, per il cliente non ci sono spese nè di avvio nè in percentuale, mentre per il negoziante la "gabella" varia tra lo 0,5% e l'1,5% a seconda del circuito. Io batto lo scontrino per la cifra intera, e quella porto alla denuncia dei redditi. A fine mese, però, la banca che mi gestisce i pagamenti virtuali, mi manda il resoconto delle operazioni che ho accettato e mi accredita la cifra risultante dalla somma, ridotta però della sua percentuale. Capito? Batto lo scontrino da 50 euro e però ne incasserò (a fine mese...) 48,25. Figo, no? :evil: :evil: ......il movimento registrato dal misuratore fiscale non coincide con quello avviene poi in banca.
Le telefonate per i pagamenti, infine, non possono essere effettuate con un gestore a scelta ( per telefonia uso TeleUnit ma tutte le transazioni di valuta passano con Telecom per accordi col circuito della carta..) e hanno un costo fisso di circa 11 centesimi l'una.
Capite bene che se un cliente mi chiede di pagare con la carta di credito 20 euro sui quali io guadagnerò meno di 2 euro ( faccio un esempio tirato, stile distributore..) e la linea intasata avrà bisogno di 10 telefonate, alla fine del mese, quando mi vedrò accreditare i 19,30 euro di quella transazione, io avrò ben chiaro di aver lavorato per il gusto di farlo, non per mangiare o arricchirmi.
Chi non crede alle favole può sempre provare di persona a fare -per esempio- il gestore. Poi magari ci ragguaglia sui risultati....![]()
99octane ha scritto:Dipende solo dal cliente.|Mauro65| ha scritto:E' la prima volta che sento di una commissione a carico del cliente, eccetto quella fissa proprio per i rifornimenti carburante :shock:
La mia commissione sui carburanti e' 0 (ZERO).
|Mauro65| ha scritto:99octane ha scritto:E' ora di scendere dagli alberi.
Bisognerebbe mettere fuori dai distributori che accettano solo contante un bel cartello con scritto "QUI SOLO CONTANTE", cosi' dopo la seconda terza volta che si trovano la colonnina di pagamento divelta col carroattrezzi, imparano ad accettare la plastica come il resto del mondo civile! :evil:
E prima che qualcuno commenti "si', ma in Italia le commissioni di bancomat e carte di credito sono molto piu' alte che altrove", chiedetevi "COME MAI?"!!!
Rifornimento da 50 litri di gasolio, poniamo per semplicità 55 euro di incasso.
Margine medio del benzinaio 4 centesimi al litro, 0,04 x 50 = 2 euro
Commissione carta di credito media 1,2% = 0,66 euro
Costo medio telefonata 0,10 euro
Spesa intermediazione 0,76 euro / 2 euro = 38% del margine
Con pagobancomat provvigione media 2% = 1,10
Costo medio telefonata 0,10 euro
Spesa intermediazione 1,20 euro / 2 euro = 60% del margine
Intanto le paghi :!:Epme ha scritto:Vero, ma è anche vero che telefonate e spese di gestione sono spese detraibili ...
Poi basta uno che in una giornata ti molla un pezzo da 20 falso e hai voglia a pagare telefonate e commissioni ...
|Mauro65| ha scritto:Intanto le paghi :!:Epme ha scritto:Vero, ma è anche vero che telefonate e spese di gestione sono spese detraibili ...
Poi basta uno che in una giornata ti molla un pezzo da 20 falso e hai voglia a pagare telefonate e commissioni ...
e non le "detrai", ma le "deduci" (la differenza è sostanziale)
in pratica, se tutto l'incasso transitasse tramite pos, per il benzinaio sarebbe come avere un socio improduttivo al 30 - 50%
per farti un esempio, è come se tu con il tuo stipendio dovessi pagare un assegno divorzile: lo deduci, ma lo paghi
Questo è un argomento molto sensato.Epme ha scritto:Ops. Tra deducibile e detraibile mi confondo sempre
D'altro canto il commercio implica un rischio e dei costi di impresa.
Se pero' una volta al mese ti capita di avere un "socio" che armi alla mano ti alleggerisce del contante della giornata (se va bene.....) uno poi benedice i POS
keyone - 29 minuti fa
Carloantonio70 - 10 minuti fa
quicktake - 2 anni fa
omniae - 15 giorni fa