<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> da oggi boicotto i distributori che non accettano il bancomat, e che c****!! | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

da oggi boicotto i distributori che non accettano il bancomat, e che c****!!

Io parlo in generale, non solo ai possessori di scooter.
Quanta gente tira fuori comunque il 20 euro perche' non ha voglia di risalire in auto, andare al prossimo distributore, riscendere e fare il pieno?
E cosi' si fan contenti questi (e si favoriscono giri in nero).
 
99octane ha scritto:
Io parlo in generale, non solo ai possessori di scooter.
Quanta gente tira fuori comunque il 20 euro perche' non ha voglia di risalire in auto, andare al prossimo distributore, riscendere e fare il pieno?
E cosi' si fan contenti questi (e si favoriscono giri in nero).

Uno che si ferma a "fare benzina", non con uno scooter, per mettere 20 euro (ovvero una quindicina di litri) "merita" questo e altro .... :D
 
Se dovessero campare col ricarico che hanno sul litro di carburante, sarebbero quasi tutti chiusi, oramai. E se non hanno altro con cosa guadagnare, fanno bene a non accettare il bancomat. Bancomat che, per inciso, è stato avviato come cosa vantaggiosa per tutti ma che lo è solo per uno; chi lo gestisce. Mi fanno incavolare di più le persone che non sono capaci di tenersi una carta da 5 e una da 10 nel portafoglio. Siamo nel 2009 ma il buon senso è rimasto indietro, mi pare.
Tralaltro, il pagamento viene fatto per mezzo di telefonate, a volte molto più di una, anche fino a 15. Le linee sono spesso intasate perchè ( come succede con qualsiasi cosa, vedi Internet...) i gestori regalano 500 messaggi gratis a destra e a manca, ai botoli che non hanno una ceppa da fare......e fanno invece mancare la linea (intasandola di comunicazioni francamente inutili quando non imbecilli..) a chi ci deve lavorare.
Il colmo è questo: io vendo un particolare a 50 euro e il cliente me lo paga con la carta di credito o col bancomat. Nel primo caso, la carta ha spesso un costo di adesione e quasi sempre un costo percentuale a operazione -per il cliente- e un costo a percentuale per chi accetta il pagamento. Per il cliente può essere lo 0,4% mentre per il negoziante arriva anche al 3,50%. Nulla di gratuito per nessuno, quindi. Nel caso bancomat, per il cliente non ci sono spese nè di avvio nè in percentuale, mentre per il negoziante la "gabella" varia tra lo 0,5% e l'1,5% a seconda del circuito. Io batto lo scontrino per la cifra intera, e quella porto alla denuncia dei redditi. A fine mese, però, la banca che mi gestisce i pagamenti virtuali, mi manda il resoconto delle operazioni che ho accettato e mi accredita la cifra risultante dalla somma, ridotta però della sua percentuale. Capito? Batto lo scontrino da 50 euro e però ne incasserò (a fine mese...) 48,25. Figo, no? :evil: :evil: ......il movimento registrato dal misuratore fiscale non coincide con quello avviene poi in banca.
Le telefonate per i pagamenti, infine, non possono essere effettuate con un gestore a scelta ( per telefonia uso TeleUnit ma tutte le transazioni di valuta passano con Telecom per accordi col circuito della carta..) e hanno un costo fisso di circa 11 centesimi l'una.
Capite bene che se un cliente mi chiede di pagare con la carta di credito 20 euro sui quali io guadagnerò meno di 2 euro ( faccio un esempio tirato, stile distributore..) e la linea intasata avrà bisogno di 10 telefonate, alla fine del mese, quando mi vedrò accreditare i 19,30 euro di quella transazione, io avrò ben chiaro di aver lavorato per il gusto di farlo, non per mangiare o arricchirmi.
Chi non crede alle favole può sempre provare di persona a fare -per esempio- il gestore. Poi magari ci ragguaglia sui risultati.... :rolleyes:
 
Epme ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
il problema dei benzinai è che il costo della transazione pos gli porta via dal 30% al 50% del margine di vendita, perché la commissione è calcolata sul totale e loro hanno margini molto ridotti
Certo. Se uno mette 5 euri di carburante.....Se fai il pieno ....
esatto, questo era il senso, poi una telefonata mi ha costretto ad interrompere.

dalle mie parti spesso c'è un avviso tipo "bancomat minimo tot euro" (di solito almeno 20).

le convenzioni pos normalmente vietano questo comportamento, ma visto come si comportano i circuiti pos, la risposta sempre più frequente è "se non vi sta bene riprendetevi pure il terminale"
 
Ven gio' dala pianta che il mund l'han fa tund insci' i pirla scarlighen... :rolleyes:

Trad dal milanese: E' ora di scendere dagli alberi.
Carta di credito e bancomat sono il metodo principale di pagamento ormai in tutti i paesi civilizzati, e in mezza Europa cosi' come negli Stati Uniti sono sostanzialmente il metodo UNICO di pagamento o quasi: la gente ci paga persino le cicche dall'ambulante.
Come al solito i "bamboccioni" d'italia vogliono tutto senza spendere niente.
La carta di credito e' comoda, dilaziona, ti evita lo sbattimento dei contanti, e' piu' sicura, garantisce dalle frodi, evita al negoziante di dover tenere (e trasferire) somme ingenti di denaro, ma la vorrebbero gratis.
:rolleyes:

Bisognerebbe mettere fuori dai distributori che accettano solo contante un bel cartello con scritto "QUI SOLO CONTANTE", cosi' dopo la seconda terza volta che si trovano la colonnina di pagamento divelta col carroattrezzi, imparano ad accettare la plastica come il resto del mondo civile! :evil:

E prima che qualcuno commenti "si', ma in Italia le commissioni di bancomat e carte di credito sono molto piu' alte che altrove", chiedetevi "COME MAI?"!!!
 
Grattaballe ha scritto:
Il colmo è questo: io vendo un particolare a 50 euro e il cliente me lo paga con la carta di credito o col bancomat. Nel primo caso, la carta ha spesso un costo di adesione e quasi sempre un costo percentuale a operazione -per il cliente- e un costo a percentuale per chi accetta il pagamento. Per il cliente può essere lo 0,4% mentre per il negoziante arriva anche al 3,50%. Nulla di gratuito per nessuno, quindi. Nel caso bancomat, per il cliente non ci sono spese nè di avvio nè in percentuale, mentre per il negoziante la "gabella" varia tra lo 0,5% e l'1,5% a seconda del circuito.
E' la prima volta che sento di una commissione a carico del cliente, eccetto quella fissa proprio per i rifornimenti carburante :shock:

Io batto lo scontrino per la cifra intera, e quella porto alla denuncia dei redditi. A fine mese, però, la banca che mi gestisce i pagamenti virtuali, mi manda il resoconto delle operazioni che ho accettato e mi accredita la cifra risultante dalla somma, ridotta però della sua percentuale. Capito? Batto lo scontrino da 50 euro e però ne incasserò (a fine mese...) 48,25. Figo, no? :evil: :evil: ......il movimento registrato dal misuratore fiscale non coincide con quello avviene poi in banca.
Quello non è un problema, nel senso che la commissione ti va a costo deducibile
 
|Mauro65| ha scritto:
E' la prima volta che sento di una commissione a carico del cliente, eccetto quella fissa proprio per i rifornimenti carburante :shock:
Dipende solo dal cliente.
La mia commissione sui carburanti e' 0 (ZERO).

Quello non è un problema, nel senso che la commissione ti va a costo deducibile
Non solo. In molti altri paesi le commissioni ai commercianti non superano l'1%, e in molti casi lo 0,5%. Anche in Italia, inizialmente, erano al 5%, ma poi sono scese.
COME MAI? ;)
 
99octane ha scritto:
E' ora di scendere dagli alberi.

Bisognerebbe mettere fuori dai distributori che accettano solo contante un bel cartello con scritto "QUI SOLO CONTANTE", cosi' dopo la seconda terza volta che si trovano la colonnina di pagamento divelta col carroattrezzi, imparano ad accettare la plastica come il resto del mondo civile! :evil:

E prima che qualcuno commenti "si', ma in Italia le commissioni di bancomat e carte di credito sono molto piu' alte che altrove", chiedetevi "COME MAI?"!!!

Rifornimento da 50 litri di gasolio, poniamo per semplicità 55 euro di incasso.
Margine medio del benzinaio 4 centesimi al litro, 0,04 x 50 = 2 euro
Commissione carta di credito media 1,2% = 0,66 euro
Costo medio telefonata 0,10 euro
Spesa intermediazione 0,76 euro / 2 euro = 38% del margine

Con pagobancomat provvigione media 2% = 1,10
Costo medio telefonata 0,10 euro
Spesa intermediazione 1,20 euro / 2 euro = 60% del margine
 
Grattaballe ha scritto:
Se dovessero campare col ricarico che hanno sul litro di carburante, sarebbero quasi tutti chiusi, oramai. E se non hanno altro con cosa guadagnare, fanno bene a non accettare il bancomat. Bancomat che, per inciso, è stato avviato come cosa vantaggiosa per tutti ma che lo è solo per uno; chi lo gestisce. Mi fanno incavolare di più le persone che non sono capaci di tenersi una carta da 5 e una da 10 nel portafoglio. Siamo nel 2009 ma il buon senso è rimasto indietro, mi pare.
Tralaltro, il pagamento viene fatto per mezzo di telefonate, a volte molto più di una, anche fino a 15. Le linee sono spesso intasate perchè ( come succede con qualsiasi cosa, vedi Internet...) i gestori regalano 500 messaggi gratis a destra e a manca, ai botoli che non hanno una ceppa da fare......e fanno invece mancare la linea (intasandola di comunicazioni francamente inutili quando non imbecilli..) a chi ci deve lavorare.
Il colmo è questo: io vendo un particolare a 50 euro e il cliente me lo paga con la carta di credito o col bancomat. Nel primo caso, la carta ha spesso un costo di adesione e quasi sempre un costo percentuale a operazione -per il cliente- e un costo a percentuale per chi accetta il pagamento. Per il cliente può essere lo 0,4% mentre per il negoziante arriva anche al 3,50%. Nulla di gratuito per nessuno, quindi. Nel caso bancomat, per il cliente non ci sono spese nè di avvio nè in percentuale, mentre per il negoziante la "gabella" varia tra lo 0,5% e l'1,5% a seconda del circuito. Io batto lo scontrino per la cifra intera, e quella porto alla denuncia dei redditi. A fine mese, però, la banca che mi gestisce i pagamenti virtuali, mi manda il resoconto delle operazioni che ho accettato e mi accredita la cifra risultante dalla somma, ridotta però della sua percentuale. Capito? Batto lo scontrino da 50 euro e però ne incasserò (a fine mese...) 48,25. Figo, no? :evil: :evil: ......il movimento registrato dal misuratore fiscale non coincide con quello avviene poi in banca.
Le telefonate per i pagamenti, infine, non possono essere effettuate con un gestore a scelta ( per telefonia uso TeleUnit ma tutte le transazioni di valuta passano con Telecom per accordi col circuito della carta..) e hanno un costo fisso di circa 11 centesimi l'una.
Capite bene che se un cliente mi chiede di pagare con la carta di credito 20 euro sui quali io guadagnerò meno di 2 euro ( faccio un esempio tirato, stile distributore..) e la linea intasata avrà bisogno di 10 telefonate, alla fine del mese, quando mi vedrò accreditare i 19,30 euro di quella transazione, io avrò ben chiaro di aver lavorato per il gusto di farlo, non per mangiare o arricchirmi.
Chi non crede alle favole può sempre provare di persona a fare -per esempio- il gestore. Poi magari ci ragguaglia sui risultati.... :rolleyes:

Perfettamente d'accordo. Ma bisogna vedere gli aspetti positivi per il negozio. Niente contanti da maneggiare (eventualmente falsi) e possibile oggetto di rapina, con transazioni certe e veloci (basta vedere i vecchini o gli impiastri che per pagare 13,48 euri ci mettono mezz'ora a trovare il contante e/o a contare il resto ...) .
Senza contare che sono pochi quelli che girano con le tasche piene di contante.
Se funziona il bancomat o la carta di credito faccio il pieno o spendo quello che voglio. Altrimenti.....
Piu' di una volta ho lasciato la merce sul banco a venditori "furbetti" che accettavano solo contante o cui, misteriosamente, non funzionava la linea .....
 
99octane ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
E' la prima volta che sento di una commissione a carico del cliente, eccetto quella fissa proprio per i rifornimenti carburante :shock:
Dipende solo dal cliente.
La mia commissione sui carburanti e' 0 (ZERO).

Dipende dalle convenzioni bancarie che hai.
Pensa che la stessa carta di credito che prevede la commissione per il cliente in Italia, all'estero ti consente di far rifornimento senza commissioni
 
|Mauro65| ha scritto:
99octane ha scritto:
E' ora di scendere dagli alberi.

Bisognerebbe mettere fuori dai distributori che accettano solo contante un bel cartello con scritto "QUI SOLO CONTANTE", cosi' dopo la seconda terza volta che si trovano la colonnina di pagamento divelta col carroattrezzi, imparano ad accettare la plastica come il resto del mondo civile! :evil:

E prima che qualcuno commenti "si', ma in Italia le commissioni di bancomat e carte di credito sono molto piu' alte che altrove", chiedetevi "COME MAI?"!!!

Rifornimento da 50 litri di gasolio, poniamo per semplicità 55 euro di incasso.
Margine medio del benzinaio 4 centesimi al litro, 0,04 x 50 = 2 euro
Commissione carta di credito media 1,2% = 0,66 euro
Costo medio telefonata 0,10 euro
Spesa intermediazione 0,76 euro / 2 euro = 38% del margine

Con pagobancomat provvigione media 2% = 1,10
Costo medio telefonata 0,10 euro
Spesa intermediazione 1,20 euro / 2 euro = 60% del margine

Vero, ma è anche vero che telefonate e spese di gestione sono spese detraibili ...
Poi basta uno che in una giornata ti molla un pezzo da 20 falso e hai voglia a pagare telefonate e commissioni ...
 
Epme ha scritto:
Vero, ma è anche vero che telefonate e spese di gestione sono spese detraibili ...
Poi basta uno che in una giornata ti molla un pezzo da 20 falso e hai voglia a pagare telefonate e commissioni ...
Intanto le paghi :!:
e non le "detrai", ma le "deduci" (la differenza è sostanziale)
in pratica, se tutto l'incasso transitasse tramite pos, per il benzinaio sarebbe come avere un socio improduttivo al 30 - 50%

per farti un esempio, è come se tu con il tuo stipendio dovessi pagare un assegno divorzile: lo deduci, ma lo paghi
 
|Mauro65| ha scritto:
Epme ha scritto:
Vero, ma è anche vero che telefonate e spese di gestione sono spese detraibili ...
Poi basta uno che in una giornata ti molla un pezzo da 20 falso e hai voglia a pagare telefonate e commissioni ...
Intanto le paghi :!:
e non le "detrai", ma le "deduci" (la differenza è sostanziale)
in pratica, se tutto l'incasso transitasse tramite pos, per il benzinaio sarebbe come avere un socio improduttivo al 30 - 50%

per farti un esempio, è come se tu con il tuo stipendio dovessi pagare un assegno divorzile: lo deduci, ma lo paghi

Ops. Tra deducibile e detraibile mi confondo sempre :oops:
D'altro canto il commercio implica un rischio e dei costi di impresa.
Se pero' una volta al mese ti capita di avere un "socio" che armi alla mano ti alleggerisce del contante della giornata (se va bene.....) uno poi benedice i POS
 
Epme ha scritto:
Ops. Tra deducibile e detraibile mi confondo sempre :oops:
D'altro canto il commercio implica un rischio e dei costi di impresa.
Se pero' una volta al mese ti capita di avere un "socio" che armi alla mano ti alleggerisce del contante della giornata (se va bene.....) uno poi benedice i POS
Questo è un argomento molto sensato.

Le commissioni Pos in sintesi funzioanno così
Le società di intermediazione elettronica del denaro applicano condizioni favorevolissime alla G.D.O.: tutti vanno a fare la spesa al supermercato, si affezionano all'uso delle carte, pretendono quindi di utilizzarle dappertutto, e quindi gli esercenti "piccoli" (non organizzati) sono costretti a sottoscrivere l'allaccio Pos a condizioni da strozzo.

Anni fa i benzinai si erano ribellati per le carte di credito ed i circuiti interbanvcari avevano ribaltato la patata bollente sui clienti (le famose 1.500 lire ora 0.77 euro di commissione fissa). Quindi la gente va di pagobancomat, con danno maggiore per i benzinai. Dovrebbero predisporre una serrata del Pos, ma il rischio rapine li rende cauti. E le banche ci giocano su questo
 
Io abito in provincia di brescia, nei due-tre distributori dove mi servo normalmente se è di giorno faccio il pieno e uso la carta di credito (ma non ho mai letto che c'è un tetto minimo, chiederò per curiosità) se è self service mi fermo un po' dappertutto e uso il bancomat, non ho quasi mai avuto problemi, credo che il problema sia inanzitutto la percentuale di chi usa la carta in base alle regioni, per esempio in lombardia credo che non si sognino nemmeno di far la guerra a chi usa carte di credito o bancomat, pena il vedersi le vendite crollare visto che c'è un uso abbastanza consistente, viceversa chi osteggia questi metodi di pagamento è perchè ha la maggior parte dei clienti che paga in contanti e vuole continuare con questo "malcostume" !
 
Back
Alto