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Ma guarda moogpsycho , in economia non c'è niente di nuovo sotto il sole e anche gli avversari di lord Keynes assicuravano di non avanzare obiezioni , ma di portare dati di fatto .

Purtroppo le crisi cicliche del capitalismo non hanno mai dato ragione ai liberisti . Il mercato non sa autoregolarsi e produce continuamente bolle speculative che quando scoppiano causano devastanti recessioni e depressioni.

Ora , adesso come nel '29 si possono "curare" queste crisi o inseguendo impossibili pareggi di bilancio che dovrebbero poi (ma quando?) rilanciare l'economia con i famosi conti in ordine. Oppure le crisi possono essere tamponate stimolando la domanda con investimenti pubblici che - e qui la teoria keynesiana si è già evoluta-devono essere mirati e produttivi , non i famigerati buchi nell'asfalto per creare occupazione.

Occorre inoltre che la struttura produttiva della nazione sia forte ( e non è il caso delle nazioni da te citate , dove la spesa pubblica produceva solo inflazione e non pil ) come lo è (era?) l'italia , che negli anni 80 è stata la quinta (5a) potenza industriale mondiale , superando persino la patria di Keynes . Poi proprio il liberismo e il rigorismo con la distruzione dell'Iri , l'aumento delle tasse , l'austerity, i pareggi di bilancio i tetti di sforamento del debito , i parametri imposti da ue e bce ecc. hanno pesantemente contribuito a renderla paese in cronica depressione.

Per dimostrare quanto le cose non siano cambiate (salvo che ora al posto dei nobili abbiamo i bocconiani che si occupano di economia :)) dai tempi del Lord del circolo Bloomsbury ad oggi , riporto la famosa intervista a Keynes ed evidenzio le risposte alle obiezioni alla sua teoria , che sembrano in maniera impressionante riferite all'oggi :

https://keynesblog.com/2012/02/16/keynes-assurdita-sacrifici/

"...Ogni volta che qualcuno taglia la sua spesa, sia come individuo, sia come Consiglio Comunale o come Ministero, il mattino successivo sicuramente qualcuno troverà il suo reddito decurtato; e questa non è la fine della storia. Chi si sveglia scoprendo che il suo reddito è stato decurtato o di essere stato licenziato in conseguenza di quel particolare risparmio, è costretto a sua volta a tagliare la sua spesa, che lo voglia o meno...."

".... Ci può essere solo un obiettivo nel risparmiare, ed è esattamente quello di sostituire una spesa con un altro e più saggio tipo di spesa...."

"...Ecco perché dico che la deliberata riduzione di investimenti utili, che dovrebbero normalmente essere attuati con il debito, mi sembra, nelle attuali circostanze, una follia e, addirittura, una politica oltraggiosa...."

".... E inoltre, quello della diminuzione dell’attività, e quindi del reddito nazionale, non è un modo incredibilmente miope in cui cercare di pareggiare il bilancio?..."
Saluti

Pare che anche Mr. Bazooka la pensi così....

https://www.repubblica.it/economia/...l_aumento_del_debito_pubblico_-252322144/amp/
 
Ho capito perché i lombardi devono aspettare anni per una operazione e quando la fanno ti mettono in strada, anche se hai la febbre e sei immobilizzato a letto, il giorno dopo l'operazione.
Devono far arrivare i turisti.
Anche al S.Donato preferiscono i miliziani libici, solventi, rispetto ai convenzionati SSN, in effetti.

Da una parte non ha senso creare un sistema che sia in grado di gestire sempre una situazione come questa, avresti macchinari inutilizzati che diventerebbero obsoleti.
D'altro canto negli ultimi 30 anni si è assistito ad una progressiva diminuzione della spesa pubblica in materia di sanità il che ha portato a situazioni di cure inadeguate, tempi di attesa troppo lunghi che ti costringono a rivolgerti al privato.
Come in altri campi strategici, i vari governi non hanno mai ostacolato la crescita del privato in questo campo, lasciandoli liberi dato che non ci riuciva con gli investimenti a stare al passo.
Quanto di più sbagliato, la sanità deve essere pubblica, e all'avanguardia.
È necessario rivedere il sistema di finanziamento della stessa dopo questa situazione e prevede sin da subito sistemi di flessibilità che permettono di creare trasversalmente letti di terapia intensiva ricavandolo da altri reparti o strutture.
 
Ieri sono andato a fare la spesa. Devo dire situazione migliore rispetto a settimana scorsa, supermercato libero ed in generale fornito.
Mancava farina e lievito fresco, qualche latticino fresco, tutti i guanti in lattice, alcool e disinfettanti a marchio amichina (quelli a marchio del supermercato per esempio c'erano).
 
Beh, tu ti lamenti sempre e comunque di default :emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:

...e comunque, il mio nano preferito è lui...

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...ci sarà un motivo....
 
Ieri sera ho visto ad Atlantide di Purgatori (La7) un documentario su come hanno affrontato in Cina l'emergenza epidemia.
Mi sono fatto ancora più forte l'opinione che italiani ed europei non sono come i cinesi (e gli americani ancora meno!), e quindi - purtroppo - abbiamo poche chance di cavarcele abbastanza in fretta e bene come loro.
Mi dispiace fare il solito profeta di sventura, ma c'abbiamo ancora da soffrire e pazientare... di più e più a lungo di quanto hanno dovuto fare loro.
 
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E a proposito di profezie (o meglio previsioni)...
lo scorso martedì 24 marzo avevo scritto: "E come numero di contagi, credo che tra alcuni giorni gli Usa ci sorpasseranno."

https://forum.quattroruote.it/threads/covid-19-e-arrivata-anche-qua.133628/page-350#post-2532831

Bene, stamattina controllo e gli USA sono già a quasi 70.000 contagi, vicinissimi a noi. Forse già oggi o domani ci sarà il sorpasso che avevo previsto un paio di giorni fa.
E Trump intanto dice che entro Pasqua riapriranno tutto.
Povero illuso... quanta cecità!
 
numero di contagi, credo che tra alcuni giorni gli Usa ci sorpasseranno

A mio avviso il numero assoluto di "contagi" (o più precisamente di persone risultate positive al test) non è significativo

Occorre rapportarlo in percentuale alla popolazione ed al numero di test effettuati (sempre che i criteri per selezionare la "base" sia la stessa)

Fare tamponi a raffica davanti ai supermercati dara' sicuramente risultati diversi rispetto a test mirati su persone con sintomi influenzali
 
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