Sono d'accordo quasi su tutto, il terapeuta serve quando non hai nessun con cui poter/voler parlare.E questo è un punto nodale della questione e penso debba esser anche l'obbiettivo ultimo e vero.
Preparare i ragazzi al futuro che verrà consapevoli che molto, se non tutto, dipende da loro stessi e nessun altro.
Riguardo invece le possibili strade indicate dai terapeuti di ogni ordine e grado ho forti riserve perché la società e il nostro essere fatto di relazioni è troppo complesso anche solo per provare a cercare la via della "perfezione". Non credo esista quella via e credo si viva di coperte troppo corte. Chi ha trovato la via mi pare che sia chi vive di solitudine ed egoismo. Penso ai monaci per esempio. Loro stanno bene e sono in pace perché disinteressati agli altri destini (anche se dicono il contrario). Non devono pensare a null'altro che a loro stessi e di tanto in tanto consolare lo sventurato che passa di li in cambio dell'obolo.
Siamo animali strani.
E magari ti fa notare alcuni comportamenti poco sani che hai adottato o preoccupazioni che sei solo tu a vedere troppo grandi.
Non credo esista la serenità assoluta come dici tu, ma i momenti di serenità devono essere più di quelli di nervosismo, quando non ci sono problemi troppo gravi.