(...) Cmq, in vista degli sconti sulla Fiesta GPL al prezzo del benzina, sto quasi pensando di richiedere un preventivo anche per quella, anche se inizialmente l'avevo scartata perché è l'unica con gli interni vecchio stile (che mi fanno ancora cagare). Se riuscissi a farmela tirare dietro, potrei anche chiudere un occhio sugli interni (visto che da fuori mi è sempre piaciuta). Tenendo conto che faccio poca strada (10.000 km annui e circa 20 km al giorno) ma la morosa abita a 20km da casa mia, quindi il weekend ne faccio almeno 50 e potrei finalmente prendere in considerazione l'idea di viaggiare più spesso in auto, cosa che non faccio più da qualche anno per paura di restare a piedi, mi converrebbe il GPL? Ha dei lati negativi importanti da tenere in considerazione? Consigli? Il 1.4 gpl 92/96 cv della Fiesta è un buon motore? (...)
Mi permetto ancora una volta di dissentire non tanto sulla scelta quanto sui criteri: io non acquisterei un'auto sperando che "me la tirino appresso" perché spesso è un'illusione (nessuno regala niente) e quel che si prende vale effettivamente quanto lo si è pagato. Nel caso di specie non ci sono grandi esigenze da soddisfare per cui c'è un ampio ventaglio di possibilità (anche considerando la vetrina dell'usato): spendere 10.000 euro quando per il proprio reddito si tratta di una somma prossima al limite (com'è per la media nazionale, non a caso le vetture di segmento B sono in cima alle classifiche di vendita) per un'auto di cui "accontentarsi" non mi sembra un'idea geniale. Dunque, se la Fiesta è un'auto che ti piace non ci sono problemi, diversamente pagherai un prodotto del quale sarai poco entusiasta per rivenderlo dopo alcuni anni a cifre inferiori alle aspettative. Anche privilegiare l'estetica (comunque importante) non mi sembra opportuno: secondo me non dovrebbe incidere per più del 50% nella scelta, il resto dovrebbe essere tecnica, affidabilità, maneggevolezza, versatilità, economia di esercizio, rivendibilità... Mi è capitato di parlare con persone che non sapevano se la propria auto fosse a trazione anteriore o integrale (era offerta in entrambe le versioni) o che credevano di poter contare su un certo numero di cavalli ma li avevano scambiati con i kilowatt: ognuno fa come gli pare ma non mi sembra il metodo migliore di operare.
Propongo anche uno spunto di riflessione che vedrà tutti in disaccordo: pazienza, accetterò di essere impopolare.
Citando un dentista che diceva che in odontoiatria "i millimetri sono chilometri" traspongo il concetto in ambito automobilistico: la "vecchia" Fiesta (la 6a serie) è equipaggiata con pneumatici di misura 195/50-15 (diametro geometrico 576 mm) mentre la più recente monta il 195/55-16 (621 mm) con una differenza di quasi l'8%, questo influisce sulle capacità di assorbimento delle irregolarità stradali e se l'auto fosse destinata a fare soltanto qualche migliaio di chilometri magari su strade ben asfaltate non cambierebbe nulla ma prevedendo ragionevolmente una percorrenza ben maggiore e una sede stradale molto difforme dalla condizione ideale, il diametro ridotto e, non secondariamente, il fianco dello pneumatico più basso di oltre il 10% determineranno un deterioramento precoce sia degli stessi pneumatici, sia degli organi di sospensione, sia del veicolo nel suo insieme. Sembra una questione di lana caprina (per certi aspetti lo è) ma perché non tenerne conto? Gli scricchiolii sono il risultato di innumerrevoli microtorsioni a cui non ne corrispondono altrettante equivalenti. In fase progettuale questi sono elementi significativi, tanto che dalla misura di uno pneumatico si potrebbe risalire al tipo di veicolo e al segmento di apparteneza (talvolta anche all'anzianità concettuale del mezzo). A 130 km/h la ruota più piccola effettuerà 20 rotazioni al secondo, la più grande 18,5 con conseguente miglior controllo del veicolo: apparentemente non ha nessuna importanza ma per chi ha una certa sensibilità nella guida è significativo quanto mezzo metro in meno negli spazi di frenata e, di misura in misura, si possono raggiungere traguardi importanti di sicurezza attiva. Ovviamente ho fatto soltanto un esempio, si potrebbe esaminare il rapporto passo/carreggiata per stimare la reattività del veicolo o la profilatura aerodinamica responsabile della deportanza... Non sto dicendo che si debbano affrontare studi ingegneristici per scegliere un'auto ma ridurre tutto (o quasi) alle apparenze, al "rivestimento delle nudità tecnologiche", mi sembra un po' superficiale.