kirchhoff ha scritto:A parer mio, malgrado gli anni passati, i pistoni a freddo sbattono ancora, non ricordo bene quale sia la temperatura a regime di funzionamento del cielo dei pistoni, mi sembra 350 -400 gradi, per cui, a temperature inferiori allo zero, il pistone deve essere "un pò" più piccolo del cilindro in cui scorre. Stesso discorso per l'olio, seppur 0 o 5W, a -10 non avrà la stessa viscosità e protezione che ad 80/90 gradi del regime di funzionamento. Condotti che assicurino copiose portate a freddo si rivelerebbero poi troppo grandi quando l'olio è caldo e la pompa dell'olio, per mantenere la pressione, dovrebbe avere portate gigantesche. Se le ovalizzazioni sono "rare" forse il merito è dovuto al fatto dei cilindri disassati rispetto al senso di rotazione del motore.
Il cielo dei pistoni è una cosa, il mantello è un'altra. Infatti, se misuri le tolleranze al bordo superiore e a quello inferiore troverai delle sorprese. Sopra c'è anche mezzo millimetro, sotto sono alcuni centesimi, proporzionalmente alle temperature rilevate durante il funzionamento. Le ovalizzazioni delle canne sono provocate dai segmenti, l'alluminio dei pistoni difficilmente riesce a intaccare la ghisa (o peggio...) dei cilindri. La pompa dell'olio ha una portata grosso modo doppia a quella che servirebbe nella peggior situazione d'uso. Il di più viene ricircolato dalla valvola di massima pressione. Gli ugelli fissi sul monoblocco molto spesso hanno una valvolina che impedisce i getti se la pressione è sotto a una certa soglia. I getti che vengono dalle bielle erogano sempre. Per fare un esempio forse poco attinente, io accendo la moto (con getti dalle bielle) a -7° e il minimo sale immediatamente a 1800 giri. A quest'ora dovrebbe essere già stata fusa 5 o 6 volte, eppure funziona ancora.