<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Commenti al piano industriale | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Commenti al piano industriale

Menech ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Che desolazione....

L'ultimo spenga la luce e chiuda la porta...

Ho letto sommariamente questo piano, è una delusione anche per me che, come sapete, sono stato di solito abbastanza "indulgente" e sarei ancora disposto a dare qualche soldo all'industria italiana, visto che la Giulietta non mi dispiace. Ma, oltre alla delusione per quanto si prospetta per AR, resto strabiliato anche per un'eventuale Maserati su pianale 300 C :shock: :shock: :cry:

Pensa a quando avremo una Ferrari-Crysler con un bel motore FTP.

non ti preoccupare, non hanno scrupoli
 
Se avete notato le slides raggruppano i piani di FERRARI-MASERATI , mentre secondo quanto la logica suggerisce sarebbe dovuto essere:
una slide : solo FERRARI
una slide : MASERATI-ALFA ROMEO- ABARTH

In sostanza, hanno propagandato una falsa alleanza strategica per far pensare che Fiat avesse realmente intenzione di fare un POLO SPORTIVO, ma di FATTO con il "nuovo" piano industriale hanno svelato che le cose sono e rimarranno sempre uguali ( a parte indebolire Maserati Modena per abbassare la gamma con Maserati USA/Bertone).

Il Piano per l'Alfa Romeo non è neppure commentabile, tanto è inutile e scentrato, ma, a me da fastidio l'atteggiamento di presa per i fondelli che Fiat sta svolgendo da un po' di anni verso gli Alfisti e Lancisti, aiutata e qui lo devo dire (mi spiace) anche da riviste propagandistiche come 4R.

Saluti
 
Fancar_ ha scritto:
Non posso fare a meno di esprimere ancora una volta la mia delusione.
Cercherò di essere breve.

Dopo la Brera più nessun coupè marchiato Alfa Romeo, neanche un ricarrozzamento a 2 posti della Giulietta come avevano fatto con 147-Alfa GT.

La prossima segmento D Alfa Romeo sarà sviluppata sul pianale della Giulietta, quindi avrà sempre la trazione anteriore e il motore trasversale.
Il massimo che passerà il convento probabilmente sarà il 1750 TBi da 235 cv; i Pentastar sono per le Chrysler e le Lancia.

Non ci sarà nessuna ammiraglia 169, perchè hanno pensato bene di sminuire Maserati ricarrozzando il pianale della vecchia 300C per farci una segmento E del tridente, quando era meglio secondo me farla con il marchio Alfa Romeo.

Il 1750 TBI fino al 2014 non avrà più di 235 cv, quindi nessuna versione GTA 4 ruote motrici.

Il 2.0 JTD fino al 2014 non avrà più di 170 cv, resterà quello rumoroso di oggi per 4 anni.
Oggi è un motore nella media, ma voglio vedere fra 2-3 anni, con Hyundai-Kia che hanno già ora un 2 litri da 184 cv.

In compenso Lancia avrà un'ammiraglia a trazione posteriore, e molto probabilmente anche una segmento D a trazione posteriore.
Sì, perchè anche la nuova segmento D Lancia sarà sviluppata a partire dal pianale Chrysler, diversamente dalla nuova 159/Giulia che sarà sviluppata su pianale C-evo.

Se capisco bene ci sara' il nuovo duetto a base Chrisler, quindi TP?
Sinceramente non capisco perche' fare la Lancia TP e l'Alfa Romeo TA,
la logica direbbe il contrario?
 
Gt_junior ha scritto:
Se avete notato le slides raggruppano i piani di FERRARI-MASERATI , mentre secondo quanto la logica suggerisce sarebbe dovuto essere:
una slide : solo FERRARI
una slide : MASERATI-ALFA ROMEO- ABARTH

In sostanza, hanno propagandato una falsa alleanza strategica per far pensare che Fiat avesse realmente intenzione di fare un POLO SPORTIVO, ma di FATTO con il "nuovo" piano industriale hanno svelato che le cose sono e rimarranno sempre uguali ( a parte indebolire Maserati Modena per abbassare la gamma con Maserati USA/Bertone).

Il Piano per l'Alfa Romeo non è neppure commentabile, tanto è inutile e scentrato, ma, a me da fastidio l'atteggiamento di presa per i fondelli che Fiat sta svolgendo da un po' di anni verso gli Alfisti e Lancisti, aiutata e qui lo devo dire (mi spiace) anche da riviste propagandistiche come 4R.

Saluti

Hai proprio ragione.

Commentare un piano così è semplicemente inutile: i commenti si sprecherebbero, e ogni commento sarebbe sprecato.

Le varie notizie ventilate in merito al raggruppamento strategico dei brand sportivi del gruppo, o al cosiddetto "polo del lusso", si confermano a maggior ragione con questo piano niente più che aria viziata (giusto per non usare espressioni più grevi...), esalata ad arte, giusto per confondere le idee. :rolleyes:

SZ
 
che delusione! Sarà perchè (forse) mi aspettavo molto di più, più in fretta e di meglio, ma questo piano mi lascia profondamente deluso
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Menech ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Che desolazione....

L'ultimo spenga la luce e chiuda la porta...

Ho letto sommariamente questo piano, è una delusione anche per me che, come sapete, sono stato di solito abbastanza "indulgente" e sarei ancora disposto a dare qualche soldo all'industria italiana, visto che la Giulietta non mi dispiace. Ma, oltre alla delusione per quanto si prospetta per AR, resto strabiliato anche per un'eventuale Maserati su pianale 300 C :shock: :shock: :cry:

Caro Mì...faccio fatica a comprendere, mi pare tutto privo di logica. Adesso facciamo ciao ciao con la manina anche a Maserati, che sopprimono pure quella. La Giulietta nonostante tutto poteva essere un buon inizio, contornata da altri prodotti. Ma così.... è una situazione davvero paradossale. Fatico veramente a capire.

Quando hai ragione...hai ragione!
Fatico anche a comprendere come possa stare, tutto il gruppo, sul mercato con una poverrtà di prodotto così imbarazzante.
Se in questi anni fusioni , di acquisizioni e di separazionii di grandi gruppi, una cosa si é capita é che per sopravvivere nel mercato auto c'é bisogno di investire sul prodotto, in questo desolante piano non c'é minima traccia di questo, ci sono dubbi ricarrozzamenti, non c'é un solo prodotto di avanguardia o di eccellenza, ferrari esclusa.
Credo che non sia difficile pronosticare una triste fine per il gruppo Fiat-Chrysler e credo altresì che sia una cosa voluta.
Mi dispiace che questi fantomatici geni della finanza, ingordi, incompenti e accattoni facciano in realtà morire delle eccelenze, e finire sull'astrico i lavoratori che putruppo di colpe ne hanno ben poche tranne quella di fare almeno loro il proprio lavoro.
Scusate il finale retorico, ma sono amereggiato.
 
HenryChinaski ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Menech ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Che desolazione....

L'ultimo spenga la luce e chiuda la porta...

Ho letto sommariamente questo piano, è una delusione anche per me che, come sapete, sono stato di solito abbastanza "indulgente" e sarei ancora disposto a dare qualche soldo all'industria italiana, visto che la Giulietta non mi dispiace. Ma, oltre alla delusione per quanto si prospetta per AR, resto strabiliato anche per un'eventuale Maserati su pianale 300 C :shock: :shock: :cry:

Caro Mì...faccio fatica a comprendere, mi pare tutto privo di logica. Adesso facciamo ciao ciao con la manina anche a Maserati, che sopprimono pure quella. La Giulietta nonostante tutto poteva essere un buon inizio, contornata da altri prodotti. Ma così.... è una situazione davvero paradossale. Fatico veramente a capire.

Quando hai ragione...hai ragione!
Fatico anche a comprendere come possa stare, tutto il gruppo, sul mercato con una poverrtà di prodotto così imbarazzante.
Se in questi anni fusioni , di acquisizioni e di separazionii di grandi gruppi, una cosa si é capita é che per sopravvivere nel mercato auto c'é bisogno di investire sul prodotto, in questo desolante piano non c'é minima traccia di questo, ci sono dubbi ricarrozzamenti, non c'é un solo prodotto di avanguardia o di eccellenza, ferrari esclusa.
Credo che non sia difficile pronosticare una triste fine per il gruppo Fiat-Chrysler e credo altresì che sia una cosa voluta.
Mi dispiace che questi fantomatici geni della finanza, ingordi, incompenti e accattoni facciano in realtà morire delle eccelenze, e finire sull'astrico i lavoratori che putruppo di colpe ne hanno ben poche tranne quella di fare almeno loro il proprio lavoro.
Scusate il finale retorico, ma sono amereggiato.

il fatto che la maggior offerta possibile sia la cosa migliore per fare numeri e accontentare tutti... è innegabile...

ma con i scenari di oggi, semplificare e condividere è la parola d'ordine per tutti i costruttori di automobili...

è di questi giorni l'ufficialità che Renault-Nissan sia entrata in condivisione con Mercedes per pianali e motori con relativi scambi azionari... la Renault fornirà a Mercedes tutti i motori dal 2000 in giù e i pianali per le compatte di stoccarda... la Mercedes darà in cambio i propulsori per i modelli top soprattutto Infiniti (Nissan)...

per Alfa era già da un pezzo che immaginavamo un piatto povero di offerta... è innegabile... senza andare a vedere le colpe di cui già abbiamo discusso tante volte... senza i numeri... non c'è scampo... ora per il prossimo quinquennio vedremo dei prodotti decisamente fuori dall'ordinario del Biscione... si è pensato a mettere in gamma ben 2 modelli Suv... invece che pensare ai modelli di nicchia... o alla valorizzazione, intesa come offerta di pregevoli soluzioni, per i pochi modelli che ci saranno... E' una gestione nell'ottica del risparmio e del rilancio... inteso come volumi di vendita...
Purtroppo il mercato di oggi chiede un Suv prima che un bel coupé o una compatta come la Mito piuttosto che una cabrio... Hanno pensato d'investire in quella direzione... si spera... per rilanciare il marchio e l'attenzione del pubblico... mi sembra l'unica possibilità che avevano... con tutte le responsabilità che ha avuto chi ha gestito l'Alfa negli ultimi decenni... e che l'ha fatta arrivare a quello che è oggi...
 
Spostando per un attimo il discorso sul marchio Fiat, devo dire che le loro intenzioni mi hanno piacevolmente sorpreso
 
autofede2009 ha scritto:
il fatto che la maggior offerta possibile sia la cosa migliore per fare numeri e accontentare tutti... è innegabile...

ma con i scenari di oggi, semplificare e condividere è la parola d'ordine per tutti i costruttori di automobili...

è di questi giorni l'ufficialità che Renault-Nissan sia entrata in condivisione con Mercedes per pianali e motori con relativi scambi azionari... la Renault fornirà a Mercedes tutti i motori dal 2000 in giù e i pianali per le compatte di stoccarda... la Mercedes darà in cambio i propulsori per i modelli top soprattutto Infiniti (Nissan)...

per Alfa era già da un pezzo che immaginavamo un piatto povero di offerta... è innegabile... senza andare a vedere le colpe di cui già abbiamo discusso tante volte... senza i numeri... non c'è scampo... ora per il prossimo quinquennio vedremo dei prodotti decisamente fuori dall'ordinario del Biscione... si è pensato a mettere in gamma ben 2 modelli Suv... invece che pensare ai modelli di nicchia... o alla valorizzazione, intesa come offerta di pregevoli soluzioni, per i pochi modelli che ci saranno... E' una gestione nell'ottica del risparmio e del rilancio... inteso come volumi di vendita...

Purtroppo il mercato di oggi chiede un Suv prima che un bel coupé o una compatta come la Mito piuttosto che una cabrio... Hanno pensato d'investire in quella direzione... si spera... per rilanciare il marchio e l'attenzione del pubblico... mi sembra l'unica possibilità che avevano... con tutte le responsabilità che ha avuto chi ha gestito l'Alfa negli ultimi decenni... e che l'ha fatta arrivare a quello che è oggi...

Caro autofede, conosco il tuo affetto per il marchio, e capisco lo sforzo di conciliare concetti che sono in conflitto. Ma condividere non è la stessa cosa di semplificare. Ed anche il rilancio non va tanto d'accordo con il risparmio. Forse hai scambiato "rilancio" con "ritirata". Non si fanno i volumi attraverso il risparmio sul prodotto.

Lo schema normale è: "faccio un buon prodotto - il pubblico gradisce = io vendo milioni di prodotti."

Lo schema "io faccio prodotti al risparmio - ne faccio meno possibile = il cliente si tura il naso e compra uguale" è un'invenzione: non è mai esistito.

Questo finale avrebbe impartito una lezione anche all'alunno più stupido.

Loro invece, finita in ginocchio Alfa, per uno e lo stesso errore ( risparmio su tutto ), si accingono a perseverare con maggior furore.

In ginocchio evidentemente non basta.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
il fatto che la maggior offerta possibile sia la cosa migliore per fare numeri e accontentare tutti... è innegabile...

ma con i scenari di oggi, semplificare e condividere è la parola d'ordine per tutti i costruttori di automobili...

è di questi giorni l'ufficialità che Renault-Nissan sia entrata in condivisione con Mercedes per pianali e motori con relativi scambi azionari... la Renault fornirà a Mercedes tutti i motori dal 2000 in giù e i pianali per le compatte di stoccarda... la Mercedes darà in cambio i propulsori per i modelli top soprattutto Infiniti (Nissan)...

per Alfa era già da un pezzo che immaginavamo un piatto povero di offerta... è innegabile... senza andare a vedere le colpe di cui già abbiamo discusso tante volte... senza i numeri... non c'è scampo... ora per il prossimo quinquennio vedremo dei prodotti decisamente fuori dall'ordinario del Biscione... si è pensato a mettere in gamma ben 2 modelli Suv... invece che pensare ai modelli di nicchia... o alla valorizzazione, intesa come offerta di pregevoli soluzioni, per i pochi modelli che ci saranno... E' una gestione nell'ottica del risparmio e del rilancio... inteso come volumi di vendita...

Purtroppo il mercato di oggi chiede un Suv prima che un bel coupé o una compatta come la Mito piuttosto che una cabrio... Hanno pensato d'investire in quella direzione... si spera... per rilanciare il marchio e l'attenzione del pubblico... mi sembra l'unica possibilità che avevano... con tutte le responsabilità che ha avuto chi ha gestito l'Alfa negli ultimi decenni... e che l'ha fatta arrivare a quello che è oggi...

Caro autofede, conosco il tuo affetto per il marchio, e capisco lo sforzo di conciliare concetti che sono in conflitto. Ma condividere non è la stessa cosa di semplificare. Ed anche il rilancio non va tanto d'accordo con il risparmio. Forse hai scambiato "rilancio" con "ritirata". Non si fanno i volumi attraverso il risparmio sul prodotto.

Lo schema normale è: "faccio un buon prodotto - il pubblico gradisce = io vendo milioni di prodotti."

Lo schema "io faccio prodotti al risparmio - ne faccio meno possibile = il cliente si tura il naso e compra uguale" è un'invenzione: non è mai esistito.

Questo finale avrebbe impartito una lezione anche all'alunno più stupido.

Loro invece, finita in ginocchio Alfa, per uno e lo stesso errore ( risparmio su tutto ), si accingono a perseverare con maggior furore.

In ginocchio evidentemente non basta.

quello che intendevo e che pure hai sottolineato, è che il piano è strutturato in modo da tirare fuori solo i modelli che "tirano" sul mercato, ottimizzando il più possibile i costi su quelli che invece sono obbligati a lasciare anche se non fanno grandi volumi...

il rilancio, come ho scritto, lo cercano evidentemente prima sui volumi che sulle squisitezze tecnologiche...

è un mio pensiero su quello che leggo... chiaramente non è un piano che fa gola agli appassionati del marchio... è evidente che l'azienda non ascolta quello che da tempo viene chiesto dai storici clienti Alfa... non vuole o non può... dalle mosse fatte cerca semplicemente nel breve termine un modo di aumentare i volumi con prodotti standard... senza concessioni a soluzioni costose...

difficile capire se è un modo di rilancio per poi far entrare, finalmente, quando tutto il gruppo si sarà omogeneizzato nelle proprie caratteristiche, modelli di punta o soluzioni tecniche di spicco... o se rimarrà quello che sembra... una linea sportiva di modelli FGA...
 
autofede2009 ha scritto:
quello che intendevo e che pure hai sottolineato, è che il piano è strutturato in modo da tirare fuori solo i modelli che "tirano" sul mercato, ottimizzando il più possibile i costi su quelli che invece sono obbligati a lasciare anche se non fanno grandi volumi...

il rilancio, come ho scritto, lo cercano evidentemente prima sui volumi che sulle squisitezze tecnologiche...

è un mio pensiero su quello che leggo... chiaramente non è un piano che fa gola agli appassionati del marchio... è evidente che l'azienda non ascolta quello che da tempo viene chiesto dai storici clienti Alfa... non vuole o non può... dalle mosse fatte cerca semplicemente nel breve termine un modo di aumentare i volumi con prodotti standard... senza concessioni a soluzioni costose...

difficile capire se è un modo di rilancio per poi far entrare, finalmente, quando tutto il gruppo si sarà omogeneizzato nelle proprie caratteristiche, modelli di punta o soluzioni tecniche di spicco... o se rimarrà quello che sembra... una linea sportiva di modelli FGA...

Si, capisco cosa intendi dire, ma secondo me è un cane che si morde la coda.

Ti faccio un esempio: La Giulietta, come la Mito, al di là dei discorsi a bischero sul mezzo secondo, sono prodotti che possono tirare, se inserite in un progetto organico, in una gamma degna di tale nome, in seno ad un marchio che dà affidabilità circa la propria sussistenza sul mercato anche negli anni a venire.

Ma così, isolate, calate in una gamma ridotta all'osso, per osmosi perdono appeal anche loro. Qui si vive un'aria di disarmo, da ultimi giorni di Pompei, per cui si rischia che anche l'acquirente entusiasta della Giulietta, alla fine pensi "ok, bella la macchina, io tirerei fuori anche 25k Euro all'istante.....ma poi che succede? Esisterà una Giulietta in futuro? Esisterà Alfa fra 10 anni? Investo bene i miei soldi?" Sono domande che, quando in una gamma spariscono - senza eredi - GT, Brera e Spider, cominciano a farsi preoccupanti.

Pensa che c'è gente che da un mese a questa parte non si fida più a comprare Volvo, solo perchè la proprietà ha cambiato di mano. Eppure le concessionarie sono ancora aperte, le officine lavorano, e la gamma si è appena allargata di un progetto interessante e del tutto nuovo.

Altro esempio: obiwan si è appena comprato una bella Brera, salvo sapere una settimana dopo che fra un anno uscirà di scena senza eredi, e lui si ritroverà fra le mani una specie di auto storica nuova di pacca. Bella, divertente. Ma chissà se l'avrebbe comprata ugualmente. E chissà se riuscirà a rivenderla, con attaccata l'etichetta di "auto non più esistente". ( spero che obiwan non me ne voglia ).

Insomma, se c'è anche vago sentore che la nave sta pian piano affondando, i topi saltano anche se a bordo c'è ancora qualcosa di buono da mangiare.
 
in effetti da ora in avanti a parte mito e giulietta non venderanno + un cavolo , 159 brera e spider dovranno regalarle . Spero che almeno abbiano l'accortezza di buttare fuori alla svelta la giulia berlina e soprattutto la sw
 
franco58pv ha scritto:
in effetti da ora in avanti a parte mito e giulietta non venderanno + un cavolo , 159 brera e spider dovranno regalarle . Spero che almeno abbiano l'accortezza di buttare fuori alla svelta la giulia berlina e soprattutto la sw

Con la tanto sbandierata "riduzione dei tempi di progettazione" non dovrebbe essere un traguardo proibitivo una segmento D per il 2012.

Dopotutto, si tratta da allungare la Giulietta e poco più...
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Ti faccio un esempio: La Giulietta, come la Mito, al di là dei discorsi a bischero sul mezzo secondo, sono prodotti che possono tirare, se inserite in un progetto organico, in una gamma degna di tale nome, in seno ad un marchio che dà affidabilità circa la propria sussistenza sul mercato anche negli anni a venire.
Ma così, isolate, calate in una gamma ridotta all'osso, per osmosi perdono appeal anche loro
Bravissimo! Condivido in pieno!
 
autofede2009 ha scritto:
difficile capire se è un modo di rilancio per poi far entrare, finalmente, quando tutto il gruppo si sarà omogeneizzato nelle proprie caratteristiche, modelli di punta o soluzioni tecniche di spicco... o se rimarrà quello che sembra... una linea sportiva di modelli FGA...

Dubito fortemente!
Più passa il tempo e più l'immagine del marchio si appanna.....quindi diventa sempre più antieconomico proporre prodotti sopra i 40 mila ? con un marchio che ha sempre meno immagine.
 
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