Grattaballe ha scritto:
...farli cambiare un pò più spesso a tutti mettendo una scadenza per dei controlli e un obbligo di sostituzione al di sotto di una determinata percentuale di efficienza. L'economia ringrazierebbe...
Su quest'ultimo aspetto non c'è dubbio, a patto che
non si parli dell'economia personale e familiare di chi possiede le auto e le vuole o deve guidare. Direi anzi che negli ultimi anni, in cui sempre più e sempre più ipocritamente si è parlato di sicurezza, la sola vera sicurezza che molte
"innovazioni" hanno indiscutibilmente incrementato è stata quella di creare nuovi fatturati. Non a caso, praticamente
tutte le novità normative che sono state partorite si sono sempre tradotte, per il comune mortale, nell'
obbligo di effettuare delle
spese aggiuntive, il più delle volte corredate da spudorate speculazioni.
Chi si permette di protestare è facilmente
"zittibile", con la distratta complicità di tante persone che non hanno tempo o voglia o capacità di analizzare la questione con oggettività; basta accusarlo di essere un incosciente, arrogante egoista, pirata della strada, anarchico della guida, disprezzatore della vita altrui. Un meccanismo che, dal punto di vista del marketing e dei fatturati (compresi quelli derivanti dalle multe e quelli... elettorali), funziona egregiamente.
...la prudenza a volte non basta, a meno di ridursi a circolare a 20km/h schivando le buche e i tombini...
Questa osservazione non contraddice affatto ciò che io ho sostenuto; anche in questa ipotesi estrema, infatti, la persona prudente
non rappresenterebbe un pericolo. Innanzitutto perché cambierebbe spontaneamente gli ammortizzatori molto prima di arrivare a quel punto e poi perché, se anche si trovasse costretta a circolare in tal modo esasperato, andrebbe appunto assai piano e non potrebbe quindi provocare incidenti di sorta. Il guidatore davvero incosciente e maleducato, invece, continuerebbe ad essere pericoloso anche con l'obbligo di cambiare gli ammortizzatori ogni anno.
Il punto chiave è sempre lo stesso: ci siamo infilati in un circolo vizioso basato sulla pia illusione che tutti i pericoli si possano eliminare a suon di sempre più numerosi, dettagliati e capillari obblighi e divieti.
Più o meno inconsapevolmente e più o meno in buona fede.
Con la nota frase
"se anche una sola persona può essere salvata...", tanto gettonata quanto ipocrita, arriveremo a santificare qualsiasi cosa, compreso ad esempio l'obbligo di indossare casco, guanti e para-schiena anche in casa; tenendo conto della enorme quantità degli infortuni domestici, non è forse vero che tale obbligo eviterebbe tantissime sofferenze?