Tutti notiamo, credo, i cambiamenti dei modi di esprimerci e di rappresentare gli eventi, gli umori, le cose che facciamo. Ma persino alcuni vocaboli e/o aggettivi con il tempo cambiano significato e si sono diffusi anche evidenti errori grammaticali.
Qualche esempio? Eccolo: "sul pezzo", "tanta roba", " 2.0 o 4.0, "faccio fatica" sono le prime locuzioni che mi vengono in mente. Mi chiedo a volte chi le introduca per primo e come fanno a diffondersi così rapidamente. A volte alcuni modi di dire sono "internazionali". Infatti "faccio fatica" ormai lo dicono tutti in Europa e nel mondo.
Ma questi sono "innocui" modi di dire, comunque grammaticalmente corretti. Invece ci sono marchiani errori grammaticali entrati nell'uso corrente, soprattutto con i soliti social.
Anche qui ecco qualche esempio: "Piuttosto che" usato in senso disgiuntivo. Piuttosto che infatti significa "anzichè". "Preferisco fare questo piuttosto che quello". Invece oggi molti lo usano col significato di oppure. "Oggi potrei andare al cinema piuttosto che al teatro". E' un pessimo vezzo entrato nell'uso corrente, anche perchè a volte l'interlocutore rimane indeciso sul significato attribuito a quella locuzione.
Poi c'è il termine "apposto". Si "appone" la firma, ma molti lo usano per esempio per dire "Oggi metto apposto (e non a posto) la stanza".
Altra cosa usare due volte il verbo essere quando occorrerebbe mettere prima il verbo avere e poi essere. Es.: "Sarebbe dovuto essere più facile" invece di "Avrebbe dovuto essere più facile".
Ci sarebbero tanti altri errori da segnalare, ma non vi tedio oltre. Perchè aprire un argomento su ciò? Mah, è da tanto che lo volevo fare, forse perchè sono un cultore della lingua italiana.
Quindi per vedere cosa ne pensate.