<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Come cambia la lingua italiana.......... | Il Forum di Quattroruote

Come cambia la lingua italiana..........

pilota54

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Tutti notiamo, credo, i cambiamenti dei modi di esprimerci e di rappresentare gli eventi, gli umori, le cose che facciamo. Ma persino alcuni vocaboli e/o aggettivi con il tempo cambiano significato e si sono diffusi anche evidenti errori grammaticali.

Qualche esempio? Eccolo: "sul pezzo", "tanta roba", " 2.0 o 4.0, "faccio fatica" sono le prime locuzioni che mi vengono in mente. Mi chiedo a volte chi le introduca per primo e come fanno a diffondersi così rapidamente. A volte alcuni modi di dire sono "internazionali". Infatti "faccio fatica" ormai lo dicono tutti in Europa e nel mondo.

Ma questi sono "innocui" modi di dire, comunque grammaticalmente corretti. Invece ci sono marchiani errori grammaticali entrati nell'uso corrente, soprattutto con i soliti social.

Anche qui ecco qualche esempio: "Piuttosto che" usato in senso disgiuntivo. Piuttosto che infatti significa "anzichè". "Preferisco fare questo piuttosto che quello". Invece oggi molti lo usano col significato di oppure. "Oggi potrei andare al cinema piuttosto che al teatro". E' un pessimo vezzo entrato nell'uso corrente, anche perchè a volte l'interlocutore rimane indeciso sul significato attribuito a quella locuzione.
Poi c'è il termine "apposto". Si "appone" la firma, ma molti lo usano per esempio per dire "Oggi metto apposto (e non a posto) la stanza".
Altra cosa usare due volte il verbo essere quando occorrerebbe mettere prima il verbo avere e poi essere. Es.: "Sarebbe dovuto essere più facile" invece di "Avrebbe dovuto essere più facile".

Ci sarebbero tanti altri errori da segnalare, ma non vi tedio oltre. Perchè aprire un argomento su ciò? Mah, è da tanto che lo volevo fare, forse perchè sono un cultore della lingua italiana.
Quindi per vedere cosa ne pensate.
 
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Tutti notiamo, credo, i cambiamenti dei modi di esprimerci e di rappresentare gli eventi, gli umori, le cose che facciamo. Ma persino alcuni vocaboli e/o aggettivi con il tempo cambiano significato e si sono diffusi anche evidenti errori grammaticali.

Qualche esempio? Eccolo: "sul pezzo", "tanta roba", " 2.0 o 4.0, "faccio fatica" sono le prime locuzioni che mi vengono in mente. Mi chiedo a volte chi le introduca per primo e come fanno a diffondersi così rapidamente. A volte alcuni modi di dire sono "internazionali". Infatti "faccio fatica" ormai lo dicono tutti in Europa e nel mondo.

Ma questi sono "innocui" modi di dire, comunque grammaticalmente corretti. Invece ci sono marchiani errori grammaticali entrati nell'uso corrente, soprattutto con i soliti social.

Anche qui ecco qualche esempio: "Piuttosto che" usato in senso disgiuntivo. Piuttosto che infatti significa "anzichè". "Preferisco fare questo piuttosto che quello". Invece oggi molti lo usano col significato di oppure. "Oggi potrei andare al cinema piuttosto che al teatro". E' un pessimo vezzo entrato nell'uso corrente.
Poi c'è il termine "apposto". Si "appone" la firma, ma molti lo usano per esempio per dire "Oggi metto apposto (e non a posto) la stanza".
Altra cosa usare due volte il verbo essere quando occorrerebbe mettere prima il verbo avere e poi essere. Es.: "Sarebbe dovuto essere più facile" invece di "Avrebbe dovuto essere più facile".

Ci sarebbero tanti altri errori da segnalare, ma non vi tedio oltre. Perchè aprire un argomento su ciò? Mah, è da tanto che lo volevo fare, forse perchè sono un cultore della lingua italiana.
Quindi per vedere cosa ne pensate.
un vero imbarbarimento,se poi aggiungiamo gli "inglesismi"
 
A me mi piace il tuo post :emoji_sweat_smile:

A Milano diciamo:
Piuttosto che niente è meglio piuttosto... ma lo diceva anche mio nonno in milanese stretto, credo sia di derivazione dialettale.
Credo che l'italiano sia sempre stato in balia di storture dialettali o date dalla poca cultura... considera che l'alfabetizzazione di massa è iniziata il secolo scorso con la televisione, ancora oggi molta gente non parla italiano ma dialetti più o meno intelliggibili.

Sul forum ho letto diverse volte "apposto" anzichè "a posto", ma non l'ho mai fatto notare per non sentirmele dire dietro.

Quello che mi indispone maggiormente sono le italianizzazioni di parole straniere, molte volte usate anche in ambito lavorativo...
Ti linko l'immagine... ad esempio...

Per non dire poi di chi usa le K quando scrive messaggi:emoji_unamused:
 
Sul forum ho letto diverse volte "apposto" anzichè "a posto", ma non l'ho mai fatto notare per non sentirmele dire dietro.

Idem, fare correzioni nella fattispecie non è una cosa gentile. Diverso parlane in generale.
Quanto alle "italianizzazioni" ho letto tra l'altro che quando si "italianizza" una parola straniera si usa (impropriamente) solo il singolare, anche nel caso si debba usare il plurale: es. rally invece di rallies, social invece di socials, ecc....

K si usa anche per i 1.000 euro. Es.: "Ho comprato quella macchina 20K euro".
 
Ultima modifica:
Spezzo una lancia a favore di “linkare”, solo nell’utilizzo su piattaforme internet.

Dire “ti invio il collegamento ipertestuale” è senz’altro più elegante in un testo scritto formale, “ti linko” è più pratico da smartphone.

L’importante è saper alternare le due forme a seconda del contesto, un po’ come il dialetto e la lingua.
 
ho letto tra l'altro che quando si "italianizza" una parola straniere si usa (impropriamente) solo il singolare, anche nel caso si debba usare il plurale: es. rally invece di rallies, social invece di socials, ecc....

Quello è corretto, i nomi stranieri in italiano sono invariabili. Quindi è giusto dire i film, i tunnel, i fan......
 
Spezzo una lancia a favore di “linkare”, solo nell’utilizzo su piattaforme internet.

Dire “ti invio il collegamento ipertestuale” è senz’altro più elegante in un testo scritto formale, “ti linko” è più pratico da smartphone.

L’importante è saper alternare le due forme a seconda del contesto, un po’ come il dialetto e la lingua.

Io non userei mai "linkare", collegare va benissimo, mentre trovo accettabile "ti invio il link"....
 
Tanta roba è l'espressione degli ultimi anni che mi sta più sulle balle.
Mi è capitato di sentire un ragazzo molto giovane che lo diceva ogni 30 secondi,e ricordo anche un giornalista sportivo che ne faceva largo uso.
 
Idem, fare correzioni nella fattispecie non è una cosa gentile. Diverso parlane in generale.
Quanto alle "italianizzazioni" ho letto tra l'altro che quando si "italianizza" una parola straniere si usa (impropriamente) solo il singolare, anche nel caso si debba usare il plurale: es. rally invece di rallies, social invece di socials, ecc....
Vero, e lo trovo sbagliato perché si dimostra di non conoscere le basi della lingua straniera dei cui termini ci si appropria.

D’altra parte non trovo del tutto sbagliato integrare termini stranieri nella nostra lingua quando essi identifichino concetti o oggetti universalmente riconosciuti con quel nome. Il fatto che molti termini siano inglesi consegue all’attuale rilevanza nel mondo della cultura anglosassone, ma vi sono anche molti termini ispanici e pure italiani e francesi. La nostra stessa lingua “classica” incorpora termini “barbari”: noi oggi definiamo come sport “equestri” quelli praticati con il “cavallo”, laddove “equus” è latino e “caballus” gotico ...
E che dire delle parole latine adottate dagli anglosassoni? Forum (una a caso :) ), sponsor, media, summit, computer ...
 
Io allibisco nel vedere quante persone invertono la S con la Z, oppure la C con la G... e la T con la D... e viceversa...

Per la punteggiatura, poi, è una battaglia persa in partenza.
 
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