Anche questo mese prendo spunto da un articolo molto approfondito sull'ultimo numero di Autotecnica, uscito settimana scorsa. Sono andati in visita nel centro ricerche della Honeywell, a Brno, la quale, per chi non lo sapesse, è composta dai tecnici che ingegnerizzano, costruiscono e distribuiscono i turbocompressori con il marchio Garrett.
Innanzitutto c'è da dire che, nonostante se ne parli poco, la tecnica dei turbocompressori è cambiata molto negli ultimi 20 anni, dall'introduzione della geometria variabile, alla capacità di sopportare regimi di rotazione e temperature decisamente più alte.
I turbocompressori sono venuti un pò alla ribalta soprattutto negli anni 80, dove anche in formula1 venivano utilizzati con grande successo, e venivano utilizzati principalmente per un incremento di prestazioni e di "brutalità" che consentivano anche alle berline di diventare delle sportive (ad esempio, la indimenticabile Thema turbo, per restare in Italia). Oggi, invece, i turbocompressori vengono utlizzati sempre più spesso per sopperire all'incremento sempre costante delle dimensioni e del peso delle autovetture, oltre che (cosa non secondaria) per la diminuzione delle emissioni, ormai vero cruccio di tutte le case automobilistiche.
Per quanto mi riguarda, ho molta nostalgia dei turbo vecchia scuola, quelli che danno il classico "calcio nel sedere", ma ahimè d'ora in avanti vedremo sempre più questa tecnologia anche per i motori a "basse prestazioni", facendone perdere un pò il fascino.
Voi che ne pensate?
Innanzitutto c'è da dire che, nonostante se ne parli poco, la tecnica dei turbocompressori è cambiata molto negli ultimi 20 anni, dall'introduzione della geometria variabile, alla capacità di sopportare regimi di rotazione e temperature decisamente più alte.
I turbocompressori sono venuti un pò alla ribalta soprattutto negli anni 80, dove anche in formula1 venivano utilizzati con grande successo, e venivano utilizzati principalmente per un incremento di prestazioni e di "brutalità" che consentivano anche alle berline di diventare delle sportive (ad esempio, la indimenticabile Thema turbo, per restare in Italia). Oggi, invece, i turbocompressori vengono utlizzati sempre più spesso per sopperire all'incremento sempre costante delle dimensioni e del peso delle autovetture, oltre che (cosa non secondaria) per la diminuzione delle emissioni, ormai vero cruccio di tutte le case automobilistiche.
Per quanto mi riguarda, ho molta nostalgia dei turbo vecchia scuola, quelli che danno il classico "calcio nel sedere", ma ahimè d'ora in avanti vedremo sempre più questa tecnologia anche per i motori a "basse prestazioni", facendone perdere un pò il fascino.
Voi che ne pensate?