Sì però la perizia disposta dal PM ha dato esito opposto. Io sinceramente faccio fatica a considerare attendibile al 100% una perizia del genere. Il margine di errore è alto
Come ben sappiamo, la cronaca giudiziaria italiana è piena di clamorosi ribaltamenti tra i vari gradi di giudizio, e su questo punto è bene fermarsi qui per la soprvvivenza del 3d ....
Sulle questioni specifiche:
ovviamente non c'entra nulla il fatto che se il ragazzo avesse tenuto una velocità diversa (40 km/h come 100 km/h) non l'avrebbe incrociato, il ragionamento che fanno i giudici è:
"posto che il ciclista ha fatto una manovra sconsiderata, ma che l'auto era lì in quel momento, se fosse andata ai 50 previsti l'avrebbe investito lo stesso o no? e se l'avesse investito ugualmente, l'impatto sarebbe risultato ancora mortale?"
La condanna di un "solo" anno è in realtà il minimo della pena applicabile per violazioni non gravi (quella della velocità in questo caso) di 2 anni, ridotta fino alla metà se c'è il concorso di colpa (e più concorso di questo è difficile da trovare) e questo fa pensare che il giudice penale abbia ritenuto ampiamente prevalente la colpa di ciclista
Sul risarcimento richiesto, se il ciclista fosse stato un poveraccio qualsiasi magari avanti con l'età e senza prole a carico, l'assicurazione avrebbe chiuso tra mezzo ed un milione di euro (a seconda dell'eventuale concorso di colpa e di altri fattori). Qui abbiamo:
- la giovane età della vittima;
- la capacità di produzione futura del reddito;
- i danni economici patiti dalla società che gli gestiva l'immagine;
- le aspettative della fidanzata.
Ovviamente i legali di parte civile sanno benissimo che dal ragazzo investitore non caveranno manco un centesimo, loro puntano all'intero massimale assicurativo e pertanto, proprio perché sono consapevoli di essere molto deboli sul concorso di colpa (cuffiette + stop bucato ...) chiedono molto di più del massimale sperando di recuperarlo tutto