<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Chiesti 15 milioni per la morte di Nicky Hayden | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Chiesti 15 milioni per la morte di Nicky Hayden

Io sto parlando di rispetto dei limiti di velocità, ripeto e' quello il problema per l'automobilista.

Io sono convinto che anche se fosse emerso che rispettava i limiti i problemi non sarebbero mancati.
Anche solo a livello personale.
Difficile imho riprendersi da un avvenimento del genere.
E soprattutto riprendere a guidare per lavoro.
 
in altra dinamica non avrebbe preso 1 anno ma molto di più

Però 1 anno per essere andato a 73 km orari su limite di 50 è tantissimo.
La sua colpa è quella.
Poi ha avuto la sfiga di passare di li mentre una bici bruciava uno stop,ma ripeto per me quella è una sfiga non una colpa.
 
Io dire pure di meno.
Magari sbaglio ma per me se uno non da la precedenza la colpa ricade quasi esclusivamente su di lui.
E il mancato rispetto della precedenza è l'unica infrazione di cui si può dire con certezza che se non fosse stata commessa non si sarebbe verificato alcun sinistro.
Mentre invece la velocità del veicolo che sopraggiunge non è un fattore altrettanto determinante.
Se per esempio l'autista del furgone fosse andato più piano magari un automobilista dietro di lui si sarebbe spazientito e avrebbe effettuato un sorpasso.
E magari l'investimento ci sarebbe stato ugualmente.
Mi rendo conto che sto andando molto in la con le ipotesi però credo che la percentuale di responsabilità per il ciclista in questo caso dovrebbe essere superiore al 90%.

Mi auguro che tu abbia ragione e che assegnino all'automobilista un 10%, non ho idea di come funzionino queste ripartizioni.
Mi viene in mente che forse l'automobilista addirittura potrebbe far contestare la regolarità dei segnali relativi ai limiti (in molti casi non a norma), chissà se ci hanno pensato...
 
Però 1 anno per essere andato a 73 km orari su limite di 50 è tantissimo.
La sua colpa è quella.
Poi ha avuto la sfiga di passare di li mentre una bici bruciava uno stop,ma ripeto per me quella è una sfiga non una colpa.

Non è il fatto di andare 23 km/h oltre , perché se fisse quello è una sanzione amministrativa, è che nel ottica di in incidente che ha portato al decesso di una persona diventa elemento per l' attribuzione di una responsabilità .
Aggiumgo che i 73 sono reali ,e uindi di tachimetro si era sugli 80 circa, non vado oltre perché già mi è stato dato del ipocrita in merito e quindi sul rispetto dei limiti non mi interessa molto discutere visto che probabilmente ho un sentore differente dagli appassionati. Non mi riferisco a te Zinzanbr
 
Nel senso che l'assicurazione paga ma poi si rivale sul responsabile (o sulla sua assicurazione in questo caso) oppure che gli eredi prendono due risarcimenti separati?
Perchè se fosse la seconda ipotesi forse in presenza di una sostanziosa assicurazione sulla vita si potrebbe anche dire che gli eredi non hanno bisogno di intentare una causa anche nei confronti dell'autista del furgone,almeno dopo aver appurato che buona parte della responsabilità purtroppo è da attribuire alla vittima.
Di assicurazioni sulla vita puoi averne quante ne vuoi a differenza di un bene materiale. Quindi la tua assicurazione sulla vita ti paga (anzi paga i tuoi eredi) ma al contempo se sei stato investito l'assicurazione dell'investitore paga a sua volta gli eredi. Non credo che l'assicurazione sulla vita possa poi rivalersi avendo già pagato il suo conto
 
Il problema per il guidatore sono i limiti di velocità non rispettati. Facile per la difesa dire, come hanno fatto con successo, che se avesse proceduto secondo i limiti... In quanto possono argomentare e lo hanno fatto che se il limite e' di 50 km/h e' per motivi di sicurezza ecc.
Quindi PURTROPPO il concorso di colpa c'e' e non e' eliminabile.
Per me e' un concorso magari a un 20%, non lo so perché non sono in grado di conoscere come ragionano i giudici..


Ma infatti....
Ma 15 mln con un concorso di colpa, mi sembrano tantini
 
Sì però la perizia disposta dal PM ha dato esito opposto. Io sinceramente faccio fatica a considerare attendibile al 100% una perizia del genere. Il margine di errore è alto
Come ben sappiamo, la cronaca giudiziaria italiana è piena di clamorosi ribaltamenti tra i vari gradi di giudizio, e su questo punto è bene fermarsi qui per la soprvvivenza del 3d ....

Sulle questioni specifiche:
ovviamente non c'entra nulla il fatto che se il ragazzo avesse tenuto una velocità diversa (40 km/h come 100 km/h) non l'avrebbe incrociato, il ragionamento che fanno i giudici è:
"posto che il ciclista ha fatto una manovra sconsiderata, ma che l'auto era lì in quel momento, se fosse andata ai 50 previsti l'avrebbe investito lo stesso o no? e se l'avesse investito ugualmente, l'impatto sarebbe risultato ancora mortale?"
La condanna di un "solo" anno è in realtà il minimo della pena applicabile per violazioni non gravi (quella della velocità in questo caso) di 2 anni, ridotta fino alla metà se c'è il concorso di colpa (e più concorso di questo è difficile da trovare) e questo fa pensare che il giudice penale abbia ritenuto ampiamente prevalente la colpa di ciclista

Sul risarcimento richiesto, se il ciclista fosse stato un poveraccio qualsiasi magari avanti con l'età e senza prole a carico, l'assicurazione avrebbe chiuso tra mezzo ed un milione di euro (a seconda dell'eventuale concorso di colpa e di altri fattori). Qui abbiamo:
- la giovane età della vittima;
- la capacità di produzione futura del reddito;
- i danni economici patiti dalla società che gli gestiva l'immagine;
- le aspettative della fidanzata.

Ovviamente i legali di parte civile sanno benissimo che dal ragazzo investitore non caveranno manco un centesimo, loro puntano all'intero massimale assicurativo e pertanto, proprio perché sono consapevoli di essere molto deboli sul concorso di colpa (cuffiette + stop bucato ...) chiedono molto di più del massimale sperando di recuperarlo tutto
 
In ogni caso io sarò insensibile ma provo più pena (inteso come compassione,non in senso negativo) per la famiglia dell'autista che per la famiglia di Hayden.
E' vero che il pilota è morto però col mestiere che faceva penso che la famiglia fosse un minimo preparata all'eventualità che morisse.
E a voler essere anche veniali sicuramente li avrà lasciati almeno dal punto di vista economico in una situazione di tranquillità.
Mentre la famiglia dell'autista non ha dovuto piangere la morte di una persona cara però probabilmente si ritrova stravolta e senza un sostegno economico.
Una mazzata incredibile.
 
Come ben sappiamo, la cronaca giudiziarai italiana è piena di clamorosi ribaltamenti tra i vari gradi di giudizio, e qui è bene fermarsi per la soprvvivenza del 3d ....

Sui punti specifici: ovviamenet non c'entra nulla il fatto che se il ragazzo avesse tenuto una velocità diversa (40 km/h come 100 km/h) non l'avrebbe incrociato, il ragionamento che fanno i giudici è:
"posto il ciclista ha fatto una manovra sconsiderata, ma che l'auto era lì in quel momento, se fosse andato ai 50 previsti l'avrebbe investito lo stesso o no? e se l'avesse investito ugualmente, l'impatto sarebbe risultato ancora mortale?"
La condanna di un "solo" anno è in realtà il minimo della pena applicabile per violazioni non gravi (quella della velocità in questo caso) di 2 anni, ridotta fino alla metà se c'è il concorso di colpa (e più concorso di questo è difficile da trovare)

Sul risarcimento richiesto, se il ciclista fosse stato un poveraccio qualsiasi magari avanti con l'età e senza prole a carico, l'assicurazione avrebbe chiuso tra mezzo ed un milione di euro (a seconda dell'eventuale concorso di colpa e di altri fattori). Qui abbiamo:
- la giovane età della vittima;
- la capacità di produzione futura del reddito;
- i danni economici patiti dalla società che gli gestiva l'immagine;
- le aspettative della fidanzata.

Ovviamente i legali di parte civile sanno benissimo che dal ragazzo investitore non caveranno manco un centesimo, loro puntano all'intero massimale assicurativo e pertanto, proprio perché sanno di essere molto deboli sul concorso di colpa (cuffiette + stop bucato ...) chiedono molto di più del massimale sperando di recuperarlo tutto

Ricostruzione impeccabile
 
Come ben sappiamo, la cronaca giudiziarai italiana è piena di clamorosi ribaltamenti tra i vari gradi di giudizio, e qui è bene fermarsi per la soprvvivenza del 3d ....

Sui punti specifici: ovviamenet non c'entra nulla il fatto che se il ragazzo avesse tenuto una velocità diversa (40 km/h come 100 km/h) non l'avrebbe incrociato, il ragionamento che fanno i giudici è:
"posto il ciclista ha fatto una manovra sconsiderata, ma che l'auto era lì in quel momento, se fosse andato ai 50 previsti l'avrebbe investito lo stesso o no? e se l'avesse investito ugualmente, l'impatto sarebbe risultato ancora mortale?"
La condanna di un "solo" anno è in realtà il minimo della pena applicabile per violazioni non gravi (quella della velocità in questo caso) di 2 anni, ridotta fino alla metà se c'è il concorso di colpa (e più concorso di questo è difficile da trovare)

Sul risarcimento richiesto, se il ciclista fosse stato un poveraccio qualsiasi magari avanti con l'età e senza prole a carico, l'assicurazione avrebbe chiuso tra mezzo ed un milione di euro (a seconda dell'eventuale concorso di colpa e di altri fattori). Qui abbiamo:
- la giovane età della vittima;
- la capacità di produzione futura del reddito;
- i danni economici patiti dalla società che gli gestiva l'immagine;
- le aspettative della fidanzata.

Ovviamente i legali di parte civile sanno benissimo che dal ragazzo investitore non caveranno manco un centesimo, loro puntano all'intero massimale assicurativo e pertanto, proprio perché sanno di essere molto deboli sul concorso di colpa (cuffiette + stop bucato ...) chiedono molto di più del massimale sperando di recuperarlo tutto


Son proprio curioso di vedere l' Assicurazione cacciare 6 mln.
Spero di essere ancora al mondo quel giorno
 
Come ben sappiamo, la cronaca giudiziaria italiana è piena di clamorosi ribaltamenti tra i vari gradi di giudizio, e su questo punto è bene fermarsi qui per la soprvvivenza del 3d ....

Sulle questioni specifiche:
ovviamente non c'entra nulla il fatto che se il ragazzo avesse tenuto una velocità diversa (40 km/h come 100 km/h) non l'avrebbe incrociato, il ragionamento che fanno i giudici è:
"posto che il ciclista ha fatto una manovra sconsiderata, ma che l'auto era lì in quel momento, se fosse andata ai 50 previsti l'avrebbe investito lo stesso o no? e se l'avesse investito ugualmente, l'impatto sarebbe risultato ancora mortale?"
La condanna di un "solo" anno è in realtà il minimo della pena applicabile per violazioni non gravi (quella della velocità in questo caso) di 2 anni, ridotta fino alla metà se c'è il concorso di colpa (e più concorso di questo è difficile da trovare) e questo fa pensare che il giudice penale abbia ritenuto ampiamente prevalente la colpa di ciclista

Sul risarcimento richiesto, se il ciclista fosse stato un poveraccio qualsiasi magari avanti con l'età e senza prole a carico, l'assicurazione avrebbe chiuso tra mezzo ed un milione di euro (a seconda dell'eventuale concorso di colpa e di altri fattori). Qui abbiamo:
- la giovane età della vittima;
- la capacità di produzione futura del reddito;
- i danni economici patiti dalla società che gli gestiva l'immagine;
- le aspettative della fidanzata.

Ovviamente i legali di parte civile sanno benissimo che dal ragazzo investitore non caveranno manco un centesimo, loro puntano all'intero massimale assicurativo e pertanto, proprio perché sono consapevoli di essere molto deboli sul concorso di colpa (cuffiette + stop bucato ...) chiedono molto di più del massimale sperando di recuperarlo tutto
Lo so che di casi in Italia è pieno. Un altro è quello di Zanardi dove si stanno impuntando sul cm più o meno del camion che pestava la linea quando è abbastanza chiaro che sia stato Alex ad andargli addosso e sembra dalle testimonianze che il.camion andasse veramente piano. Un comune mortale che si trovi in queste situazioni é un uomo finito
 
Di assicurazioni sulla vita puoi averne quante ne vuoi a differenza di un bene materiale. Quindi la tua assicurazione sulla vita ti paga (anzi paga i tuoi eredi) ma al contempo se sei stato investito l'assicurazione dell'investitore paga a sua volta gli eredi. Non credo che l'assicurazione sulla vita possa poi rivalersi avendo già pagato il suo conto

Quindi sarebbe un doppio risarcimento.
Ipotizzando che ci fosse un'assicurazione sulla vita.
Una ragione in più per non chiedere 15 milioni di euro,anche se poi bisogna vedere quanti ne caveranno.
 
Lo so che di casi in Italia è pieno. Un altro è quello di Zanardi dove si stanno impuntando sul cm più o meno del camion che pestava la linea quando è abbastanza chiaro che sia stato Alex ad andargli addosso e sembra dalle testimonianze che il.camion andasse veramente piano. Un comune mortale che si trovi in queste situazioni é un uomo finito

E' bruttissimo da dire ma se sotto un camion ci va un pensionato mentre torna a casa col sacchetto del pane nessuno si scomoda a misurare.
Già un incidente con un ciclista è brutto (in primis per il ciclista ma anche per chi si trova al volante).
Se poi il ciclista è anche uno sportivo famoso diventa veramente la peggiore sfiga che può capitare viaggiando su strada.
 
In ogni caso io sarò insensibile ma provo più pena (inteso come compassione,non in senso negativo) per la famiglia dell'autista che per la famiglia di Hayden.
E' vero che il pilota è morto però col mestiere che faceva penso che la famiglia fosse un minimo preparata all'eventualità che morisse.
E a voler essere anche veniali sicuramente li avrà lasciati almeno dal punto di vista economico in una situazione di tranquillità.
Mentre la famiglia dell'autista non ha dovuto piangere la morte di una persona cara però probabilmente si ritrova stravolta e senza un sostegno economico.
Una mazzata incredibile.

L'approccio della famiglia di Hayden è come è già stato detto da "avvoltoi" e genera poca simpatia nei loro confronti. Da dire che negli USA il tutto e' stravolto come sempre faccende che riguardano un Americano all'estero e certo non si menziona il comportamento di Hayden, facendo passare il guidatore per una sorta di "assassino".
Il brutto di una certa mentalità tipicamente americana.
 
Quindi sarebbe un doppio risarcimento.
Ipotizzando che ci fosse un'assicurazione sulla vita.
Una ragione in più per non chiedere 15 milioni di euro,anche se poi bisogna vedere quanti ne caveranno.

Credo che molte assicurazioni (almeno la mia) non paghino se c'e' gia' stato un altro risarcimento.
Quindi mi pare che stiano tirando al rialzo. Evidentemente sanno di potere avere tot $ negli US, e adesso che lo sanno alzano la posta in Italia per vedere se gli va ancora piu' grassa.
Solo una mera ipotesi la mia..
 
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